La mia vacanza in Stubaital prosegue e, dopo aver esplorato le aree nei dintorni dell’Elferbahnen e della Serlesbahnen, è la volta del terzo centro sciistico-escursionistico della vallata, ossia lo Schlick 2000.
Esso sorge sulle alture di Fulpmes, paese a 930 m di quota e distante pochi Km da Neustift, dove ero alloggiato. Il comprensorio è una meraviglia naturalistica del Tirolo che si estende alle pendici della catena montuosa dolomitica del Kalkkögel e che richiama sportivi, escursionisti e famiglie con bambini.
Schlick 2000 nella Stubaital, cosa fare e vedere
Tra quelli visti, è probabilmente quello che mi è piaciuto maggiormente tanto che vi sono rimasto per due giorni consecutivi.
Difatti, le due stazioni a monte – a 1.300 m e 2.160 m – offrono ai visitatori un’ampia gamma di attività da fare. Si contano ad esempio oltre 65 Km di sentieri, dai più tranquilli a quelli per esperti (incluse le vie ferrate), percorsi panoramici e tematici rivolti sia a grandi che a piccini. A proposito, i minori di 8 anni viaggiano gratis in funivia, se accompagnati da almeno un adulto pagante.
La prima giornata, caratterizzata da un tempo incerto ma prevalentemente nuvoloso, l’ho trascorsa a quote più basse, facendo una tranquilla e rilassante gita ad una malga. L’indomani, finalmente con un bel sole, sono salito oltre i 2.000 m cimentandomi in una lunga, faticosa ma appagante escursione.
Dal Bruggeralm al Panoramasee
La stazione intermedia Froneben sorge attorno ai 1.300 m di quota, a pochi passi dal rifugio Bruggeralm (1.362 m) e dai pascoli che lo circondano. Le mucche saranno una presenza costante della seconda parte dell’escursione, coi loro campanacci a scandire in maniera quasi regolare i miei passi.
La prima destinazione è il lago Panoramasee, situato a 1.600 m e raggiungibile in circa un’ora tramite un comodo tracciato che sale dolcemente nella foresta. Si percorre il “Sentiero dei dischi” (Scheibenweg), dedicato ai bambini e usufruibile anche con i passeggini. Il suo nome deriva dal fatto che il percorso principale è costeggiato da una via in legno nella quale vanno fatti scorrere appunto i dischi senza farli cadere a terra. Essi vanno ritirati presso la stazione a valle della funivia, il costo è di 3€ (di cui 2€ di deposito).
Il gioco inizia/termina poche decine di metri prima dello specchio d’acqua nel quale si riflettono i monti del Kalkkögel. Lungo il Panoramasee sono state posizionate panchine e sdraio su cui rilassarsi, prendere il sole e contemplare il paesaggio alpino attorno a sé.
Dal Panoramasee allo Schlicker Alm
Il lago è crocevia di svariati sentieri diretti verso le quote più disparate. Io opto per una passeggiata di neanche un’ora fino allo Schlicker Alm, che sorge a 1.645 m di altitudine.
Vi si arriva lungo la strada forestale oppure il tracciato che corre parallelo e dotato di aree giochi per i più piccoli; in ambedue incontrerete le mucche al pascolo della vicina malga. L’edificio è immerso in una cornice idilliaca, dominata dal verde con un pizzico di neve sui pendii più elevati attorno.
Lo Schlicker Alm è un importante punto di transito per gli escursionisti, più o meno esperti che siano e può rivelarsi pertanto un’ottima base per pernottare (camere singole, doppie e per famiglie).
Il belvedere “Stubaiblick”
Il giorno successivo, approfittando della giornata finalmente soleggiata, torno allo Schlick 2000 e salgo fino alla stazione a monte, ad oltre 2.000 m di quota.
La prima tappa è presso una delle attrazioni più famose della Valle di Stubai e lo deve sia alla bellezza del panorama che alla facile accessibilità. Difatti, pur trovandosi a 2.160 m di altitudine, è collegata alla stazione della funivia Kreuzjoch (2.136 m) da un breve sentiero privo di barriere architettoniche che si percorre in 15-20 minuti ed adatto quindi anche agli anziani. Inoltre, lungo la via sono state installate una serie di panchine progettate da artigiani locali.
La piattaforma panoramica Stubaiblick è composta da 3 passerelle che dipartono dal centro verso altrettante direzioni differenti, regalando così una vista completa del gruppo montuoso del Kalkkögel e delle Alpi dello Stubai e, se il meteo lo concede, all’orizzonte si scorgono Innsbruck, la Valle Zillertal ed i rilievi del Wilder Kaiser.
Trekking sul monte Hoher Burgstall (2.611 m)
Tornato alla stazione, passo il Panorama-Restaurant sulla mia sinistra e seguo il sentiero n. 2 (successivamente n. 12 e n. 13) che costeggia il monte Kreuzjoch con la croce sulla vetta.
La via prosegue con ascesa costante ma abbastanza regolare fino a sbucare sul crinale panoramico, poco sopra il rifugio Sennjochhütte (2.225 m). Ecco il primo scorcio sulle Alpi innevate e il ghiacciaio dello Stubai. Una vista che mi accompagnerà da qui in avanti.
