Ammetto di non essere mai stato un grande appassionato di romanzi thriller ed in particolare di Dan Brown. Tuttavia, il suo ultimo libro “Origin” ha catturato la mia attenzione poiché è ambientato interamente in Spagna, tra le città di Bilbao, Madrid e Barcellona. Devo dire che mi è piaciuto molto il suo stile, la lettura è stata scorrevole ed ogni volta che finiva un capitolo non vedevo l’ora di iniziare quello successivo. In questa maniera, manco mi sono accorto delle oltre cinquecento pagine…
In questo articolo voglio riassumervi le location del romanzo, in gran parte si tratta di luoghi che ho già avuto modo di visitare, altri invece mi mancano ma sono sulla lista personale dei desideri. In ogni caso, potreste prendere spunto dal libro per organizzare un interessante itinerario che attraversi la Spagna settentrionale e centrale grazie ad un “triangolo” immaginario che unisce Bilbao e Barcellona con la capitale Madrid e la sua provincia.
La trama di “Origin”
Il protagonista è ancora una volta Robert Langdon, il quale si reca a Bilbao per partecipare ad una importante conferenza tenuta dall’ex allievo ed amico Edmond Kirsch, genio assoluto dell’informatica che per anni ha studiato e fatto esperimenti per dimostrare l’inutilità delle religioni a discapito della scienza. L’evento si svolge al museo Guggenheim, tutto è stato studiato nei minimi dettagli perché verrà svelato qualcosa di rivoluzionario riguardante l’origine della vita ed il futuro dell’umanità. Questo era almeno l’intento di Edmond che, al momento della presentazione, viene ucciso con un colpo di pistola.
Iniziano qui le avventure di Langdon insieme a Ambra Vidal, direttrice del museo e fidanzata del prossimo Re di Spagna Julían. La donna infatti sa che una copia della presentazione è custodita a Barcellona, la città in cui l’informatico si era stabilito ed aveva creato il suo “quartier generale”. La vicenda si arricchisce di intrighi, misteri e colpi di scena che vedono coinvolti personalità di spicco del mondo ecclesiastico spagnolo, i rappresentanti delle principali religioni mondiali e persino la Famiglia Reale.
Riusciranno i nostri “eroi” a proteggere e divulgare al mondo le grandi scoperte del loro amico? E, soprattutto, cosa ne sarà di Dio e dell’uomo? 😉
Le location del libro “Origin”
La vicenda del romanzo “tocca” alcuni dei luoghi più famosi di Bilbao, Barcellona e Madrid, incluse due località della provincia della capitale spagnola… prendete nota allora per il vostro prossimo viaggio in Spagna. L’elenco è stilato secondo l’ordine cronologico degli eventi raccontati da Dan Brown.
Il Monastero di Montserrat
La storia comincia sulle montagne nei dintorni di Barcellona, in uno dei luoghi più visitati dai turisti in vacanza nella città spagnola. In una stanza segreta del Monastero di Montserrat l’informatico Kirsch incontra tre leader religiosi per fargli vedere in anteprima il risultato del suo lavoro. L’obiettivo è quello di valutare la reazione delle tre personalità dato che, stando alle sue parole, verrà svelata la verità sull’origine della vita scardinando così ogni qualsiasi tipo di credo religioso.
Ero stato al Monastero diversi anni fa assieme ai miei genitori. Sorge a circa 45 Km a nord ovest rispetto al capoluogo catalano ed è facilmente raggiungibile in auto. In alternativa, vengono organizzate diverse escursioni giornaliere da Barcellona che includono pure la visita di altre località circostanti.
Il “Guggenheim Museum” di Bilbao
L’evento cruciale del libro si svolge all’interno del Guggenheim di Bilbao, nei Paesi Baschi. L’edificio, progettato dall’architetto canadese Frank O. Gehry, ospita il museo di arte contemporanea divenuto simbolo della rinascita turistica della città.
Inaugurato nel 1997, accoglie prevalentemente opere realizzate nel corso del secolo XX attraverso differenti esposizioni temporanee nell’arco dell’anno. Tuttavia, ciò che colpisce subito l’attenzione dei visitatori è l’architettura esterna, volta a richiamare forme e contorni organici al punto che si dice che nell’intera struttura non vi sia neanche una superficie piana.
Nel romanzo di Dan Brown, Ambra Vidal è la direttrice del Guggenheim e lo stesso museo è la sede scelta da Kirsch per rivelare al mondo i risultati della sua ricerca, cosa che però non riuscirà a fare perché rimane ucciso dal colpo di pistola sparato dall’ammiraglio Luis Ávila.
Il Palazzo Reale di Madrid e la Cattedrale dell’Almudena
Svariate scene del libro si svolgono a Madrid, precisamente in due edifici situati simbolicamente uno davanti all’altro: il Palazzo Reale e la Cattedrale dell’Almudena. Non a caso, proprio la Famiglia Reale e la Chiesa, rappresentata dal vescovo Valdespino, sono al centro di teorie e complotti collegati all’assassinio di Edmond Kirsch.
