Qualsiasi viaggio in Italia che si rispetti deve includere Roma, la sua capitale. Il capoluogo della regione Lazio è il comune più popoloso della nazione ed il terzo in Europa, dietro soltanto a Berlino e Madrid. È però il primo in Europa per quel che riguarda la superficie di aree verdi.
Visitare Roma significa scoprire la “culla della civiltà” – Roma Caput Mundi – ed una città dalle molteplici sfaccettature. All’interno del suo territorio sorge poi il Vaticano, il più piccolo Stato del mondo e centro della cristianità che accoglie ogni anno milioni di pellegrini e turisti. Se cercate informazioni su come raggiungere la città laziale – in auto oppure coi mezzi pubblici – ne parlo dettagliatamente in questo articolo.
Cosa fare e vedere a Roma in almeno 3-4 giorni
“Roma è la capitale della storia, della cultura, della religione;
Roma è l’Italia”.
– Uto Ughi (violinista)
Con queste promesse, è facile comprendere la vastità del patrimonio storico, artistico e culturale della capitale italiana e perché sia una tra le città più belle del mondo. È assai difficile stabilire quanti giorni servano per visitarla. Il mio suggerimento è di dedicarle non meno di 72 ore, come minimo, escludendo i tempi di viaggio dai rispettivi luoghi di partenza. Avere 4 giornate piene a disposizione significa assicurarsi un tempo più che sufficiente per vederne i luoghi di maggiore interesse e godersi la sua atmosfera senza eguali nel mondo. Se avete bisogno di maggiori informazioni su come funzionino i trasporti pubblici locali, ne parlo dettagliatamente qui.
Avendo tempo a disposizione, i dintorni della capitale meritano di essere visitati per il loro patrimonio storico, culturale e paesaggistico. Inoltre, svariate località si possono facilmente raggiungere in autobus oppure in treno. La scelta può rivelarsi complicata, ecco perché ho scritto questo articolo con un elenco di destinazioni visitabili in giornata, spero possa esservi d’aiuto.
Di seguito vi propongo le 7 migliori esperienze da vivere a Roma, il modo migliore secondo me per esplorarla e conoscerne di conseguenza i diversi capitoli del passato millenario. Inoltre, vi parlerò anche di quei tour guidati che potrebbero fare al caso vostro e di come prenotarli comodamente da casa.
Se invece siete viaggiatori indipendenti e preferite quindi girare la città come meglio preferite, vi segnalo un paio di pass turistici che potrebbero fare al caso vostro.
Il primo è l’Omnia Card, che ha il suo maggiore punto di forza negli accessi salta fila alla Basilica di S. Pietro, al Colosseo ed ai Musei Vaticani (con la Cappella Sistina). Ha una validità di 72 ore, consente viaggi illimitati sui trasporti pubblici e sui bus turistici hop-on hop-off, offre una serie di sconti su oltre 30 musei ed infine comprende una guida tascabile e la mappa di Roma. Per tutti i dettagli e per l’acquisto online potete visitare questa pagina dedicata.
Il secondo è invece l’All-Access Pass, valido anch’esso 3 giorni e che consente l’ingresso prioritario prenotato ai Musei Vaticani, al Colosseo, al Foro Romano ed al Palatino. Si ha diritto inoltre all’accesso riservato alla Basilica di S. Pietro con tanto di audioguida ufficiale usufruibile con l’apposita app su smartphone. Se lo ritenete più adatto alle vostre esigenze potete prenotarlo comodamente da casa tramite questo link.
L’autobus turistico hop-on hop-off, presente in tutte le principali città del mondo, di certo non può mancare a Roma. Il percorso prevede 8 fermate – tra cui Santa Maria Maggiore, Colosseo, Circo Massimo, Vaticano e Fontana di Trevi – ed ogni passeggero ha a disposizione auricolari, audioguida e connessione Wi-Fi gratuita. La durata complessiva del tour è di circa 1 ora 40 minuti, dalle 9 alle 18 (nov-marzo) e dalle 9 alle 19 (apr-ott) con frequenze di 10 minuti (aprile-ottobre) e 15-20 minuti (novembre-marzo). I biglietti disponibili sono per 24-48-72 ore e sono acquistabili qui.
