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Seaton Cliffs tra Arbroath e Auchmithie (Scozia) - Check-in Blog di Stefano Bagnasco

Arbroath, cosa vedere nella città dell’indipendenza scozzese e dello “smokie”


L’ultima tappa del viaggio a Dundee e dintorni mi porta nella regione dell’Angus, sulla costa del mare del Nord. Qui sorge infatti Arbroath, il centro più popoloso della zona e meta turistica piuttosto conosciuta grazie in particolare all’Abbazia, luogo chiave della storia della Scozia.

La sua visita è stata lo scopo principale dell’escursione, sebbene poi la camminata pomeridiana lungo le Seaton Cliffs si sia rivelata la vera sorpresa della giornata.

 

Cosa fare e vedere ad Arbroath in un giorno

Le stazioni degli autobus e dei treni sono a metà strada tra il centro ed il porticciolo. L’Abbazia invece sorge appena poco più a nord della High Street, la via principale dello shopping ed in parte pedonale.

Date le distanze limitate tra i luoghi di maggior interesse di Arbroath, la si gira comodamente a piedi.

 

Le rovine della Arbroath Abbey

Il sole di inizio dicembre rimane basso all’orizzonte ma riesce ugualmente a far brillare i resti architettonici di una delle abbazie più belle ed importanti della Scozia. A parte la sua storia, ce lo fanno intuire le dimensioni dell’intero complesso.

Tutto inizia nel 1178, quando il Re William I di Scozia decide di fondare l’abbazia per farvici trasferire i monaci tironesiani in attività presso quella di Kelso, nei Borders. Oltre a ciò, il Re voleva commemorare l’amico d’infanzia, Thomas Becket, arcivescovo ucciso nella Cattedrale di Canterbury, e poi rafforzare la sua autorità nell’area nord-orientale della Scozia.

Inoltre, dopo la sua morte avvenuta nel 1214, il Re fu seppellito qui e ciò fu qualcosa di inedito dato che, fino a quel momento, i sovrani scozzesi “riposavano” nell’Abbazia di Dunfermline, nella regione del Fife.

Tuttavia, il fatto saliente che catapulta questo luogo in primo piano per quel che riguarda le vicende scozzesi è la “Dichiarazione di Arbroath”. Trattasi di un documento redatto da 39 personalità tra nobili e baroni scozzesi ed inviato a Papa Giovanni XXII il 6 aprile 1320. Nel contenuto si rivendica la completa autonomia del Regno di Scozia nei confronti dell’Inghilterra e la centralità di Re Robert The Bruce, aggiungendo anche che l’uso della forza è giustificato unicamente al perseguimento di questo scopo e nessun altro.

“As long as but a hundred of us remain alive, never will we on any conditions be brought under English rule. It is in truth not for glory, nor riches, nor honours, that we are fighting, but for freedom – for that alone, which no honest man gives up but with life itself.”

L’iniziativa voleva rispondere alla (rinnovata) scomunica nei confronti dello stesso sovrano scozzese dopo la sua conquista di Berwick nel 1318, avvenuta durante una tregua degli scontri con gli inglesi voluta dal Papa. La prima scomunica di Robert The Bruce risale invece al 1306, quando egli uccide il suo rivale John Comyn e si impossessa della Corona. Tuttavia, fu il vescovo di Glasgow ad assolverlo in tale occasione. I due episodi capitano nel bel mezzo della Prima Guerra di Indipendenza Scozzese, culminata con la leggendaria vittoria della battaglia di Bannockburn del 1314 con la quale Robert sconfigge Edward II d’Inghilterra.

Con l’avvento della Riforma Protestante del 1560, l’Abbazia di Arbroath fa purtroppo la stessa fine di altri luoghi sacri sparsi in Scozia – ad esempio la Cattedrale di St Andrews – e viene smantellata finendo così in rovina.

Visita dell'Arbroath Abbey (Scozia) - Check-in Travel Blog di Stefano Bagnasco Storia della "Dichiarazione di Arbroath" - Indipendenza scozzese dall'Inghilterra

Secoli dopo, un episodio successo nell’aprile 1951 riporta Arbroath al centro della cronaca. Tre uomini apparirono dal nulla portando con sé la Stone of Destiny rubata dall’Abbazia di Westminster a Londra il Natale precedente. La “Pietra del Destino” è un oggetto particolarmente caro agli scozzesi dato che era la roccia sulla quale avveniva l’incoronazione dei futuri sovrani. Per questo motivo, 600 anni prima, il Re inglese Edoardo I se ne appropriò portandola appunto a Londra.

I “ladri” la depositarono nei pressi dell’altare maggiore, ricoperta dalla bandiera scozzese. Dopo poco tempo venne riportata a Londra ma, a partire dal 1996, è nuovamente in Scozia ed è possibile ammirarla all’interno del Castello di Edimburgo.

Complice il periodo di bassa stagione sono l’unico visitatore e così, avvolto da un silenzio surreale, sono libero di camminare tra le rovine del monastero immaginando come potesse essere la vita all’epoca del suo massimo splendore.

Prima di esplorare gli esterni suggerisco di ritagliarvi un po’ di tempo per visitare il piccolo museo allestito nella sala adiacente alla biglietteria. Vi troverete la cronistoria dell’Abbazia e diverse curiosità che la riguardano.

