Ammetto che la guida a sinistra mi ha sempre un po’ intimorito. Inoltre, viaggiando da solo e pianificando dettagliatamente da casa ogni tappa e cosa vedere, ho capito che è possibile visitare la Scozia senza auto, affidandosi unicamente ai mezzi pubblici.
Certo, noleggiare una macchina rimane la maniera migliore per esplorare queste terre magiche ed ammirare paesaggi affascinanti senza fretta e senza vincoli. Affidandosi ad autobus e treni il discorso cambia: i servizi sono efficienti in tutto il paese ma più si va a nord più le corse si fanno meno frequenti e quindi bisogna organizzarsi per tempo. Si tratta certamente di un’esperienza differente, uno “stile” che ho fatto mio fin dalla prima volta in cui sono stato in questa nazione (nel 2013) e che da allora ho sempre adottato per ogni viaggio all’estero. A tal proposito, se volete saperne di più vi segnalo l’intervista che ho fatto per Easy Travel Hosting nella quale parlo di me e di come cerco di viaggiare in maniera ecologica.
Parlando invece di Edimburgo, se volete saperne di più sul trasporto pubblico cittadino ne parlo approfonditamente in questo articolo. Vi segnalo poi il gruppo che ho creato su Facebook – Passione Scozia – #checkinScozia – rivolto soprattutto a coloro che non viaggiano con mezzo proprio (come il sottoscritto) o per chi cerca maggiori informazioni su Edimburgo, le sue attrazioni ed i tour organizzati sia di lingua italiana che inglese.
In Scozia senza macchina: visitarla in autobus con Citylink
Quando ho trascorso un weekend lungo a Inverness ho deciso di viaggiare in autobus da Edimburgo con Citylink. È una compagnia che conoscevo già perché l’avevo utilizzata anche in Irlanda per raggiungere Athlone dall’aeroporto di Dublino.
Complessivamente mi sono trovato molto bene e consiglio di comprare i biglietti in anticipo direttamente sul sito internet. Un po’ come succede con gli aerei, prima si prenota e più le tariffe sono convenienti! I mezzi sono spaziosi e piuttosto comodi anche per viaggi lunghi, alcuni inoltre sono forniti di prese di corrente.
Per quanto riguarda i collegamenti, c’è maggior scelta se si viaggia tra le città più grandi come ad esempio Edimburgo, Glasgow, Aberdeen, Inverness, Oban, Dundee e Perth. Senza contare le connessioni dagli aeroporti, ad esempio le linee 747 e X56 che permettono di raggiungere Perth dall’aeroporto di Edimburgo. Tuttavia, spesso anche diverse località più piccole sono comunque collegate con le città, come nel caso di Birnam e Dunkeld. Inoltre, grazie anche alla collaborazione con gruppi partners di Citylink, si possono raggiungere molte altre destinazioni sparse in tutto il territorio.
I tempi di percorrenza dipendono principalmente dal traffico e dalle strade che andando verso le Highlands si fanno più strette e lente. Questo però permette di avere tempo per godersi il paesaggio che appena si esce dalle città si fa via via più incontaminato e verde.
In Scozia senza auto: visitarla in autobus con Stagecoach
Vi sono poi altre compagnie di autobus che coprono alcune zone della Scozia: è il caso di Stagecoach, utilizzata nell’estate 2015 per dirigermi da Thurso al villaggio di Dunnet da dove poi ho proseguito a piedi verso il faro di Dunnet Head. In questo caso è stato sufficiente pagare il biglietto a bordo (le tariffe sono fisse ed io ho speso meno di £5 tra andata e ritorno).
L’aspetto che più mi è piaciuto in questo caso è che trattandosi di realtà locali si respira un’aria familiare, ad esempio con l’autista che mentre fa il biglietto chiede ad una signora come sta suo marito perché è un paio di giorni che non prende il solito bus oppure un altro autista sorridente che vedendomi salire mi chiede da dove provengo dato che non mi ha mai visto prima. Credo che sia anche per il fatto di vivere momenti come questi che all’estero adoro viaggiare coi mezzi pubblici.
