Dopo il weekend trascorso a Salamanca decido di tornare nella regione di Castilla y León per visitare Avila (Ávila in spagnolo). Questa volta lo faccio optando per una gita di un giorno da Madrid con Julia Travel, la compagnia che organizza diverse escursioni in tutta Spagna. Il tour prevede anche Segovia visto che le distanze sono piuttosto ridotte ed il giro è quindi fattibile con andata e ritorno in giornata. Ecco allora alcuni consigli su cosa vedere a Avila.
Dove si trova Avila e cosa fare in un giorno
Avila dista circa 140 km da Madrid ed è il capoluogo di provincia più alto di Spagna dato che si trova a 1.131 m sul livello del mare. La città, protetta dalle mura medievali che ne circondano il centro storico, vanta una storia millenaria e scandita dalle tre culture che vi hanno dominato: ebraica, islamica e cristiana. E proprio di quest’ultima Avila è massima rappresentante poiché qui è nata Teresa d’Avila, mistica e personalità illustre del cattolicesimo. La sua eredità storica-religiosa è più che mai viva e la si percepisce passeggiando per le vie del centro mentre si va alla scoperta dei luoghi dove ha vissuto e testimoniato la sua fede.
Cosa vedere a Avila: Porta e Basilica di San Vincenzo
La visita della città non può che iniziare dalla sua parte antica e fortificata, dal 1985 inserita nella lista Unesco dei beni patrimonio dell’umanità.
Lungo le mura sono situate 7 porte e consiglio di ammirare in particolare la Porta di San Vincenzo (Puerta de San Vicente), forse la più bella. Qui le mura raggiungono la loro massima altezza, 15 m, ed il portone si osserva distintamente già da lontano, per merito soprattutto dei due torrioni uniti da un ponte superiore. La costruzione è pressoché identica a quella della Porta dell’Alcázar, realizzata tra l’altro nello stesso periodo.
Si prosegue per qualche decina di metri per raggiungere l’omonima Basilica di San Vincenzo (Basílica de San Vicente), l’edificio religioso di Avila più importante dopo la Cattedrale. Colpisce per la fusione di stili architettonici differenti, dato che i lavori iniziarono nell’XI° secolo secondo i canoni romanici e vennero ultimati due secoli più tardi in stile gotico.
Un fatto che riguarda la Chiesa è che è stata edificata sul luogo del martirio dei fratelli Vicente, Sabina e Cristeta durante le persecuzioni di Diocleziano nel 306.
A tal riguardo la tradizione afferma che proprio il giudice che li condannò, pentendosi in un secondo momento, decise di far costruire il tempio. Oggi, dopo diversi spostamenti nel corso dei secoli, i resti dei martiri sono conservati all’interno di un’urna dell’altare maggiore. Da non perdervi il Cenotafio, ossia il monumento funerario commemorativo dedicato ai tre fratelli uccisi. È una delle opere maggiormente rappresentative della scultura romanica in Spagna e tuttora in ottimo stato di conservazione. Per la sua storia, ad Avila troverete molte Chiese, sia all’interno che all’esterno delle mura: visitarne diverse sarà un bel modo per conoscere la storia della città e scoprire i luoghi dove ha operato Teresa d’Avila.
Cosa vedere a Avila: la Plaza Mayor
Meglio conosciuta come Plaza del Mercado Chico, questa è il cuore autentico della città. Nata nell’XI° secolo come piazza del mercato (da qui l’origine del nome), solo successivamente venne scelto di trasferirvi il palazzo del Municipio e renderla quindi il luogo principale e punto di riferimento della vita cittadina. Per tale motivo sono state costruite delle case porticate ai quattro lati, assumendo così la fisionomia delle Plaza Mayor di tante altre città spagnole (per esempio Madrid e Salamanca).
Ed è proprio qui che si può respirare l’atmosfera medievale del comune spagnolo. Difatti è la piazza più antica di Avila ed è circondata da una serie di portici e torri che la rendono ancora più suggestiva. Suggerisco di fare una sosta in uno dei bar e ristoranti che si affacciano sulla piazza per tapeare sorseggiando una cerveza fresca. Nel mentre, ascoltate le storie degli abitanti che si radunano qui ed assisterete ad uno spaccato della loro vita quotidiana.
La Plaza del Mercado Chico si situa a metà strada tra i due luoghi cardine della tradizione cristiana locale: la Cattedrale da un lato ed il Convento-Museo di Santa Teresa di Gesù dall’altro. A proposito, prima di abbandonare la piazza visitate la Chiesa di San Giovanni Battista (Iglesia de San Juan Bautista): al suo interno è conservato il fonte battesimale dove Teresa d’Avila ha ricevuto il Sacramento il 4 aprile del 1515.