Per stilare la lista delle cose da fare e da vedere a Roma mi sono basato, oltre che alla mia esperienza personale, ad alcune guide turistiche lette in passato. In particolare, quella tascabile del Touring Club che ben si adatta per essere portata in giro – potete acquistarla qui – e l’edizione più approfondita che, nonostante sia del 2015, è un manuale ancora più che affidabile (lo trovate qui).
1. La Roma Imperiale: tour del Colosseo, del Foro, del Palatino e del Pantheon
Secondo la leggenda, Romolo e Remo – allattati dalla famosa Lupa – fondarono Roma nel 753 a.C. ed ebbe inizio da lì la sua storia. Prima come centro della Repubblica, in seguito come luogo nevralgico della vita culturale e politica dell’Impero e poi come capitale del mondo cristiano.
La visita non può quindi che cominciare dal centro storico, racchiuso all’interno delle mura aureliane e gianicolensi. In questo territorio si contano circa 25.000 siti di interesse e comprende quindi svariati dei monumenti più importanti dell’antichità. Non sorprende quindi che nel 1980 l’UNESCO inserì l’area nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.
I Fori Imperiali sono ritenuti il centro dell’attività politica dell’antica Roma ed accolgono una serie di piazze monumentali realizzate tra il 46 a.C. ed il 113 d.C. Tra le tappe d’obbligo vi sono il Foro di Cesare, inaugurata da Giulio Cesare nel 46 a.C. e portata a termine da Ottaviano Augusto, ed il Foro di Augusto, voluto dall’imperatore assieme al Tempio di Marte Ultore. Tra gli altri elementi emblematici dell’area spiccano la Colonna di Traiano, che celebra le gesta dell’imperatore durante la guerra contro i Daci, i Mercati Traianei e la Basilica Ulpia, la più grande dell’epoca ed edificata tra il 106-113 d.C.
Entrato a far parte della lista delle Nuove Meraviglie del Mondo nel 2007, il Colosseo di Roma è il più grande anfiteatro esistente al mondo ed è la prova delle grandi abilità costruttive di quell’epoca. Fu fatto costruire da Vespasiano nel 72 d.C. ma venne inaugurato da Tito, otto anni dopo.
L’Anfiteatro Flavio – questo è il suo vero nome – era lo spazio adibito allo svolgimento dei giochi della città. Vi si svolgevano i celebri combattimenti dei gladiatori ed altri eventi come ad esempio le rievocazioni di grandi battaglie, il tutto accompagnato da coreografie davvero allavanguardia per quel periodo storico.
Un’altezza di 52 metri, quattro ordini di 80 arcate per ogni piano ed una capienza di 50.000-70.000 spettatori. Questi sono solo alcuni dei numeri che evidenziano la grandiosità di uno dei monumenti simbolo di Roma.
Il più centrale dei 7 colli della capitale italiana, ossia il monte Palatino, si erige a 40 m d’altezza sul Foro ed è una delle aree più antiche della città. Infatti, si dice che fosse abitata già a partire dal 1000 a. C. e, secondo una leggenda, vi si trovava pure la grotta dove si riparava Luperca, la lupa che allattò Romolo e Remo.
Successivamente, nell’età repubblicana, i cittadini più abbienti si stabilirono qui facendovi costruire palazzi nobili di cui oggi si conservano importanti resti archeologici. Alcuni esempi validi sono la Domus Flavia, la Casa di Livia, la Residenza di Augusto e lo stadio di Domiziano.
