In ogni viaggio desidero scoprire e raccontare una zona nuova della Scozia, magari includendo qualche tappa insolita e meno battuta dai turisti. Quest’anno è stata la volta del Fife, regione delimitata da due fiordi e storicamente al centro delle vicende riguardanti la nazione. Difatti, qui si trova una delle antiche capitali del regno e si conservano le abbazie che ne simboleggiano il periodo d’oro.
Cosa vedere nel Fife in una settimana
La regione è molto comoda da raggiungere da Edimburgo poiché si affaccia sul lato opposto del Firth of Forth. Non a caso, è una meta molto ambita da chi vuole fare un’escursione giornaliera, anche coi mezzi pubblici. Ad esempio, qualche anno fa sono stato ad Aberdour per visitare il castello – tra l’altro apparso nella puntata finale della prima stagione di Outlander – e percorrere un tratto del Fife Coastal Path, un itinerario ciclopedonale che costeggia l’intera regione.
Di seguito vi propongo l’itinerario che ho seguito ed incentrato su storia, cultura, natura e passeggiate panoramiche. Oltre a ciò, vi parlo ovviamente delle strutture dove ho alloggiato ed infine di come muoversi coi mezzi pubblici.
1° tappa: due notti a Dunfermline
Il tour inizia da Dunfermline, famosa perché fu l’antica capitale della Scozia. La cittadina è piccola ed i luoghi di interesse sono raccolti attorno alla High Street, la via dei negozi ed in parte pedonale.
L’attrazione più famosa è il complesso fornato dall’Abbazia benedettina fondata nel 1070 dalla Regina Margaret – poi proclamata Santa nel 1249 da Papa Innocenzo IV – e dai resti del Palazzo Reale, edificato sfruttando la precedente foresteria. Da segnalare che nell’attuale chiesa parrocchiale, costruita su parte delle fondamenta dell’antica abbazia, si trova la tomba di Robert The Bruce, uno dei Re di Scozia più amati e conosciuti.
Ma il cittadino illustre di Dunfermline è Andrew Carnegie, nato nel 1835 da una famiglia di tessitori ed emigrato a 13 anni negli Stati Uniti. Lì ha realizzato il “sogno americano” fondando delle industrie per la lavorazione dell’acciaio e del ferro, diventando così l’uomo più benestante dell’epoca. Tuttavia, provenendo da una famiglia molto umile e per questo poco legata ai beni materiali, investì i suoi guadagni nella creazione e sviluppo di opere che potessero servire in tutto il mondo. Lo fece anche per la sua città natale ed il lascito è oggi vivo più che mai.
2° tappa: tre notti a Kirkcaldy
Ad una quarantina di minuti da Dunfermline sorge Kirkcaldy, città costiera ed antico borgo reale. L’ho “sfruttata” soprattutto come punto d’appoggio per fare un paio di escursioni nei dintorni.
La città, la più popolosa del Fife, di per sé non mi ha entusiasmato, eccezion fatta per il Beveridge Park, il parco pubblico aperto nel 1892 che comprende aree giochi per bambini, campi da tennis, rugby e calcio, un laghetto navigabile in estate, giardini ed un roseto. Si trova a circa 10 minuti a piedi dal teatro intitolato ad Adam Smith – filosofo ed economista nato qui – e dalla stazione degli autobus.
La prima gita mi ha portato a Falkland, uno dei villaggi più pittoreschi del Fife. Vi assicuro che lo è davvero, nonostante le foto non rendano giustizia complice la pioggia incessante. Recentemente è divenuto particolarmente famoso poiché è apparso in svariate scene della serie tv Outlander. L’attrazione locale è però il Falkland Palace, palazzo fatto edificare da Giacomo IV nel 1500 ed usato dai membri della dinastia Stuart, in particolare da Maria Stuarda. La regina, appassionata di tennis, o meglio di pallacorda, fece costruire un campo da gioco – il Royal Tennis Court – che oggi è considerato il più antico di tutto il Regno Unito.
