Le Highlands sono la meta prediletta da coloro che visitano la Scozia per la prima volta perché, è il caso di dirlo, la loro fama le precede. Natura incontaminata, paesaggi da sogno, storie e leggende fanno di questa regione settentrionale una tappa d’obbligo per un viaggio on the road che si rispetti.
La bella notizia è che pure le persone prive di mezzo proprio possono visitare le Highlands. In particolare, per chi ha poco tempo a disposizione esistono svariati tour giornalieri da Edimburgo della durata di 10-12 ore che generalmente raggiungono Loch Ness e dintorni.
Noi italiani possiamo affidarci a Scozia Tour, l’unica agenzia a proporre tour guidati in lingua italiana e riconosciuta dall’ente del turismo scozzese.
—> I 10 tour in italiano alla scoperta di Edimburgo, della Scozia e del nord dell’Inghilterra <—
Per quel che riguarda le escursioni giornaliere nel nord del paese ve ne sono due:
- Loch Ness e le Highlands, passando per il Loch Lomond & Trossachs National Park;
- Inverness e Castello di Urquhart, attraversando il Cairngorms National Park.
Tour in italiano da Edimburgo ad Inverness ed al castello di Urquhart
Le due attività condividono il medesimo punto di arrivo, ossia le sponde del lago Ness, ma presentano due itinerari differenti.
Il primo, fatto assieme a mia mamma qualche estate fa e che racconto in questo articolo, transita per la suggestiva Glencoe, la valle più famosa della Scozia.
Il secondo, di cui parlo nelle prossime righe, si snoda nel parco nazionale più esteso del Regno Unito e rappresenta l’unica occasione per visitare il castello di Urquhart in giornata da Edimburgo.
Le distanze sono importanti e bisogna considerare che in entrambi i casi si tratta di una “tirata” dal punto di vista chilometrico. Si percorrono complessivamente all’incirca 350 miglia, ossia oltre 550 Km.
Ma ne vale comunque la pena, specie per coloro che fanno base ad Edimburgo e magari non intendono tornare in Scozia in tempi brevi. Inoltre, l’autista-guida racconta durante il viaggio numerosi aneddoti e vicende riguardanti la storia del paese, i suoi usi e costumi.
Ho preso parte al tour di Inverness e castello di Urquhart ad inizio giugno, in una giornata abbastanza fredda ma fortunatamente asciutta. Di seguito le tappe mentre alla fine dell’articolo mi occupo delle informazioni pratiche con qualche suggerimento.
Bankfoot
Lasciato il centro di Edimburgo alle spalle, si attraversa il Fife per poi entrare nel Perthshire, il “polmone verde della Scozia”. Superata la città di Perth, che fu capitale del paese fino al 1452, si giunge al villaggio di Bankfoot.
È una “sosta tecnica” di mezz’ora, utile per acquistare cibo, bevande e per i servizi igienici. Inoltre, si possono vedere le famose vacche scozzesi dal pelo lungo, le cosiddette “Highland coos”. Se si trovano nei pressi della recinzione occorre prestare attenzione in caso di loro movimenti improvvisi perché, pur essendo assolutamente animali pacifici, hanno le corna…
Culloden Battlefield
Ci rimettiamo in marcia per entrare nelle Highlands attraversando il parco nazionale Cairngorms.
La regione è scarsamente abitata, basti pensare che qui si registra una densità media di popolazione tra le più basse al mondo. L’assenza di evidenti tracce umane lascia spazio ad ambienti selvaggi con vallate, ruscelli solitari e numerose catene montuose.
A proposito, proprio vicino a Fort William sorge il Ben Nevis che, con i suoi 1.345 m, è la cima più alta del Regno Unito.
La seconda tappa di giornata è il campo di battaglia di Culloden, teatro il 16 aprile 1746 dello scontro finale tra le truppe giacobite guidate da Carlo Edoardo Stuart (Bonnie Prince Charlie) e l’esercito governativo del Duca di Cumberland.
Fu l’ultimo conflitto che si svolse sul suolo britannico e per i giacobiti si trattò di un autentico massacro. In poco meno di un’ora vennero uccisi oltre 1.500 highlanders e l’esito dello scontro ebbe conseguenze pure peggiori.
Il Duca di Cumberland ordinò di eliminare tutte le persone che avevano in qualsiasi maniera appoggiato la ribellione. Con l’Act of Proscription del 1747 venne limitata la libertà degli highlander: nessuna possibilità di incontrarsi in pubblico, di possedere armi, di indossare il tartan, di parlare il gaelico e di suonare la cornamusa. Con le successive Clearances le famiglie si videro sottratte le proprie terre coltivate e così, perduta la loro principale fonte di sostentamento, furono costrette ad emigrare nelle colonie britanniche d’oltremare.
La sosta dura mezza’ora e dunque non c’è il tempo sufficiente per visitare il museo. Si può esplorare liberamente il campo di battaglia per scoprire le fasi dello scontro e vedere i massi con incisi i nomi dei clan che vi presero parte.
