Da anni scelgo l’Austria come meta per le mie vacanze estive, in particolare la regione del Tirolo. Qui mi sento come a casa, complici la tranquillità che regna sovrana e l’accoglienza degli abitanti. Inoltre, in ogni occasione ho l’opportunità di fare escursioni nella natura che mi portano alla scoperta di angoli sempre nuovi e suggestivi. Senza dimenticare poi la storia ed il ricco patrimonio architettonico-artistico custodito in città come Kufstein ed Innsbruck.
Ma, tornando all’aspetto naturalistico, in questo articolo vi propongo un elenco con le passeggiate più belle da compiere in Tirolo. Lungi dall’essere definitivo, prometto di aggiornarlo ogniqualvolta ne farò una nuova e degna di essere raccontata.
Le migliori 14 escursioni da non perdere in Tirolo
Prima di procedere, qualche breve considerazione in base alla mia esperienza. Le camminate qui proposte sono di livello facile, si percorrono infatti sentieri sterrati o comunque ben segnalati. Le “difficoltà” possono riguardare la lunghezza, anche se raramente vanno oltre le 2 ore, oppure la presenza di alcuni tratti con una pendenza più accentuata.
Sono escursioni che reputo adatte a tutta la famiglia, anche quelle com bambini (a patto che siano abituati a camminare). Difatti, gran parte delle cime sono collegate alla valle con impianti di risalita e, una volta arrivati, quasi sempre troverete delle aree giochi ed ovviamente dei rifugi dove mangiare le specialità tirolesi. Detto ciò, raccomando poche e semplici cose:
- abbigliamento adeguato con cambio e materiale impermeabile perché il meteo in montagna può variare in poco tempo;
- scarpe da trekking o comunque adatte a superfici sterrate che, in caso di pioggia, possono essere anche scivolose;
- scorta di acqua e snack;
- infine, come dice sempre mia mamma: ”Testa sul collo”.
1) Mösalmkogel, Wörgl
Il primo itinerario è semplice, l’ideale per sgranchirsi un po’ le gambe. Si parte da Wörgl, rinomata per essere una delle località tirolesi di riferimento per lo shopping.
Si attraversa il centro storico per poi proseguire in Wildschönauer Straße fino all’altezza del ristorante Berghäusl, il sentiero per raggiungere la cima del monte Mösalmkogel – a 1.109 m d’altezza – inizia qui e si snoda prevalentemente all’interno del bosco.
La strada è sterrata e spaziosa poiché vi transitano le macchine dirette al rifugio, il dislivello è di diverse centinaia di metri ma le pendenze sono moderate. Una volta usciti dalla vegetazione, la vista si apre sul monte all’orizzonte mentre, ai suoi piedi, la malga Möslalm è il ritrovo di escursionisti e ciclisti che vogliono concedersi una pausa rigenerante degustando i piatti semplici della casa oppure semplicemente sorseggiando una birra.
Per concludere l’escursione, una salita di circa 30 minuti consente di arrivare dal rifugio alla vetta, dominata dalla croce e dove due panchine invogliano a sedersi per ammirare lo splendido panorama.
2) Buchensteinwand, Pillerseetal
Ci spostiamo adesso nella famosa area sciistica Pillerseetal, compresa tra le cittadine d St Ulrich, St Jakob e Hochfilzen. La destinazione è il monte Buchensteinwand, la cui cima situata ad oltre 1.400 m d’altezza è raggiungibile comodamente in seggiovia.
Già dal parcheggio nei pressi dell’impianto di risalita si può individuare l’elemento che caratterizza questa montagna, cioè la Jakobskreuz. Inaugurata nel luglio del 2014, la croce alta 29,6 m è divenuta fin da subito il simbolo della zona. Dedicata a San Giacomo, rappresenta un chiaro legame con il Cammino di Santiago dato che la valle è attraversata da uno dei tanti percorsi che conducono in Galizia e fu fortemente voluta proprio da un reduce di tale esperienza.
Il monumento, oltre ad essere un fantastico punto panoramico a 360° sulla valle, svolge altre funzioni importanti. È infatti meta di pellegrinaggio, viene poi adoperato per ospitare eventi speciali quali seminari, mostre e persino matrimoni.
