Genova è senza dubbio una destinazione poco turistica, specie se messa a confronto con altre città italiane quali Milano, Venezia, Firenze e Roma. Se da una parte qualcuno considera ciò “positivo”, d’altro canto è un vero peccato poiché secondo me molte persone non hanno idea di quello che si perdono. Infatti, il capoluogo della Liguria, affacciato sull’omonimo golfo ed incastonato tra l’Appennino ed il mare, custodisce un patrimonio storico-artistico-paesaggistico di prim’ordine.
L’antica Repubblica Marinara di Genova ha lasciato un’importante eredità e non a caso la storia della città è legata a settori quali il commercio, l’industria, gli istituti bancari ed ovviamente i traffici marittimi. Qui sono nati personaggi storici come ad esempio Andrea Doria, Giuseppe Mazzini, Goffredo Mameli (l’Inno d’Italia è stato composto proprio a Genova), Niccolò Paganini, Eugenio Montale, Fabrizio d’André e Renzo Piano. Non ho citato Cristoforo Colombo poiché la sua vita è circondata di misteri e pure il luogo di nascita non fa eccezione (se l’argomento è di vostro interesse potete approfondirlo in questo sito).
Visitare Genova, le 9 migliori esperienze da provare
I miei nonni sono di Genova e quindi vi sono particolarmente legato. Mi sono poi laureato in Filosofia presso l’Università locale e, nel corso degli anni, ho avuto modo di visitare la città esplorandone sia i luoghi più emblematici che quelli fuori dai classici itinerari turistici.
In questo articolo desidero elencarvi una serie di attività da fare – ovviamente provate e ripetute più volte in prima persona – che spero facciano scoppiare in voi la scintilla e la voglia di venire a scoprire Zena (come la chiamiamo in dialetto). Alla fine vi parlerò anche di come raggiungerla in auto, aereo e coi mezzi pubblici.
Posso immaginare quale possa essere una delle domande più gettonate, ossia quanti giorni servono per visitare Genova? Difficile dare una risposta univoca poiché vanno considerati alcuni fattori come ad esempio gli interessi personali, il tempo a disposizione ed il periodo dell’anno. Detto ciò, se per molti – penso in particolare ai milanesi grazie alla relativa vicinanza geografica – il capoluogo ligure ben si presta per un’escursione giornaliera, io in realtà suggerisco di dedicarle almeno 2 giorni.
E proseguendo con la lettura capirete il perché 😉
1. Esplorare uno dei centri storici più estesi d’Europa
I suoi 113 ettari di superficie si snodano tra caruggi, ossia i caratteristici vicoli della città, piazzette nascoste su cui sovente si affacciano delle chiese, palazzi nobiliari e botteghe storiche (alcune in attività da oltre 100 anni). Il modo migliore per scoprire la Genova medievale è percorrerla a piedi e così entrerete direttamente in contatto con i sapori, gli odori, le lingue e le culture che oggi la popolano.
Le vie spesso portano il nome di antiche attività artigiane e corporazioni ma diverse di esse accolgono anche maestosi palazzi nobiliari fatti edificare per volontà di ricchi mercanti ed aristocratici locali e che custodirono per secoli numerose opere d’arte. L’epicentro di questi palazzi lussuosi è via Garibaldi – la storica Strada Nuova – il cui aspetto venne drasticamente cambiato a cavallo tra Rinascimento e Barocco. Comparvero infatti dimore dalle facciate decorate con dipinti, marmi oppure in stucco, saloni interni affrescati, collezioni d’arte e giardini privati con ninfei e fontane. Un piano urbano rivoluzionario e che divenne modello abitativo della nobiltà di tutta Europa.
Nel 1576 fu istituito un elenco ufficiale comprendente i palazzi più prestigiosi che, a turno, da lì in avanti avrebbero ospitato capi di Stato, sovrani ed altre personalità di spicco. Tra gli oltre 100 esistenti di questi edifici – conosciuti poi come i Rolli di Genova – ben 42 sono stati dichiarati Patrimonio UNESCO dell’Umanità nel 2006, assieme all’intero centro storico. Oggi, diversi sono ancora di proprietà privata, altri sono diventati uffici o sedi di banche, alcuni invece ospitano dei musei e pertanto sono sempre visitabili.
