Prima tappa del mio viaggio in Costa Brava è Girona, l’ultima provincia in Spagna prima del confine con la Francia. Perché ho scelto proprio questa città? Il motivo è semplice: non vi sono mai stato poiché la mia attenzione si era sempre concentrata sulla vicina Barcellona. Ho viaggiato in macchina dall’Italia due volte coi miei genitori con destinazione il capoluogo catalano e, in entrambe le occasioni, una volta giunto in Costa Brava ho tirato dritto. Ecco allora il momento di “fare pace” e finalmente visitare Girona.
Cosa vedere a Girona
Il nucleo antico e medievale della città catalana è racchiuso dentro le mura e si può visitare tranquillamente a piedi. Date le sue dimensioni, suggerisco di dedicare alla città almeno due giorni di visita. Le attrazioni principali si trovano nella “old town”, al di là del fiume; sulla riva opposta, dove sorge la parte moderna e contemporanea di Girona, vi segnalo due luoghi da visitare.
La Plaça de la Independència
È una delle piazze più vivaci della vita notturna di Girona e si anima soprattutto la sera grazie ai numerosi ristoranti e bar che si affacciano su di essa e nelle vie laterali. I portici mi hanno fatto venire in mente la Plaza Mayor di Madrid e Salamanca, con la differenza (non è l’unica) delle numerose bandiere catalane esposte con orgoglio sui terrazzi.
Diverse volte ho sostato sulle panchine al centro della piazza per osservare il via vai di persone che transitavano di qui per poi perdersi nelle strade affianco. Il mio scorcio preferito è stato quello rivolto verso il Barrí Vell, con il campanile della Chiesa di Sant Feliu che appare all’orizzonte in mezzo agli edifici della piazza.
Il Parc de la Devesa
È il parco più esteso di Girona e costeggia un tratto del ponte ferroviario che attraversa la parte moderna della città. Al suo interno sorgono diverse strutture tra cui impianti sportivi ed il Palazzo dei Congressi. Suggerisco di passare da queste parti il sabato mattina per curiosare tra le bancarelle del mercato cittadino.
Una passerella pedonale lo collega al Parc de les Ribes del Ter, affacciato sull’omonimo fiume e suggestivo per godersi il tramonto immersi nella natura.
Luoghi da visitare nel Barrí Vell di Girona
Arroccato su di una collina, disseminato di stradine che conducono in vicoli ed angoli nascosti ai più, il quartiere vecchio di Girona è un autentico gioiellino architettonico che, chiuso tra le mura romane e medievali, custodisce più di duemila anni di storia. Vi si giunge dal basso, dalla parte moderna del capoluogo catalano, e la visita comincia dai ponti che uniscono simbolicamente le due anime della città.
I ponti di Girona e le case colorate sul fiume Onyar
Si contano più di 6 ponti che attraversano il fiume Onyar e conducono verso le vie del quartiere storico di Girona. Tra questi i più importanti sono:
- il pont de piedra, realizzato nel 1856 dove una volta si svolgeva il mercato del bestiame, è l’accesso più orientale e termina nella Rambla de la Libertat;
- il Pont de les Peixateries Velles, è il più conosciuto poiché fu progettato nel 1877 da Gustave Eiffel e lo si riconosce immediatamente per la struttura rossa in ferro.
Qualsiasi ponte scegliete di percorrere, davanti a voi potete ammirare le case colorate e pendenti affacciate sul fiume Onyar. Assieme al ponte Eiffel sono la cartolina di Girona ed è vietato lasciare la città senza prima averle fotografate con dietro la Cattedrale e la Basilica di Sant Feliu. Una volta erano i pescatori a vivere nelle abitazioni dipinte con colori pastello vivaci, oggi queste ospitano una serie di negozi.
Ho perso il conto delle volte che sono passato da queste parti a qualsiasi ora del giorno soltanto per osservare le case da una prospettiva sempre differente; d’altronde poche volte si ha l’occasione di ammirare così da vicino un arcobaleno di colori riflettersi su di un corso d’acqua nel cuore della città. A qualcuno questa zona ricorda Firenze, tanto che Girona è stata soprannominata anche “petita Florència“.
Le strade e le piazze della “old town” di Girona
La città vecchia di Girona (per questo la potete trovare chiamata anche “old town“) è un dedalo di viuzze che partono da quelle principali e terminano in piazzette nascoste con punti panoramici imprevedibili.
