Sono stato svariate volte alla scoperta del centro storico e di altri luoghi che custodiscono un patrimonio inestimabile dal punto di vista storico-artistico come ad esempio Villa Durazzo Pallavicini a Pegli, il Castello d’Albertis e la Villa del Principe. Tuttavia, ancora mi mancava un edificio a cui i genovesi sono davvero legati, ossia la mitica Lanterna.
Di seguito, oltre a raccontarvi la mia esperienza, vi fornisco una serie di informazioni utili per organizzarvi al meglio, a partire dalla possibilità – e comodità – di acquistare i biglietti di ingresso da casa.
Visita della Lanterna di Genova, storia e salita sulla terrazza panoramica
Il faro sorge su quella che anticamente era la collina del promontorio di San Benigno, nell’estremo orientale del quartiere di Sampierdarena.
Se ne ha notizie fin dal 1128, tuttavia quella che si osserva oggi risale al 1543, quando venne ricostruita più alta rispetto alla precedente e con la sostituzione delle antiche merlature. I lavori infatti si erano resi necessari dopo che la struttura originale subì gravissimi danni in seguito agli scontri avvenuti tra i ribelli genovesi ed i francesi durante l’assedio alla Briglia nel 1513.
Oggi, la Lanterna di Genova è alta 77 metri ma, considerando i 40 m d’altezza dello scoglio su cui poggia, misura complessivamente 117 m e la sua luce è visibile fino a 57 Km di distanza.
La visita del faro si snoda in realtà lungo un itinerario storico che comincia dal Porto di Genova. Difatti, l’incontro con la nostra guida Sandra Mazzucato – bravissima, una garanzia per conoscere storia ed aneddoti del luogo – avviene all’altezza del Terminal dei traghetti. Da qui si passa sopra le banchine, avendo dunque l’opportunità di assistere da molto vicino alle operazioni portuali che vengono svolte quotidianamente. La passeggiata – realizzata nel 2001 – si snoda lungo un percorso di circa 800 metri che segue le mura innalzate tra il 1626 ed il 1639, inoltre, vi sono stati aggiunti una serie di pannelli informativi sullo sviluppo del capoluogo ligure e del suo porto.
A proposito della cinta muraria, all’epoca della costruzione si estendeva per una ventina di Km ed era pertanto la più lunga d’Europa e la seconda nel mondo, dietro solamente alla muraglia cinese. La struttura, che venne poi modificata nell’800 durante il Regno Sabaudo, serviva a proteggere non tanto il faro quanto piuttosto la Porta Nuova, che consentiva l’ingresso in città per chi proveniva da ponente.
Quella che si osserva oggi, ai piedi della torre, è una ricostruzione di quella originale ma ciò non le toglie il fascino della sua storia. Tra l’altro, si trova nel lato del parco urbano da dove si osserva meglio lo stemma di Genova sulla Lanterna. Se poi siete qui all’ora del tramonto, il panorama è ancora più suggestivo.
Dopodiché, il Museo della Lanterna (visita inclusa nel biglietto d’ingresso) racchiude filmati e fotografie che raccontano di Genova, del suo sviluppo nel corso dei secoli e delle storie delle persone che la abitano. Una sala è dedicata specificatamente al funzionamento del faro e dei fanali.
Detto ciò, si può salire sulla Lanterna?
La risposta è “assolutamente sì”. Tra voi e l’unica terrazza accessibile, cioè quella situata più o meno a metà della torre, vi sono “soltanto” 172 scalini. La salita, a parte un po’ di fiatone, è tranquilla anche perché la scalinata in marmo è piuttosto ampia e pertanto si sale e scende contemporaneamente senza particolari “ingorghi”. Ignorate l’ascensore poiché è riservato unicamente al guardiano del faro.
Raggiunta la terrazza, possiamo ammirare Genova a 360° con una vista che dall’area portuale sotto di noi si allarga fino all’aeroporto (a ponente), al Porto Antico ed al centro storico (a levante). Davanti a noi, il mar Ligure si colora con le sfumature del tramonto e rende l’intero quadretto se possibile ancora più mozzafiato. Se la giornata è ventosa, meglio avere con sé una sciarpa dato che in alcuni punti il vento è davvero forte.
Tornati giù, procedendo verso l’uscita suggerisco di darle un’ultima occhiata. Molto probabilmente, con il calar della notte e per qualche qualche ricorrenza speciale, la vedrete illuminata con un colore ben preciso. Ad esempio, la mia visita è capitata durante la “Giornata Mondiale della Prematurità” e così si è “colorata” di viola per testimoniare il supporto ai bambini nati prematuramente, ovviamente non solo a Genova ma in tutto il mondo.
Visitare la Lanterna di Genova: come arrivare, orari e biglietti
Il faro è raggiungibile esclusivamente a piedi percorrendo la passeggiata che costeggia le banchine portuali e le mura seicentesche. Il sentiero parte dal parcheggio del centro commerciale del Terminal dei Traghetti, più esattamente appena a lato dell’entrata. Per individuarlo, cercate per terra le strisce pedonali con disegnata la lanterna.
Per arrivare al Terminal si può:
- prendere la metropolitana e scendere alla fermata “Dinegro”, situata a poche centinaia di metri dalla galleria commerciale;
- prendere l’autobus linea 1 che parte da Caricamento, nei pressi di Porto Antico;
- in auto, uscendo dall’autostrada A7 al casello di Genova Ovest e seguendo poi le indicazioni per il Terminal dei traghetti;
- usufruire dei bus turistici a due piani che partono dal centro e raggiungono le attrazioni principali della città (maggiori informazioni ed acquisto online disponibili qui).
Per quanto riguarda gli orari di apertura, l’intero comprensorio – ossia passeggiata, parco e faro – variano a seconda del periodo dell’anno. È chiuso invece di lunedì a Natale, Capodanno ed in caso di allerta meteo arancione e/o temporali.
I biglietti per la Lanterna sono acquistabili in anticipo su internet, la cancellazione gratuita è valida se effettuata fino a 24 ore prima.