A poca distanza vi è un rifugio alpino e da qui partono i sentieri diretti verso i monti circostanti oppure il fondovalle. Io ho optato per la seconda opzione, la discesa è durata poco più di un’ora e pure in questo caso si snoda lungo la strada sterrata utilizzata da chi deve raggiungere la cima in auto.
Per costi ed orari della seggiovia – con incluso o meno l’ingresso alla Jakobscreuz – vi rimando alla pagina dedicata.
3) Astberg, Going
La regione del Wilder Kaiser offre tanti percorsi ad alta quota accessibili anche alle famiglie con bambini. Ad esempio, partendo dal paese di Going si può arrivare a quota 1.255 m, sul monte Astberg.
Per chi non vuole prendere la seggiovia (l’impianto si chiama Astbergbahn), la salita a piedi dura un paio d’ore e si svolge soprattutto nel bosco, lungo un’ampia strada sterrata che procede attraverso lunghi tornanti che rendono quindi il dislivello meno “impegnativo”.
Se questa è una delle mie passeggiate preferite, lo deve in gran parte al lago Astbergsee, nel quale si riflettono le cime delle montagne che compongono la catena del Wilder Kaiser regalando un panorama unico (difatti ho incontrato una coppia che stava facendo il servizio fotografico per il matrimonio con questo sfondo!). Ciò spiega perché abbia inserito l’Astbergsee tra i laghi del Tirolo da non perdere. Non può poi mancare ovviamente il tipico rifugio per la pausa pranzo. Il Blattalm propone i piatti della tradizione tirolese ad un prezzo più che onesto, ad esempio il Tiroler Gröstl a soli 9,50€ non l’ho trovato da nessun’altra parte ed era buonissimo.
Per i più piccoli, vicino al ristorante vi sono un’area giochi ed un allevamento di pony con la possibilità di poterli cavalcare sotto l’occhio vigile di chi se ne prende cura.
Per tornare a Going si può scendere seguendo la medesima via dell’andata, invece, se volete allungare un po’ l’escursione, più o meno a metà della discesa troverete l’indicazione sulla sinistra verso Ellmau am Wilder Kaiser, località a me molto cara poiché vi venivo sempre in vacanza coi miei genitori. Ho optato proprio per questa deviazione e così sono arrivato in paese passando per la chiesetta che sorge sulla collina che domina sul centro abitato. Ellmau e Going sono confinanti ed il parcheggio dell’impianto che porta all’Astberg si raggiunge in 15-20 minuti a piedi.
4) Hartkaiser, Ellmau
La meta prediletta dagli escursionisti è il monte Hartkaiser, a 1.530 m d’altezza e raggiungibile – a partire dal 2016 – con la funivia in grado di ospitare fino a 10 persone per cabina.
Vengo qui da quando avevo poco più di 10 anni e pertanto ho visto coi miei occhi il profondo cambiamento che ha coinvolto tale area. Inizialmente infatti, una volta giunti in cima alla montagna vi era il classico rifugio e poco altro. Oggi, invece, vi sorge anche l’Ellmis’s Zauberwelt, un parco giochi che vede come protagonista il mondo magico nel quale vivono fate, gli spiriti dei boschi, gli gnomi e la rana Ellmi. Inoltre, vi trovano spazio un percorso didattico naturalistico, un giardino botanico con tanto di stelle alpine e torre panoramica che offre molto probabilmente la miglior vista sui monti del Wilder Kaiser. L’obiettivo è far divertire i bambini insegnando loro contemporaneamente il rispetto della natura e dell’ambiente che li circonda. Una lezione che comunque serve da ripasso anche a noi più grandi…
Usciti dal parco, la strada sterrata si suddivide nei vari sentieri che, di lunghezza variabile (da 1 a 3-4 ore), sono diretti verso i monti circostanti ed a valle. Il percorso che faccio più spesso è proprio quello che permette di scendere verso il paese, con arrivo al parcheggio dell’Hartkaiserbahn. In questo caso, la camminata dura circa 2,5 ore ed alterna sia tratti in ombra che al sole. Le compagne di viaggio più fedeli sono le mucche, presenti praticamente lungo tutto il pendio.
Non mancano ovviamente i rifugi dove fermarsi per uno spuntino, segnalo inoltre che a circa metà della discesa vi è la fermata intermedia della funivia.
