Itinerari e consigli per viaggi lenti

Vista panoramica del Golfo di Genova e Alpi Marittime dal monte Giugo

Escursionismo in Liguria, trekking urbano da Genova Nervi ai monti Giugo e Cordona

La bellezza della Liguria risiede anche nella possibilità di trascorrere una giornata tra mare e monti spostandosi solamente di pochi chilometri tra costa ed entroterra. Inoltre, nella stagione invernale, quando il meteo è favorevole si possono ammirare le cime innevate dell’Appennino e, più in lontananza, quelle delle Alpi Marittime.

Si può vivere questa esperienza anche rimanendo all’interno del territorio comunale di Genova, come nel caso della gita fuori porta che vi propongo qui.

A tal proposito, per questo ed altri itinerari seguiti e spiegati sul blog ho preso spunto dal libro di Andrea Parodi, “Appennino genovese. 100 escursioni sui monti di Genova e nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo“.

 

 

Escursione sul Monte Cordona da Nervi

Ci troviamo nell’estremo levante cittadino, a pochi chilometri sia dal centro storico di Genova che da note località della riviera come Recco e Camogli. Il punto di partenza è la stazione ferroviaria di Nervi, servita dai treni regionali provenienti da entrambe le riviere ed ovviamente dal resto della città.

L’edificio sorge all’incirca a metà della passeggiata Anita Garibaldi, un percorso lungo un paio di Km che collega la spiaggia di Capolungo al suggestivo porticciolo di Nervi costeggiando il mare da una parte ed i parchi dall’altra. Per quel che mi riguarda è in assoluto uno dei luoghi da non perdere durante la visita del capoluogo ligure; non sto qui però a dilungarmi troppo dal momento che ne parlo dettagliatamente in questo articolo.

 

 

Da Capolungo a Sant’Ilario

Dalla stazione ferroviaria ci si immette sulla passeggiata costiera e si prosegue sulla sinistra, verso la Torre Gropallo. Ancora qualche minuto e davanti agli occhi si scorge la piccola baia di Capolungo, dove termina il sentiero che la collega a Nervi.

Trekking urbano sulle alture di Genova - Da Nervi al monte Cordona
Baia di Capolungo

La si lascia alle spalle in direzione dell’entroterra prendendo per via Ancona, una strada in leggera salita che sbuca in via Capolungo. Sulla sinistra, appena dopo la Farmacia S. Ilario, si devia in via Canascra. Trattasi della caratteristica creuza ligure mattonata che si fa largo tra alti muri ed edifici. Qui sono già comparse le indicazioni per il Monte Giugo, il segnavia di riferimento è il cerchio rosso con un puntino al centro.

Si sbuca quindi in via Donato Somma e si attraversa la strada per salire sulle scale che conducono in via dei Tre. Dopo alcuni saliscendi si arriva in via Inferiore alla Chiesa di San Ilario, all’incrocio seguente si svolta a sinistra e, poche decine di metri dopo, si prende la mulattiera sulla destra.

La prima tappa è la Chiesa di San Nicolò, a 152 m d’altezza. Di questo piccolo tempio religioso non si sa molto, a parte il fatto che veniva già citato in documenti ufficiali risalenti alla fine del ‘500. Un’altra notizia certa a disposizione è che il campanile venne ricostruito nel 1771.

Escursione da Nervi al monte Giugo: Chiesa di S. Nicolò
Chiesa di San Nicolò

Si prosegue lungo la scalinata per poi girare a sinistra al bivio successivo. A 186 m di quota sorge la Chiesa parrocchiale di Sant’Ilario, la cui storia – come quella dell’intera frazione genovese – è legata alle vicissitudini di Ilario di Poitiers. Infatti, secondo la tradizione, nel sec. V d.C. il vescovo scappò dalla Francia per sfuggire alle persecuzioni da parte degli eretici e per un po’ di tempo si rifugiò proprio qui.

Sentiero da Nervi al monte Giugo con tappa alla Chiesa di Sant'Ilario
Chiesa parrocchiale di Sant’Ilario

 

 

Da Sant’Ilario al monte Giugo 

Dalla chiesa si ha il primo scorcio panoramico del Golfo di Genova e, più in lontananza, della costa di ponente. Inoltre, sul piazzale antistante l’edificio si trova il capolinea degli autobus della linea 516 diretta a Nervi.

Punti panoramici su Genova: Chiesa di Sant'Ilario
Vista panoramica dal piazzale della Chiesa di Sant’Ilario

L’itinerario continua sulla destra, lungo via dei Marsano, sino all’altezza della deviazione – sempre sulla destra – per via Fossa dei Carboni di Sopra. Al bivio seguente si va a sinistra, sulla destra invece si arriva all’Agriturismo Sant’Ilario, dopodiché si giunge nei pressi di un’abitazione semidiroccata da dove parte un ripido sentiero a scalini.

Facendosi strada tra la boscaglia e costeggiando una serie di antichi terrazzamenti si sbuca alla Serra di Cantalupo (quota 325 m). Qui si incrocia un altro percorso proveniente da via San Rocco di Nervi e partono poi ulteriori diramazioni. Io ho seguito la via centrale, che sale in mezzo al bosco. In alternativa si può prendere la mulattiera di sinistra (segnalata da due triangoli rossi) che conduce poco oltre la mia prossima tappa.