Due weekend all’anno, ad ottobre e maggio, Genova festeggia il suo patrimonio con l’evento Rolli Days, durante il quale molti dei palazzi storici aprono le porte e svelano i propri tesori artistici al pubblico.
Via Garibaldi e dintorni sono alcune delle tappe delle visite guidate (acquistabili in anticipo da casa):
In alternativa, è disponibile un’audioguida multilingue ritirabile presso l’ufficio del turismo e che consente di esplorare la città a piacimento. La durata consigliata è di 2 ore e si ha diritto ad una serie di sconti per acquisti ed ingressi ai musei. Trovate maggiori dettagli in questa pagina.
L’itinerario consigliato per chi invece desidera muoversi in autonomia si estende tra le stazioni ferroviarie di Genova Piazza Principe e Brignole fino al Porto. Alcune delle tappe per me d’obbligo:
- Piazza dei Truogoli di Santa Brigida in via Balbi, testimonianza storica di Genova dove ancora sono visibili i tradizionali lavatoi dove andavano le lavandaie;
- Cattedrale di San Lorenzo, consacrata nel 1118 e nella cui navata di destra è conservata una granata inesplosa lanciata dagli inglesi durante i bombardamenti del febbraio 1941;
- De Ferrari, la piazza più importante di Genova dominata dalla fontana e su cui si affacciano il Teatro Carlo Felice, Palazzo Ducale e la Sede della Regione Liguria.
Il percorso completo per esplorare il centro di Genova è disponibile in questo articolo del blog.
2. Visitare Porto Antico e l’Acquario
La storica zona portuale riprogettata da Renzo Piano nel 1992 è probabilmente il luogo turistico più famoso della città. Vi si accede arrivando dalle Piazze della Nunziata e di Caricamento, ai margini del nucleo medievale di Genova. I visitatori non avranno di che annoiarsi tra shopping, locali e ristoranti per aperitivi, pranzi e cene, cinema e pista di pattinaggio.
Dall’isola delle Chiatte – trattasi in realtà di una “piazza galleggiante” – si ha uno scorcio del Porto Antico, della mitica Lanterna e degli Appennini che cingono il capoluogo ligure.
Tra i luoghi da non perdere segnalo l’ascensore panoramico Bigo, che consente di ammirare la città a 360° da un’altezza di 40 metri, ed il galeone Neptune, utilizzato nel film “Pirati” di Roman Polanski del 1986.
Ma l’attrazione di maggior richiamo (specie per i bambini) è indiscutibilmente l’Acquario di Genova, il più grande d’Italia e che ogni anno accoglie oltre un milione di visitatori. Si estende su di una superficie di 27mila metri quadri, contiene 70 vasche (4 a cielo aperto e 19 all’interno della Nave Italia) e più di 12mila animali tra delfini, squali, pinguini, foche e pesci tropicali. I visitatori saranno anche circondati da scenografie innovative, installazioni digitali di ultima generazione ed incontri quotidiani con lo staff per scoprire tutti i segreti e le curiosità dell’acquario.
Data la vastità dell’ambiente, il tempo medio della visita è di 2-3 ore. Considerato poi l’afflusso continuo di turisti, il consiglio è di prenotare i biglietti su internet in modo così da garantirvi l’ingresso prioritario salta fila. Segnalo poi un “pacchetto” speciale comprendente sia l’acquario che la lanterna ad un prezzo speciale. Maggiori dettagli sono disponibili qui. Inoltre, l’Acquario è una delle attrazioni incluse nella nuova card turistica Genova City Pass (per saperne di più vi invito a consultare questa pagina dedicata).
3. Salire sulla Lanterna di Genova
Il faro più alto del Mediterraneo – e secondo d’Europa – domina lo skyline della città e, coi suoi 76 m d’altezza, da sempre è il punto di riferimento degli abitanti.
