Dopo la visita di San Terenzo e di Lerici, la mia giornata lungo il Golfo dei Poeti in provincia di La Spezia si conclude a Tellàro, gioiello urbano della riviera ligure di levante ed inserito nel 2004 nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”.
La sua bellezza non è certamente una scoperta recente, difatti in passato fu il rifugio di scrittori e poeti come D. H. Lawrence, Eugenio Montale e Mario Soldati.
“C’era una volta e c’è ancora oggi, il villaggio di Tellaro. E’ tutto costruito sulle rocce di un promontorio che sporge sul mare, ai piedi di una grande collina ricoperta da boschi di ulivi […]. Amo Tellaro proprio per questo. È un posto che non si può attraversare. È un posto a cui si arriva. Un po’ la fine, una delle fini del mondo. Si arriva, e basta: si è arrivati. C’è un senso, unico, di calma e di chiusura. …. […] un nirvana tra mare e cielo, tra le rocce e la montagna verde”
Mario Soldati
Cosa vedere a Tellaro in un giorno
Le sue dimensioni ridotte consentono di esplorare quella che è la frazione più orientale di Lerici in poche ore, tuttavia, tanto basta per innamorarsene.
La cittadella forticata è stata costruita sulle rocce di promontorio, sulla cui punta sorge la Chiesa di San Giorgio, protesa direttamente sul mare. L’architettura urbana, che si inserisce perfettamente nel paesaggio circostante, ed i colori delle abitazioni fanno di Tellaro il classico borgo ligure costiero.
Lo si può poi definire un autentico “museo a cielo aperto”, dal momento che camminando tra le sue viuzze ben tenute si osservano edifici e monumenti che raccontano i momenti più rilevanti della sua lunga storia.
Chiesa parrocchiale di Stella Maris
L’itinerario comincia da questo edificio di recente costruzione, dal cui sagrato si ha un panorama incantevole su Tellaro ed il Golfo dei Poeti.
Vi si sale dalla piazzetta sottostante, da dove arrivano/partono i bus navetta per Lerici (ne parlo alla fine dell’articolo). Proseguendo sulla sinistra, oltre la farmacia ed i locali circostanti si giunge all’imbocco di Via Gramsci, che conduce nel cuore del borgo ligure.
Da qui in avanti la visita prosegue “libera”, nel senso che non c’è un ordine preciso per raggiungere i punti di interesse successivi. Infatti, come detto all’inizio, Tellaro è talmente piccolo che è impossibile perdersi. La maniera migliore per esplorarlo è “girare senza meta”, lasciandosi guidare dall’ispirazione del momento.
La Marina e le vasche
È la suggestiva piazza affacciata sul mare, storico luogo di ritrovo e svago della popolazione, ad esempio in occasione della Fiera di San Giorgio e della Festa di Sant’Antonio, quest’ultima dedicata a tutti gli animali domestici e da cortile.
Si possono ammirare in lontananza le isole situate davanti al promontorio di Portovenere, così come, in primo piano, il gruppo di case edificate nel corso del ‘700 nei pressi della Marina, appena al di fuori della cinta muraria.
Oltre le barche in secca, ecco gli antichi lavatoi, dove le donne si incontravano quotidianamente per lavare i panni e fare il bucato. Le vasche venivano alimentate tramite il vicino canale proveniente dall’acqua sorgiva di Capoàigua.
Lo scoglio delle lamette
Dalla piazza, prendendo le scale sulla destra si imbocca la breve passeggiata lungomare che offre uno degli scorci più belli di Tellaro.
Si giunge quindi sugli scogli, ideali per tuffarsi nell’acqua cristallina (con le dovute precauzioni) e fare il bagno proprio dove inizia la frastagliata e nota costa di Fiascherino.
La Chiesa di San Giorgio
È probabilmente il simbolo di Tellaro, con il suo color rosa proteso sul blu del mare. Innalzata tra il 1564 ed il 1584, la chiesa sorge sulle fondamenta di un edificio precedente eretto a scopo difensivo essendo integrato nella cinta muraria del borgo.
