Numerosissimi locali, teatri, musei, gallerie d’arte ed un fitto calendario di eventi organizzati ogni anno hanno aumentato in maniera esponenziale la vocazione turistica di Bratislava, capitale della Slovacchia nonché la sua città più popolosa (quasi 500.000 abitanti).
Il centro storico è piccolo e lo si gira tranquillamente a piedi, complice il fatto che è quasi interamente pedonale. Gli stessi mezzi di trasporto pubblico transitano ai suoi margini e ciò consente di avere un traffico veicolare praticamente inesistente.
Quanti giorni servono per visitare Bratislava?
Una giornata intera può bastare per esplorarne il centro storico.
Dopodiché, la città è la base ideale per scoprirne i dintorni e, volendo, spingersi un po’ oltre. Nel mio caso ho soggiornato 3 notti organizzando un’escursione a Trenčín (a circa 130 Km di distanza) ed una gita di 2-3 ore a Devín (a 10 Km da Bratislava).
Per darvi un’idea, ho suddiviso così il mio itinerario:
- giovedì, arrivo a Bratislava all’ora di pranzo dall’aeroporto di Vienna, trasferimento in hotel e primo giro in città con visita del Palazzo Primaziale e del Museo Civico;
- venerdì, escursione a Trénčin e rientro a Bratislava con tappa al Memoriale di Slavín;
- sabato, visita alla Chiesa Blu, salita all’Osservatorio UFO, gita a Devín, visita del Castello di Bratislava e del Duomo di San Martino;
- domenica, rientro in Italia.
Per sapere dove dormire e cosa mangiare a Bratislava vi rimando invece alla lettura di questo articolo.
Cosa fare e vedere a Bratislava e dintorni in 1-2-3 giorni
Vie e monumenti del centro storico sono il simbolo della storia di Bratislava, intrinsecamente legata ai popoli che vi hanno vissuto nel corso dei secoli.
Lo stesso impero Romano controllò questa zona tra i secoli I-IV D.C., come testimoniato dalle rovine della città di Gerulata, situata nell’attuale area meridionale della città, e del castello di Devín.
Bratislava fu la capitale del Regno d’Ungheria dal 1536 al 1784 e, venendo ai giorni nostri, durante il periodo della Guerra Fredda divenne capitale della Repubblica Socialista Slovacca e lo rimase fino al 1993.
Prima di proseguire… la Slovacchia fa parte dell’Unione Europea e quale moneta si usa?
Sì, è membro della UE dal 2004 ed a partire dal 2009 ha adottato l’euro.
Nelle prossime righe ho stilato un elenco con i monumenti di Bratislava da non perdere, per tutte le informazioni relative a come arrivare e come muoversi in città vi rimando a questo articolo specifico.
1) Osservatorio UFO
Se il Castello è il monumento più famoso di Bratislava, questa torre alta 95 m e dalla forma che richiama un disco volante è il simbolo della città del secolo XX.
Il ponte SNP (abbreviazione di “Insurrezione Nazionale slovacca”) è il più imponente tra quelli urbani che attraversano il Danubio ed è stato realizzato tra il 1967-1972 con l’obiettivo da parte del regime comunista di mostrare al paese ed al resto del mondo la sua forza ed efficienza.
Chiaramente riconoscibile per la sua architettura, con un unico pilone a sostegno dell’intera struttura, sulla cima della torre si trovano un bar/ristorante ed una terrazza panoramica a 360° su Bratislava ed il territorio circostante.
Nelle giornate più limpide la vista si estende fino ad un centinaio di Km, andando quindi oltre il confine slovacco. Infatti, Austria ed Ungheria si trovano rispettivamente a circa 6 Km e 18 di Km di distanza e Bratislava è l’unica capitale al mondo a confinare direttamente con due stati.
Per salire all’osservatorio si prende un ascensore che impiega soli 45 secondi per raggiungere i 95 m di altezza.
L’attrazione è aperta dalle 10 alle 23 (orari aggiornati a settembre 2022) ed i possessori della tessera turistica Bratislava Card hanno diritto ad uno sconto del 20% sui biglietti d’ingresso.
La torre UFO genera sempre pareri discordanti perché effettivamente il suo stile contrasta nettamente con quello della città vecchia che si estende sull’altra sponda del Danubio. A me sinceramente è piaciuta fin dal primo sguardo.
2) Castello di Bratislava
La visita della città non può non includere il suo edificio maggiormente rappresentativo. eretto su di colle che si erge a 80 m di altezza sul Danubio, in evidente posizione strategica.
Ecco perché nel corso dei secoli sono diversi i popoli ad essersi insediati nell’area, dai Celti agli Ungheresi passando per i Romani e gli Slavi. È però nel secolo XIII che viene realizzata la fortezza con l’aspetto odierno, compresa la Torre della Corona, la più grande tra le quattro.
In seguito, a partire dal secolo XV sono stati fatti diversi interventi ed aggiunte, in particolare il sistema di mura difensive ed i giardini in stile francese. Purtroppo, il grave incendio del 1811 lo distrusse quasi interamente e la struttura rimase in rovina fino alla seconda metà del secolo XX.