5) Hintersteiner See, Scheffau
Scheffau, assieme a Söll, Ellmau e Going, è compresa nella regione del Wilder Kaiser. La località è soprattutto nota per l’Hintersteiner See, un lago alpino situato ad 883 m d’altezza e distante 4 Km circa dal centro (il parcheggio auto è disponibile in loco).
Dal paese parte comunque un sentiero che, costeggiando ed attraversando il fiume grazie a dei ponticelli sospesi, arriva al lago in poco più di un’ora. Il tratto finale invece lo si percorre su strada asfaltata ed è quella che collega le poche casette (stupende, in puro stile tirolese) con il resto di Scheffau.
L’Hintersteiner See è immenso, ha una superficie di 56 ettari ed è profondo 36 m, e si può percorrerne l’intero perimetro lungo un sentiero panoramico. Purtroppo vi sono capitato in una giornata grigia e quindi non me lo sono potuto godere appieno, auguro a voi migliore fortuna.
Sulle sponde del lago si trova un ristorante dove suggerisco di assaggiare la specialità locale, ossia la trota (forelle in tedesco). Gli spazi verdi dove rilassarsi abbondano e vi è persino una spiaggia.
Per chi vuole proseguire, un sentiero conduce fino al Walleralm, a quota 1.170 m. Attraversando tratti boschivi e prati selvaggi si giunge dinnanzi al rifugio Stöfflhutte, una casetta in legno con tavoli all’aperto ed un ambiente interno caldo ed accogliente. Qui ho mangiato un delizioso Kaiserschmarrn, uno dei dolci tipici austriaci (ne parlo dettagliatamente in questo articolo).
6) Kitzbüheler Horn, St Johann in Tirol
L’escursione più popolare da St Johann è quella che conduce sul Kitzbüheler Horn, a quota 1.996 m, facilmente individuabile grazie alla vistosa antenna che domina la cima.
Dal paese (659 m) si può salire a piedi, in mountain bike oppure con la funivia Harschbichlbahn. Dalla stazione intermedia (1.200 m) parte il circuito riservato ai Mountainkart che scende fino a valle. Da segnalare anche l’Hornpark, un parco adatto a tutti coloro – sia grandi che piccini – che desiderano cimentarsi nell’arrampicata sugli alberi nel bosco attraverso 8 percorsi con diversi livelli di difficoltà.
Il sentiero che conduce in cima al monte comincia dal rifugio Harschbichlalm che si incontra appena usciti dalla stazione della funivia (1.604 m) e dura 2,5-3 ore a seconda della variante più o meno ripida che si sceglie. La fatica viene ripagata dagli splendidi scorci panoramici delle Alpi di Kitzbühel e della vicina catena montuosa del Wilder Kaiser. Si può poi scendere a piedi verso St Johann, si impiegano un paio d’ore circa e lungo il cammino non mancano i rifugi dove sostare per uno spuntino. Un punto panoramico che suggerisco di non farsi sfuggire è il lago Schlosserbergsee che sorge poco sotto la Mittelstation.
7) Kaisertal, Kufstein
La valle del Kaisertal si trova a poco meno di 3 Km da Kufstein e pertanto ben si presta a comode escursioni giornaliere dalla città, anche per coloro che sono senz’auto.
Il punto di partenza è lo “Kaiseraufstieg”, una lunga scalinata che conduce nel cuore della foresta che costeggia il fiume. Tra uno scalino e l’altro, tra i rami degli alberi si riesce a scorgere l’imponente fortezza che veglia sulla vicina città tirolese.
Ad un certo punto si arriva al bivio per la Tischofer Höhle (sulla destra) ma suggerisco di tirare dritto. Prima di arrivare al rifugio Pfandlhof vi è un secondo incrocio, entrambe le diramazioni portano alla meta della camminata, cambiano però le pendenze. Quella a sinistra è più veloce ma ripida, e quindi più impegnativa, la seconda invece è più lenta ma panoramica.
Costeggio infatti una serie di cascatelle prima di giungere alla Antonius Kapelle, un piccolo tempio religioso che sorge in uno dei punti più fotografati della regione… effettivamente il colpo d’occhio è davvero notevole!