Cosa vedere a Avila: la Cattedrale
Il tour non prevede la visita dentro la basilica (Catedral de Cristo Salvador de Ávila) per cui devo accontentarmi di ammirarla da fuori. Si tratta della cattedrale gotica più antica di Spagna: la sua costruzione iniziò infatti nel XII° secolo seguendo il canone romanico e venne conclusa soltanto tre secoli dopo in stile gotico.
Una particolarità della Chiesa è che l’abside è parte integrante delle mura e quindi rientra nel complesso difensivo che circonda Avila. A dare alla Cattedrale un aspetto ancora più da fortezza ci sono le due torri, di cui una non terminata, che delimitano la facciata principale.
Cosa vedere a Avila: il Convento-Museo di Santa Teresa
In direzione opposta rispetto alla Plaza Mayor si incontra il Convento-Museo di Santa Teresa d’Avila (Museo del Convento de la Encarnación). Siamo in Plaza de la Santa, uno spiazzo situato ai margini delle mura.
Il luogo è suggestivo e vi regna un’atmosfera raccolta e rispettosa della sacralità degli edifici che ospita.
Il Convento è poi particolarmente evocativo visto che è stato costruito dove sorgeva la casa natale di Teresa. Si tratta quindi di un piccolo viaggio nella vita della Santa per osservare le stanze dove ha esercitato la sua missione spirituale. Infatti, nel 1537 qui professò i suoi voti e tutt’oggi si può osservare la cella personale dove si ritirava per meditare; inoltre, c’è da segnalare un museo a lei dedicato nella cripta.
È senza dubbio un luogo che i fedeli non possono perdersi perché dà come la sensazione di far conoscere da vicino la Santa, fino a sentirne la presenza. Secondo me è talmente suggestivo che anche i non credenti rimarrebbero in qualche maniera affascinati. Nelle vicinanze dell’edificio c’è un piccolo negozio di souvenir e la Sala delle Reliquie (Sala de las Reliquias) da visitare.
Con questa tappa si conclude purtroppo la mia visita di Avila, davvero breve dato che il tour deve proseguire per Segovia. Il poco tempo a disposizione mi ha comunque permesso di scoprire una città dalla storia millenaria, la quale ha fatto sì che si mescolassero differenti culture arricchendone il patrimonio. Per questo e per le molte altre cose da vedere che mi sono perso, ci tornerò sicuramente.
Cosa vedere a Avila: los Cuatro Postes
Lasciata la città c’è una fermata da fare sulla strada verso Segovia. Per avere una vista indimenticabile di Avila e della sua cinta muraria il punto panoramico migliore è senza dubbio il belvedere di Los Cuatro Postes.
Esso prende il nome dal monumento religioso formato da quattro colonne doriche alte 5 m su cui poggiano degli architravi con raffigurato lo scudo della città. Completa l’opera una croce di granito poggiata su di una pedana al centro del quadrato.
L’opera risale al 1566 e si trova nel punto in cui, secondo la tradizione, la piccola Teresa e suo fratello Rodrigo vennero trovati dal loro zio prima che si mettessero in marcia verso sud. Questo poiché i due credevano nella loro missione evangelizzatrice nei confronti degli “infedeli”. Per fare ciò erano disposti a tutto, anche a morire da martiri.
Un altro episodio avvenuto qualche anno più tardi lega Los Cuatro Postes alla futura Santa. Teresa infatti, dopo essere stata cacciata da Avila in seguito a divergenze riguardanti il tema della religiosità, si fermò proprio qui. Diede un’occhiata all’orizzonte e, guardando la città con aria di sfida, urlò un’esclamazione divenuta poi celebre:
“De Ávila, ni el polvo!”
Si può tradurre all’incirca come “Di Avila neppure la polvere!”.
Fortunatamente poi le cose sono migliorate ed oggi del belvedere rimane la magia che regala la vista della città, della sua muraglia e del territorio limitrofo: un’emozione che ci si porta dentro quando si torna per strada congedandosi dai luoghi di Santa Teresa.
Cosa vedere a Avila: link utili
Trattandosi di un’escursione guidata mi sono dovuto attenere al programma, il quale prevedeva di visitare soltanto alcuni posti. Avila offre molto altro ancora che mi (e vi) prometto tornerò a vedere. Nel frattempo vi lascio alcuni link utili dove potete reperire tutte le informazioni di cui avete bisogno:
- sito dell’Ente del Turismo di Avila
- sito dell’Ente del Turismo di Castilla y León
- pagina d’acquisto del tour guidato di Avila e Segovia