La salita continua lungo la dorsale ed inizia a farsi più marcata, la prossima tappa è il monte Niederer Burgstall, a 2.436 m di altezza. Dalla cima si ha una visuale a 360° sulla Valle di Stubai, spiccano in particolare i centri abitati di Fulpmes e Neustift che da qui sembrano davvero minuscoli. Riconosco poi il sentiero percorso fatto dalla stazione della funivia, ne valeva la pena…
Una sosta è d’obbligo per recuperare un po’ di energie, c’è ancora da salire!
Davanti a me si staglia l’Hoher Burgstall e riesco a scorgere la croce sulla cima. Vi si arriva in due modi: la via diretta attraverso un canalone roccioso, più rapida ma con maggiore pendenza, oppure quella con minor pendenza che costeggia la parete del rilievo. Scelgo la seconda opzione e così, sceso al bivio Burgstalljoch (joch significa “valico”) a 2.422 m, devio a sinistra.
Il tracciato, adesso piuttosto stretto ma comunque ben battuto, torna a tirare in salita e la vetta si fa sempre più vicina. Nell’ultimo tratto, quello con la pendenza maggiore, vi sono alcuni punti assicurati con corda. Il fiato inizia a farsi corto ma, per fortuna, la croce sul monte Hoher Burgstall mi ricorda di essere giunto a destinazione.
Dopo l’escursione sul M.te Elfer (ne parlo in questo articolo), mi trovo su un’altra delle “7 Summits of Stubai”, ossia le 7 vette più significative della valle Stubaital. Questa è un imponente massiccio calcareo di roccia primitiva che sorge all’estremità sud-ovest della catena Kalkkögel e venne scalata per la prima nel luglio del 1881 da Franz Senn.
Parroco e grande appassionato di alpinismo, già nel 1869 fondò il club alpino tedesco a Monaco di Baviera. Dopodiché, il suo arrivo a Neustift nel 1881 segnò una svolta per quel che riguardava l’escursionismo nella Stubaital. Formò nuove guide alpine e fece realizzare a proprie spese la carta topografica della valle comprensiva dei tempi di percorrenza. Inoltre, i suoi allievi si occuparono della creazione e messa in sicurezza di sentieri e vie ferrate. Dopo la sua morte, il club alpino di Innsbruck gli intitolò il rifugio Franz-Senn Hütte.
Tornando a me, l’Hoher Burgstall è uno splendido belvedere naturale sui Monti del Karwendel ed i ghiacciai delle vicine Alpi dello Stubai e della Zillertal, proprio al confine tra Austria ed Italia.
Per rientrare alla funivia decido di chiudere l’anello passando dallo Starkenburger Hütte attraverso una discesa abbastanza impegnativa, specie in alcuni tratti (complice anche la fatica accumulata).
Dal piazzale antistante il rifugio a 2.237 m si gode di una vista ravvicinata sul ghiacciaio dello Stubai e delle vette alpine limitrofe. Da qui alla stazione a monte Kreuzjoch vi sono 2 ore di cammino, una tempistica da tenere a mente considerando gli orari di chiusura degli impianti.
Il sentiero – piuttosto stretto – procede a mezzacosta e, dopo una serie di curve, il paesaggio cambia drasticamente. La parete rocciosa comincia a degradare più lentamente e riappare la vegetazione. Arrivo quindi all’altezza di uno dei bivi incrociati qualche ora prima, dopodiché, ignorando la deviazione verso il Sennjoch sulla mia destra mi immetto sul medesimo percorso seguito all’andata.
Per quel che concerne i tempi di percorrenza complessivi tra stazione della funivia e Hoher Burgstall ho impiegato all’incirca 6 ore (3h e 3h), comprensive ovviamente delle svariate soste effettuate.
Informazioni pratiche per una gita allo Schlick 2000 nella Valle di Stubai
Il comprensorio si trova a Fulpmes, appena sopra il centro storico del paese. L’ampio parcheggio per le auto è appena prima della stazione, gli autobus invece fermano sul piazzale davanti alla biglietteria.
La maniera più semplice per raggiungere lo Schlick 2000 da Neustift è mediante il servizio diretto. Esso, a differenza della linea 590 che collega a tutte le ore Innsbruck ai paesi della Stubaital, è operativo solamente quando la funivia è aperta. Orari e fermate intermedie sono consultabili in questa pagina.
A proposito del funzionamento degli impianti, la prima salita è alle ore 9:00, invece, l’ultima discesa è alle ore 16:15 (dalla stazione Kreuzjoch) ed alle ore 17:00 (dalla stazione intermedia).
I possessori della Stubai Super Card viaggiano gratis sia sui mezzi pubblici che sulla funivia (1 corsa a/r).
Sul sito internet del centro Schlick 2000 trovate informazioni in tempo reale su meteo, orari di apertura e tutte le attività disponibili.
Parlando delle escursioni fatte, quella al lago Panoramasee così come la breve passeggiata fino alla piattaforma panoramica “Stubaiblick” non presentano difficoltà di rilievo e quindi sono adatte a tutti.
Discorso diverso per la scalata sul Monte Hoher Burgstall (2.611 m). Trattasi di un tipico trekking montano piuttosto lungo (6 ore totali), con brevi passaggi assicurati con corda ed alcuni esposti. Diciamo che, in questo caso, è richiesto un livello di esperienza medio ed un buon fiato. Suggerisco poi di munirvi di bastoncini, si riveleranno un alleato assai utile nei punti con maggior pendenza.