La seconda uscita invece è stata appena a nord del centro di Kirkcaldy. Il Fife Coastal Path è la passeggiata che si snoda lungo la costa della regione ed ho deciso quindi di percorrerne il tratto che, passando per Dysart, giunge fino a East Wemyss, per una distanza di circa 8 Km. Una comodità da considerare è il fatto che ogni località costiera è collegata a quelle vicine coi mezzi pubblici e, per questo motivo, per rientrare a Kirkcaldy ho preso l’autobus direttamente da East Wemyss.
3° tappa: due notti a Leven
Ultima località del Fife in cui ho soggiornato è Leven, a poco più di venti minuti d’autobus da Kirkcaldy. Il villaggio, a parte un campo da golf, uno splendido parco (Letham Glen) e la passeggiata lungo il mare del Nord, non offre particolari attrazioni. Tuttavia, mi è piaciuto da subito anche perché l’avevo scelto come tappa dove rilassarmi un po’ dopo le varie escursioni dei giorni precedenti.
Ne ho approfittato comunque per recarmi a St Andrews, distante appena una mezz’oretta in autobus. Non ci ero mai stato, forse perché piuttosto timoroso che fosse troppo turistica, ma mi sono dovuto ricredere. Un giorno intero è sufficiente per esplorare una delle località più suggestive della Scozia e sede dell’Università più antica del paese. Tra i luoghi di interesse imperdibili vi sono l’Old Course, uno dei storici campi da golf e di fama mondiale, le rovine del Castello e della famosa Cattedrale. A ciò aggiungo di fare due passi nel centro storico, racchiuso tra tre strade parallele principali e caratterizzato da una vivace atmosfera universitaria.
Gli alloggi dove ho pernottato
Considerando il periodo (metà giugno) ho prenotato le camere con diversi mesi di anticipo, potendo così approfittare delle tariffe migliori. Come sempre, mi sono affidato a Booking.com, una garanzia assoluta per quel che mi riguarda.
City Hotel, Dunfermline
Ho scelto un hotel poiché, arrivando in città attorno alle 23, avevo bisogno di una struttura con reception aperta 24 ore 24. Il The City Hotel è stata la soluzione ideale anche perché sorge in Bridge Street, la prosecuzione di High Street verso il parco Pittencrieff, mentre la stazione degli autobus dista 5 minuti a piedi.
Ho pernottato in una singola con bagno privato e complessivamente spaziosa. Il WiFi è presente in tutti gli ambienti ed il segnale è davvero potente. Ho apprezzato la decorazione degli interni, sempre in tema scozzese, ma devo segnalare l’assenza dell’ascensore. Ciò è dovuto al fatto che l’hotel, uno dei più storici di Dunfermline, è in un palazzo di tre piani risalente a fine ‘700.
La colazione viene servita a piano terra, dalle 7 alle 9, nella medesima sala che poi viene usata per il bar-ristorante. Il menù prevede la full Scottish Breakfast – con l’immancabile haggis – ed altri piatti come le uova alla Benedict. Oltre a ciò, in sala sono già presenti caffè, yogurt assortiti, succo all’arancia, burro e marmellate confezionate. Una scelta non molto amplia ma compensata dai piatti “alla carta”. Il pante tostato – white oppure brown – viene portato insieme alla pietanza ordinata.
Lothrie House, Kirkcaldy
Questo B&B è appena a lato dell’Adam Smith Theatre mentre invece la stazione degli autobus è a 5 minuti a piedi e pure quella ferroviaria è nei paraggi. Con Lothrie House ho ritrovato quell’ospitalità scozzese a cui ormai sono abituato.
Mi è stata riservata una camera singola con bagno privato ma in una stanza separata. Al check-in viene fornito il mazzo di chiavi per avere così totale libertà di movimento. La colazione viene servita a piano terra, in una stanza dotata di camino, dalle 7:30 alle 8:30. Il buffet include frutta, yogurt, cereali, latte e succo di frutta, con l’aggiunta di un piatto del menù. Anche qui ho optato per la classica colazione scozzese… deliziosa, oltre che abbondante.
Al check-out, previa richiesta è possibile lasciare la valigia nell’atrio. Nel mio caso, mi sono state lasciate le chiavi in modo che potessi tornare a prenderla in qualsiasi momento.