Antica corte dei Re Ungheresi, oggi il Castello di Bratislava è la sede del Museo Storico. La visita consente non soltanto di conoscere la storia della Slovacchia ma di ammirare pure alcuni degli ambienti più significativi dell’edificio, ad esempio il lussuoso scalone e la già citata Torre della Corona, un fantastico belvedere sulla città.
Il costo dei biglietti d’ingresso è di 10 €, con la Bratislava Card invece è gratuito. Per i giardini barocchi e le altre aree verdi circostanti l’accesso è libero.
Per chi proveniente dalla Porta Vienna, la spianata davanti alla fortezza è una splendida terrazza panoramica che al tramonto diventa ancora più suggestiva.
3) Duomo di San Martino
Lasciato il castello transitando per la Porta Sigismondo si scende poi per la scalinata che conduce appena sotto l’imbocco del ponte SNP.
A proposito di quest’ultimo, per poterlo erigere purtroppo è stato necessario intervenire abbastanza pesantemente sulla fisionomia della zona ed a pagarne le conseguenze maggiori è stata la cinta difensiva, in parte scomparsa o comunque riadattata come barriera acustica contro il rumoredel traffico urbano.
Si arriva così dinnanzi al Duomo di San Martino, la chiesa gotica meglio conservata di Bratislava. I lavori per la costruzione iniziarono nel secolo XIV e si conclusero il secolo successivo, ciò non impedì comunque che il tempio venisse consacrato già nel 1452.
Sulla sommità della torre è stata installata una replica della corona reale ungherese, a ricordo del passato prestigioso della città, dato che 11 monarchi sono stati incoronati qui.
Tra le 6 campane, l’unica superstite si chiama Wederin ed è del 1674. Le altre invece vennero fuse durante la Prima Guerra Mondiale e sono state rimpiazzate soltanto nel 2000 con quelle donate dalle nazioni confinanti con la Slovacchia.
4) Vecchio Municipio e Hlavné Námestie
Ci spostiamo adesso in Hlavné námestie, la piazza più importante del centro storico di Bratislava e che, nonostante le dimensioni ridotte, è densa di monumenti e siti storici.
A cominciare proprio dall’antico Municipio, composto in realtà da una serie di edifici che sono stati comprati ed inglobati in un unico complesso a partire dal secolo XIV in avanti. Dal 1868 è sede del Museo Civico, il più antico della città, e durante la visita si ha la possibilità di salire in cima alla torre alta 45 m e punto panoramico ideale per osservare i palazzi storici circostanti.
L’accesso è a pagamento (7 €) oppure gratuito per chi ha la Bratislava Card.
Hlavné Námestie è il cuore pulsante di Bratislava, con via vai continuo di turisti ed abitanti che affollano i bar e ristoranti della zona. Inoltre, è qui che si svolgono i mercatini di Natale.
Sulla piazza si trova inoltre quella che è conosciuta come Fontana del Roland, ufficialmente intitolata però al Re d’Ungheria Massimiliano II. Egli infatti fu il primo sovrano a essere incoronato a Bratislava, nel 1563, ed il monumento in suo onore è stato posto 9 anni dopo.
A pochi passi dalla fontana, poggiata su di una delle panchine, vi è la statua di un soldato napoleonico posta a ricordo dell’assedio francese in città avvenuto nel 1805 e nel 1809.
Camminando verso nord, in meno di 5 minuti si giunge ai piedi della Torre di San Michele, la porta di ingresso al centro storico e facilmente distinguibile nello skyline urbano di Bratislava grazie alla sua cupola barocca sormontata dalla statua del santo e del drago.
Oggi l’edificio accoglie il Museo delle Armi e l’annesso Museo della Farmacia, oltre che uno splendido balcone panoramico.
L’ingresso ai musei è gratuito con la Bratislava Card.
Purtroppo, al momento della mia visita la torre di San Michele era chiusa per lavori di restauro.
5) Palazzo Primaziale
È uno degli edifici più importanti per la storia di Bratislava (ma non solo) e si trova a pochi passi da Hlavné Námestie, affacciato su una piazza su cui si rivolge anche un lato dell’antico municipio.
Palazzo Primaziale fu dove il 26 dicembre 1805 venne stipulata la Pace di Presburgo (antico nome di Bratislava) tra Francesco I d’Austria e Napoleone. In precedenza accolse svariate volte i sovrani in occasione della loro incoronazione.
Dal 1903 è il nuovo municipio di Bratislava ed oggi il cortile interno, con al centro la fontana di San Giorgio, ed il primo piano sono aperti al pubblico. I visitatori possono così contemplare la collezione di preziosi arazzi inglesi del secolo XVII.
I possessori della Bratislava Card possono accedervi usufruendo di uno sconto del 20%.
6) Čumil
Tornando in Hlavné Námestie e da lì proseguendo in Rybárska bránasi si arriva davanti ad uno dei simboli più curiosi e fotografati di Bratislava.
Per ammirare Čumil bisogna guardare in basso, dove sbuca la statua in bronzo di un uomo fuori dal tombino.
