A distanza di poco meno da un anno dal viaggio alla scoperta di Valencia e di alcune località della sua provincia – Manises, Sagunto ed El Puig – sono tornato nella Comunità Valenciana per esplorare però una zona ancora più a sud. Mi riferisco alla Costa Blanca, area costiera della Spagna meridionale compresa tra Dénia e Pilar de la Horadada. Le destinazioni del mio breve tour sono state il capoluogo di provincia, Alicante, e la vicina Elche.
Escludendo i voli e gli spostamenti coi mezzi, ho avuto due giorni per visitare Alicante e poco più di una giornata per Elche. Così facendo ho avuto tempo a sufficienza per visitarne le attrazioni principali e godermi l’atmosfera del litorale spagnolo.
Di seguito vi illustro l’itinerario fatto con incluse tutte le informazioni relative ai mezzi di trasporti ed alloggi.
Come arrivare in Costa Blanca dall’Italia
L’aeroporto principale della zona è quello di Alicante-Elche, situato più o meno a metà strada tra le due città.
Ho volato con Vueling partendo dall’aeroporto di Milano Malpensa T1 approfittando dei collegamenti diretti effettuati nel periodo estivo, ossia da aprile a fine ottobre. Gli orari mi sono “venuti incontro” poiché, atterrando il venerdì alle 15:20 e decollando poi il martedì alle 17:10, ho potuto sfruttare anche quelle giornate.
Inoltre, sempre nel periodo estivo la compagnia aerea spagnola collega Alicante con Roma Fiumicino con diversi voli settimanali. Invece, nel resto dell’anno, partendo da Milano, Roma e tutte le altre località servite da Vueling, si arriva ad Alicante facendo scalo a Barcellona.
Per consultare gli orari e prenotare il volo vi rimando al sito internet di Vueling.
Collegamenti tra l’aeroporto di Alicante ed il centro città
La linea C6 collega l’aeroporto con il centro in 20-25 minuti effettuando diverse fermate nei pressi di luoghi nevralgici come ad esempio la stazione degli autobus, quella dei treni ed il mercato. Il servizio è attivo tutti i giorni, 24/24 e con una frequenza di 20 minuti nell’orario di punta. Il biglietto lo si acquista direttamente a bordo e costa 3,85€.
In alternativa è possibile prenotare da casa il trasferimento privato tra aeroporto e centro città. Tutte le informazioni sono riportate in questa pagina.
Come raggiungere l’aeroporto di Alicante da Elche
Da Elche è attiva la linea 1A/B che impiega una quarantina di minuti per arrivare all’aeroporto. Calcolate bene i tempi dato che viene effettuata soltanto una corsa all’ora.
Vengono fatte diverse fermate in città, nella zona industriale e nella località di Torrellano. Il biglietto lo si fa direttamente a bordo al prezzo di 1,55€.
Come muoversi in Alicante
Alloggiando fuori città ho dovuto utilizzare per forza l’autobus per raggiungere il centro. A parte ciò, le attrazioni principali sono tutte facilmente raggiungibili a piedi.
La compagnia che si occupa dei collegamenti è il gruppo Vectalia e gestisce non soltanto le tratte urbane ma pure quelle verso i comuni limitrofi. Il biglietto singolo costa 1,45€ e lo si può acquistare direttamente dall’autista. Se pensate di fare più viaggi, una valida alternativa è il carnet da 10 che costa 10,70€ ed è acquistabile presso i punti vendita dell’azienda (uno ad esempio si trova a poche decine di metri di distanza dal Mercado Municipal).
Tra Alicante ed Elche vengono effettuate svariate corse giornaliere ed il biglietto – lo si può comprare online oppure in stazione – costa 2,30€.
Itinerario di 5 giorni tra Alicante ed Elche
Sono atterrato ad Alicante il venerdì pomeriggio attorno alle 15:30 e da lì, una volta raggiunto il centro, sono andato a ritirare il carnet da 10 viaggi che avrei utilizzato nei giorni seguenti. Dopodiché, ho raggiunto in autobus il Palmeral de Madaria, l’alloggio dove sono stato ospite ed ubicato nel tranquillo quartiere di Vistahermosa (a 20 min. d’autobus dal centro).
Il resto del pomeriggio l’ho trascorso godendomi la mia sistemazione… il perché l’ho scoprirete tra qualche riga 😉
Il sabato è stata la prima giornata dedicata alla visita della città. L’itinerario è cominciato salendo sulla montagna di Benacantil dove sorge il castello di Santa Barbara, emblema di Alicante. L’escursione si è protratta fin verso il primo pomeriggio, quindi mi sono portato verso il lungomare alla scoperta di un altro simbolo della città, ossia l’Explanada de España.
La domenica invece l’ho dedicata all’esplorazione di Santa Cruz, il barrio antico custode dell’anima autentica di Alicante. Non a caso è l’area che mi ha entusiasmato maggiormente, qui vi arrivano meno turisti e così si può girovagare in totale tranquillità tra le viuzze che si inerpicano sulla collina dominata dall’Ermita di Santa Cruz, dalle quale si hanno viste spettacolari della città e soprattutto della fortezza.