Da qui non manca molto al monte Zahmer Kaiser, meta finale della mia passeggiata ma che rappresenta anche un punto di partenza di diversi sentieri diretti sulle vette attorno. Qui, a 1.161 m d’altezza, vi è il rifugio Ritzau Alm, dove mi concedo un ottimo strudel con salsa di mele che divoro contemplando la bellezza del paesaggio che mi circonda.
Una volta recuperate le energie inizio la discesa facendomi largo tra le mucche che proprio non ne vogliono sapere di spostarsi dal sentiero (d’altronde siamo a casa loro!). La strada continua all’interno del bosco, un tratto piuttosto lungo e con pendenza abbastanza impegnativa, fino a raggiungere il bivio all’altezza del Pfandlhof che avevo citato qualche riga sopra.
Da lì devio poi per la Tischofer Höhle, che avevo saltato all’andata. Trattasi di una caverna utilizzata fin dall’età della pietra e successivamente convertita in deposito armi dai tirolesi nel corso delle guerre napoleoniche. Il sito storico ha una grande importanza anche dal punto di vista archeologico, sono stati ritrovati infatti numerosi resti di scheletri umani ed animali oltre ad una serie di utensili in pietra, gioielli in bronzo e cocci di ceramica.
Dalla grotta si continua a scendere fino a raggiungere il ponte che attraversa il fiume che scorre impetuoso nella gola. Prestate particolare attenzione perché la struttura è sprovvista di ringhiera su di un lato.
Dopodiché, la scalinata in legno riporta in alto, all’imbocco del sentiero che riporta verso Kufstein. Per i tempi di percorrenza, calcolate un paio d’ore a tratta. L’articolo completo dell’escursione è consultabile qui.
8) Pendling, Thiersee
Un’altra escursione popolare da Kufstein è quella che conduce sul monte Pendling, il cui lato scosceso è ben visibile dalla città. Non fatevi però trarre in inganno, per arrivare in cima in maniera decisamente più agevole è sufficiente salire dal versante opposto.
Per fare ciò bisogna dunque dirigersi nella località di Thiersee, distante una decina di Km e raggiungibile anche con gli autobus n. 4046 in partenza dalla stazione ferroviaria di Kufstein. Il percorso comincia all’altezza del parcheggio del Gasthof Schneeberg (1.020 m) e subito si trovano le indicazioni per la vetta.
Il tempo di percorrenza è approssimativamente di 2h o 1h 30m, a seconda del percorso che si sceglie. La strada forestale sale dolcemente e passa nei pressi del rifugio Kala Alm, l’alternativa è il sentiero che taglia in maniera decisa per i boschi con una pendenza maggiore. Una volta giunti a destinazione, a quota 1.565 m, la vista si apre su Kufstein appena sotto di noi e le catene montuose circostanti. Se il meteo lo consente, il panorama spazia dalla Baviera fino al Wilder Kaiser.
Per ricaricare le energie, presso la Berggasthof Pendlinghaus si possono degustare le specialità gastronomiche del Tirolo. Nel mio caso ho optato per un delizioso tris di knödeln accompagnato dall’immancabile birra radler.
9) Wildseeloder, Fierberbrunn
I dintorni di Kitzbühel meritano di essere esplorati perché offrono tante possibilità di escursioni ad alta quota. Quella che vi consiglio parte dal paese di Fieberbrunn.
All’arrivo della stazione della funivia si sviluppa una rete di sentieri, io ho optato per il Wildlodersee. Si sale fino a quota 1.854 m, tuttavia la camminata non è particolarmente impegnativa ed il percorso è ben segnalato. Calcolate un’oretta, anche abbondante, più che altro per le “pause fotografiche” dato che si ammirano scorci uno più bello dell’altro.
Il lago alpino sorge ai piedi della montagna Wildseeloder, alta 2.117 m. Chi arriva fino in cima, sperando di poterlo fare in una giornata limpida, sarà ricompensato da una vista panoramica che include il Grossglockner – la cima più alta dell’Austria (3.798 m) – e persino i monti italiani e tedeschi.
Dopo aver costeggiato il lago, si può fare una sosta alla Wildseeloder Haus, un rifugio con possibilità di pernottamento per chi vuole riposarsi “staccando” dalla routine quotidiana.