La costruzione attuale risale al 1543 e sorge all’estremità orientale del quartiere di Sampierdarena, a circa 800 m dal Terminal Traghetti al quale è collegata tramite un percorso pedonale che segue parte del tracciato delle mura seicentesche ed ottocentesche che proteggevano la costa.
La Lanterna di Genova è visitabile, al suo interno infatti è stato allestito un museo multimediale dedicato alla storia sia del luogo che della città. Salendo i 172 scalini si raggiunge la terrazza panoramica dalla quale si può ammirare il capoluogo ligure in tutto il suo splendore.
Maggiori dettagli sulla visita e su come arrivare sono stati pubblicati nell’apposito articolo d’approfondimento.
4. Scoprire le ville nobiliari nei dintorni del centro città
La visita di questi luoghi è uno dei modi migliori per conoscere il passato glorioso di Genova ed ammirare i tesori artistici custoditi al loro interno. Tra i tanti di cui avrei potuto parlarvi, in questo caso la mia scelta è ricaduta su due, probabilmente quelli che mi hanno impressionato maggiormente.
Partiamo dalla Villa del Principe, il palazzo che Andrea Doria fece erigere nella prima metà del ‘500 appena fuori dalle mura che delimitavano la città (ragione per la quale non è incluso tra i Rolli) ed oggi confinante con l’omonima stazione ferroviaria. La sua peculiarità sta nel fatto che fu la prima residenza nobiliare nobiliare di Genova e, nel corso dei secoli, ha accolto personaggi storici del calibro di Napoleone, Vittorio Emanuele II e Giuseppe Verdi.
La tenuta è ancora di proprietà della famiglia Doria Pamphilj che si occupa quindi della cura dei suoi ambienti esterni – gli eleganti giardini con la fontana del Nettuno – e delle sale interne, dove sono esposti affreschi, arazzi, dipinti e sculture realizzati da artisti come Cambiaso e Tiziano (giusto per citarne un paio).
Ho raccontato la visita completa del palazzo in questo articolo.
A Genova Pegli, nel ponente cittadino ed a pochi passi dalla stazione ferroviaria, sorge Villa Durazzo Pallavicini, realizzata tra il 1837-1846 ed attualmente sede del Museo Archeologico. Il fiore all’occhiello dell’area è il parco di ispirazione romantica, pensato e sviluppato come la rappresentazione teatrale di un “viaggio interiore” da fare immersi nella natura.
Camminando da una “scena” all’altra cambiano gli ambienti e gli elementi che le compongono. Lungo il percorso circolare si ammirano grotte, obelischi, templi ed un mausoleo, piante rare, laghi, pagode ed infine un orto botanico. Si osservano quindi architetture di tutto il mondo per simboleggiare – ed auspicare – la fratellanza e la pace tra gli uomini.
Un luogo davvero unico nel suo genere che merita di essere scoperto, se siete interessati ne parlo dettagliatamente qui.
5. Entrare nel Castello di Genova e viaggiare nel mondo
Sulla cima di Monte Galletto, appena più a nord della stazione ferroviaria di Piazza Principe, si trova uno dei complessi storici più famosi di Genova, ossia il Castello d’Albertis.
È la dimora neogotica che l’esploratore e navigatore genovese si fece costruire a fine ‘800 su parte delle fortificazioni cinquecentesche. Al suo interno radunò tutto il materiale – oggetti, costumi e documenti – raccolto durante i suoi viaggi in giro per il mondo. Anche l’arredamento e l’architettura risentono dello stile di vita del capitano e presentano una commistione di stili davvero unica nel suo genere.
È sufficiente infatti camminare pochi metri per passare dal salotto turco alla sala delle Meridiane, dove è custodito il diario del giro del mondo fatto da d’Albertis tra il 1877-1878. Dalla sala Colombina, così chiamata per la scultura marmorea di Cristoforo Colombo da bambino, si gode di una fantastica vista sul Porto di Genova e la Lanterna.
