Dici Santiago di Compostela e subito viene in mente il celebre Cammino, un’esperienza che anno dopo anno affascina sempre più persone che da ogni angolo d’Europa (ma non solo) si mettono in marcia per raggiungere la città galiziana e la sua Cattedrale. Pertanto è difficile parlare di Santiago senza pensare ai pellegrini che ogni giorno affollano le vie del suo piccolo e caratteristico centro storico medievale. Sì, perché è grazie a loro che qui si respira e vive un’atmosfera particolare, unica al mondo.
In questo articolo vi parlo di cosa fare e vedere a Santiago di Compostela ma prima vi fornisco qualche informazione utile sulla sua posizione geografica, i collegamenti dall’Italia, dove dormire e locali tipici dove mangiare.
Dove si trova Santiago di Compostela
Santiago è il capoluogo della Galizia, regione autonoma situata nell’estremo nord-ovest della Spagna, appena sopra il Portogallo. Si trova all’interno, non molto distante dalle altre località più importanti (La Coruña, Vigo, Lugo) e comunque molto ben collegata con i mezzi di trasporto pubblici.
Come arrivare a Santiago di Compostela
La città galiziana è facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblici, con la stazione ferroviaria e quella degli autobus situate alle porte del suo centro storico. L’aeroporto di Lavacolla, ubicato ad una quindicina di chilometri dalla città, è il principale della Galizia ed opera su tratte nazionali ed europee.
Dall’Italia si può raggiungere Santiago di Compostela con Ryanair da Bergamo (circa 2h e 40 min), in alternativa sia Iberia che Air Europa hanno voli giornalieri in connessione da Madrid (1h).
Come raggiungere il centro di Santiago di Compostela dall’aeroporto Lavacolla
La maniera più comoda è sicuramente l’autobus che, con partenza dalla piazzola davanti alla zona arrivi, impiega 30-40 minuti per giungere in centro città. Il capolinea è in Plaza de Galicia, proprio a due passi dal nucleo medievale di Santiago di Compostela, mentre altre fermate importanti sono alla stazione degli autobus e dei treni.
Le informazioni aggiornate sono reperibili in questo articolo.
Dove dormire in centro e fuori Santiago di Compostela
Durante il soggiorno in città ho avuto modo di pernottare in diversi alberghi:
- México Pr, un hotel situato vicino alla stazione dei treni e comodo per chi arriva dall’aeroporto in autobus, si trova a 15 minuti a piedi dal parco della Alameda;
- Pazo de Agra, hostal ubicato in una posizione strategica, nel cuore del centro storico della città e vicino alla Cattedrale.
Hotel Eurostars San Lázaro
Invece, in occasione del mio ritorno in Galizia nel settembre 2017 sono stato ospite presso l’Hotel Eurostars San Lázaro, situato nella periferia di Santiago, nel quartiere di San Lázaro. Affacciato su Avenida Fernando de Casa Novoa, a pochi passi dal Palacio de Congresos, è la sistemazione ideale per chi cerca relax e tranquillità rimanendo a pochi chilometri dal centro città.
Chi è in auto, qui può usufruire del parcheggio gratuito e si trova praticamente a metà strada tra l’aeroporto e la zona turistica di Santiago.
Tuttavia, anche chi si deve muovere solo coi mezzi pubblici (come il sottoscritto), non avrà alcun problema. Ciò perché la fermata dell’autobus da e per l’aeroporto – Congresos – è in rúa San Lázaro, vicino alla rotonda, a 10 minuti a piedi dall’hotel. In aggiunta a ciò, la linea 6 degli autobus urbani ferma nello stesso punto ed arriva in Praza Galicia, vicino al centro storico. Il viaggio dura una ventina di minuti ed il biglietto costa 1€. Tra le altre cose, se decidete di fare un’escursione con Galicia Incoming nella Costa della Morte oppure a Pontevedra e Rías Baixas, è possibile richiedere la fermata del pulman davanti al Palazzo dei Congressi (dove vi sono le bandiere), evitando così di dover andare in centro.