Decido di rientrare a Fieberbrunn camminando e, mentre faccio “scorta” di aria sana e paesaggi da cartolina, mi concedo una breve pausa soltanto a metà strada. Sono a quota 1.290 m, nei pressi del rifugio Wildalpgatterl, dove vi è tra le altre cose anche un’ampia area giochi per bambini.
10) Hahnenkamm, Kitzbühel
Non si può visitare Kitzbühel e non salire sull’Hahnenkamm. Gli appassionati sci dovrebbero conoscerla piuttosto bene, gli altri magari no ma fidatevi… qui si corre la celebre Streif, la discesa libera che ogni sciatore vorrebbe vincere per entrare nella leggenda. Per un discesista infatti, questa gara vale più di una Coppa del Mondo e di un’Olimpiade.
Le pendenze elevate (fino all’85%) e le velocità folli (si toccano e passano i 120 Km/h) mettono a dura prova la resistenza fisica e la lucidità mentale degli atleti, al punto che chi arriva al traguardo sulle sue gambe può ritenersi già soddisfatto.
L’estrema difficoltà del tracciato appare evidente anche agli occhi di coloro che vengono qui d’estate. La funivia arriva in cima, a quota 1.665 e, durante la salita, noterete che tutte le cabine portano i nomi di diversi sciatori. Tale onore è riconosciuto a coloro che si sono aggiudicati le gare di discesa, super-G e slalom disputate lungo la Streif.
A breve distanza dalla stazione della funivia, una casetta segna il punto in cui viene installato il cancelletto di partenza della discesa libera. Ci si può affacciare ed immediatamente ci si rende conto della pendenza che devono affrontare gli sciatori. Basti pensare infatti che in pochi metri arrivano ad una velocità attorno ai 100 km/h. All’interno è allestito un piccolo museo sulla storia della Streif con racconti e curiosità riguardanti l’evento sportivo più importante dell’Austria.
Il sentiero che scende a valle segue la pista per gran parte del percorso, i punti salienti della gara sono facilmente individuabili grazie a dei pannelli informativi con riportati una serie di dati tecnici. Segnalo inoltre, situato all’incirca a metà percorso, il rifugio Seidlalm. Esso deve la sua notorietà al fatto che proprio qui, nel 1966, venne deciso di istituire la Coppa del Mondo di Sci alpino.
All’intera camminata ho dedicato un articolo specifico, potete leggerlo in questa pagina.
11) Wetterkreuz, Oetz
Ci dirigiamo poi nella valle Ötztal, ubicata a sud-ovest di Innsbruck verso il confine con l’Italia (tramite il Passo del Rombo). L’escursione che vi propongo qui si snoda all’interno del comprensorio sciistico di Hochoetz raggiungibile di Oetz.
La funivia Acherkogelbahn sorge a 10-15 minuti a piedi dal centro del paese e consente di arrivare a quota 2.020 in circa 20 minuti (si parte da 820 m). È una destinazione molto amata dalle famiglie con bambini poiché nei pressi della stazione sul monte è stata creata un’ampia area giochi a loro dedicata che si estende attorno al lago. In loco è presente pure un ristorante.
La camminata che vi propongo è un “classico” della zona e molto suggestiva perché permette di contemplare molte delle cime innevate che passano i 3.000 m di quota. Dalla funivia si prosegue lungo la strada sterrata che giunge al rifugio Bielefelder Hütte a 2.112 m, dopodiché comincia il sentiero vero e proprio e con esso la salita. In circa 90 minuti si raggiunge la Wetterkreuz, una vetta a 2.591 m d’altezza facilmente riconoscibile grazie alla croce a tre braccia che la domina. Il dislivello è di circa 550 m e tra salita/discesa si impiegano approssimativamente 4 ore.
12) Stuibenfall, Umhausen
Rimaniamo nella Ötztal spostandoci di pochi chilometri da Oetz. Infatti, nel comune di Umhausen si può ammirare la cascata più alta del Tirolo, con un salto di ben 159 m.
Per farlo si segue un percorso che, partendo dal parcheggio Bischofsplatz, entra nel bosco seguendo il corso del fiume. Non lo definirei un “trekking vero e proprio” ma rimane comunque una camminata assolutamente consigliata per la bellezza del panorama che offre. Difatti, è possibile osservare la Stuibenfall da molto vicino – pochi centimetri – attraversando prima un ponte sospeso di 80 m e poi salendo i 700 gradini della scalinata che si inerpica fino in cima costeggiando la cascata. Ci si può “affacciare” direttamente su di essa respirandone le particelle polverose che si liberano nell’aria e che provocano effetti benefici sulla salute di chi vi si espone a lungo. A tal proposito, vari studi scientifici hanno dimostrato che particolare giovamento ne traggono soprattutto coloro che soffrono d’asma.
