Itinerari e consigli per viaggi lenti

Thurso, alla fine della Scozia: tramonto sulla spiaggia

Thurso, cosa vedere nella città più settentrionale della Scozia

Sull’ultimo lembo di terra della Scozia e con vista privilegiata sulle Orcadi si trova Thurso, la città più settentrionale del Regno Unito (isole escluse). Facente parte della contea di Caithness, riserva naturale e faunistica tra le più importanti del paese, arrivare qui significa entrare in un mondo a parte: si è in un luogo incantato e di altri tempi, dove è la tranquillità a farla da padrona.

E lo noto subito, appena scendo dal treno: un signore mi si avvicina incuriosito chiedendomi da dove arrivassi e dove fossi diretto, dopodichè mi dà le indicazioni per raggiungere il mio B&B, situato a 300 m dalla spiaggia. Il tutto senza che io abbia detto qualcosa, un gesto di ospitalità a cui fortunatamente avrò modo di abituarmi durante il soggiorno. Percorro la strada indicata mentre i gabbiani in volo sopra di me mi guidano verso il mare.

 

 

 

 

 

Il mio Hotel a Thurso

Su internet l’alloggio è recensito molto bene (9.6/10) e basta suonare il campanello per capire il motivo: Angela, la proprietaria di Murray House, mi accoglie con un sorriso immenso, uno di quelli che illuminano anche la peggiore tra le giornate grigie, e mi chiede di tutto e di più, dandomi anche una serie di consigli su cosa fare e cosa vedere a Thurso e dintorni.

La mia camera (con bagno privato) è un gioiellino, impossibile non notare la cura maniacale di ogni dettaglio e decorazione. Inclusa nella prenotazione c’è la colazione servita nella grande sale a piano terra, subito a fianco dell’ingresso. Si può mangiare un po’ di tutto, infatti la scelta non manca, e per questo ogni giorno viene dato un foglio da compilare e dove scrivere il piatto che si vuole e l’orario.

Aggiornamento 2024: purtroppo il B&B risulta chiuso definitivamente.

 

 

 

 

 

 

Cosa vedere a Thurso

Quando esco ad esplorare il centro cittadino ciò che mi colpisce da subito è il forte senso di comunità che si respira: sorrisi dappertutto, ritmi di vita calmi, persone che mi salutano e parlano come se ci conoscessimo da sempre! Ed è questo che mi fa apprezzare davvero Thurso perché, detto sinceramente, la cittadina in sé non è niente di speciale: è però un ottimo punto di partenza per escursioni oppure per raggiungere le vicine Orcadi.

 

 

 

La St. Peter’s Kirk

Nascoste tra le case in direzione del vecchio porto ci sono le rovine dell’antica Chiesa di S. Pietro risalente al 1220 circa: è possibile vedere da vicino le mura dell’edificio e passeggiare tra le tombe del cimitero. Una cosa che mi piace dei cimiteri scozzesi è che le lapidi, molto più che essere un nome-cognome e data di nascita-morte, sono in realtà dei racconti a cielo aperto, l’epilogo della storia delle persone defunte con il ricordo dei loro cari. Il luogo fa ancora più effetto se visitato in una giornata piovosa.

Thurso, alla fine della Scozia: le rovine della Chiesa di S. Pietro
St Peter’s Kirk

 

 

 

Il Museo di Caithness Horizons a Thurso

In High Street e nel palazzo che ospitava il Municipio oggi c’è l’ufficio del Turismo Scozzese e Caithness Horizons. Si tratta di un museo che racconta la storia di Thurso ma più in generale della regione Caithness a partire da 416 milioni di anni fa fino ai giorni nostri. È una visita interessante, che vi consiglio di fare per saperne di più su questi luoghi fantastici e sul fragile ecosistema naturale che va salvaguardato anno dopo anno. L’ingresso è libero e potete fare una donazione anche per sostenere l’attività di questo ente.

(Al momento è CHIUSO)

 

 

 

Thurso Castle

Allontanandomi dal centro raggiungo le rovine del castello medievale di Thurso. Attraverso il ponte che passa sul fiume omonimo e continuo sulla sinistra: da un lato costeggio il mare mentre dall’altro supero una serie di case private e di magazzini. Quando mi sembra di essere finito nel giardino di qualcuno, vicino alla recinzione si apre un piccolo sentiero seminascosto tra la vegetazione che prosegue dritto con sulla destra l’antica cinta muraria e la torretta difensiva. Arrivo sotto il corpo centrale del castello, mantenendomi però ad una certa distanza di sicurezza. Ammiro ciò che resta delle ampie finestre, le quali lasciano intravedere delle scale: penso allora all’epoca di splendore della fortezza e della famiglia che vi risiedeva, a quella che poteva essere la vita al suo interno, mentre mi immagino gli “inquilini” andare su e giù per quei scalini sostituiti oggi dai probabili fantasmi che vagano tra i resti delle mura alla ricerca di chissà che cosa.

Dando le spalle al castello si apre una bella vista sulla baia di Thurso, che si estende fino al porto di Scrubster ed il suo faro, fino alla punta estrema, Holborn Head. Invece, guardando oltre le rovine si osserva Dunnet Head, il punto più settentrionale della Scozia (escludendo le isole), ed all’orizzonte si staglia il profilo della costa delle Orcadi. Ho perso il conto delle foto fatte, a dir la verità ero più concentrato a godermi questi momenti e questi paesaggi che mi avrebbero fatto poi compagnia per l’intero soggiorno qui.

Thurso, alla fine della Scozia: le rovine del Castello
Ruderi del Castello di Thurso

 

 

 

Thurso beach

Thurso è una meta a cui i surfisti sono particolarmente affezionati grazie alla potenza delle onde del mare ed ogni anno la città è tappa del campionato nazionale di surf. Nelle lunghe serate estive la spiaggia si affolla di famiglie che fanno i pic-nic, di persone (come il sottoscritto!) che vagano apparentemente senza alcuna meta e di cani che si godono un po’ di libertà correndo da una parte all’altra ed in certi casi azzardando un tuffo in acqua. Dalla baia di Thurso inizia la Victoria Walk, la passeggiata lungomare che arriva al porto di Scrubster: la camminata è lunga circa 2 miglia ed in alcuni punti si passa a pochi metri dalle scogliere (per cui attenzione!), il panorama è stupendo ed ogni sera cambiano i colori del cielo e dei riflessi sul mare.

Thurso, alla fine della Scozia: tramonto sulla spiaggia
Spiaggia di Thurso

Scoprire Thurso è servito per riconciliarmi con me stesso, per rilassarmi circondato dalla natura e per vedere il mondo con occhi diversi: avevo bisogno di ammirare posti così e conoscere gente meravigliosa ed ospitale, probabilmente è stato il luogo in cui mi sono trovato meglio negli ultimi anni.

Essere qui ha significato trovarsi in una realtà differente, dove l’uomo pare vivere con un ritmo di vita che segue più quello della natura che quello imposto dalla società odierna e per questo invidiabile rispetto al mio (e direi nostro!). E già so che tutto ciò sarà quello che più mi mancherà una volta tornato a casa alla routine di tutti i giorni: mai come in questo caso ho fatto mia la citazione “Non collezionare cose, colleziona momenti.”

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