La mia esperienza è stata assolutamente positiva, ho pernottato in una camera doppia molto spaziosa, con bagno privato, caratterizzata da un arredamento ricercato ma sobrio.
La colazione, disponibile tutti i giorni a partire dalle 7, prevede un buffet adeguato alle quattro stelle dell’hotel. Da buon goloso che si rispetti, ho fatto scorpacciata di jamón e tortilla ed ho assaggiato con molto piacere i formaggi locali, davvero deliziosi.
Ogni ambiente è curato alla perfezione ed il segnale WiFi è presente dappertutto. Inoltre, un elemento che caratterizza questa catena alberghiera è l’attenzione data agli artisti locali. Difatti, ogni struttura ospita regolarmente una serie di esposizioni con opere riguardanti la città ed i suoi dintorni. E così, trovandomi a Santiago, il protagonista non può che essere il Cammino.
Dove mangiare a Santiago
In Galizia si mangia strabene, soprattutto il pesce (d’altronde, se non è buono qui!), e ce n’è per tutte le tasche. Vi suggerisco alcuni locali economici dove mangiare e degustare tapas:
- Bocalamar, situato in Praza do Toural, è il posto dove ho mangiato il miglior bocadillo de calamares della mia vita (ed io che pensavo che nessuno avrebbe battuto quello di Madrid!);
- Los Caracoles, in rúa Raiña 14 (molto vicino alla Cattedrale), dove assieme ai miei amici madrileni ho provato diversi piatti della tradizione galiziana;
Pulpería García, in rúa Raiña 3, perché lasciare la Galizia senza aver mangiato il polipo alla galiziana è un peccato imperdonabile!(Chiuso definitivamente).
Alla cucina galiziana ed ai ristoranti tipici di Santiago di Compostela ho dedicato questo articolo più approfondito.
La fondazione di Santiago di Compostela: un po’ di storia
La storia di Santiago è profondamente legata alla figura dell’apostolo Giacomo il Maggiore, venuto in Spagna per diffondere il Vangelo. Successivamente, una volta tornato in Giudea, venne decapitato in seguito alle persecuzioni contro i Cristiani. Alcuni suoi seguaci riuscirono poi ad impossessarsi del corpo e riportarlo in Galizia.
Per quanto riguarda la nascita di Santiago di Compostela, la vicenda è avvolta dal mistero e secondo la tradizione risalirebbe all’814. Infatti, in una notte di quell’anno, l’eremita Pelayo vide delle luci strane in cielo per poi scoprire in un bosco la tomba di Giacomo, abbandonata lì da secoli. Sul luogo del ritrovamento venne costruita la prima cappella e, col passare degli anni, attorno ad essa si sviluppò la città, la cui fama crebbe esponenzialmente diventando uno dei luoghi più importanti del Cristianesimo.
Trattandosi di una leggenda, è lecito pensare che Santiago non sia stata fondata proprio così. Tuttavia, considerando tutto ciò che oggi rappresenta per le centinaia di migliaia di persone che ogni anno si recano in pellegrinaggio alla tomba dell’apostolo, direi che possiamo comunque accettarla.
Cosa vedere a Santiago di Compostela: il centro storico ed il Cammino
La “città vecchia” di Santiago è piccola ed è visitabile a piedi in un giorno. In tale spazio si racchiude tutto il patrimonio storico, culturale e spirituale della capitale della Galizia, che tra le altre cose è Patrimonio Unesco dell’Umanità, città santa, sede episcopale da ben 1000 anni e sede universitaria da oltre 500.
Le sue dimensioni permettono una visita rilassata in cui suggerisco di perdersi tra le sue vie tipiche (in galiziano Rúas) ed i portici per scoprirne gli angoli più caratteristici e suggestivi. Avrete modo così di curiosare tra i negozi artigianali e di souvenir, oppure di provare i piatti della cucina galiziana nei numerosi ristoranti e le immancabili tapas.