Il Colosseo, il Foro ed il Palatino sono i tre luoghi che si visitano durante i tour guidati in italiano che vengono organizzati tutto l’anno, con una frequenza di 3 volte a settimana. La guida, specializzata in archeologia, accompagna i visitatori lungo un percorso di 3 ore che si snoda attraverso 2.000 anni di storia. I partecipanti hanno diritto agli ingressi prioritari alle attrazioni, potendo così saltare le file quasi sempre interminabili.
Per maggiori informazioni e per prenotare in anticipo su internet (con cancellazione gratuita) vi rimando a questa pagina dedicata. L’alternativa per chi vuole vederli in totale libertà è il biglietto cumulativo con ingresso prioritario in ogni attrazione.
L’elenco dei tesori della Roma antica non si esaurisce certamente qui, anzi, probabilmente è infinito. Non si può perciò non parlare del famosissimo Pantheon, uno dei luoghi più interessanti – sia dal punto di vista storico che architettonico – che è possibile ammirare in pieno centro. Difatti è l’edificio meglio conservato dell’Impero ed ancora oggi affascina i turisti provenienti da ogni angolo del mondo per le sue dimensioni, la cupola (è più larga addirittura di quella della Basilica di San Pietro) e la sua particolarità strutturale.
I lavori iniziarono nel 27 a.C. per volontà di Agrippa e si conclusero due anni dopo. Un grave incendio avvenuto nel 110 ne causò la distruzione e, sebbene manchi una conferma ufficiale da parte degli storici, pare che furono gli imperatori Traiano ed Adriano ad occuparsi della sua ricostruzione. L’elemento che attira l’attenzione dei più è l’occhio Oculus, ossia l’apertura al culmine della cupola che garantisce da sola l’illuminazione interna.
Nel Pantheon sono sepolti personaggi illustri del calibro di Raffaello Sanzio e, a partire dal 1878, divenne la dimora delle tombe dei Re d’Italia. Oggi vi si trovano le spoglie di Re Vittorio Emanuele II, Re Umberto I e della Regina Margherita di Savoia.
Una menzione speciale la merita poi l’Ara Pacis, eretto tra il 13-9 a.C. per celebrare la pace nel Mediterraneo in seguito alle battaglie vittoriose condotte dall’imperatore Augusto in Gallia e Spagna. L’altare, fatto con marmo di Carrara, era dedicato alla Dea della Pace e per renderle onore ogni anno venivano sacrificati due buoi ed un agnello. La posizione in cui il monumento commemorativo fu collocato nel Campo di Marte non è casuale, bensì studiata in modo tale che l’ombra dell’obelisco in loco si proiettasse sull’Ara Pacis proprio il giorno del compleanno di Augusto.
Tutto l’anno si svolgono delle visite guidate del Pantheon e dell’Ara Pacis con partenza da Piazza Navona. Il tour ha una durata di 3 ore e consente di ammirare anche Palazzo Montecitorio – sede del Parlamento italiano – e la sua facciata, per la cui realizzazione si occupò anche il Bernini, ed i resti del Mausoleo di Augusto, uno dei monumenti funebri più rilevanti dell’antica Roma.
Tutti i dettagli relativi ad orari, tariffe e prenotazioni online sono consultabili qui.
2. Le Catacombe romane e la Via Appia
La visita di queste gallerie sotterranee adibite alla sepoltura dei defunti svela un altro capitolo della storia di Roma. La loro costruzione iniziò a partire dal secolo II fino al V ed ospitò le salme di ebrei e cristiani. Questi ultimi in particolare non condividevano la pratica della cremazione – una chiara tradizione pagana – e perciò decisero di sistemare le tombe all’interno delle catacombe scavate nel tufo.
Tali luoghi risultavano essere degli autentici labirinti che si estendevano per vari chilometri ospitando file di nicchie rettangolari nelle quali venivano adagiati i cadaveri dei defunti avvolti nelle lenzuola. Le tombe venivano chiuse con lapidi di marmo o argilla e sulla lastra si incideva il nome del defunto, accompagnato da una serie di simboli cristiani.