Il Palazzo Reale, una delle attrazioni di maggior richiamo della capitale spagnola, è stata la residenza ufficiale dei Re di Spagna. In realtà lo è ancora, sebbene i sovrani vivano nel più tranquillo Palazzo della Zarzuela (anch’esso citato nel libro). Difatti, il palazzo madrileno oggi viene usato per ospitare cerimonie ed eventi ufficiali. Una piccola curiosità che lo riguarda è che nonostante sia soprannominato – Palazzo d’Oriente – a causa del nome della piazza su cui si affaccia ad est, in realtà la dimora si trova nella zona più occidentale della città.
La Cattedrale dell’Almudena è diventata tale solamente nel 1993, in seguito alla consacrazione da parte di Giovanni Paolo II. L’ho inserita nella mia lista delle 11 cose da fare e vedere a Madrid per merito soprattutto della sua cripta, che vanta la bellezza di oltre 400 colonne e che per questo è inserita giustamente tra le più belle di tutto il paese. Inoltre, vale la pena visitare anche il museo perché, oltre ai tesori conservati, consente di ammirare Madrid dall’alto della cupola.
Il Monastero de El Escorial ed il Valle de los Caídos
Queste due località sono teatro delle vicende riguardanti il Re di Spagna, ormai morente, ed il figlio, il Principe Julián. Difatti, subito il figlio raggiungerà in auto il Monastero accompagnato dal fidato vescovo Valdespino per parlare con il Re. Giunti sul posto, verranno a sapere che il sovrano ha chiesto di essere portato alla Basilica del Valle de los Caídos ed è lì che incontrerà il figlio per rivelargli un segreto…
Il Monastero de El Escorial, dichiarato Patrimonio Unesco dell’Umanità nel 1984, è un maestoso complesso monumentale conosciuto anche come l’ottava meraviglia del mondo. Tra le varie sale che si possono visitare, quella più emblematica è sicuramente il Pantheon, il luogo di sepoltura dei Re Spagnoli.
Il Valle de los Caídos è un’imponente Abbazia scavata nella roccia e situata ad una quindicina di Km da San Lorenzo de El Escorial. L’elemento che cattura immediatamente l’attenzione è la croce cristiana che, grazie ai suoi 150 m d’altezza, è la più alta del mondo. Detto ciò, la Chiesa è da sempre al centro di polemiche perché venne fatta costruire da Franco e vi lavorarono (in pessime condizioni) i prigionieri repubblicani. Lo stesso dittatore, assieme a Primo de Rivera, è sepolto all’interno della Chiesa, ai piedi dell’altare.
La Sagrada Familia, Casa Milà ed il Supercomputing Centre di Barcellona
Gran parte della storia si svolge e poi si conclude a Barcellona e difatti i protagonisti, Langdon e Ambra, vi si dirigono subito dopo la morte del loro amico. Prima tappa è Casa Milà, dove Kirsch viveva all’ultimo piano. Lo scopo è quello di trovare la password di 47 caratteri che protegge i dati della sua ricerca. Dopo varie ed estenuanti supposizioni, i due capiscono che il codice è nascosto in un libro che l’informatico aveva “donato” alla Sagrada Familia. Nonostante diverse peripezie, Langdon e Ambra individuano la password corretta e capiscono dove devono recarsi per avviare il programma. Meta finale è dunque il Barcelona Supercomputing Center, il laboratorio di Kirsch ricavato – ironia della sorte – in una chiesa sconsacrata e lì finalmente possono far partire la presentazione che sarà mandata in mondovisione.
Casa Milà, conosciuta anche “La Pedrera“, venne costruita da Gaudí tra il 1906 ed il 1912 mentre nel 1984 l’Unesco la inserì nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Aperta al pubblico, è una delle attrazioni più visitate di Barcellona e, per tale motivo, può essere conveniente acquistare il biglietto su internet che garantisce l’accesso saltando la fila ed include pure l’audioguida in italiano.
Che dire della Sagrada Familia, senza dubbio il simbolo del capoluogo catalano, progettata da Gaudí ed iniziata a costruire nel 1882. Attualmente è considerato il monumento più visitato della Spagna e si prevede – e spera – di ultimarla nel 2026. Difficile definirla perché è qualcosa di mai visto, sia gli esterni che gli interni. Poiché è qualcosa di unico, non ci sono vie di mezzo: o la si ama oppure la si odia.
Per me vale il primo caso, se già vista da fuori mi aveva incantato, visitarla dentro è stata un’emozione unica, un’esperienza che davvero raccomando di fare a tutti. Tutto ciò aveva ripagato l’attesa, ricordo che coi miei genitori avevamo perso più di 2 ore in coda. Per tale motivo, direi che è meglio comprare il biglietto online e così, oltre a selezionare la fascia d’orario desiderata, si accede all’interno saltando la coda.
Infine, il Barcelona Supercomputing Center esiste davvero ma non è visitabile. Il centro di ricerche è attivo dal 1 aprile 2005 ed è situato in un’antica Cappella, la Torre de Girona, collocata all’interno dell’Università politecnica della Catalogna. L’attuale direttore è il professore Mateo Valero, nominato anche da Dan Brown alla fine del romanzo.
Avete letto il romanzo di Dan Brown, vi è piaciuto? Ad ogni modo, sono sicuro che leggendolo vi è venuta tanta voglia di Spagna e di visitare le tre città in cui la storia si svolge. Se ancora non lo avete nella vostra libreria, potete acquistare “Origin” su Amazon e riceverlo comodamente a casa.