Inoltre, mi sono affidato a questa compagnia per gli spostamenti fatti nel corso della settimana trascorsa nel Fife. Per l’occasione, e data la durata del soggiorno, ho usufruito della tessera Megarider+ che mi ha consentito di viaggiare senza limiti tra le varie località della regione come ad esempio Dunfermline, Kirkcaldy, Leven e St Andrews. Inoltre, e questa è una grande comodità, include anche la tratta verso Edimburgo.
Nel giugno 2023 ho viaggiato nuovamente con questa compagnia in occasione della settimana trascorsa nella regione del Dumfries & Galloway, a sud di Glasgow. L’esperienza è stata ancora positiva.
Infine, segnalo altre compagnie locali che operano in città e zone limitrofe. È il caso ad esempio di Elizabeth Yule a Pitlochry e XploreDundee a Dundee.
In Scozia senza macchina: visitarla in treno con ScotRail
La valida alternativa all’autobus è ovviamente il treno. Per certi aspetti il discorso è il medesimo poiché tra le città più importanti i collegamenti sono tanti e comodi. Più ci si allontana e più le corse si fanno rare garantendo in ogni modo un ottimo servizio.
Nel mio caso, il viaggio a Thurso partendo da Edimburgo è durato circa 7 ore. Soprattutto dopo aver lasciato Inverness il servizio era simile a quello di un bus ma su rotaie, con fermate ravvicinate ed alcune su richiesta.
Se siete diretti nelle Highlands farete tappa proprio a Inverness e potrete approfittarne per visitare questa cittadina (molto gradevole da girare a piedi con una bella passeggiata lungo il fiume Ness) e poi proseguire verso nord.
Tra le tratte che ho avuto modo di percorrere nelle ultime due estati scozzesi, quella più suggestiva è stata dalla capitale delle Highlands a Thurso. Circa 4 ore di viaggio in posti dimenticati da Dio, il binario circondato da brughiere che sembrano infinite ed intervallate da fiumi che all’improvviso spariscono per poi sfociare in laghi che il treno “sfiora” giusto di qualche metro… E sempre in mezzo al nulla vengono effettuate delle fermate, alcune di diversi minuti che permettono a chi vuole di scendere per fumare oppure per portare a spasso il cane o semplicemente per sgranchirsi le gambe.
Ed infine giungo a Thurso e sembra che il mondo finisca qui (è comunque la città più settentrionale della Scozia, isole escluse): persone che si ricongiungono ai propri cari lungo il binario tronco fuori dalla stazione (momentaneamente chiusa per lavori) e poi ognuno per la sua strada.
Ho avuto modo poi di utilizzare il treno in occasione del viaggio nell’Ayrshire, in particolare per l’escursione sull’isola di Cumbrae e per visitare Ayr sempre partendo da Glasgow.
In viaggio per la Scozia con ScotRail: servizi e biglietti
Il treno è stato sicuramente il mezzo di trasporto che ho utilizzato di più: vi racconto allora la mia esperienza con ScotRail, la compagnia ferroviaria scozzese che mi ha accompagnato in lungo ed in largo per la Scozia.
L’ho utilizzata da Edimburgo principalmente su due tratte: verso Thurso (via Inverness) ed Aberdeen. Mi sono trovato molto bene sotto diversi punti di vista:
- ho sempre viaggiato in orario pur coprendo distanze piuttosto ampie in certi casi;
- le carrozze sono pulite e comode;
- è disponibile il wi-fi gratuito a bordo e la connettività è buona;
- durante il viaggio il personale passa più volte per il servizio bar;
- prenotando in anticipo ho trovato tariffe convenienti con un rapporto finale qualità/prezzo assolutamente positivo;
- il panorama dal finestrino regala scorci incredibili che da soli valgono il prezzo del biglietto!
