Il Royal Mile è la via principale di Edimburgo che attraversa il cuore della Old Town. La sua lunghezza è di 1 miglio – o meglio di un miglio Reale in questo caso – ed equivale a circa 1,6 Km. Comunemente il punto d’inizio è il Castello di Edimburgo mentre la fine corrisponde a Holyrood Palace. Ciò nonostante, la strada è tranquillamente percorribile in entrambi i sensi.
Vista la storia che la caratterizza, vi è la possibilità di prendere parte a diversi tour guidati alla scoperta dei suoi aspetti più disparati. Data la mia esperienza personale (e quella di mia mamma), non posso che consigliarvi la passeggiata storica in italiano organizzata da Scozia Tour.
Cosa fare e vedere nel Royal Mile di Edimburgo
A questo punto dovrei dirvi che il Royal Mile è la zona che più adoro di Edimburgo, quella a cui mi sono affezionato da subito. In realtà non è andata proprio così.
Per poterla apprezzare ho dovuto percorrerla tantissime volte, fermarmi ogni tot metri per osservare gli edifici attorno a me scrutandone ogni dettaglio, fare numerose deviazioni nei suoi closes (ne parlerò più avanti) ed infine leggere con attenzione le varie targhe e pannelli informativi che si trovano lungo la via. Solo facendo così sono riuscito a guardare oltre i molti negozi di souvenir presenti su entrambi i lati e capire quindi che il miglio Reale ancora conserva il suo fascino storico nonostante il passare del tempo.
Oggi, il Royal Mile vanta alcuni tra gli edifici più antichi di Edimburgo, diversi musei e giardini, tanti pub e ristoranti, hotel e ostelli.
L’elemento più caratteristico è però il close. Se dovessi tradurre questa parola la definirei caruggio. Infatti, sebbene vi siano differenze rispetto alle famose viuzze liguri, secondo me è il termine più idoneo. Si tratta quindi di vie particolarmente strette costruite nel corso dello sviluppo urbano della città per unire il Royal Mile con il resto del quartiere medievale. Ecco il motivo per il quale queste vie – parallele tra loro e perpendicolari rispetto alla strada principale – non hanno uno schema ben preciso ma piuttosto si adeguano alla conformazione dell’area. Sono presenti su entrambi i lati del Royal Mile ed il mio suggerimento è di “avventurarsi” in alcuni di essi. Finirete così in angoli e piazzette medievali silenziose che vi regaleranno una prospettiva diversa ed interessante dell’architettura che contraddistingue il centro antico della capitale scozzese.
Un altro elemento di nota riguarda proprio i palazzi. Molti di essi infatti hanno cinque o sei piani, una caratteristica che a noi sembra irrilevante ma che nei secoli scorsi rappresentava un qualcosa di unico e suggestivo. Non è un caso allora che proprio questi siano stati considerati i precursori dei modelli grattacieli, al punto che qualcuno ha definito Edimburgo la “New York del Medioevo”.
Ma non finisce qui poiché Edimburgo, essendo anticamente una città racchiusa dentro le mura, aveva avuto il bisogno di svilupparsi verticalmente. Ecco perché, osservando la parte posteriore degli edifici del Royal Mile, si scorgono dei piani “sottoterra”. Essi sono un’altra testimonianza del passato della capitale scozzese.
Scusandomi per questa divagazione storica-urbanistica, è tempo di tornare al Royal Mile odierno. Innanzitutto va detto che il Miglio reale è formato da una serie di strade che cambiano nome a seconda della localizzazione.
Esplanade e Castle Hill
Ci troviamo a ridosso del Castello di Edimburgo, in cima alla collina ex vulcanica su cui si è originata la città. L’Esplanade è la grande spianata dove si svolge la Military Tatto ad agosto, in contemporanea al famoso Fringe Festival. Per questa ragione, da giugno a fine agosto è parzialmente coperta dalle tribune che ospitano circa 7.000 persone.
Lasciando la fortezza alle spalle, Castlehill ospita una serie di edifici antichi ed alcune delle attrazioni locali più celebri. Parlo della Scotch Whisky Experience (biglietti con ingresso prioritario) e della Camera Obscura, per la quale si possono acquistare i biglietti online e che, validi tutto il giorno, consentono l’ingresso prioritario salta fila.
Da non perdere il centro commerciale Tartan Weaving Mill, contenente tutti i gadget possibili ed immaginabili. La stradina si allarga all’altezza di The Hub, un’antica chiesa poi convertita a caffè, teatro ed oggi sede della direzione del Festival di Edimburgo (non il Fringe).
Lawnmarket
Questo tratto si estende fino all’incrocio con Bank Street, la via in cui sorge l’edificio barocco della Bank of Scotland. Tra un negozio di souvenir e l’altro non perdetevi la Gladstone’s Land, uno dei palazzi più antichi del Royal Mile. Risalente al ‘600, dopo aver rischiato la demolizione è stato acquisito dal National Trust for Scotland nel 1934. Oggi al suo interno sono conservati mobili originali ed oggetti dell’epoca. Vi è un negozio a piano terra mentre le altre stanze sono visitabili con tour guidati in inglese.