Forth Bay Guest House, Leven (chiuso temporaneamente su Google Maps)
Come detto prima, ho scelto Leven per cercare un po’ di tranquillità. E se l’ho trovata lo devo anche all’alloggio dove ho pernottato, affacciato direttamente sulla spiaggia e con vista privilegiata del mare del Nord direttamente dalla finestra della camera.
Mi riferisco alla Forth Bay Guest House, un B&B rinnovato di recente e che si trova a due passi dai campi di golf. I due proprietari, Anthony e Charlotte, senza però dimenticare il cagnolino Murphy, mi hanno fatto sentire subito a casa. La camera era immensa, qui ho dormito per la prima volta in un letto King size, e la poltrona sistemata davanti alla finestra è diventata presto il mio angolo preferito. Il bagno, anch’esso decisamente spazioso – sia con vasca che con doccia – si trova in una stanza separata.
Un altro ambiente degno di nota è la sala comune, anch’essa rivolta verso il mare ed ottimo punto panoramico da dove osservare l’innalzarsi e l’abbassarsi della marea. Qui si trovano dvd, videogiochi, puzzle, riviste ed un telescopio a disposizione degli ospiti.
Capitolo colazione. Citando Charlotte, che a sua volta cita il suo compagno Anthony, “nessun ospite deve andarsene da qui affamato”. Ecco, posso assicurarvi che non è mai successo. Ogni giorno, in stanza viene lasciato un foglietto da compilare prima di sera nel quale, oltre a scrivere l’ora in cui si desidera mangiare, si possono scegliere uno o (volendo) due piatti specificando eventuali necessità alimentari. A parte la classica Scottish breakfast, ho optato per il porridge accompagnato da un bicchierino di whisky delle Highlands. Un abbinamento per me particolare ma che mi ha sorpreso positivamente e che consiglio a tutti di provare.
Muoversi nel Fife coi mezzi pubblici
Per l’occasione ho viaggiato solamente in autobus, difatti è la compagnia Stagecoach a garantire i collegamenti tra le località della costa e le città più grandi, in primis Edimburgo e Perth.
Ho innanzitutto utilizzato il bus JET 747 per arrivare nel Fife direttamente dall’aeroporto di Edimburgo. La tariffa è di £6.50 a tratta ed è un servizio attivo tutta la settimana, 24 ore su 24. Dunfermline è una delle fermate ma non viene effettuate a tutte le ore. Bisogna allora cambiare a Halbeath Park & Ride oppure Ferrytoll Park & Ride, entrambe sono aree di sosta attrezzate con sala d’attesa, servizi igienici e macchinette con bevande e snack.
Ecco le altre linee con le quali ho viaggiato:
- la X27, da Dunfermline a Kirkcaldy in circa 40 minuti di viaggio;
- la X37 e la 36 per le tratte Kirkcaldy-Glenrothes e Glenrothes-Falkland, impiegando poco più di un’ora considerando anche il cambio a Glenrothes;
- la X58 oppure la X60 per raggiungere Leven da Kirkcaldy in circa mezz’ora;
- la 97 per raggiungere St Andrews da Leven in 30 minuti, vi è pure la X60 ma impiega il doppio del tempo;
- di nuovo la X58 e la X60 per arrivare a Edimburgo da Leven impiegando circa un’ora e mezza.
Per organizzare gli spostamenti in autobus o treno e per trovare le fermate più vicine a voi suggerisco di consultare il sito di Traveline Scotland e di scaricare la relativa app su smartphone.
Date le tante corse effettuate, mi è stata molto utile la smartcard Megarider Plus Fife, gentilmente offertami dalla compagnia, la quale mi ha permesso di viaggiare illimitatamente nella regione e pure verso Edimburgo nell’arco della settimana trascorsa da quelle parti. Non ho dovuto far altro quindi che appoggiarla sull’apposito lettore ogni volta che salivo a bordo. Potete acquistarla online oppure direttamente dall’autista. In caso di dubbi, nelle stazioni degli autobus vi è un ufficio informazioni al quale rivolgersi.
Per ottenere ulteriori informazioni per organizzare il vostro viaggio in Scozia vi rimando al sito dell’ufficio del Turismo del Regno Unito.