Acquisto dei biglietti sul sito di ScotRail
Come nel caso degli Intercity e delle varie Frecce di Trenitalia o di Italo, anche con ScotRail i biglietti sono suddivisi in fasce di prezzo a seconda della possibilità di cambiare la data del viaggio, il nome del passeggero e così via.
Il mio suggerimento è di comprare i biglietti online da casa per approfittare così delle offerte migliori. Queste sono visualizzate nella prima schermata in cui appaiono gli orari dei treni tra le città che avete selezionato. Successivamente potete riservare gratuitamente i posti a sedere:
- secondo la direzione di marcia desiderata
- lato finestrino o corridoio
- tipo di carrozza (silenziosa se disponibile)
Nel menù a barra troverete la voce “airline style“: ciò significa che il posto a sedere sarà come in aereo, cioè con un sedile davanti a voi ed un tavolinetto estraibile nella sua parte posteriore. Oltre a ciò si possono scegliere altre opzioni quali avere un tavolino proprio, una presa di corrente, sedersi vicino alle toilette oppure nei pressi della zona bagagli.
Dopodiché bisogna selezionare la modalità di ricevuta dei biglietti. Mi sono quasi sempre affidato al “self-service ticket machine“, con la possibilità di ritirare i biglietti dalle apposite macchinette in stazione. Attenzione che questa opzione non è attiva in tutte le destinazioni scozzesi: anche qui consiglio di fare un’operazione unica e stampare i biglietti ad Edimburgo o comunque nelle città più grandi. Per farlo avrete bisogno del “collection reference” che vedrete nella mail di conferma della prenotazione e la carta di credito/debito con cui avete pagato.
I biglietti ScotRail ricordano come formato quelli della metropolitana e per ogni tratta ne riceverete ben 3:
- uno è la ricevuta (“collection receipt“);
- un secondo indica la prenotazione (“mandatory reservation coupon“);
- l’ultimo è il biglietto vero e proprio (“ticket“) riconoscibile per l’ampia banda nera al centro dove è riportata in bianco la data del viaggio.
Tenete a portata di mano i due biglietti della prenotazione ed il titolo di viaggio perché il controllore vi chiede di mostrare entrambi (la ricevuta non mi è mai servita). In ogni caso, per completare la prenotazione sul sito di ScotRail dovete creare il vostro profilo personale e quindi selezionare la modalità di pagamento.
L’alternativa più rapida e veloce è l’utilizzo dell’eTicket, ossia il biglietto elettronico.
È sufficiente scaricare l’app gratuita di ScotRail ed aggiungere nel vostro profilo la prenotazione. Dopodiché, il biglietto va attivato il giorno del viaggio e non prima, perché la sua validità decorre a partire proprio da quel momento. Una volta in stazione, specie in quelle più grandi, per accedere ai binari è necessario mostrare il barcode dell’eTicket ai tornelli. I biglietti vengono controllati anche a bordo.
ScotRail e la lingua gaelica
I treni sono facilmente riconoscibili per il blu della bandiera scozzese ed il disegno che richiama la croce di Sant’Andrea. Anche le stazioni servite da ScotRail hanno un forte elemento distintivo: le scritte in gaelico. Non le ho notate subito ma poi, guardando con attenzione i cartelli con il nome della fermata, ho visto che sotto il nome in inglese è riportato quello storico in gaelico scozzese.
Ed è così che ho “imparato” a chiamare Edimburgo “Dùn Èideann“, Inverness “Inbhir Nis” ed Aberdeen “Obar Dheathain” giusto per fare qualche esempio.
Reputo che questa sia un’iniziativa davvero lodevole per valorizzare le origini e le tradizioni della Scozia e della sua lingua che, dopo secoli di abbandono (anche forzato), piano piano sta venendo riscoperta e gradualmente riutilizzata.
Infine, se anche voi siete appassionati di Scozia vi invito a seguirmi anche su Facebook, sulla pagina Passione Scozia – #checkinScozia.