Due particolari che mi hanno colpito di Santiago di Compostela (ma in generale dell’intera regione) sono il granito, elemento insolito nell’architettura spagnola, e le grandi vetrate presenti in ogni abitazione per limitare l’umidità e “catturare” più luce del sole possibile. Questo accostamento mi ha fatto tornare in mente Edimburgo e specialmente la sua Old Town, non a caso a molte persone la Galizia ricorda per certi aspetti proprio la Scozia!
Detto ciò, camminare per le viuzze del centro consente di incontrare i pellegrini, facilmente riconoscibili per l’immancabile bastone e la conchiglia (simbolo del Cammino). La loro presenza, osservarne i volti segnati dalla fatica ma soprattutto dall’emozione di chi sa di essere vicino alla meta finale di un viaggio unico, trasmette delle sensazioni indescrivibili che colpiscono nel profondo dell’animo. Per quanto mi riguarda, credo sia impossibile rimanere indifferenti al loro passaggio ed ai loro sorrisi. Dando un’occhiata per terra si possono notare molte raffigurazioni di conchiglie che servono ad indicare la strada da seguire per arrivare in Praza do Obradoiro, davanti alla Cattedrale. Infatti, non vi è un’unica direzione ma essa dipende dal tipo di cammino fatto: inglese, del nord, primitivo, francese (il più “famoso” e dichiarato nel 1993 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco), della plata, portoghese ed infine di Finisterre-Muxía (l’unico ad iniziare e non terminare a Santiago).
Il Mercato di Abastos
La visita del centro storico di Santiago di Compostela inizia dal suo mercato più importante, situato nell’omonima piazza all’inizio della città vecchia. Mi ha colpito per la sua forma, che ricorda quella delle navate di una Chiesa. Il giorno migliore è il sabato (dalle 8 alle 14) e si possono assaggiare i prodotti freschi, soprattutto quelli di mare con il celebre polpo alla galiziana.
La Praza de Mazarelos
Posta tra la Plaza de Abastos e l’Università di Geografia, Storia e Filosofia, in questa piazza si conserva l’Arco de Mazarelos, unica porta superstite di quelle che anticamente sorgevano lungo la muraglia che circondava Santiago de Compostela, consentendo l’entrata in città alle persone provenienti da Ourense.
La Praza de Cervantes
Tappa obbligata ogni volta che mi recavo verso la Cattedrale dato che si trova poco distante dalla mia sistemazione, l’Hotel “A Tafona do Peregrino”, ubicato ai margini del centro antico di Santiago e perfetto per raggiungere pure i quartieri di San Domingos de Bonaval e di San Pedro (ne parlerò in un altro articolo).
La piazza dedicata a Miguel Cervantes è lo snodo del traffico pedonale e vi transitano anche i pellegrini provenienti dal Cammino francese, primitivo e del nord. Da segnalare i palazzi porticati, presenti anche in altre zone del centro, e quello che una volta era la vecchia sede del Municipio.
Il Museo Casa da Troia
È un Museo ispirato al romanzo “La casa de la Troya” dello scrittore madrileño A. Alejandro Pérez. Situata in una tranquilla via appena fuori dalle arterie principali del centro, in questa casa del XVIII° secolo viene ricreata l’atmosfera studentesca della Santiago del XIX° secolo ed in particolare l’esperienza dello stesso autore del libro. Per maggiori informazioni sulla visita: http://www.lacasadelatroya.gal/es/
La Chiesa ed il Monastero di San Martiño Pinario
La Chiesa rappresenta uno dei massimi esempi del Barocco galiziano e non ha nulla da invidiare alla ben più frequentata Cattedrale. È anche uno degli edifici più antichi della città, dato che venne costruito dai benedettini poco dopo la scoperta della tomba di S. Giacomo. Sono tre gli elementi che hanno attirato la mia attenzione:
- l’entrata posta al di sotto del livello della piazza ed una scalinata stupenda fatta “al contrario”;
- le torri sono alte quanto la facciata, ciò per evitare che la loro altezza potesse contrastare con quella delle “colleghe” della Cattedrale;
- per lo stesso motivo manca il campanile, posizionato successivamente nella parete di una casa privata nella vicina Rúa Das Campás de San Xoán.