Oltre a vedere i monumenti simbolo, il miglior modo di conoscere Girona è senza dubbio perdersi per le sue vie alla ricerca di chiese, statue e palazzi caratteristici. Come nel resto della Spagna, anche qui si incontrano tantissimi locali dove assaggiare le tapas e gli altri piatti tipici della zona e dove mischiarsi agli abitanti che tanto amano ritrovarsi e bere qualcosa assieme.
Una cosa che mi ha colpito è quanto siano strette le strade, alcune mi hanno fatto venire in mente i caruggi di Genova.
Un esempio è carrer de la Força, la via principale del quartiere ebraico di Girona, conosciuto come El Call. Non trattandosi di una zona pedonale, quando arriva una macchina non si ha scelta: bisogna entrare nel negozio più vicino oppure infilarsi nei vicoli laterali, in due a tempo non si passa!
Oltre a questa, vi sono altre vie da attraversare ammirandone ogni dettaglio.
Una è Rambla de la Llibertat, la prima che si incontra una volta attraversato il ponte di Pietra. È tra le più trafficate per via dei numerosi negozi presenti ai due lati e sotto i caratteristici portici dal soffitto basso. Una pausa in un bar è d’obbligo per poter osservare la gente a passeggio mentre si gode le prime giornate primaverili e specialmente per notare gli edifici più interessanti dell’area.
Appena dietro si trova carrer dels Ciutadans, un’altra via mezza porticata che si trova tra Plaça del Vi, dove si affacciano gli edifici del Municipio e del Teatro Comunale, e Plaça de l’Oli, snodo del traffico del Barrí Vell di Girona a due passi dal quartiere ebraico.
Questa zona è una delle mie preferite perché mentre si cammina sullo stretto marciapiede si possono notare edifici interessanti e di diverso stile, come ad esempio il palazzo romanico-gotio della Fontana d’Or, e poi, quasi per magia, sbucare davanti alla scalinata che porta fino alla Església de Sant Martí Sacosta, semi nascosta dalle costruzioni a fianco. Il quadretto è reso ancora più pittoresco dai tavolinetti del bar situato a metà della salita.
Il quartiere ebraico di Girona
Conosciuto come “El Call“, è la zona nel cuore del Barrí Vell di Girona situata a ridosso della Cattedrale. Dopo i Romani, gli Ebrei sono stati sicuramente coloro che hanno lasciato l’impronta più importante nella storia e nella cultura del capoluogo catalano ed il patrimonio artistico-culturale che oggi si può vedere ne è il segno evidente. Il quartiere ebraico di Girona è uno dei meglio conservati di tutta Europa. Se ne ha notizia fin dal 1160 e fu tra il XIII° ed il XIV° secolo che ebbe il suo massimo splendore con la costruzione di sinagoghe, scuole, ospedali ed altri edifici destinati alle oltre ottocento persone che formavano tale comunità.
Oggi si può visitare il Museo della storia degli Ebrei che raccoglie tutto il materiale riguardante la loro presenza in Catalogna e soprattutto a Girona.
Le Chiese di Girona
Percorrendo tutto carrer de la Força si arriva nella plaça de la Catedral, dominata dall’imponente scalinata che conduce alla Cattedrale.
Una curiosità che riguarda la rampa è il fatto che la struttura è vuota, serve unicamente a colmare il dislivello tra la piazza e la chiesa (l’intero Barrí Vell si estende su di una collina). Fotografare le scale e la Cattedrale in un unico scatto è piuttosto complicato di giorno a causa dei tanti turisti che affollano lo spazio. Ecco perché ci tornavo la sera quando a farmi compagnia erano solo gli abitanti di passaggio e così potevo rilassarmi con una vista forse ancora più bella con le luci notturne.
Se la Cattedrale impressiona da fuori, di certo gli interni non sono da meno e meritano una visita (a pagamento).
L’edificio venne eretto tra l’XI° ed il XVIII° secolo risentendo degli influssi architettonici delle varie epoche, dal romanico fino al neoclassico: ne è un esempio la Torre di Carlo Magno, l’unica superstite dell’edificio originale. I lavori di ristrutturazione hanno coinvolto anche le navate interne, con la particolarità di aver realizzato un’unica navata di stile gotico, la più ampia nel mondo (23 m).
Uscendo dalla Cattedrale non si può non notare davanti a sé una guglia particolare, tagliata poiché quella che dovrebbe essere la punta in realtà è una superficie piana. Si tratta del campanile gotico della Chiesa di Sant Feliu, la prima Cattedrale di Girona (fino al X° secolo).