Il Writers’ Museum
Un’altra casa del ‘600 ospita uno dei musei più belli di Edimburgo: il Writers’ Museum, dedicato ai tre grandi scrittori scozzesi Robert Burns (ha vissuto in uno dei palazzi affacciati sul Royal Mile, cercate la targa), Walter Scott e Robert Louis Stevenson.
Ogni piano custodisce oggetti personali, ritratti, manoscritti, prime edizioni delle opere, il tutto per celebrare tre figure chiave della letteratura internazionale e che sono un orgoglio della Scozia. È semplicemente impossibile non rimanere affascinati, anche i non appassionati sapranno apprezzare il museo.
Il Writers’ Museum è aperto dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 17, la domenica dalle 12 alle 17. L’entrata è gratuita con donazione libera.
Ai lati dell’edificio osservate le mattonelle in terra, vi sono riportate infatti diverse citazioni riguardanti Edimburgo e la Scozia scritte nelle lingue che hanno caratterizzato la storia di questa nazionale: gaelico, latino, Scots ed inglese. La mia preferita? Molto semplice, è quella di Sir Walter Scott…
In Lawnmarket si trova una delle taverne migliori della città, la Deacon Brodie Tavern. Sul menù vi è scritto che la specialità della casa è il pesce e sia io che mia mamma ci siamo trovati per una volta d’accordo: il salmone delle Shetland era semplicemente delizioso!
Ma chi era Deacon Brodie? Un semplice diacono, cittadino esemplare, conosciuto e rispettato da tutti ma che di notte cambiava volto trasformandosi in ladro. Fu Stevenson a prendere spunto dalla sua vita per creare il protagonista di una sua celebre opera… avete capito quale?
A proposito, date un’occhiata alla targa della taverna a lui intitolata. Avrete modo di osservare Deacon Brodie e le sue due facce, buono di giorno e cattivo di notte.
High Street
Questa è senza dubbio l’area più famosa e trafficata del Royal Mile, soprattutto ad agosto per il Fringe Festival, con numerosi artisti di strada e gente di passaggio. Passata la statua dedicata al filosofo David Hume, sepolto al cimitero vicino a Calton Hill, si può attraversare la strada per arrivare in Parliament Square, uno dei luoghi più importanti del centro storico di Edimburgo. Su questa piazza sorgono alcuni edifici e monumenti simbolo della storia della nazione quali ad esempio la maestosa Parliament House, antica sede del parlamento scozzese, la Market Cross, la statua di Carlo II a cavallo e la lapide posta sopra il luogo di sepoltura di John Knox (cercatela nel parcheggio dietro alla Cattedrale!).
St Giles Cathedral e Heart of Midlothian
Proprio la St Giles Cathedral è l’attrazione principale della zona. Eretta sui resti di un antico santuario risalente al IX° secolo, è comunemente chiamata Cattedrale anche se di fatto non la è poiché non è sede vescovile. Come quasi tutte le Chiese in Scozia, anch’essa è stata coinvolta dalle lotte venutesi a creare con l’avanzata della Riforma Protestante in Scozia per opera in particolare di John Knox. E così, dopo questi anni burrascosi, la Chiesa ha svolto varie funzioni come ad esempio prigione oppure ospedale. Gli interni sono visitabili gratuitamente sebbene le donazioni siano molto ben accette, calcolate inoltre che bisogna pagare £2 per poter fare delle foto. Non perdetevi i colori, le superbe vetrate, la statua di Knox e soprattutto la Thistle Chapel, dedicata ai leggendari Cavalieri dell’Ordine del Cardo e realizzata tra il 1909 ed il 1911.
Sul piazzale antistante l’ingresso della Chiesa guardate in terra ed individuate l’Heart of Midlothian. Questo mosaico a forma di cuore sorge dove in passato vi era la prigione di Toolboth. I condannati avevano l’usanza di sputarvi prima di entrare in prigione e la tradizione, seppur modificata, è ancora in voga. Infatti, non è raro vedere gente che passandovi vi sputa, lo fa in segno di buon augurio ma anche per sfottò calcistico. Ciò perché Heart of Midlothian, oltre a trovarsi nel centro geografico della regione del Midlothian, è pure il nome di una delle due squadre di calcio della città, rivale dell’Hibernian.
Poco distante, sull’altro lato della strada, si può ammirare la City Chambers di Edimburgo.
Entrate nel cortiletto e subito sulla sinistra guardate in terra per cercare la piastrella con scritto Edinburgh Award. Si tratta di un riconoscimento dato a personaggi illustri scozzesi di vari settori legati alla città. Ma c’è un’eccezione… nel 2008 infatti anche la Rowling ha avuto l’onore di lasciare l’impronta delle sue mani sulla mattonella. In effetti, grazie alla saga di Harry Potter la scrittrice ha contribuito a diffondere l’immagine di Edimburgo nel mondo e poco importa che sia inglese… per una volta 😉
A lato del Municipio vi è il Mary King’s Close, un’altra delle attrazioni più famose della capitale e di cui è possibile comprare i biglietti già da casa. I tour guidati a tema portano alla scoperta della Edimburgo sotterranea e dei suoi segreti, anche i più inquietanti.
