Tra i comuni di Andora ed Alassio, in provincia di Savona, sorge Laigueglia, recensito come uno dei borghi più belli d’Italia. È un antico villaggio di pescatori che fiorì grazie al traffico marittimo del corallo, attirando anche lavoratori provenienti dall’estero, come nel caso della forte comunità catalana che si stabilì qui a partire dal ‘500.
Il centro storico di Laigueglia è un gioiellino da esplorare perdendosi tra le creuze che lo attraversano e le piazzette affacciate sul litorale. Nelle prossime righe ve lo presento grazie all’itinerario fatto a piedi, partendo dalla stazione ferroviaria. Al termine dell’articolo, invece, trovate una serie di informazioni su come raggiungere Laigueglia in auto oppure in treno.
Cosa vedere a Laigueglia in un giorno
I numerosi bar e ristoranti, nonché gli stabilimenti balneari presenti, sono un chiaro indizio della vocazione turistica odierna del comune ligure. Tuttavia, le sue vie centrali hanno mantenuto intatta quell’atmosfera capace di “trasportare” i visitatori indietro nel tempo.
Sono arrivato a Laigueglia al mattino presto, potendo così apprezzare la sua bellezza in (quasi) totale solitudine. Eccomi quindi a camminare per il nucleo medievale godendo di un silenzio interrotto solamente dai titolari di negozi e botteghe intenti a tirare su le loro serrande. Ad accompagnare i miei passi ci pensa l’irresistibile odore della focaccia appena tolta dal forno… un peccato di gola al quale è impossibile resistere in Liguria.
Il lungomare
Percorro immediatamente il molo, da cui si ha uno degli scorci migliori e più fotografati di Laigueglia (giustamente!). L’alba è appena passata e le prime luci del giorno illuminano i tipici edifici liguri dalle tinte pastello, oltre i quali spuntano le torri campanarie della Chiesa parrocchiale di San Matteo.
Volgendo lo sguardo un po’ più in là si osserva la Baia del Sole in tutta la sua estensione, delimitata tra Capo Santa Croce ad Alassio ed il vicino promontorio di Capo Mele. Spicca anche l’isola Gallinara, di fronte al comune di Albenga. All’orizzonte, complice la stagione (inizio gennaio), si distinguono le cime imbiancate dei rilievi, che danno così l’occasione di immortalare nella stessa foto il mare e la neve.
Il “Bastione di Levante”
Affacciato sulla costa si erge il torrione cinquecentesco, l’unico conservatosi dei tre costruiti a difesa del borgo marinaro. Infatti, le frequenti incursioni piratesche – si segnalano in particolare quelle ad opera di Dragut e Khayr Al Din – costrinsero la Repubblica di Genova ad edificare tali strutture militari.
Oggi, che i tempi sono ben più pacifici, alla torre non resta che il compito di “vigilare” sull’invasione dei turisti lungo la spiaggia.
Il Santuario di Nostra Signora delle Penne
Esso si erge sul promontorio di Capo Mele, proteso sulla strada statale Aurelia alla fine del comune di Laigueglia (verso Andora). Secondo la tradizione, durante il secolo XVII furono i pescatori della comunità catalana a costruirlo in onore della statua della Madonna da loro portata e dedicata a “Nuestra Señora de la peña” (tradotto poi nel nome attuale in italiano).
Raggiungere a piedi il Santuario di Nostra Signora delle Penne non è consigliabile perché, da quanto ho visto, bisognerebbe camminare lungo l’Aurelia in un tratto però sprovvisto di marciapiede. La foto sottostante l’ho scattata dalla spiaggia, all’altezza della discoteca La Suerte.
La Chiesa di San Matteo e l’Oratorio di Santa Maria Maddalena
Dopo aver respirato un po’ di salsedine decido di raggiungere la parrocchia di Laigueglia passando per uno dei sottopassi della ferrovia che taglia in due il territorio comunale.
La Chiesa di San Matteo, il cui nucleo originale più piccolo risale al secolo VII, è il risultato di una serie di lavori di ampliamento intrapresi dal ‘700 e terminati a meta ‘800. L’edificio è in stile barocco ligure e si contraddistingue per i due campanili gemelli che sorgono ai lati del corpo centrale. All’interno sono custodite una serie di opere di artisti quali Giovanni Battista Merano, Bernardo Strozzi, Castellino Castello e Giovanni Battista Carlone.
Adiacente alla chiesa parrocchiale, l’Oratorio di Santa Maria Maddalena ne rappresenta in realtà un prolungamento. La costruzione barocca attuale è della prima metà del ‘600 e si trova, molto probabilmente, sulle fondamenta di un precedente tempio religioso adibito a sede della Confraternita dei Disciplinanti. Anche al suo interno si possono ammirare delle opere di valore come la pala di Domenico Piola raffigurante Santa Maria Maddalena nel deserto.
Proseguendo in via Roma, in direzione ponente, si incontra sulla sinistra la Cappella di San Maria. Ve la segnalo perché da qui, girando sulla destra in via Monaco, ci si immette sulla strada panoramica che conduce al suggestivo borgo vecchio di Colla Micheri. Il tracciato si snoda lungo la strada Romana Iulia Augusta che collegava la Pianura Padana con la Gallia e quindi la Spagna.
Il tratto più scenografico ed interessante di questo percorso storico che consiglio di percorrere è però quello tra Alassio ed Albenga. Un’escursione a mezza costa, facile per tutti, di cui parlo dettagliatamente in questo articolo.
Infine, secondo la tradizione popolare, proprio ai romani si deve l’origine del nome “Laigueglia”. Difatti, il termine si riferisce a Aquilia e simboleggia l’aquila che veniva scolpita nelle insegne dell’epoca.
Come arrivare a Laigueglia (SV)
Il comune è attraversato dalla strada Statale Aurelia diretta ad Andora (verso ovest) e Alassio (verso est). Percorrendo l’autostrada A10 Genova-Ventimiglia, le uscite più vicine sono Andora oppure Albenga.
In alternativa, si può raggiungere Laigueglia in treno. La stazione ferroviaria, posta sulla linea Genova-Ventimiglia, sorge a pochi passi dal lungomare e dal centro storico. Maggiori informazioni su orari e costi dei biglietti sono disponibili qui.
Infine, gli aeroporti più vicini sono quelli di Villanova d’Albenga (12 Km, privato e per velivoli di piccole dimensioni), Genova (92 Km) e Nizza (100 Km).