A pochi passi dal Teatro dell’Opera di Vienna (Wiener Staatsoper) ed allestita all’interno di un antico palazzo storico, la Casa della Musica è uno spazio pensato per tutta la famiglia dove si impara giocando.
Qui, cultura e divertimento si fondono regalando un’esperienza unica agli appassionati di musica. Un percorso interattivo conduce alla scoperta del mondo dei suoni e dei fenomeni acustici ed alla storia di alcuni dei più grandi compositori di musica classica.
Se state organizzando la vostra vacanza a Vienna ed avete bisogno di qualche suggerimento veloce, oltre agli articoli del blog vi segnalo che ho creato da poco un nuovo gruppo su Facebook dedicato esclusivamente alla capitale austriaca.
Si chiama “Il mio viaggio a Vienna“, vi aspetto anche lì 😉
Informazioni utili per la visita della Casa della Musica
La Haus der Musik – il suo nome originale in lingua tedesca – è un museo interattivo ideale per le famiglie con bambini e per tutti coloro che cercano un’attività diversa da quelle più tradizionali che si possono fare nella capitale austriaca. Anche per questa ragione è difficile indicare la durata ideale della visita: direi comunque non meno di due ore!
Dove si trova e come arrivare
La Casa della Musica si trova nella parte meridionale del centro storico di Vienna, ad una decina di minuti a piedi sia dal Duomo di Santo Stefano che da Karlsplatz.
Se vi spostate coi mezzi pubblici, la metropolitana è la soluzione migliore dato nella vicina stazione di Karlsplatz transitano le linee U1, U2 e U4. L’alternativa è il tram, con le linee 1, 2, 62, 71 e D.
Gli orari di apertura
Sono prolungati rispetto agli altri musei cittadini. Infatti, la Haus der Musik apre tutti i giorni dalle 10 alle 22. L’ultimo ingresso consentito è alle 21:30.
Prezzi ed acquisto dei biglietti
Tutte le tariffe sono aggiornate al gennaio 2024:
- adulti, 16 €
- ragazzi (12-17 anni), 10 €
- bambini fino a 11 anni, 6 €
- neonati fino a 3 anni, gratis
Ho comprato il biglietto su internet e, una volta all’ingresso, è stato sufficiente mostrare il voucher elettronico sul mio smartphone.
Si può usufruire del guardaroba gratuito, situato subito a lato della cassa, ed in loco vi è una stanza con delle macchinette automatiche dove comprare cibo, bevande e caffè.
Un locale caratteristico dove fare una bevuta o cenare è il Bettelstudent, situato a neanche 200 metri dalla Casa della Musica. Ne parlo in questo articolo del blog dedicato ai posti caratteristici dove mangiare in centro città.
Cosa vedere nella Haus der Musik di Vienna
Come ho avuto modo di scoprire, si tratta di un luogo che propone un approccio nuovo alla musica ed al suono in generale, unendo la conoscenza scientifica al sano divertimento, l’analogico al digitale, la tradizione all’innovazione.
Un’idea che sembra aver riscosso un ottimo successo dato che dal 2000, anno dell’inaugurazione, il museo ha accolto oltre tre milioni di visitatori. L’edificio è suddiviso in quattro piani rivolti sul cortile interno, dove è stato posizionato un pianoforte a disposizione di musicisti più o meno acclamati. Continuando la visita ci saranno altri strumenti da provare a suonare 😉
Primo piano
Un progetto del genere non poteva che nascere e svilupparsi in una città da sempre legata alla musica. Non a caso, la visita comincia negli appartamenti dove visse Otto Nicolai (1810-1849), il fondatore e primo maestro dell’Orchestra Filarmonica di Vienna.
Per arrivarvi bisogna suonare la “scalinata-pianoforte”, dove ogni scalino corrisponde ad una nota musicale.
Il primo piano accoglie dunque il museo con l’archivio storico, diversi documenti di onorificenze ed una serie di oggetti memorabilia quali ad esempio le bacchette usate da alcuni dei più celebri direttori d’orchestra.
In una sala si può assistere al filmato con gli highlights del Concerto di Capodanno di Vienna, uno degli eventi musicali più famosi al mondo e che la RAI trasmette ogni 1° gennaio all’ora di pranzo.
Prima di raggiungere il piano successivo vi è un altro gioco interattivo per grandi e bambini. Ogni partecipante – fino a quattro contemporaneamente – deve lanciare il dado per comporre il proprio walzer. Al termine della visita, chi vuole può ritirare lo spartito al negozio di souvenir.
Secondo piano
Questo spazio è dedicato alla fisica del suono ed a come il nostro corpo percepisce ogni stimolo uditivo prodotto dall’ambiente circostante.
Seguendo l’approccio learning by doing, ossia “imparare facendo” (e divertendosi, in questo caso!), i visitatori possono osservare e toccare diversi strumenti musicali per capire come il suono viene prodotto.
Nella sezione Universe & LAB, grazie alla realtà virtuale si ha piena libertà nel creare i Clongs, delle specie di “particelle del suono” con forma, colori e sonorità specifiche. Dopodiché, nella sala adiacente esse prendono vita all’interno dell’Universo dei suoni.
Il “Concerto degli animali” è lo spazio riservato ai più piccoli per cantare, battere le mani e ballare mentre dirigono il coro dello Zoo.
Terzo piano
Nella Casa della Musica non poteva mancare un’area dedicata ai più grandi compositori austriaci. Documenti storici, filmati, costumi, oggetti personali ed installazioni raccontano la vita ed il genio di Mozart, Beethoven, Schubert, Strauss e Mahler.
Se sul primo avevo imparato tanto grazie alla vacanza a Salisburgo (con tanto di “itinerario mozartiano”), questa visita mi ha permesso di scoprire molto sugli altri musicisti.
Ciò che mi ha colpito maggiormente è l’installazione che, sulle note della famosa Per Elisa, mostra la progressiva perdita dell’udito da parte di Beethoven con il passare degli anni e come oggi, grazie alla tecnologia, la sordità non sarebbe stata più un problema per la sua vita e carriera artistica.
Quarto piano
È qui che si realizza un sogno… dirigere l’Orchestra Filarmonica di Vienna!
Due postazioni consentono di vestire i panni del direttore d’orchestra e, con tanto di bacchette, guidare i suoi musicisti nell’esecuzione di composizione iconiche quali ad esempio Sul bel Danubio blu oppure la Marcia di Radetzky.
Prima di cominciare, chi ne avesse bisogno può ascoltare i suggerimenti del maestro Zubin Mehta, il Presidente Onorario della Casa della Musica. Tocca poi a noi prendere la scena e guidare i musicisti determinando dinamiche, ritmi e tempi del brano. Ma attenzione, se la nostra direzione non è soddisfacente allora i membri dell’orchestra ad un certo punto si rifiuteranno di proseguire…
La visita termina in un ambiente volutamente silenzioso, dove non a caso appare illuminata la scritta Reset your ears, invitando le persone a far riposare il proprio udito prima di uscire.
Infine, nel negozio del museo è possibile comprare souvenir di ogni genere e richiedere – a pagamento – lo spartito del walzer composto nel gioco coi dadi al primo piano.