Museo dell'Abbazia di Arbroath - Angus, Scozia

 

Arbroath Abbey: orari di apertura e biglietti

L’Abbazia è aperta tutto l’anno:

  • dal 1° aprile al 30 settembre, dalle 9:30 alle 17:30 (ultimo ingresso alle 17);
  • dal 1° ottobre al 31 marzo, dalle 10 alle 16 (ultimo ingresso alle 16).

Salvo condizioni meteorologiche eccezionali, gli unici giorni di chiusura sono il 25-26 dicembre ed 1-2 gennaio.

Il sito storico è di proprietà di Historic Scotland e ciò significa che l’ingresso è gratuito per i possessori dell’Explorer Pass. Si tratta della tessera turistica più diffusa tra i visitatori che si recano in Scozia ogni anno poiché include una settantina di attrazioni sparse in tutto il paese, ad esempio i castelli di Edimburgo, Stirling, Urquhart, Blackness, il Palazzo di Linlithgow e così via.

Per sapere di più su validità, prezzi e modalità di acquisto del pass potete leggere questo articolo dedicato.

Per quel che riguarda invece le tariffe generali della Arbroath Abbey:

  • adulto, £6
  • bambino (5-15), £3.60
  • ridotto, £4.80
  • bambino (<5), gratis

 

Le Seaton Cliffs

Le giornate invernali di queste latitudini sono caratterizzate da poche ore di luce ed è per questo che, una volta terminata la visita dell’abbazia, mi sono diretto a spasso spedito verso il lungomare di Arbroath. Per la precisione, la passeggiata comincia a nord-est del centro, all’altezza di Victoria Park, un’area verde piuttosto estesa che include un parcheggio ed i servizi igienici pubblici.

Due passi a Victoria Park, sul lungomare di Arbroath (Scozia)

Da quel punto parte il sentiero costiero tra Arbroath e Auchmithie e che si sviluppa lungo un percorso molto interessante dal punto di vista geologico dato che mostra come la differente azione del vento e dell’acqua abbia eroso la costa nel corso dei millenni. Si possono così ammirare formazioni di pietra arenaria rossa dalle forme più disparate, caverne e calette seminascoste con spiagge sabbiose.

Le mie preferite sono senza dubbio The Deil’s Heid, un faraglione risultato dell’azione congiunta delle onde, dei detriti trasportati dalla bassa/alta marea e del vento, e The Needle E’e, una grotta marina collassata di cui è rimasto un arco che crea un magnifico effetto “finestra sul mare”.

Se intendete raggiungere il villaggio di Auchmithie ritagliatevi almeno 3-4 ore poiché la distanza complessiva è di circa 10 Km. Senza poi calcolare le necessarie “soste fotografiche”, vi assicuro infatti che ogni angolo merita di essere immortalato. Lungo il percorso, poste in posizione panoramica, si trovano anche alcune panchine che invitano ad una pausa più lunga…

Escursione lungo le Seaton Cliffs ad Arbroath (Scozia) Seaton Cliffs tra Arbroath e Auchmithie (Scozia) - Check-in Blog di Stefano Bagnasco Faraglione lungo le Seaton Cliffs ad Arbroath - Angus, Scozia Formazioni rocciose sulla passeggiata costiera vicino a Arbroath

Per accorciare i tempi, una volta arrivati al villaggio potete prendere l’autobus per tornare ad Arbroath. Controllate gli orari in anticipo sul sito di Traveline Scotland poiché non vi sono tante corse giornaliere.

Purtroppo, dati i tempi ristretti per via delle poche ore di luce, non ho potuto completare l’itinerario e pertanto, più o meno a metà del sentiero, sono tornato indietro. Il sole basso all’orizzonte giustifica la presenza di così tante zone in ombra nelle foto. Nonostante ciò, porto con me il ricordo di una passeggiata stupenda, resa ancora più magica dal fatto di trovarsi in mezzo alla natura e poter contemplare tale meraviglia nella quasi totale solitudine visto che non è una meta molto popolare tra i turisti.

 

Il porticciolo di Arbroath

Rientro giusto in tempo per osservare il tramonto nei pressi del Signal Tower Museum. È un museo all’interno della lanterna costruita nel 1813 e racconta la storia marittima della cittadina scozzese e la necessità di un faro per aiutare i naviganti a percorrere un tratto di costa davvero molto insidioso.

Non si può lasciare questa località senza assaggiare il suo prodotto tipico, ossia l’Arbroath Smokie, nato in realtà nel villaggio confinante di Auchmithie. Il piatto è a base di eglefino il cui sapore intenso ed il caratteristico color rame sono dovuti alla salatura ma soprattutto all’affumicatura fatta bruciando sul legno stagionato. Tra i locali dove mangiarlo, quello più consigliato è The Old Brewhouse, ristorante a gestione familiare ubicato proprio nel porticciolo.

Tramonto su Arbroath - Angus, Scozia Il Signal Tower Museum sul lungomare di Arbroath (Scozia)

 

Come arrivare a Arbroath coi mezzi pubblici

Sia che vi troviate a Dundee oppure – come nel mio caso – a Broughty Ferry, potete raggiungere Arbroath in autobus oppure in treno.

La scelta spetta a voi, non ci sono particolari differenze se non il fatto che gli autobus sono leggermente più economici (si risparmia circa £1) però più lenti dei treni. Vi rimando allora ai siti internet delle delle compagnie così che potete confrontare orari e tariffe:

 

 

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