La Scozia è una terra di contrasti e l’escursione in lingua italiana fatta con Scozia Tour da Edimburgo mi ha permesso di scoprire il perché. In circa 10 ore ho ascoltato storie provenienti dalla tradizione celtica, ammirato due laghi del Parco Nazionale Trossachs e Loch Lomond per poi infine esplorare Glasgow, la capitale economica del paese.
Di seguito le tappe dell’itinerario con qualche informazione utile sui luoghi che si visitano.
Escursione da Edimburgo in italiano ai laghi di Scozia e Glasgow
Il punto di ritrovo è in 190 High Street, sul Royal Mile, appena prima della Cattedrale di St Giles. L’orario della partenza è 8:15 ma bisogna arrivare con un quarto d’ora di anticipo per l’appello e la sistemazione a bordo.
Rispetto ad itinerari più lunghi come quello per Loch Ness e le Highlands, la gita odierna è relativamente “breve” dato che complessivamente si percorrono circa 270 Km. Di conseguenza si ha maggiore tempo a disposizione per le varie soste.
Il tour è organizzato tutto l’anno e viene effettuato tre volte a settimana in alta stagione (lunedì, giovedì e sabato) e due volte durante il periodo invernale (giovedì, sabato). Le tariffe aggiornate sono riportate nella pagina d’acquisto.
I Kelpies a Falkirk
Nel lasciare la città, Fernando, la nostra guida-autista di giornata, ci racconta una serie di vicende storiche e culturali riguardanti Edimburgo e ci segnala alcuni dei luoghi di interesse che costeggiamo durante il percorso.
La prima tappa si trova all’interno della “Central Belt”, l’area dove risiede la maggior parte della popolazione e dove si concentra l’attività industriale del paese. Falkirk sorge a nord-ovest rispetto a Edimburgo ed all’incirca a metà strada con Glasgow. Vi ero stato nel 2019 fermandomi qualche giorno con l’opportunità quindi di visitarla con calma: l’articolo dettagliato è disponibile qui.
Oggi raggiungiamo quella che è l’attrazione simbolo della zona e della stessa Scozia. Progettate da Andy Scott e costruite in acciaio nel 2013, i Kelpies sono le statue equestri più alte al mondo (30 m) ed hanno un peso di oltre 300 tonnellate.
L’aspetto quasi “angelico” tradisce in realtà la loro vera natura. Infatti, secondo la tradizione celtica queste creature rappresentano gli spiriti maligni che infestano fiumi e laghi e che sono in grado di modificare le proprie sembianze al fine di ingannare e catturare le loro vittime.
Una peculiarità dell’opera risiede nella direzione dei musi dei cavalli: il primo guarda verso il basso, a ricordo del passato della Scozia e dell’importanza secolare di questo animale per il lavoro dei contadini e come mezzo di trasporto; il secondo invece punta verso l’alto e simboleggia l’apertura del paese al futuro.
La sosta ha una durata di circa 30 minuti.
Loch Katrine
Ci rimettiamo per strada per dirigerci verso il Loch Lomond & The Trossachs National Park, il primo parco nazionale istituito in Scozia (nel 2002). Si estende tra Lowlands e Highlands ed ospita quello che è considerato il lago più bello del paese: il Loch Katrine.
Anche in questo caso vi ero già stato nel novembre 2019, soggiornando nei moderni eco-lodge installati nei pressi del molo. È uno dei miei luoghi preferiti della nazione e ne spiego il motivo in questo articolo.
La grande bellezza del paesaggio ha attratto una serie di personalità illustri del calibro di Walter Scott, che lo usò come ambientazione del suo poema The Lady of The Lake, e la Regina Vittoria, che visitò la zona nel 1859 per l’inaugurazione dell’acquedotto che – ancora oggi – fornisce acqua alla città di Glasgow.