In questa pagina potete reperire tutte le informazioni sugli orari di apertura, tariffe e come arrivare al Castello d’Albertis.
Vi segnalo inoltre che è uno dei luoghi di interesse inclusi nella Card dei Musei, una tessera turistica rivolta a chi vuole scoprire il patrimonio storico-artistico di Genova. È altresì disponibile la versione comprendente i mezzi pubblici. Ulteriori informazioni ed istruzioni per l’acquisto sono disponibili qui.
6. Prendere “l’ascensore verso il paradiso”
Spianata Castelletto è uno dei luoghi a cui i genovesi sono più legati e che attira un numero sempre maggiore di turisti. È una meravigliosa terrazza belvedere sul centro storico ed il porto, una visuale privilegiata dalla quale è possibile individuare gli edifici storici disseminati in città. Per aiutarvi nella ricerca sono stati installati dei pannelli informativi che ne indicano la posizione.
A rendere l’esperienza ancora più affascinante potete prendere l’ascensore in stile liberty che collega la terrazza a Piazza Portello, a due passi da via Garibaldi.
“Quando mi sarò deciso
d’andarci in paradiso
ci andrò con l’ascensore
di Castelletto…”
(Giorgio Caproni, da “L’ascensore”)
7. Fare trekking sulle alture di Genova
Località di mare ma non solo, sulle sue colline si estende infatti la cinta muraria più estesa d’Europa (12 Km) che costituisce un monumento storico-urbano in cui natura e città si incontrano.
Seguendo il perimetro delle mura seicentesche si attraversano boschi e prati sterminati dove ancora sono visibili le tracce della vita pastorizia di un’epoca neanche troppo lontana ma che oggi sono popolati da specie animali e vegetali protette. Il Parco delle Mura è attraversato da una fitta rete di sentieri che conducono ai forti militari eretti tra i secoli XVII-XIX. I più conosciuti sono: Diamante, Fratello Maggiore e Minore, Puin, Sperone, Begato e Tenaglie.
Non vi sono difficoltà di rilievo, un minimo d’allenamento e l’abbigliamento adeguato (con bastoncini se possibile) sono comunque d’obbligo. Sconsiglio il periodo estivo per l’esposizione al sole e le temperature elevate.
Il punto d’accesso migliore è Trensasco, raggiungibile con il trenino di Casella dal centro città, l’alternativa è la funicolare Zecca-Righi. Maggiori informazioni sui percorsi consigliati le trovate in questo articolo.
8. Passeggiare sul lungomare di Genova
Dopo una camminata in collina non resta che scendere in città e godersi il litorale del capoluogo ligure.
L’area che ho avuto modo di esplorare maggiormente è il levante, anche perché è qui che si trova la passeggiata per eccellenza dei genovesi, ovvero Corso Italia. La strada attraversa un elegante quartiere residenziale rivolto sul mare e costellato di locali e stabilimenti balneari storici. Si estende per 2 Km, dalla Foce fino a Boccadasse, uno degli angoli più suggestivi di Genova (ho descritto l’itinerario completo in questo articolo). L’antico borgo marinaro ha mantenuto la sua atmosfera di altri tempi rispetto ai ritmi frenetici della città che lo circonda. Le case dai colori pastello si affacciano sulla piccola spiaggia assai frequentata per gran parte dell’anno, complice il clima favorevole.
La camminata costiera non si conclude qui, anzi, prosegue per altri 5 Km fino al porticciolo di Genova Nervi. Si passano una serie di antichi borghi che oggi sono parte integrante della città componendo i quartieri di Sturla, Quarto dei Mille e Quinto al Mare. Tra uno scorcio e l’altro si vedono anche dei luoghi storici, come ad esempio lo scoglio da dove partì la Spedizione dei Mille di Garibaldi la notte tra il 5-6 maggio 1860.
Punto d’arrivo è Nervi, ultima propaggine del capoluogo ligure nella costa di levante. La suggestiva passeggiata Anita Garibaldi si fa strada tra il blu del mare ed il verde dei parchi che si estendono attorno alle ville storiche locali.
