Passato un anno dal soggiorno a Perth sono ritornato in zona per esplorare la costa orientale scozzese. In particolare, ho optato per visitare Dundee e dintorni, spingendomi quindi fino nell’Angus, una delle antiche contee del paese.
Complice il periodo dell’anno – tra novembre e dicembre – ho studiato un itinerario che mi permettesse di ottimizzare i tempi date le poche ore di luce. Infatti, se pensate ad un viaggio in Scozia tra fine autunno ed inizio inverno considerate che l’alba è attorno alle 8:30-8:45 mentre il sole tramonta tra le 15:30 e le 15:45.
Cosa fare e vedere in quattro giorni tra Dundee ed Angus
Storia, design, arte, passeggiate panoramiche immerse nella natura e la tipica accoglienza scozzese. Tutto ciò “concentrato” in quattro intense giornate che in questo modo mi hanno permesso di conoscere un’area della Scozia che nei viaggi precedenti avevo soltanto sfiorato.
Come al solito, mi sono spostato coi mezzi pubblici – sia autobus che treno – ed ancora una volta ho potuto apprezzare l’efficienza scozzese. Verso la fine dell’articolo troverete una sezione apposita nella quale spiego dettagliatamente come muoversi tra le varie località.
Piccola precisazione: il programma che segue non include gli spostamenti da/verso l’aeroporto ed ovviamente potete adattarlo secondo le vostre esigenze.
1° tappa: 48 ore a Dundee
L’obiettivo principale del viaggio era conoscere questa città, salita alla ribalta negli ultimi mesi grazie all’apertura del V&A Museum, il primo museo del Design in Scozia ed unica “filiale” del Victoria & Albert aperta fuori Londra.
Se c’è una cosa nella quale gli scozzesi eccellono è il saper approfittare del momento giusto per investire soldi importanti nella riqualificazione di una zona. Dundee è l’esempio perfetto. Difatti, parallelamente alla costruzione del museo è stato sviluppato un progetto per sistemare ed ammodernare la città ed in particolare l’area portuale. Ciò ha generato tra gli abitanti un senso di fiducia per il futuro (Brexit a parte…) e lo si nota passeggiando per le strade del centro.
Per conoscere invece il passato di Dundee suggerisco di visitare la McManus, galleria d’arte e museo che dal 1867 è il punto di riferimento principale per quel che concerne la cultura. Gli oggetti e documenti conservati nelle 8 stanze aperte al pubblico portano il visitatore indietro nel tempo, esattamente a 400 milioni di anni fa. Non mancano reperti di assoluto valore storico, come ad esempio una delle due uniche bandiere giacobite rimaste intatte dopo la battaglia di Culloden oppure lo scheletro di una balena catturata nel Firth of Tay nel 1883.
A proposito della storia di Dundee, a pochi passi dal museo V&A è ormeggiata la RRS Discovery, costruita nei cantieri locali ed utilizzata per la mitica spedizione in Antartide avvenuta tra il 1901-1902. Dopo l’interessante percorso all’interno del Discovery Point, il museo che raccoglie oggetti, testimonianze e storie dell’equipaggio comandato dal capitano Scott, la visita prosegue a bordo dell’imbarcazione ed è possibile così apprezzare ancora di più la tenacia con la quale questi uomini hanno affrontato il lungo e difficile viaggio.
Dato che adoro andare alla ricerca di spettacolari punti panoramici, la collina di Dundee Law è stata una bellissima escursione ai margini del centro storico. La si distingue all’orizzonte grazie al memoriale situato sulla cima e vi si arriva a piedi attraversando prima il quartiere universitario e poi il Dudhope Park. Il parco è dominato dal coreografico castello che purtroppo è chiuso al pubblico in quanto, da come ho capito, ospita degli uffici del comune.
Da qui inizia il tratto in salita, più dolce se si segue la strada, più breve ma ripida se invece si fa la scalinata. Punto di arrivo è il bosco adagiato sul versante del colle e da dove si hanno i primi scorci panoramici. L’ultima scalinata conduce finalmente in cima, a 174 m d’altezza.
Qui vi troverete ai piedi dell’imponente monumento dedicato ai caduti delle due guerre mondiali mentre, lungo la ringhiera affacciata sulla città, vi sono alcuni pannelli informativi che raccontano la storia di questa collina di origine vulcanica e frequentata dalle popolazioni locali più antiche, compresi i Romani. In epoca più recente, il luogo è divenuto famoso poiché il 13 aprile 1689 il Visconte Dundee vi issò lo stendardo degli Stuart dando così inizio alla prima ribellione giacobita.
Che dire poi della vista che si ha da qui. Nonostante il vento incessante, è un piacere osservare gran parte della città dall’alto e poi la costa svanire progressivamente all’orizzonte. Nelle giornate soleggiate si vedono molto bene i due ponti sul fiume Tay – uno è ferroviario, l’altro è per i veicoli con tanto di incamminamento pedonale al centro – che collegano Dundee ed il Perthshire con la regione del Fife sulla costa opposta.