La Chiesa di San Giorgio Martire è poi legata alla “favola del polpo”, riassunta dalla lapide marmorea che si vede sul muro del tempio religioso.
La leggenda sarebbe nata in seguito ai numerosi tentativi compiuti dai pirati di invadere Tellaro, tuttavia senza mai riuscirvi a causa dell’eroica resistenza dei suoi abitanti supportata dall’intervento decisivo di un polpo. Artisti e letterati hanno parlato dell’episodio, ad esempio D. H. Lawrence in una sua lettera inviata a W. E. Hopkin nel 1913:
“Una leggenda racconta che una volta, di notte, la campana della chiesa cominciò a suonare senza smettere. Gli abitanti si svegliarono spaventati, mentre la campana continuava a suonare misteriosamente. Poi si scoprì che la corda della campana era caduta sul bordo della scogliera, tra le rocce, un grosso polpo era riuscito a prendere la cima e tirarla, il che è possibile. Gli uomini vanno a pesca di polpi con un’esca bianca e una lunga fiocina. Ne prendono di grandi, a volte di tre chili o tre chili e mezzo di peso. Non ho mai visto niente di così diabolicamente brutto, ma sono buoni da mangiare.”
Scendendo le scale appena a lato della chiesa ci si immette sulla passeggiata che si conclude sulla scogliera, ai piedi del borgo, lì dove la vista sembra perdersi verso l’infinito blu davanti agli occhi.
La Galleria SottoRia
Davanti all’ingresso della Chiesa di San Giorgio, una cancellata in ferro battuto del’700 segna l’inizio della Galleria sotto-ripa.
Con un’estensione di 70 m ed una larghezza di oltre 2 m, è ciò che resta del sistema difensivo eretto dagli abitanti per difendersi dai ripetuti attacchi pirateschi e collegava una torre quadrata (non più esistente) al torrione circolare corrispondente all’odierno campanile della chiesa.
Oggi, affacciandosi dalle finestre del muro in pietra della galleria si gode di uno splendido scorcio della piazza della Marina situata appena sotto di noi.
L’Oratorio di Santa Maria in Sellàa
L’itinerario nel cuore di Tellaro si conclude all’Oratorio di Santa Maria, una costruzione sorta originariamente per scopi militari per poi diventare uno dei luoghi di culto più antichi del borgo ligure.
Donato nel 1630 alla Confraternita dei Battuti di Santa Maria, oggi è un edificio sconsacrato e di proprietà del Comune di Lerici. È sede di mostre ed altri eventi, particolarmente gettonato poi per chi vuole sposarsi con rito civile, d’altronde dal sagrato si apre un panorama incredibile sul Golfo dei Poeti.
Come raggiungere Tellaro (e le sue spiagge) da Lerici
Tellaro si trova a circa 4 Km ad est di Lerici e vi si arriva percorrendo l’unica strada carrabile della zona che, snodandosi a picco sul mare, si conclude proprio nel borgo ligure.
Vi potete giungere in macchina ma, data la posizione geografica ed i pochissimi parcheggi presenti in loco, è un’opzione che vi sconsiglierei. Eventualmente, potreste verificare se le strutture ricettive a Tellaro siano fornite di posti auto privati.
Il modo più rapido per arrivare a Tellaro da Lerici è tramite il servizio bus navetta in partenza/arrivo dalla piazza del comune. L’altra fermata prevista è in Piazza Garibaldi, ma soltanto all’andata. Il capolinea a Tellaro è all’altezza della piazza ubicata ai piedi della Chiesa parrocchiale di Stella Maris. Il viaggio dura 15 minuti circa, i biglietti vanno comprati nelle tabaccherie e punti vendita autorizzati.
Gli orari sono disponibili qui.
Date le distanze, è infine possibile raggiungere Tellaro a piedi partendo dal centro storico di Lerici. Parte del percorso segue la strada carrabile, prestate quindi attenzione ai veicoli di passaggio. Inoltre, tramite questa via si può accedere alle cale ed alle spiagge che sorgono tra le due località, mi riferisco ad esempio a Fiascherino ed agli scogli di Trigliano.
Maggiori informazioni a riguardo sono reperibili nella pagina dedicata su Lerici Coast.