La Praza da Inmaculada e la facciata nord della Cattedrale
Conosciuta ai più come Plaza de la Azabachería, è la piazza su cui si trova la facciata nord in stile barocco-neoclassico della Cattedrale di Santiago, mentre dal lato opposto sorge l’imponente Monastero de San Martiño Pinario. Qui si concludono i cammini inglese, primitivo e del nord.
È chiamata così per le botteghe ed i negozi di Azabache (il giaietto) che si trovano attorno alla piazza e nel resto della città. Osservando i prodotti realizzati con tale minerale ho notato la presenza di diversi elementi della cultura celtica, assente in Spagna ma che in Galizia ha una tradizione ed influenza secolari.
La Praza do Obradoiro e la Cattedrale di Santiago di Compostela
Eccomi nel cuore di Santiago, il suo luogo più famoso ed uno dei più importanti per il mondo cristiano. Il colpo d’occhio lascia senza fiato, con la Cattedrale che domina la vista (peccato per i lavori di ristrutturazione in corso!) mentre la piazza è sempre piena di gente, soprattutto di pellegrini che arrivano da lontano e si stendono a terra per riposare meditando sul loro Cammino appena conclusosi. Probabilmente è uno dei momenti più emozionanti e si vede un po’ di tutto: baci, abbracci, salti di gioia, selfie e foto ricordo di gruppo, saluti in tante lingue differenti che qui diventano una sola.
Dalla Piazza, così chiamata per i laboratori dei marmisti che lavorarono per realizzare il tempio religioso, si può accedere ai tetti della Cattedrale grazie a dei tour guidati in spagnolo di circa un’ora che regalano la vista migliore della città dall’alto.
Per il resto, Praza do Obradoiro accoglie alcuni tra gli edifici nevralgici della vita politica e sociale di Santiago di Compostela.
L’Hostal dos Reis Católicos
Quello che oggi è un lussuoso Hotel a 5 stelle una volta accoglieva i pellegrini e fungeva sia da ospedale che da rifugio. Venne realizzato per volere dei Re Cattolici nel 1486, subito dopo la loro visita in città. La catena posta come confine del piazzale segna simbolicamente la zona dove il potere della Chiesa (fino ad allora “sovrana” indiscussa della città) deve lasciare spazio a quello della monarchia spagnola.
Vicino all’edificio, su di una terrazza panoramica, sorge una Caffetteria da cui ammirare tutta la Piazza.
Il Palazzo Arcivescovile di Xelmirez
Attaccato alla Cattedrale, unisce la Praza do Obradoiro con Praza da Inmaculada tramite un arco sotto il quale si radunano artisti di strada. Se siete fortunati vi imbatterete nei suonatori della gaita galiziana, parente stretta della cornamusa scozzese e che regala altrettante melodie da sogno.
Il Palazzo di Raxoi
Situato al lato opposto rispetto alla Cattedrale, è l’edificio in stile neoclassico che accoglie il Comune di Santiago. Se capitate dalle sue parti la sera, sotto i portici potreste ascoltare dei concerti semi-improvvisati da parte di gruppi musicali che propongono brani della tradizione galiziana.
Il Palazzo di San Xerome
Di stile rinascimentale, ospita gli uffici centrali della rinomata Università di Santiago di Compostela, mentre gran parte delle facoltà si trovano fuori dal centro storico.
La Cappella di Giacomo in Rúa do Fonseca
Questa via è piena di negozi di souvenir e di ristoranti più o meno turistici dove a prezzi abbordabili si possono mangiare le specialità locali. In realtà, in mezzo a tutto ciò si trova una piccola Cappella dedicata all’apostolo Giacomo per commemorare una leggenda che ha visto come protagonisti i seguaci che riportarono il suo corpo in terra spagnola.