13) Kranzhorn, Erl
Ci dirigiamo ora a nord di Kufstein, lungo il confine naturale tra Austria e Germania. L’escursione più popolare è quella sul Kranzhorn (1.365 m), un monte caratterizzato dal fatto che la sua cima è equamente divisa tra Tirolo e Baviera e per questo vi sorgono due croci indicanti le relative regioni.
La camminata inizia da Erl e vi sono due alternative. La prima prevede la partenza dal centro del paese e, dopo un tratto iniziale su strada sterrata – con possibile deviazione sul colle Kalvarienberg Erl – il sentiero prosegue nel bosco praticamente fino all’altezza del rifugio Kranzhorn Alm. Da qui calcolate ancora una mezz’oretta circa per raggiungere la vetta con le due croci. Inoltre, immediatamente prima di arrivarvi potrete ammirare la suggestiva Kranzhorn-Kapelle St. Josef, una cappella del sec. XVII. Secondo la tradizione, durante il Terzo Reich le statue dei Santi vennero confiscate e gettate giù dal dirupo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, una signora trovò intatta quella dedicata a San Giuseppe e così la scultura venne rimessa al proprio posto, dove la si può contemplare ancora oggi.
Il secondo itinerario – che è quello che vi suggerisco – è più semplice e decisamente panoramico e si snoda lungo la strada sterrata che collega il rifugio al parcheggio Wanderparkplatz Kranzhornhütte. Per i tempi di percorrenza calcolate 2 ore abbondanti per la salita e un po’ meno per la discesa.
14) Cascata Grawa, Stubaital
La Valle di Stubai si estende a sud-ovest di Innsbruck ed è comodamente raggiungibile dall’Italia transitando per il Brennero.
La Grawa Wasserfall si trova oltre Neustift, il paese più grande della vallata. La cascata è un’autentica attrazione naturale ed inoltre è la più larga delle Alpi Orientali (85 m). È una delle 3 tappe del “Percorso delle acque selvagge dello Stubai“, un tracciato a lunga distanza che arriva fino alla sorgente nei pressi del ghiacciaio. Per saperne di più vi rimando alla pagina dedicata sul sito dell’ente del turismo (in italiano).
—> Itinerario di 6 giorni alla scoperta della Stubaital <—
Chi ha meno tempo a disposizione – e non vuole fare troppa fatica – può ammirarla seguendo un sentiero facilmente accessibile che in circa 20 minuti conduce alla piattaforma in legno eretta tra il 2018-2019 ai piedi della cascata. Potete lasciare l’auto nel parcheggio Sulzenauhütte lungo la strada oppure prendere l’autobus e scendere alla fermata Grawa Alm. In loco sorge l’omonimo ristorante fornito di una piccola area giochi per bambini con tanto di vista sulla cascata.
La Grawa Wasserfall ha poi un’importante funzione terapeutica. Difatti, essa consta di una rilevante concentrazione di ioni negativi ed aerosol e le microparticelle contenute nel vapore acqueo sono così piccole da poter penetrare nei nostri polmoni. Il risultato è che una permanenza prolungata – l’ideale sarebbe almeno un’ora – favorisce la pulizia delle vie respiratorie ed una maggiore resistenza a germi patogeni ed allergie, prevenendo di conseguenza raffreddori, asma e stress.
Si conclude qui la lista delle 14 escursioni da fare nel Tirolo austriaco, spero di poterla aggiornare quanto prima portandovi così alla scoperta di angoli differenti di questa meravigliosa regione.
Per reperire tutte le informazioni utili relative agli impianti di risalita (orari, prezzi..) ed al Tirolo in generale, vi rimando al sito internet dell’Ente del Turismo. Esso è disponibile anche in lingua italiana ma non tutti i contenuti sono stati tradotti, quando riscontrate ciò dovete cambiare lingua (impostando l’inglese ho trovato tutto il materiale di cui avevo bisogno).