Il lunedì mattina ho salutato Alicante per trasferirmi a Elche. Per prima cosa ho lasciato i bagagli all’Hotel del Cura – “nascosto” tra le palme – per poi spostarmi verso il centro. Gran parte della giornata è stata riservata all’esplorazione del famoso Palmeto di Elche, il più vasto d’Europa e riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Il martedì, avendo il volo alle 17:10, l’ho potuto ancora sfruttare in parte per girare il centro storico di Elche ed il Museo de la Festa, un luogo che mi ha veramente sorpreso e di cui vi parlerò nell’articolo dedicato alla visita della città.
Dove alloggiare ad Alicante ed Elche
Appoggiandomi alla Asociación Provincial Hoteles de Alicante – di cui ringrazio ancora Cristina per la disponibilità – ho avuto la possibilità di pernottare in due alloggi stupendi e che mi sono rimasti nel cuore.
Ad Alicante sono stato al Palmeral de Madaria, un edificio moderno che consta di dodici appartamenti turistici costruiti nel 2011. Ciò che lo rende unico è il fatto di trovarsi in un palmeto curato da oltre trent’anni da Enrique (che ho avuto il grande piacere di conoscere), grande appassionato di palme che pertanto ne ha radunate qui oltre 70 specie differenti provenienti da tutto il mondo. Il giardino tropicale è impreziosito – se ancora ne avesse bisogno – dalla presenza di una piscina, di una jacuzzi, di una zona barbecue, di un’area giochi per bambini, di un laghetto e di diverse panchine e tavolinetti dove prendersi una pausa sotto le palme.
Gli appartamenti, che prendono il nome di alcune delle piante lì presenti, sono suddivisi in due piani, mentre uno privato occupa l’attico. Ciascuno include cucina, salotto, bagno (con bidet), una o più camere da letto ed una terrazza affacciata sul giardino. È inoltre possibile noleggiare la bici per raggiungere le spiagge distanti 20-30 minuti. La struttura offre anche un parcheggio interno con accesso diretto agli alloggi al costo di 10€ al giorno.
Al secondo piano si trova un’area comune con televisore al plasma, una piccola libreria, una macchinetta con snack e bevande, una palestra con sauna ed una splendida terrazza con tavolinetti e sdraio affacciata sul palmeto.
Considerando ciò, per me è senza dubbio uno dei migliori alloggi in cui abbia pernottato. La tranquillità dell’ambiente, andare a dormire e svegliarsi coi suoni della natura, passeggiare tra le palme provenienti da Cina, Africa e tanti altri paesi del mondo… soggiornare qui è già un’esperienza che da sola vale tutto il viaggio!
Non vi è una vera e propria reception ma ciò non è un problema poiché i proprietari – la gestione è familiare – vivono a pochi metri di distanza e comunque sono sempre reperibili. Ringrazio Carlos per la sua disponibilità e per i tanti suggerimenti che mi ha fornito. Sempre a lui devo la scoperta del turrón de Jijona, un torrone tipico della provincia di Alicante a base di miele e mandorle tritate. Si tratta di un prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta) che suggerisco a tutti di assaggiare, io me ne sono portato a casa diverse confezioni e lo preferisco di gran lunga rispetto a quello che mangio in Italia.
Il Palmeral de Madaria sorge in una tranquilla zona residenziale a pochi minuti d’auto dal centro di Alicante e, nei dintorni della struttura, vi sono un centro commerciale con supermercato, ristoranti di vario genere, McDonald’s e Burger King. Se invece, come il sottoscritto, viaggiate coi mezzi pubblici, non spaventatevi poiché vi sono ben due linee d’autobus che consentono di raggiungere il centro in poco più di 20 minuti. La prima è la numero 10, il cui capolinea si trova nei pressi della rotonda ubicata davanti all’ingresso del centro commerciale/supermercato distante una decina di minuti a piedi dalla struttura. In alternativa, il numero 23 passa lungo l’Avinguda de Dénia ed è quello che ho utilizzato per raggiungere la stazione degli autobus.
Ad Elche mi sono fermato una notte pernottando in un’altra location da sogno, cioè l’Hotel Huerto del Cura. Sorge nel cuore del palmeto che circonda il centro storico e ciò che lo contraddistingue è il fatto che le camere sono in realtà bungalow dislocati all’interno della vasta area che include anche un giardinetto zen, una piscina, un ristorante, una caffetteria, uno spazio adibito per eventi e tante, tantissime palme. Tra queste, spicca quella soprannominata “cobra” dato che gran parte del tronco appoggia sul terreno mentre solo l’ultima sezione si alza in verticale. Data la sua forma, di certo non passa inosservata e io stesso, avendocela a pochi passi dalla mia camera, mi fermavo ogni volta per osservarla.
Il buffet della colazione viene servito nell’ambiente affacciato sulla piscina e quindi si ha la possibilità di mangiare praticamente a bordo vasca.
Anche qui mi sono trovato davvero bene ed è stato un peccato averci soggiornato soltanto una notte. Tra le altre cose, ho scoperto che vi erano stati pure i miei genitori in occasione di un loro viaggio in Spagna fatto oltre trent’anni fa. Insomma, era proprio destino…
L’hotel sorge davanti all’omonimo giardino Huerto del Cura che custodisce la celebre palma Imperiale (ve ne parlo nell’articolo dedicato alla città). Il centro storico è raggiungibile in 5 minuti a piedi ed alla stessa distanza si trova la fermata (Av. Juan Carlos I, Jesuitinas) dell’autobus diretto all’aeroporto. La stazione degli autobus invece si trova un po’ più a nord e la si raggiunge con una passeggiata di 20-25 minuti.