La Praza das Praterías
Dal lato sud della Cattedrale si trovano le altre botteghe di Santiago, questa volta non di giaietto, bensì di argento. È attraverso questa piazza e la sua scalinata che si entra nella Cattedrale per visitarla o per assistere alla Santa Messa. Da segnalare che questa è l’unica facciata in stile romanico ancora visibile.
Grazie ai palazzi che si affacciano sulla piazza e sulle vie limitrofe è uno degli angoli di Santiago che mi è piaciuto di più e per questo vi sono ritornato diverse volte.
La Praza da Quintana
Il tour dedicato alle piazze su cui si affaccia la Cattedrale di Santiago si conclude qui, dove si trova la Porta Santa che viene aperta in occasione degli Anni Santi. Attraverso di essa si accede anche alla tomba dell’apostolo Giacomo e, transitando dietro l’altare principale, è possibile “abbracciare” il busto, come vuole la tradizione. Piccolo consiglio: c’è sempre coda (anche se tutto sommato scorrevole), se volete evitarla è meglio arrivarci al mattino presto!
La Piazza è in realtà formata da due piazzali separati dalla scalinata:
- Quintana de Vivos, nella parte superiore;
- Quintana de Mortos, nella parte inferiore dove fino al 1780 sorgeva un cimitero.
Dal lato opposto rispetto alla Cattedrale sorge il Monastero di San Paio de Antealtares, risalente al X° secolo ed ancora ospita le benedettine di clausura.
La Visita della Cattedrale di Santiago di Compostela
Se già da fuori, grazie alle preziose facciate in stile barocco (soprattutto quella di Praza do Obradoiro), la Cattedrale colpisce per la sua maestosità, anche gli interni non sono certamente da meno. Spiccano ad esempio l’Altare della Gloria, con scene ispirate all’Antico e Nuovo Testamento, e l’Altare Maggiore, dove si trovano il busto e la tomba di San Giacomo apostolo.
L’elemento che però ha colpito maggiormente la mia attenzione è il Botafumeiro, il turibolo più grande del mondo ed uno dei simboli di Santiago di Compostela. Pesa attorno ai 50 kg ed una volta messo in azione da 8 uomini (i tiraboleiros) raggiunge quasi i 70 km/h. Non viene usato sempre ma soltanto in occasioni particolari e per le festività religiose.
Tuttavia, e sono stato parecchio fortunato, ho assistito alla Santa Messa del Pellegrino (ogni giorno alle 12:00 e poi alle 19:30) ed è stato utilizzato. Sulle note dell’inno dedicato a Giacomo ho visto volare sopra di me questo immenso turibolo con l’incenso che si spargeva per tutte le navate della Cattedrale. Un momento davvero emozionante, dove tutti siamo rimasti col naso all’insù come folgorati dalla sua vista. La Messa dei Pellegrini è un evento toccante in cui partecipano coloro che hanno appena concluso il proprio Cammino ed è un po’ il saluto della città prima del loro ritorno a casa. È difficile spiegare a parole le sensazioni che si provano, sicuramente viene trasmessa una grande energia che ci si porta con sé una volta usciti dalla Cattedrale.
Se siete interessati ad ammirare il Botafumeiro in azione, vi suggerisco di entrare un po’ prima dell’inizio della Messa poiché successivamente il portone viene chiuso e di prendere posto nella navata laterale (ossia quella di Praza das Praterías, subito dopo l’ingresso) dato che il turibolo oscilla in questa direzione.
Per ogni ulteriore informazione sulla Cattedrale di Santiago vi rimando al sito internet: http://www.catedraldesantiago.es/es
Alla fine di questo itinerario un sentito ringraziamento va a Joaquín Rubal, guida turistica della Galizia che mi ha accompagnato alla scoperta di Santiago di Compostela raccontandomi in italiano tanti aneddoti e leggende riguardanti uno dei centri medievali più affascinanti di Spagna, permettendomi così di conoscere ed apprezzare ancora meglio la sua storia.