Quando la vegetazione si fa più rada, finalmente la vista comincia ad aprirsi sia verso levante che ponente. Proseguendo sul costone si giunge in cima al monte Giugo, ad un’altezza di 485 metri. Si tratta più che altro del punto in cui il contrafforte meridionale del monte Cordona scende verso il mare, è quindi un fantastico belvedere a picco sulla costa con vista che spazia da sinistra a destra, dal Promontorio di Portofino alle Alpi Marittime.

Camminate semplici da fare a Genova: da Nervi al monte Giugo
Scorcio del Golfo Paradiso – Monte Giugo
Vista panoramica del Golfo di Genova e Alpi Marittime dal monte Giugo
Genova Nervi e la costa verso ponente – Monte Giugo

 

 

Dal Passo la Crocetta al monte Cordona

Dopo un po’ di meritato riposo mi rimetto in marcia dando le spalle al Mar Ligure e seguendo il crinale che, almeno inizialmente, è pressoché pianeggiante. All’altezza del passo la Crocetta – 482 m – si incrocia sulla sinistra l’altro sentiero che avevo segnalato dalla Serra di Cantalupo.

Inizia ora la tratta dell’escursione che più mi è piaciuta e che mi ha ricordato l’ascesa sul monte Croce da Borghetto Santo Spirito. Il percorso si snoda lungo il costone offrendo bellissimi panorami su Bogliasco ed il Golfo Paradiso da una parte, il monte Fasce e le Alpi dall’altra.

Sentieri escursionistici a Genova: da Nervi al monte Cordona
Sentiero nei pressi del Passo La Crocetta
Dove camminare nelle alture di Genova Nervi: dal monte Giugo al Cordona
Ascesa al monte Cordona

Si procede su di una mulattiera acciottolata prevalentemente pianeggiante che oltrepassa una serie di ruderi. La salita comincia progressivamente quando si lascia sulla destra il rilievo del Bric Gianesi per giungere vicino ad un traliccio dell’alta tensione.

A questo punto si continua sulla sinistra e l’ascesa lungo il crinale si fa più marcata. Dopo aver raggiunto un bivio – situato a circa 670 m – si va a destra sul sentiero che sale in diagonale tra pini ed arbusti. Si sbuca quindi nella Sella del Cordona, conosciuta pure come valico di Via Creuza, a 735 metri d’altezza ed affacciata sul vallone di Bogliasco con vista privilegiata sul promontorio di Portofino.

A poche decine di metri di distanza transita la strada panoramica del monte Fasce – la strada provinciale 67 – che collega la frazione genovese di Apparizione con i comuni di Uscio e Recco. Le indicazioni per il monte Cordona conducono invece sulla traccia che in 15-20 minuti porta alla cima, poco pronunciata, a 802 m di quota.

Trekking urbano da Genova Nervi al monte Cordona, a 802 m di quota - Liguria di levante
Sella del Cordona
Strada provinciale 67 da Genova al monte Fasce - Appennino ligure
Strada panoramica del monte Fasce

Il panorama è davvero esteso, dal Golfo Paradiso fino alle Alpi Marittime innevate. Si intravede Genova Nervi, veramente piccola da quassù, mentre si distinguono molto bene i ripetitori presenti sulla vetta del monte Fasce (834 m).

Oltre all’evidente bellezza paesaggistica, il monte Cordona ha avuto grande importanza in passato in quanto era uno degli snodi nevralgici delle vie di comunicazione tra Liguria e Val Padana. Nel 1736 il geografo francese La Blottière venne incaricato dal suo governo di esplorare la zona per individuarne i collegamenti verso l’entroterra. Egli scoprì che il più veloce era proprio quello che da Nervi saliva a Sant’Ilario e quindi al Cordona per poi proseguire verso Bargagli, Torriglia, la Val Trebbia ed arrivare infine a Piacenza in soli 3 giorni.

Da qui si può ritornare a Nervi seguendo il medesimo sentiero impiegando circa 2:30 ore. L’alternativa, se si ha tempo, può essere di scendere a Genova Quinto dal Monte Fasce. L’itinerario è disponibile in questo articolo.

Trekking a Genova: sentiero per raggiungere i monti Cordona e Fasce da Nervi
Vista dalla cima del monte Cordona (802 m)

 

 

Informazioni pratiche per organizzare l’escursione sul monte Cordona da Genova Nervi

A dispetto del dislivello in salita, che sfiora gli 800 m, l’escursione in sé non presenta particolari difficoltà. È classificata con grado “E”, ossia fattibile per tutti coloro che sono allenati per camminare anche diverse  ore ed equipaggiati con il materiale consono.

Per quel che mi riguarda, l’elemento più insidioso è stato il terreno, accidentato, del sentiero seguito dalla Serra di Cantalupo fino al monte Giugo. Difatti, a causa delle precipitazioni abbondanti dei giorni precedenti, era particolarmente scivoloso tanto in salita come in discesa. Ecco perché, a maggior ragione con queste condizioni, è imprescindibile avere con sé l’attrezzatura e l’abbigliamento adeguati, in primis scarponi da trekking e possibilmente i bastoncini per assicurarsi una stabilità migliore.

Le indicazioni sono chiare e presenti fin da Nervi, difficile quindi perdersi nonostante vi siano alcune vie alternative che conducono comunque verso la stessa destinazione.

Infine, un’indicazione in linea di massima dei tempi di percorrenza, da Nervi al monte Cordona: 3:30 ore per l’andata e 2:30 per il ritorno.

 

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