John Knox House
Quasi alla fine di High Street – in uno degli angoli più suggestivi del Royal Mile – sorge quella che viene definita la John Knox House. La casa risale all’incirca alla metà del 1500 seppure alcune parti siano addirittura del secolo precedente. La visita dei tre piani consente di ammirarne alcuni oggetti ed arredi originali e di conoscere le vicende storiche ruotate attorno al predicatore John Knox. Infatti, il riformista abitò qui durante l’assedio del Castello di Edimburgo nel quale la Regina cattolica Mary Queen of Scots resistette con i suoi seguaci per tre anni prima di arrendersi definitivamente. Si dice che Knox morì nella stessa abitazione ma non ci sono fonti ufficiali a confermalo.
Nel 1850 la Church of Scotland rilevò la casa per farne una sorta di museo dedicato proprio al predicatore. L’ambiente che mi ha emozionato maggiormente è stata la Oak Room, una stanza al terzo piano in cui si possono apprezzare il soffitto dipinto e le raffinate decorazioni sulle pareti in quercia.
La John Knox House occupa lo stesso edificio che ospita lo Scottish Storytelling Centre, un centro attivo più che mai che raduna gli appassionati del settore. È possibile visitare la casa di Knox dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18, la domenica dalle 12 alle 18 nei mesi di luglio ed agosto. Per quel che riguarda i prezzi, un adulto paga £5, i bambini maggiori di 7 anni £1, i minori di 7 entrano gratis mentre i biglietti ridotti costano £4.
Qui ci troviamo al confine dell’antica città e ce lo ricorda molto bene il pub World’s End, situato dove nei secoli scorsi sorgevano le mura che dividevano Edimburgo dal “resto del mondo” considerato il regno dei barbari.
Canongate
Canongate è il tratto finale, quello rimasto fuori dalle mura e che pertanto ha avuto uno sviluppo differente dal resto dell’area. Ancora oggi non gode di particolare fama, almeno se confrontato con gli altri tratti del Royal Mile, e questo spiega la presenza di pochi negozi turistici.
Detto ciò, vi sono comunque alcune cose da vedere. Un luogo a cui sono affezionato è la scuola d’inglese Edinburgh School of English poiché ho studiato qui nelle estati 2013-2014 ed è grazie a queste due esperienze se è sbocciato l’amore per la Scozia e di conseguenza il blog che state leggendo. Poco dopo, sul lato opposto, si trova la pasticceria Mimi’s, mia tappa fissa della pausa pranzo. C’era un menù a £5 comprendente un panino/insalata, un pacchetto di patatine ed una bevanda. Non so però se è ancora disponibile. In caso non ci fosse concedetevi allora un pasticcino… ne varrà la pena 😉
Una chicca di Canongate è l’antica prigione Toolboth, oggi vi è un pub molto caratteristico in cui ho mangiato un paio di volte e che quindi vi suggerisco. Essendo un po’ fuori dai giri turistici, qui dovreste trovare soprattutto gente del posto.
Lungo la via incontrerete altri closes e pure il Dunbar’s Close Garden, una serie di giardinetti nascosti e per questo molto intimi. Siamo quasi alla fine del miglio Reale ed eccoci in Abbey Strand, un pezzetto di strada che, lasciando alle spalle il Parlamento Scozzese, conduce all’entrata di Holyrood Palace, la residenza ufficiale del Re in Scozia.
Un close divenuto particolarmente famoso negli ultimi tempi è il Bakehouse Close, ciò grazie alla serie tv Outlander.
Difatti, nella terza stagione si svolge qui – o meglio nella tipografia immaginaria ambientata in uno degli edifici affacciati sulla piazzetta interna – l’incontro tra Jamie e Claire tanto atteso dai fan. Per aiutarvi a trovarlo velocemente, il close si trova appena dietro al Museum of Edinburgh, un piccolo museo dedicato alla città che custodisce cimeli del passato e che è visitabile gratuitamente.
Tour del Royal Mile e del centro di Edimburgo in italiano con Scozia Tour
Oltre che per conto mio, ho girato il Royal Mile ed i suoi dintorni con la visita guidata in italiano con Scozia Tour. Vi abbiamo partecipato io e mia mamma e, accompagnati da Domenico, abbiamo trascorso tre ore alla scoperta della storia, dei segreti e dei personaggi della Old Town.
Nonostante i miei numerosi soggiorni in città, la passeggiata mi ha fatto imparare altre cose molto interessanti e quindi sono rimasto soddisfatto della scelta. L’agenzia italiana inoltre organizza altre visite in città – ad esempio il tour dei fantasmi – e nel resto della Scozia, una tra tutte l’escursione a Loch Ness.