Le catacombe sono state realizzate fuori dalla città, rispettando così la Legge dell’epoca ed al tempo stesso assicurando un rifugio sicuro dalle persecuzioni. Queste terminarono finalmente nel 313, in seguito poi all’Editto di Costantino, ed i cristiani così poterono acquistare i terreni su cui erigere le proprie Chiese. Tuttavia, le catacombe furono ancora utilizzate fino al secolo V, per poi subire gravi saccheggi durante le invasioni barbariche avvenute duecento anni dopo.
Roma conta oltre 60 catacombe e di queste soltanto 5 sono aperte al pubblico. Alcune di queste – San Sebastiano, San Callisto oppure Santa Domitilla – vengono visitare durante i tour guidati della Via Appia Antica. Quest’ultima è la più famosa ed antica strada romana, creata alla fine del secolo IV a.C. e che nel corso degli anni è stata estesa permettendo così di collegare Roma a Brindisi, dove ancora oggi si può ammirare una delle due colonne poste alla fine del percorso.
La visita prevede anche altri luoghi di interesse quali i Mausolei di Cecilia Metella e di Romolo, il Circo di Massenzio ed infine la Basilica di San Sebastiano, all’interno della quale si può ammirare il “Salvator Mundi”, l’ultima opera realizzata dal Bernini.
In questa pagina potete reperire tutte le informazioni riguardanti il tour guidato e procedere quindi con la prenotazione da casa, assai consigliata data la grande affluenza di turisti. Un’altra attività guidata che vi suggerisco è quella che comprende la visita della Basilica di San Giovanni in Laterano ed i suoi punti di interesse – Chiostro, Museo del Tesoro, Battistero, Scala Santa e Sancta Sanctorum – per poi esplorare le catacombe di San Callisto. Maggiori dettagli su costi, servizi inclusi e prenotazione sono reperibili qui.
3. Il Ghetto Ebraico ed un tour (anche gastronomico) di Trastevere
Quello di Roma è uno dei ghetti più famosi ed antichi del mondo, fu istituito infatti da Papa Paolo IV il 12 luglio 1555. Gli ebrei vivevano nella “Città Eterna” già nel secolo II a.C., in particolare a Trastevere. A partire dall’anno Mille si spostarono sull’Isola Tiberina e lungo la sponda sinistra del fiume, un’area piccola e resa ancora più soffocante dalla cinta muraria che venne eretta successivamente.
La bolla papale del 1555 sancisce il confinamento della popolazione all’interno della zona accanto al Teatro Marcello. Tra le varie conseguenze, gli ebrei furono costretti a risiedere esclusivamente nel ghetto e dovevano portare un distintivo affinché fossero immediatamente riconoscibili. Inoltre, non potevano possedere beni immobili ed esercitare alcun commercio, salvo giusto vendere stracci e vestiti usati. La situazione non migliorò fino al 1870, anno nel quale il potere temporale dei Papi venne meno in seguito all’annessione di Roma al Regno d’Italia.
Il quartiere ebraico attuale è ben diverso da quello storico perché, alla fine dell’800, l’area venne rasa al suolo e ricostruita sopra il livello del fiume. Un’azione resasi necessaria visti i continui allagamenti del Tevere ed il degrado delle strade e dei vecchi edifici adiacenti. Nel corso dell’anno si svolgono tour con guida italiana che conducono i turisti tra i suggestivi vicoli e le strade del ghetto che ancora custodiscono “gelosamente” le tracce del passato. Tra le numerose tappe segnalo le rovine del Teatro Marcello, la Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria, la Fontana delle Tartarughe e l’imponente Sinagoga di Roma.
Il percorso comprende anche la visita di Trastevere, uno dei quartieri più caratteristici della capitale. L’area è celebre per le sue vie colorate, le tipiche trattorie romane, i mercatini, le botteghe ed i negozietti di artigiani ed è forse quella che maggiormente conserva l’anima autentica della città. Per quel che riguarda i luoghi di maggior interesse, spiccano la Basilica di Santa Maria in Trastevere, l’Isola Tiberina e la vicina Campo de’ Fiori.