Da qui in avanti parlo di luoghi di interesse situati nei dintorni del centro storico di Bratislava e raggiungibili pure in autobus o tram se si vuole risparmiare un po’ di tempo.
7) Chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria
Questo tempio religioso risalente ai primi anni del secolo XX e realizzato secondo lo stile secessionista sorge a poco meno di 1 Km ad est rispetto alla piazza Hlavné Námestie. Il soprannome che l’ha reso popolare ai turisti è però “Chiesa Blu”, grazie alle tonalità azzurre ed alle maioliche blu presenti sia esternamente che internamente, tetto compreso.
8) Memoriale di Slavín
È il cimitero-monumento di guerra più grande dell’Europa centrale e svetta su di un colle a 52 m di altezza, rendendolo quindi facilmente distinguibile nel panorama urbano di Bratislava.
Si trova a quasi 2 Km a nord rispetto a Hlavné Námestie ed il modo più rapido e semplice per arrivarvi è prendere il tram n. 1 dal centro storico e scendere alla stazione ferroviaria (Hlavná stanica). Da lì si continua a piedi verso la via Štefánikova, quindi si gira a destra in Puškinova e si sale la scalinata che conduce alle villette costruite ai piedi del memoriale.
Per qualsiasi dubbio suggerisco di controllare il tragitto da percorrere in tempo reale su Google Maps (il roaming è gratuito).
Slavín accoglie le spoglie di 6.845 soldati dell’Armata Rossa caduti per liberare Bratislava e la Slovacchia occidentale dai nazisti tra il marzo e aprile del 1945. Visto da vicino, il monumento centrale eretto alla fine degli anni ‘50 è ancora più impressionante dato che l’obelisco è alto più di 40 m ed è sormontato da una scultura di 11 m raffigurante un soldato sovietico vittorioso che sventola la bandiera calpestando la svastica in frantumi.
Il cimitero monumentale suscita ancora oggi sentimenti contrastanti tra gli slovacchi. Da una parte infatti provano un profondo senso di gratitudine per la liberazione dai nazisti; dall’altro però non possono dimenticare quanto successo in seguito, ossia la conquista del potere nel 1948 dell’allora Cecoslovacchia da parte del partito comunista sostenuto dai Sovietici e poi, nel 1968, l’invasione delle truppe del Patto di Varsavia con la deposizione del leader slovacco Alexander Dubček.
Detto ciò, la scalinata di Slavín offre un’incantevole vista a 360° su Bratislava, in particolare sul castello e la Torre UFO.
9) Castello di Devín
Devín è un sobborgo di Bratislava distante circa 10 Km dal centro storico ed è una meta assai gettonata tra i turisti che desiderano fare una comoda gita fuori porta dalla capitale slovacca.
Hrad Devín è considerato uno dei siti archeologici più importanti dell’Europa centrale e, come la stessa Bratislava, racconta una storia contraddistinta dal passaggio di numerosi popoli che hanno deciso di insediarsi in questa posizione strategica a difesa del territorio.
Infatti, la fortezza sorge su di uno sperone roccioso situato alla confluenza dei fiumi Danubio e Morava, in corrispondenza tra l’altro del confine con l’Austria, regalando quindi un colpo d’occhio meraviglioso.
Il primo insediamento documentato è quello dei Celti, nel corpo centrale del complesso si possono osservare invece le fondamenta di una struttura risalente all’epoca romana volta a proteggere i confini dell’Impero. Dopo l’occupazione slava, il castello è stato il principale avamposto militare al margine occidentale dell’impero ungarico.
Teatro di numerosi assedi, la fortezza è sempre stata ristrutturata e rinforzata. Tuttavia, deve il suo aspetto attuale al “colpo fatale” inferto dalle truppe francesi nel 1809, che l’hanno fatto saltare in aria senza alcun motivo specifico…
Oggi, pur essendo in rovina, al Castello di Devín c’è molto da vedere e perciò suggerisco di ritagliarvi almeno un’ora per la visita. Inoltre, se il meteo lo consente, si può sostare e rilassarsi nei suoi giardini e, dopodiché, fare due passi sul percorso che costeggia i fiumi Danubio e Morava.
Come arrivare al Castello di Devín da Bratislava
Partendo dalla stazione degli autobus sotto al ponte Most SNP (pensilina D), l’autobus n. 29 impiega circa 20 minuti per raggiungere Devín.
Vi è una corsa ogni 20 minuti, anche nei weekend, e non fatevi ingannare dalla fermata Hrad Devín perché in realtà quella più vicina al Castello di Devín è Štrbská. Una volta scesi, proseguite per qualche decina di metri lungo il marciapiede e poi attraversate la strada seguendo le indicazioni sulla sinistra.
I possessori della Bratislava Card viaggiano gratis e pure l’ingresso alla fortezza è incluso, salvo se per quella giornata siano previsti degli eventi speciali.
All’interno del castello le informazioni sono prevalentemente in slovacco, fortunatamente all’ingresso si possono prendere degli opuscoli in lingua inglese.