Ancora oggi Culloden è considerato un cimitero di guerra e dunque va visitato con rispetto.
Non mi dilungo oltre, in questo articolo ne parlo in maniera approfondita dato che vi sono stato qualche anno prima, in occasione della commemorazione della battaglia.
Inverness
Il principale centro abitato nonché “capitale delle Highlands” è una cittadina attraversata dal fiume Ness. Vi siamo arrivati all’ora di pranzo per una sosta di circa 2 ore.
Dati i tempi ristretti suggerisco di consumare qualcosa d’asporto in modo tale da poter esplorare il piccolo ma grazioso centro storico.
Oltre alla passeggiata sul lungofiume, vale la pena attraversare i ponti sospesi per avere una bella vista panoramica. Si può osservare da fuori la Cattedrale di Sant’Andrew, percorrere la galleria commerciale Victorian Market e scoprire una “chicca”, la libreria Leakey’s Bookshop.
Ho soggiornato ad Inverness diversi anni fa e vi sono tornato con molto piacere. Se volete saperne di più sui suoi luoghi di maggior interesse potete leggere questo articolo.
Castello di Urquhart e crociera sul lago Ness
La tappa principale del tour è l’Urquhart Castle, fortezza in rovina eretta in una posizione suggestiva sul Loch Ness, nei pressi del villaggio di Drumnadrochit.
Data la sua posizione privilegiata, per oltre 500 anni il controllo della fortezza medievale è stato oggetto di contesa in numerose occasioni, soprattutto tra scozzesi ed inglesi. Questi ultimi, in occasione delle ribellioni giacobite, lo presidiarono e poi lo distrussero in modo che non potesse più venire utilizzato dai seguaci di Bonnie Prince Charlie.
Seppur in rovina, il suo fascino è rimasto intaccato e non a caso è il terzo castello più visitato di Scozia, dopo quelli di Edimburgo e Stirling.
Dopo la visita, dalla banchina situata ai piedi della fortezza partono i battelli che esplorano Loch Ness alla ricerca del leggendario mostro Nessie. Nel nostro caso la traversata è durata un’ora ma purtroppo non vi è stato alcun avvistamento!
Pitlochry
Dopo essere stati recuperati dal nostro pullman ci rimettiamo in marcia verso sud, direzione Edimburgo. Salutiamo le Highlands attraversando nuovamente il Cairngorms National Park per poi fare una sosta di mezz’ora a Pitlochry.
Situata nel cuore del Perthshire, è una nota località di villeggiatura e base ideale per esplorare i dintorni. Io stesso vi avevo soggiornato qualche anno (ne parlo qui).
Nel poco tempo a disposizione vale la pena fare un po’ di coda – è scorrevole – allo Scotch Corner per assaggiare il gelato al whisky. Più tipico di così.. 😉
Informazioni pratiche sul tour in italiano da Edimburgo a Inverness ed al Castello di Urquhart
Come anticipato all’inizio dell’articolo, si tratta di un’escursione lunga dato che si copre una distanza in chilometri importante.
Per questo motivo, la sua durata è approssimativamente di 13 ore con partenza alle 7:30 e rientro a Edimburgo attorno alle 20:30-21. Solitamente viene effettuata di martedì, venerdì e domenica.
Il punto di ritrovo è al 190 della High Street, sul Royal Mile, appena prima della Cattedrale di St Giles. Si consiglia di arrivare un quarto d’ora prima per l’appello e per partire in orario.
Data la lunghezza del percorso, i tempi delle fermate sono “rigidi” ed è raccomandata la massima puntualità. Per quel che riguarda pasti e servizi igienici, l’itinerario è pensato in modo da soddisfare le esigenze dei partecipanti. In particolare, la sosta a Bankfoot è la più indicata per comprarsi da mangiare.
È permesso portare e consumare a bordo del pullman cibo freddo e non troppo “odoroso”: ok dunque panini, sandwich e biscotti.
La pausa pranzo è prevista ad Inverness. Anziché mangiare in un pub o ristorante, il mio consiglio è di prendere qualcosa d’asporto per sfruttare il tempo utile per girare la città.
Il prezzo del tour non include la visita del castello di Urquhart e la successiva crociera sul lago Ness della durata di 60 minuti. Il biglietto combinato costa £33,50 per adulto, £31 per i bambini dai 5 ai 15 anni ed è gratis per i minori di 5 anni. È un po’ caro ma, sinceramente, direi che ne vale la pena dato che consente di vedere sia uno dei castelli principali della Scozia che il lago più famoso del mondo.
I possessori dell’Explorer Pass hanno diritto ad uno sconto perché Urquhart è una delle settanta e più attrazioni comprese nella tessera. Maggiori informazioni a tal riguardo verranno inviate in una email specifica pochi giorni prima della partenza.
Per ogni altro dettaglio sul tour giornaliero ad Inverness e Loch Ness vi rimando alla pagina di acquisto sul sito internet di Scozia Tour.