Domina la skyline assieme alla Cattedrale attuale ed è uno dei migliori punti d’accesso alla città vecchia per chi arriva dall’altro lato del fiume. Infatti è uno degli scorci più suggestivi per immortalare queste basiliche sullo sfondo con in primo piano le case colorate sul fiume Onyar.
Appena fuori dalle mura romane e carolinge sorge Sant Pere de Galligant, un monastero benedettino del XII° secolo che assieme alla vicina Cappella di Sant Nicolau è un complesso romanico lombardo tra i più rilevanti della regione. Molto suggestiva è la camminata sulle mura medievali che circondano la zona e da cui è possibile riprendere contemporaneamente gli edifici religiosi più importanti di Girona.
Le mura di Girona
Dall’epoca romana a quella medievale passando per quella carolingia, il centro storico di Girona è interamente circondato dalle mura ed è possibile percorrere a piedi l’intero perimetro. Senza dubbio è la maniera migliore per conoscere e vedere la città dall’alto ed osservarne gli edifici e le case arroccate sulla collina: impossibile non innamorarsi!
Il mio consiglio è di iniziare il giro salendo sulle mura medievali nella parte orientale della città, nei pressi dei Jardins de les Pedreres. In questo modo si parte alla scoperta della città da lontano, con la Cattedrale ed il campanile di Sant Feliu all’orizzonte. Ho fatto questo itinerario la domenica mattina e non potevo scegliere un momento migliore: nessuna persona in giro, la città che ancora dorme ed il panorama tutto per me!
Man mano che ci si avvicina alla Cattedrale si oltrepassano alcune torri, le più importanti sono quella di Sant Domenèc, a ridosso dell’omonimo convento e dell’Università, e soprattutto la Torre Gironella. Qui siamo nella zona più antica e lo si nota dallo stato di consumo delle rocce, risalenti al I° secolo A.C. in piena epoca romana. Da qui si ha la prospettiva migliore della Cattedrale, dei giardini e dei palazzi adiacenti.
Girona da scoprire
Oltre ai principali luoghi e monumenti da vedere a Girona, ci sono curiosità, aneddoti e tesori nascosti da conoscere. Io l’ho potuto fare grazie a Cristina, la mia guida “personale” che attraverso un tour a piedi mi ha portato alla scoperta di elementi e caratteristiche del capoluogo catalano che da solo non avrei mai notato.
Girona e gli ebrei
Gli ebrei hanno svolto un ruolo fondamentale per la storia della città contribuendo al suo sviluppo economico e culturale. Tuttavia, essendo la minoranza della popolazione e per giunta quella colta e benestante, non sorprende il fatto che si siano attirati le antipatie dei più, soprattutto di poveri e persone poco colte. Queste ultime gli attribuivano le colpe dei propri mali o di situazioni gravi come l’epidemia di peste.
A complicare la situazione era il fatto che gli abitanti del quartiere ebraico di Girona godevano della protezione del Re. Al contrario, i frati domenicani che risiedevano nel Convent de Sant Domenèch (nella parte settentrionale del Barrí Vell) controllavano di nascosto la vita della città ed in particolare le attività delle persone come gli ebrei che professavano una religione differente da quella ufficiale.
Il culmine delle persecuzioni fu nel 1391, quando oltre 2.700 ebrei vennero rinchiusi per 17 settimane nella torre Gironella per sfuggire agli attacchi della popolazione. Da qui iniziò inesorabilmente il declino della comunità e stessa sorte toccò alla città.
Il Passeig Arqueològic di Girona
Le mura che circondano il centro antico non permettono soltanto di ammirare la città dall’alto ma sono una testimonianza geologica del tipo di roccia utilizzata, ciè quella sedimentaria calcarea. La sua caratteristica è di custodire tutt’oggi resti fossili, ad esempio i nummuliti, appartenenti a 50 milioni di anni fa. Li si possono osservare molto bene nel tratto di mura più antiche attorno alla Cattedrale.
Osservando la cinta muraria e le torri si possono notare le fasi di ampliamento delle costruzioni, con alla base la pietra arenaria dell’epoca romana (I° sec. A.C) a cui si sovrappone quella calcarea più squadrata del III° secolo D.C. Inoltre, sono ancora ben visibili le incisioni sulle pietre che rappresentano i segni fatti dagli scalpellini durante la lavorazione.
A proposito dei fossili, sono talmente caratteristici di Girona al punto che è stata realizzata una loro riproduzione sulla pavimentazione della Rambla de la Llibertat. Per trovarla non dovete far altro che camminare a testa in giù per questa via 😉
I misteri ed il tesoro della Cattedrale di Girona
Il primo fatto curioso riguarda la facciata principale: se osservate con attenzione le sculture a sinistra del portone d’ingresso se ne nota una che ricorda un po’ il volto di Dalí: non vi sembra anche a voi?