Nelle 48 ore trascorse in città (l’articolo completo è consultabile in questa pagina), ho seguito questa “scaletta” basandomi anche sul meteo:
- primo giorno, Dundee Law al mattino e McManus Gallery al pomeriggio;
- secondo giorno, V&A Museum e poi RRS Discovery.
Tra una visita e l’altra ho passeggiato per le vie centrali ispirandomi ad un itinerario a tema street art chiamato Open/Close Dundee. Diversi artisti locali hanno unito le forse con lo scopo di abbellire e colorare la città, in particolare i suoi angoli più nascosti, dipingendo le porte con autentiche opere d’arte.
2°tappa: Broughty Ferry
Conosciuta popolarmente come il “gioiello della Corona di Dundee”, Broughty Ferry è un antico borgo reale affacciato sul Firth of Tay e distante circa 4 miglia dal centro di Dundee, di cui oggi è considerato un sobborgo.
Le sue origini risalgono attorno al XV secolo, quando venne costruito il Broughty Ferry Castle a protezione della baia. Oggi, il castello è visitabile – entrata gratuita – ed ospita un museo dedicato alla storia della cittadina.
Tolto ciò, non vi è molto altro da vedere ma ad ogni modo ho adorato Broughty per la sua tranquillità e per la stupenda passeggiata costiera che si sviluppa tra un’estesa area verde – che include diversi giochi per bambini – e la spiaggia che giunge fino ai piedi della fortezza. Oltre il porticciolo, la camminata prosegue e permette di ammirare la località scozzese e le sue case affacciate sul Firth.
Complice il periodo, in giro si incontra soltanto gente del posto che porta a spasso il cane. Che dire della gentilezza degli abitanti, mi salutavano già a metri di distanza augurandomi una buona giornata giornata. Questo semplice gesto dovrebbe essere una cosa normale – e difatti in Scozia lo è – ma purtroppo ho notato che dalle mie parti in Italia non è così e quindi ritrovare un po’ di civiltà mi ha scaldato il cuore.
L’articolo completo sulla località costiera vicino a Dundee è disponibile a questo link.
3° tappa: Arbroath
L’ultima giornata l’ho trascorsa nella regione dell’Angus per visitarne la città più popolosa, ossia Arbroath.
Affacciata sul mare del Nord e distante una quindicina di miglia da Dundee, ha avuto una grande importanza dal punto di vista storico. Difatti, presso la celebre Arbroath Abbey, fondata nel 1178, diversi nobili e baroni scozzesi si radunarono il 6 aprile 1320 per redigere un documento – la “Dichiarazione di Arbroath” – nel quale si rivendica l’indipendenza della Scozia e la giustificazione dell’uso delle armi per difendere tale sovranità.
Ho visitato le rovine ed il museo annesso in poco più di un’ora ed ero da solo. Immaginate il fascino di trovarsi ad esplorare un luogo così intriso di storie e valore in totale silenzio…
Nel primo pomeriggio ho raggiunto il lungomare ed ho percorso un tratto del sentiero per Auchmithie che costeggia le Seaton Cliffs. La passeggiata che inizia appena a nord del centro di Arbroath si snoda tra formazioni di roccia arenaria rossa dalla morfologia più disparata. La fortuna di poter osservare da vicino a tale spettacolo della natura è stata accompagnata da una giornata stupenda, con un cielo limpido che a queste latitudini è una vera rarità.
L’articolo integrale è disponibile in questa pagina.
Gli alloggi dove ho pernottato
Appoggiandomi alla DAVVA – l’Associazione delle strutture alberghiere di Dundee ed Angus – ho pernottato in due differenti tipologie di alloggi situati a Dundee e Broughty Ferry.
Alberta Guest House, Dundee
Riaperta da Margaret ed Ariel nel settembre 2015, si trova all’interno di una casa costruita nel 1902 ed intitolata alla Principessa Luisa Carolina Alberta, una dei sei figli della Regina Victoria. Alberta sposò il Duca di Argyll e, per via del suo incarico governativo in Canada, la coppia si trasferì ad Ottawa. Durante la sua permanenza, la Principessa si fece notare ed amare per il suo profondo interesse per le arti ed il supporto al movimento delle suffragette. Ciò spiega il motivo per il quale alcune aree geografiche – ad esempio la provincia di Alberta oppure Lake Louise – portino il suo nome.
Oggi, l’Alberta Guest House offre quattro camere spaziose dotate di ogni comfort e pure del WiFi con connessione in fibra ottica. Al check-in viene fornito il mazzo di chiavi che consente di avere totale libertà nei movimenti. Per il parcheggio è possibile lasciare l’auto lungo la strada su cui si trova il B&B.
