Tra gli svariati itinerari fatti partendo dai borghi delle Cinque Terre non potevo farmi sfuggire quello che collega Corniglia a Vernazza. Non mi riferisco al “Sentiero Azzurro”, il più conosciuto e a pagamento, bensì alla variante che sale sulle alture passando per il paese di San Bernardino.
Escursione da Corniglia a Vernazza (via alta)
È un percorso fattibile ovviamente in entrambi i sensi, tuttavia, il mio consiglio è di partire da Corniglia per un paio di motivi che vi illustrerò alla fine dell’articolo 😉
Per quel che riguarda le tempistiche, complessivamente ho impiegato poco meno di 4 ore, comprensive di svariate soste. Il percorso, di livello “E” (Escursionistico), non presenta difficoltà di rilievo. Soltanto il tratto finale, corrispondente alla discesa a Vernazza, è valutato “EE” (Escursionisti Esperti) dato che è più impegnativo.
Si copre una distanza di circa 6,5 Km e si giunge ad un’altitudine massima di 612 m.
Da Corniglia al bivio Cigoletta/Volastra
Dalla stazione ferroviaria si salgono i 382 gradini della Scalinata della Lardarina che conducono nel cuore di Corniglia, a 90 m di altezza. L’imbocco del sentiero n. 587 si trova a poche decine di metri dalla Chiesa di San Pietro e, per la prima mezz’ora di camminata, corrisponde anche al n. 586 diretto a Volastra e Manarola.
La mulattiera supera inizialmente una serie di terrazzamenti con viti e ulivi e poi si inerpica più decisa nella boscaglia, fino a raggiungere i 400 m di quota in corrispondenza del bivio per Volastra (n. 586) lungo il “Sentiero Liguria”.
Parlo dettagliatamente del trekking da Corniglia a Volastra e Manarola in questo articolo.
Proseguo a sinistra sulla via n. 587 per Cigoletta ma, prima di riprendere il cammino, mi godo la vista dall’alto su Corniglia.
Dal bivio dei sentieri 586/587 alla Cigoletta
Il tracciato si inoltra nella foresta per poi sbucare, dopo una ventina di minuti, sulla Strada dei Santuari (Provinciale 51), così chiamata perché unisce i cinque santuari eretti sulle alture del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Una volta sull’asfalto, ignorate il segnavia rosso-bianco sul palo del metanodotto poiché conduce su di una traccia abbandonata e, superate un paio di curve, sulla destra troverete l’indicazione per il sentiero n. 587. Una breve salita, l’ultima della giornata, porta alla Sella della Cigoletta che, coi suoi 612 m di altitudine, è il punto più alto del Parco Nazionale delle Cinque Terre. È un importante crocevia di itinerari, tra tutti quello dell’Alta Via delle Cinque Terre (AV5T) che io stesso ho percorso (in parte) in occasione dell’escursione da Riomaggiore a Portovenere.
Dalla Cigoletta a San Bernardino
Passato un tratto pianeggiante comincia la discesa e, non appena la vegetazione si dirada, finalmente la vista si apre con Monterosso e Punta Mesco all’orizzonte.
Ad un certo punto, nei pressi delle Case Fornachi termina lo sterrato e si torna a camminare sull’asfalto. Il sentiero procede a zig-zag intersecando la strada provinciale fino alle porte di San Bernardino, frazione di Vernazza situata a 385 m d’altezza.
Il luogo di maggior interesse è senza dubbio il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, un tempio religioso edificato a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 sulle fondamenta di una cappella di fine ‘500. Una leggenda locale narra che nel ‘700 gli abitanti di Corniglia salirono fin quassù per restaurare un dipinto della Madonna, tuttavia, rimasero poi sorpresi quando lo trovarono perfettamente conservato e con splendidi colori vividi.
Il piazzale antistante è un autentico belvedere su Corniglia e, più in lontananza, le case arroccate di Manarola.
Da San Bernardino a Vernazza
Le indicazioni per il borgo delle Cinque Terre conducono nella viuzza che attraversa il centro abitato di San Bernardino sino al pannello in legno che emerge dalla vegetazione e che indica Vernazza verso destra.
Bisogna poi prendere il sentierino che si fa largo nei pressi della recinzione di una casa e che prosegue costeggiando dei terreni apparentemente abbandonati. All’inizio, la via è piuttosto stretta e chi lo desidera può usufruire della corda per assicurarsi una maggiore stabilità.
Si torna nuovamente a vedere il mare e comincia la discesa finale per Vernazza. Il pendio è decisamente ripido e scosceso, si cammina su rocce irregolari che rendono necessario un passo sicuro anche perché si è a picco sulla costa. I passaggi più “impegnativi” sono comunque assicurati con la corda e pure i bastoncini da montagna possono rivelarsi un valido alleato. A ripagare lo sforzo fatto ci pensa la vista indimenticabile su Vernazza, con il castello ed il porticciolo chiaramente riconoscibili.
Ormai alle porte del borgo, il percorso n. 587 confluisce nel “Sentiero Azzurro” per Monterosso (ne parlo qui) ed in pochi minuti si giunge in via Roma, affollata come sempre da turisti italiani e non. A questo punto, dopo quasi 4 ore di trekking, mi concedo un meritato riposo sul lungomare contemplando le tipiche casette dai colori pastello, la Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, le mura ed il celebre torrione di Vernazza.
Informazioni pratiche per organizzare un trekking da Corniglia a Vernazza
Come anticipato all’inizio dell’articolo, suggerisco di partire da Corniglia per due motivi:
- l’ultimo tratto in discesa per Vernazza è impegnativo, in salita però lo è ancora di più impedendo soprattutto di godersi il meraviglioso panorama su questo tratto di costa;
- chi arriva a Vernazza scendendo da San Bernardino non deve pagare l’accesso al “Sentiero Azzurro”.
Oltre a quanto già scritto nelle prime righe (difficoltà, tempistiche e lunghezza), aggiungo che è meglio evitare di fare questa escursione nelle giornate più calde, a maggior ragione durante le ore centrali. Se infatti da Corniglia alla Cigoletta si cammina prevalentemente all’ombra, da San Bernardino in poi si è completamente esposti al sole e le rocce di certo non mitigano le temperature. Ho affrontato il tratto finale per Vernazza verso l’ora di pranzo e, nonostante fosse metà febbraio, grondavo di sudore…
Infine, discorso mobilità. Raggiungere le Cinque Terre in auto non è consigliabile, neanche in bassa stagione, perché i parcheggi sono limitati e cari. Fortunatamente, i treni Cinque Terre Express tra Sestri Levante e La Spezia consentono di spostarsi facilmente e tra i borghi risparmiando soldi e tempo.
Per orari e tariffe potete consultare la pagina dedicata sul sito di Trenitalia.