All’interno, sul pavimento dell’immensa navata gotica (più o meno a metà) ci sono una serie di incisioni di cui però si ignora l’origine e la funzione, l’unica cosa che si esclude è che siano dovute all’opera degli scalpellini come nel caso delle pietre delle mura.
Il tesoro della Cattedrale di Girona è un arazzo del XII° secolo che rappresenta la creazione con la centralità di Dio ed il dipendere di tutte le cose da lui. L’organizzazione degli elementi ricorda una specie di calendario suddiviso in stagioni e mesi, quest’ultimi purtroppo non si possono osservare tutti poiché alcuni non si sono conservati. L’intera opera e per le immagini raffigurate è una testimonianza importante degli usi e costumi delgli uomini dell’epoca.
Il chiostro della Cattedrale merita assolutamente una visita perché presenta delle decorazioni sui pilastri da ammirare per la ricchezza dei dettagli. Rappresentano alcuni momenti religiosi, dal “peccato originale” alla creazione dell’arca di Noè, oltre a scene di vita quotidiana come ad esempio il vescovo che assiste ai lavori della costruzione della Cattedrale della città.
Le mosche di San Narciso
Una leggenda riguarda San Narciso, patrono di Girona e sepolto in un sarcofago all’interno della Chiesa di Sant Feliu. Nel 1285 le truppe francesi attaccarono la città distruggendo i quartieri al di fuori delle mura ed entrarono nella Chiesa e la tomba venne profanata. Come conseguenza di ciò, delle mosche di dimensioni mai viste prime uscirono dal sepolcro e cominciarono ad attaccare le truppe francesi sparse per Girona uccidendo sia soldati che i loro cavalli, decretando così la loro resa.
Un po’ di Parigi nel cuore del Barrí Vell di Girona
Il centro storico del capoluogo catalano racchiude in sé anche un po’ di Francia. Non solo per il ponte in ferro rosso progettato da Eiffel, infatti nella Rambla de la Llibertat si trova una mappa di Parigi. Per la precisione è dipinta sul soffitto sotto i portici, dove una volta c’era un negozio francese.
Non vi rivelo la posizione esatta, per trovarla dovete cercare la targa ricordo fissata sul pilastro: una volta individuata non resta che alzare lo sguardo e vedrete la cartina del centro della capitale francese.
Girona e Game of Thrones
Ammetto di non essere un grande intenditore della serie tv Game of Thrones, purtroppo non ho mai avuto modo di vederla.
Comunque, per i fan più accaniti della serie, segnalo il fatto che alcune parti della sesta stagione saranno ambientate a Girona, in particolare nel suo quartiere antico, nella zona attorno alla Cattedrale. Provare per credere, la mia guida Cristina mi ha mostrato il punto esatto dove è stata ripresa una scena.
La leonessa di Girona
Nella piazza davanti alla Chiesa di Sant Feliu, posta nelle vicinanze delle case che si affacciano sul fiume, si trova scolpita una leonessa poggiata sulla cima della colonna. Secondo la tradizione chi desidera tornare a Girona deve toccare o baciare il suo… fondoschiena!
Come arrivare a Girona da Barcellona
Girona non è molto distante da Barcellona, più o meno un centinaio di chilometri ed un’ora e venti di strada da fare. Sono disponibili due collegamenti:
Dalla stazione di Girona al centro storico
La stazione ferroviaria così come quella degli autobus si trovano nella parte moderna della città, a sud rispetto al Barrí Vell di Girona, il centro storico. Si può raggiungerlo a piedi in una decina di minuti e, quando sarete nelle vicinanze di uno dei vari ponti che attraversano il fiume Onyar, significa che siete arrivati a destinazione.
Girona, i Musei di Dalí e dintorni della Costa Brava
Girona è considerata il capoluogo della Costa Brava e, seppur non affacciata sul mare, dista meno di 50 km chilometri da località rinomate come Lloret de Mar, Tossa de Mar, Blanes e Palamós.
L’entroterra è altrettanto interessante ed un’escursione che ho fatto e suggerisco è quella da Girona a Púbol per vedere il Castello di Dalí-Gala. Un’altra città vicina a Girona è Figueres, dove si può visitare il museo di Dalí. Raggiungere Cadaqués per la casa di Dalí a Port Lligat è un po’ più distante e conviene fare una sosta a Figueres da dove si può poi proseguire (in autobus il tragitto è un’ora circa).