Se siete stanchi di camminare, sia gli autobus urbani che i treni regionali collegano questi quartieri “periferici” al centro in pochi minuti e con svariate corse all’ora.
9. Fare “indigestione” di pesto e focaccia (ma non solo)
La cucina genovese è un autentico patrimonio nazionale per la sua varietà ed importanza. Basti pensare al pesto, uno dei condimenti più famosi al mondo ed autentica istituzione locale. Che dire poi della focaccia (fügassa in dialetto), altro simbolo per eccellenza della città.
Ma la tradizione gastronomica non si esaurisce qui, anzi, questo è soltanto un antipasto 😉
Tra i primi piatti vanno citate le famose trofie al pesto, i ravioli al “tocco”, i pansotti al sugo di noci ed il minestrone alla genovese. Tra i secondi invece suggerisco il coniglio alla ligure, la cima, le verdure ripiene ed ovviamente le specialità marinare, tra cui il cappon magro, ossia un’insalata fredda a strati composta da pesce e verdure. Infine, tra i dolci segnalo i canestrelli, il pandolce genovese, il castagnaccio ed i biscotti del Lagaccio (questi ultimi li mangio spesso a colazione, da soli oppure con la marmellata).
Altre pietanze e prodotti tipici sono l’olio di oliva, il polpettone, la panissa e la farinata. Se volete cimentarvi nella preparazione dei piatti della tradizione ligure, trovate le ricette in questa pagina.
Come arrivare a Genova dal resto d’Italia
Si può raggiungere il capoluogo ligure via terra, mare ed aria. Per chi viaggia in auto, vi sono quattro autostrade con uscite in diverse aree della città:
- A12, Genova-Rosignano (G. Nervi e G. Est);
- A10, Genova-Ventimiglia (G. Voltri, G. Pegli e G. Aeroporto);
- A 26, Genova-Gravellona Toce (G. Voltri);
- A7, Genova-Milano (G. Bolzaneto e G. Ovest).
Da Genova arrivano e partono navi dirette per altri porti principali del Mediterraneo, nazionali ed internazionali: Olbia, Porto Torres, Palermo, Barcellona, Bastia, Tunisi e Tangeri. Il Terminal Crociere sorge a pochi minuti a piedi sia dal centro storico che da Porto Antico.
Le stazioni ferroviarie più importanti sono Brignole e Piazza Principe e vi transitano treni regionali, intercity e le Frecce da/per Piemonte, Lombardia, Toscana e Lazio. Sono inoltre attivi dei collegamenti diretti con la Francia con fermate a Monaco-Monte Carlo, Nizza, Antibes, Cannes e Marsiglia. Per maggiori informazioni su orari, tariffe ed acquisto biglietti potete consultare questa pagina.
È altresì il mezzo migliore per spostarsi in città dato che la linea costiera prevede fermate in tutti i quartieri di Genova, da Voltri a Nervi.
In autobus, l’offerta di Flixbus propone linee dirette con altre città italiane. Le fermate principali sono situate a poca distanza dalle stazioni di Piazza Principe e Brignole.
Infine, Genova vanta un aeroporto cittadino con voli nazionali/internazionali situato a Sestri Ponente. Volare a Genova è un’esperienza indimenticabile e piuttosto unica poiché sia la pista che il Terminal sono sul mare. A ciò bisogna aggiungere la bellezza del panorama che si osserva atterrando, si scende lungo la costa potendo così ammirare dall’alto il promontorio di Portofino, gli altri borghi marinari ed ovviamente la città fino a “sfiorare” la lanterna.
Una volta atterrati, per raggiungere il centro si può scegliere tra taxi, il Volabus (con fermate nei pressi delle stazioni di Piazza Principe e Brignole) ed il treno (dalla stazione di G. Sestri Ponente). Maggiori informazioni a tal riguardo sono a disposizione sul sito dell’Aeroporto di Genova.