La colazione viene servita nella stanza vicino all’ingresso e prevede un buffet a base di formaggi, frutta, jogurt, latte e cerali, succo di frutta, marmellate, brioche e la possibilità di farsi cucinare piatti come il salmone, la frittata oppure delle pietanze vegetariane. Non c’è un orario specifico ma ci si mette d’accordo a seconda delle esigenze di ciascuno.
L’alloggio sorge in una tranquilla zona residenziale, sprovvista perciò di locali dove mangiare. A pochi passi dall’edificio si trova il Stobsmuir Park, un parco molto carino con due laghetti. Il centro di Dundee si può raggiungere a piedi con una piacevole passeggiata di circa 25-30 minuti. L’alternativa è prendere l’autobus (ne parlo specificatamente nel prossimo paragrafo) ed è comodissimo poiché la fermata è a pochi metri di distanza.
Best Western Woodlands Hotel, Broughty Ferry
Le ultime due notti le ho trascorse in questo hotel situato nel cuore di un piccolo bosco che sorge a Broughty Ferry, in un quartiere residenziale a 10-15 minuti a piedi dal lungomare.
La struttura offre un ampio parcheggio mentre, se vi spostate coi mezzi pubblici, la fermata dell’autobus da/per Dundee è a poche centinaia di metri, la stazione ferroviaria invece la si raggiunge con una passeggiata di circa 20 minuti.
Il Woodlands Hotel mette a disposizione dei suoi clienti una palestra, una piscina interna, sauna, jacuzzi, un bar-ristorante ed una sala riservata ad eventi speciali. La camera era decisamente spaziosa e con un letto “King size”. La colazione può essere inclusa o meno a seconda della tariffa e prevede un buffet con prodotti dolci (confezionati, sinceramente sono rimasto deluso data la categoria dell’hotel), salati e poi in aggiunta una portata principale a scelta dal menù.
La reception è disponibile 24/24 ma in orario notturno vi è soltanto il custode.
Muoversi tra Dundee ed Angus coi mezzi pubblici
Se atterrate all’Aeroporto di Edimburgo potete raggiungere Dundee sia in autobus che in treno. Nel mio caso, calcolando orari di arrivo e coincidenze ho optato per la compagnia Scottish Citylink. Il viaggio, della durata complessiva di 2 ore circa, prevede due tratte:
- Aeroporto di Edimburgo – Halbeath P&R con il bus 747;
- Halbeath P&R – Dundee con il bus M92.
Una volta sul posto, noterete che la linea 747 è della compagnia Stagecoach mentre la M92 è di Megabus. Non preoccupatevi poiché non vi è alcun errore. Trattasi semplicemente di una “super” alleanza che permette in questo modo di offrire più corse e quindi più scelta. Se ne avete la possibilità, il suggerimento è di acquistare i biglietti online in modo da risparmiare qualcosa (specie per la seconda tratta).
Dundee è una città compatta ed il centro storico lo si gira tranquillamente a piedi. La stazione degli autobus Seagate si affaccia proprio sulla via principale, poco più a nord della piazza del comune. Ho viaggiato con la compagnia locale, la Xplore Dundee, per arrivare in centro dall’Alberta Guest House e per raggiungere poi Broughty Ferry. Le linee interessate sono rispettivamente le 32/33 e le 5/9/10.
Qualche dritta sui biglietti:
- la corsa singola costa £1.70 e l’importo da dare all’autista dev’essere giusto poiché non viene dato il resto (come succede a Edimburgo);
- se si prevede di fare più di due viaggi in giornata allora conviene acquistare il day ticket al costo di £3.70 per gli adulti e £2.80 per ragazzi fino a 18 anni;
- se viaggiate in un gruppo con massimo 5 persone potete comprare un biglietto giornaliero da £8;
- per un soggiorno di almeno due giorni (come nel mio caso) il carnet da 10 viaggi può essere la soluzione più conveniente, costa £18 per gli adulti e £13 per i ragazzi fino a 18 anni.
Esiste poi una tessera speciale che consente viaggi illimitati con le varie compagnie di autobus (Xplore Dundee, Stagecoach e Moffat & Williamson) che operano nell’area del comune di Dundee. Si chiama ABC Ticket e può essere acquistata direttamente a bordo.
Invece, per spostarmi tra Broughty Ferry ed Arbroath ho usato il treno poiché più economico rispetto all’autobus. Sappiate che la stazione di Broughty è sprovvista di biglietteria, non vi sono neanche le macchinette automatiche. Ma non preoccupatevi, il biglietto di andata/ritorno – £4.70 – si fa tranquillamente a bordo ed ovviamente senza alcun sovrapprezzo. Il viaggio dura una ventina di minuti circa.
Ultimo consiglio: se vi affidate ai mezzi pubblici scaricatevi allora sullo smartphone l’app di Traveline Scotland, grazie alle quale potete vedere – anche in tempo reale – gli autobus e/o treni che potete utilizzare per raggiungere la vostra prossima destinazione.