Un altro personaggio storico legato a questo territorio è Rob Roy. Nato nel 1671 in un villaggio ubicato lungo la sponda settentrionale del lago, divenne celebre in tutta la nazione in quanto soldato, capo clan, fuorilegge e soprattutto eroe popolare.
La durata della sosta è di 1h 30m. Si può partecipare al giro in battello (costo non incluso nel tour ma si ha uno sconto rispetto alla tariffa standard), fare due passi sul lungolago oppure noleggiare la bici. Nei pressi del molo si trova anche un bar-ristorante dove fare colazione o un pasto più sostanzioso.
Balloch
L’escursione prosegue attraversando le Trossachs tramite il panoramico Duke’s Pass, una strada voluta nel secolo XIX dal Duca di Montrose per raggiungere la sua tenuta e che collega le località di Kilmahog (frazione di Callander) e Aberfoyle.
La prossima tappa è Balloch, villaggio situato sul versante sud-occidentale del noto Loch Lomond, il lago più grande non soltanto della Scozia ma del Regno Unito. Il paesino è una destinazione turistica assai popolare perché è il migliore punto di accesso al Parco Nazionale ed inoltre è comodamente raggiungibile anche in treno da Glasgow in circa 50 minuti (consultare il sito internet di ScotRail).
Vi arriviamo per l’ora di pranzo e, a tal proposito, sulla via principale si affacciano una serie di pub, ristoranti e fish & chips oltre ad un supermercato. Suggerisco di esplorare il Balloch Castle Country Park, una bella area verde con al centro il castello eretto ad inizio ‘800 sulle fondamenta di una fortezza risalente al secolo XIII.
Da qui si gode di una splendida vista dall’alto sul Loch Lomond e si può scendere verso la passeggiata lungolago attraversando il prato ottimamente tenuto rispettando così i canoni scozzesi.
Glasgow
All’inizio dell’articolo ho definito la Scozia una terra di contrasti ed uno dei motivi risiede nel fatto che basta guidare per mezz’ora circa per trovarsi immersi in uno scenario totalmente differente: dalla natura incontaminata del Loch Lomond al traffico di Glasgow.
Si può considerare questa città come la capitale economica del paese nonché storico centro industriale e finanziario del Regno Unito. Al termine di un lungo periodo di declino, negli ultimi anni Glasgow sta finalmente riuscendo a lasciarsi alle spalle il proprio passato per convertirsi in una destinazione turistica sempre più apprezzata.
A differenza di Edimburgo, il cui fascino colpisce al primo sguardo, per questa città occorre maggior tempo perché va girata con calma per scoprire le tracce della sua storia quasi nascoste tra edifici moderni e centri commerciali.
Con una sosta di 1h 30m ciò non è ovviamente possibile e bisogna scegliere come sfruttare al meglio il tempo che si ha. Il bus ci lascia – e ci aspetterà – in George Square, nel cuore della zona vittoriana di Glasgow e dominata al centro dall’obelisco sormontato dalla statua di Walter Scott.
Chi vuole può dedicarsi allo shopping nella vicina Buchanan Street, dove sorgono svariati Shopping Centre. Tra le alternative suggerisco una passeggiata lungo la sponda del fiume Clyde oppure, sebbene più lontana, una visita alla Cattedrale ed alla Necropolis adiacente.
Ad ogni modo, sia arrivando in centro che poi ripartendo verso Edimburgo, il bus compie un giro panoramico della città costeggiando una serie di edifici simbolo quali il Museo Kelvingrove, il SSE Hydro, il parco che circonda l’Università e proprio la Cattedrale.
Ho scritto molti articoli su Glasgow e, per iniziare, consiglio quello riguardante gli 11 luoghi da non perdere.
Infine, il rientro a Edimburgo è previsto per le 18:30-19 circa (a seconda del traffico).
Per tutte le informazioni e per prenotare l’escursione ai laghi di Scozia e Glasgow vi rimando al sito internet di Scozia Tour.