Se siete interessati a questo tour vi suggerisco dunque di consultare la pagina seguente all’interno della quale trovate maggiori dettagli sulla visita, orari e tariffe.
Rimanendo in zona, una delle attività più raccomandate è il tour gastronomico delle prelibatezze locali. Sempre accompagnati da una guida esperta, si parte da Campo de’ Fiori per poi visitare il mercato e raggiungere quindi la piazza di Santa Maria. Un itinerario culinario che consente di assaggiare la pizza, il supplì romano, vino accompagnato da formaggi e prosciutti ed infine il gelato artigianale preparato da una delle migliori gelaterie della città.
Altri piatti della tradizione romana che potete assaggiare durante il vostro soggiorno sono gli spaghetti alla carbonara, i carciofi alla giudìa ed alla romana, l’abbacchio a scottadito, l’amatriciana, la cacio e pepe, gli gnocchi alla romana, il filetto di baccalà, il quinto quarto, i saltimbocca alla romana.
4. Le Terme romane, la Bocca della Verità ed il Circo Massimo
Gli impianti termali della Roma antica erano dei monumentali edifici pubblici con scopi igienico-sanitari e soprattutto uno dei principali luoghi di ritrovo della popolazione. Inoltre, poiché in diversi di essi si poteva entrare gratuitamente, erano frequentati anche dai più poveri.
Le più famose sono sicuramente le Terme di Caracalla risalenti al 216 d.C. – funzionanti poi fino al 537 d.C. – e volute dall’Imperatore Marco Aurelio Severo Antonino Augusto, il cui soprannome era appunto Caracalla. Il complesso è uno dei più grandi mai costruiti ed è quello giunto a noi in miglior stato di conservazione. Tra l’altro, è stato possibile ricostruirne parzialmente le decorazioni originali, tra le quali figurano colonne e pavimenti in marmo, mosaici e centinaia di sculture.
A circa un chilometro di distanza sorge il Circo Massimo, realizzato nel secolo VI a.C. su ordine dell’Imperatore Gaio Giulio Cesare. Con i suoi 600 metri di lunghezza, i 140 m di larghezza ed una capienza di circa 250.000 persone (un quarto della popolazione dell’epoca) è ancora oggi il più grande stadio mai costruito dall’uomo.
Ogni settembre vi si svolgevano i Giochi Romani dedicati a Giove, con sfilate militari e corse dei carri che duravano 15 giorni. Altri eventi che venivano organizzati qui erano le lotte dei gladiatori, le caccie di animali selvatici, le corse delle quadrighe e pure le esecuzioni pubbliche. L’ultima esibizione avvenne nel 549 d.C., a quasi mille anni dalla prima.
Il tour guidato delle Terme di Caracalla e del Circo Massimo è la scelta ideale per chi desidera conoscere gli aspetti socio-culturali dei cittadini dell’epoca. Inoltre, si potranno ammirare i resti del Teatro Marcello e la celebre Bocca della Verità. Tutte le informazioni sono disponibili in questa pagina.
5. I musei di Roma da non perdere
Affacciati sulla Piazza del Campidoglio (sede del Comune di Roma), i Musei Capitolini sono il museo pubblico più antico del mondo. Venne fondato infatti nel 1471, quando Papa Sisto IV donò alla città una serie di sculture in bronzo fino a quel momento conservate al Laterano. Col passare del tempo, la collezione originale si allargò con tante altre opere provenienti dal Vaticano, dagli scavi oppure acquistate appositamente.
I musei sono ospitati all’interno di due edifici – Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo – che delimitano la piazza e sono collegati tra loro da una galleria sotterranea che quindi consente la visita di entrambi gli spazi espositivi senza uscire all’esterno.
Nel Palazzo dei Conservatori – aperto al pubblico nel 1734 – sono conservate una serie di opere d’arte di artisti quali Caravaggio, Tiziano, Rubens e Tintoretto ed il Ritratto di Carlo I d’Angiò del 1277, passato alla storia per essere stata la prima raffigurazione fatta ad una persona ancora in vita. Altri due capolavori sono la scultura originale della Lupa Capitolina e la statua equestre di Marco Aurelio, la cui copia domina la piazza del Campidoglio.
Invece, all’interno del Palazzo Nuovo si possono ammirare le raccolte di sculture antiche comprendenti i busti di filosofi ed imperatori romani, le statue della Galata morente e di Marforio, il Discobolo di Mirone e la Venere Capitolina realizzata tra il 100-150 d.C.
Tutto l’anno vengono organizzate delle visite guidate che, oltre ai Musei Capitolini, prevedono di esplorarne i dintorni. Per conoscere l’itinerario completo e tutto ciò che riguarda orari, tariffe e prenotazioni potete consultare il seguente sito internet.
Un altro polo culturale di prim’ordine della capitale è Villa Borghese, edificata ad inizio Seicento e divenuta museo nel Novecento. Assieme al parco circostante occupa una vasta area del centro storico di Roma ed è uno dei luoghi più ricchi di tesori artistici e naturalistici. Si possono ammirare infatti monumenti, sculture, edifici realizzati in stili differenti (barocco, neoclassico ed eclettico) affiancati da alberi secolari, specie sempreverdi, pini domestici, laghetti e giardini all’italiana.
La collezione della Galleria Borghese vanta bassorilievi, mosaici, dipinte e sculture dei secoli XV-XVIII con opere di geni del calibro di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Bernini e Canova.
È uno dei musei più visitati e per questo vi si può accedere soltanto con prenotazione. Le visite con guida italiana specializzata in storia dell’arte possono essere il modo migliore per apprezzare Villa Borghese ed il vasto patrimonio che custodisce. Maggiori informazioni su calendario, costi ed orari sono reperibili in questa pagina. Se invece preferite esplorarla in autonomia potete comunque acquistare i biglietti da casa qui in modo da assicurarvi l’ingresso all’orario desiderato.
6. Tour a piedi per il centro storico
Pur considerando la rete dei trasporti pubblici che consente di spostarsi da una parte all’altra della città, per me non c’è niente di meglio che esplorare Roma a piedi ed immergersi così a pieno nella sua atmosfera “eterna”.
Anche per questo motivo vengono organizzati diversi tour guidati – con durata media di 2 ore – che conducono i turisti alla scoperta dei luoghi simbolo della capitale. Di seguito vi elenco quelli consigliati da chi li ha provati in prima persona.
Il primo prevede un percorso “classico” con tappe previste a Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Pantheon e Piazza Navona. A disposizione dei partecipanti gli auricolari, fondamentali quando si transita per le vie più affollate. L’aspetto maggiormente positivo del tour è il fatto di essere gratuito, ossia spetta ai singoli stabilire una cifra opportuna a seconda del grado di soddisfazione. Tutti i dettagli sono comunque indicati qui.
Un itinerario molto simile è disponibile anche per tour privati con guida esperta. In questo caso il numero dei partecipanti può variare tra 2-5-10-15 (più si è e maggiore è il risparmio) e si può prenotare la visita in qualsiasi giorno della settimana. È sufficiente difatti selezionare la data desiderata e quindi compilare il formulario della prenotazione a questo link.
La terza possibilità riguarda invece un percorso incentrato su arte, storia e cultura scoprendo le piazze e le fontane più suggestive di Roma. Un tour di 3 ore che si snoda tra luoghi come ad esempio Piazza del Popolo, Piazza Barberini, Piazza di Spagna, la Fontana di Trevi e Campo de’ Fiori. Trovate l’itinerario completo, orari e tariffe in questa pagina.
7. Visitare la Basilica di San Pietro, i Musei Vaticani e la Cappella Sistina
Una vacanza a Roma non può dirsi completa senza la visita di una delle chiese più grandi del mondo.
La Basilica di San Pietro è il centro dello stato della Città del Vaticano nonché il cuore della cristianità, meta quindi ogni anno di milioni di turisti provenienti da ogni angolo del mondo. Essi si riversano sulla piazza circondata dal maestoso colonnato ed è il luogo in cui vengono celebrate le messe natalizie e pasquali, i riti della Settimana Santa, i funerali dei papi e la conseguente proclamazione di quelli nuovi, l’apertura/chiusura dei Giubilei e le canonizzazioni dei Santi.
La Basilica è stata realizzata tra il 1506 ed il 1626, la piazza invece fu ultimata nel 1667 con l’apporto decisivo del Bernini che si occupò del colonnato di Piazza San Pietro dando vita ad un’autentica opera d’arte. Provate a posizionarvi sui dischi di porfido disseminati sulla piazza e, come per magia, tutte le colonne appaiono perfettamente allineate l’una dietro all’altra.
Una volta entrati nella basilica si rimane senza parole dinnanzi alla maestosità decorativa barocca dei suoi ambienti e dei capolavori dall’inestimabile valore storico-artistico come ad esempio “La Pietà” di Michelangelo, la statua di San Pietro ed il Baldacchino di Bernini. Infine, al di sotto della basilica si trovano le Grotte Vaticane, dove si possono osservare la Tomba di San Pietro così come quelle di molti altri pontefici tranne Giovanni Paolo II che è sepolto in una cappella della navata laterale destra della chiesa.
L’ingresso è gratuito ma chi lo desidera può scoprirne tutti i tesori con i tour guidati in italiano, grazie ai quali tra l’altro è possibile accorciare i tempi di attesa potendo accedere alla basilica tramite delle file dedicate. Maggiori informazioni su costi e prenotazione sono disponibili in questa pagina.
Gli altri edifici facenti parte di quello che risulta essere lo Stato sovrano più piccolo del mondo sorgono all’interno delle mura medievali e rinascimentali. Tra essi spiccano i Musei Vaticani, fondati da papa Giulio II nel secolo XVI ma aperti al pubblico solamente nel 1771 da papa Clemente XIV. Si tratta di uno dei poli museali più ricchi al mondo giacché vi sono esposte tutte le opere d’arte accumulate dai vari pontefici nel corso dei secoli.
È qui che si può contemplare la Cappella Sistina, uno dei più grandi tesori di Roma. Il nome lo si deve a papa Sisto IV che, a cavallo tra il 1473 ed il 1481, commissionò il restauro della precedente Cappella Magna. Da allora vi si sono svolti atti e cerimonie papali, incluso il conclave (la riunione dei cardinali per eleggere il nuovo papa).
“Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un’idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere.”
Oltre a ciò, proprio qui si conservano alcuni dei dipinti più famosi al mondo, tra cui il “Giudizio Universale” eseguito da Michelangelo tra il 1536 e 1541 (in precedenza egli realizzò la volta, tra il 1508-1512). Tra i vari pittori chiamati a decorare la Cappella Sistina vi furono anche Botticelli, Rosselli, Perugino e Pinturicchio.
Il modo migliore per godere appieno di tutto questo patrimonio è partecipando al tour dei Musei Vaticani e della Basilica di S. Pietro con guida esperta in materia. La durata è di circa 3 ore ed i partecipanti hanno diritto all’ingresso prioritario salta-fila ai Musei, alla Cappella Sistina ed alla Basilica. È una delle attività più richieste e pertanto suggerisco vivamente di prenotarlo con il dovuto anticipo tramite questa pagina dedicata (dove trovate tutte le informazioni del caso).
Se invece volete essere autonomi, il consiglio che resta valido è quello di comprare i biglietti per i Musei Vaticani da casa (secondo disponibilità sul calendario). Infatti, così facendo si evitano le code all’ingresso e poi non si ha alcun limite di tempo per la visita.