Percorrendo la ciclopedonale Maremonti da Framura a Levanto, all’incirca a metà del percorso si arriva a Bonassola, stupendo borgo ligure della provincia di La Spezia racchiuso tra due promontori ed ubicato a pochi Km dalle Cinque Terre.
Date le sue dimensioni ridotte, un giorno è sufficiente per scoprirne i luoghi di maggior interesse. Di seguito vi elenco perciò le cose assolutamente da non perdere a Bonassola con l’aggiunta di alcune informazioni pratiche relative a come arrivare e dove pernottare.
Come raggiungere Bonassola
Il mezzo migliore è sicuramente il treno. La stazione ferroviaria di Bonassola sorge sulla linea Genova-Pisa e vi fermano i regionali diretti verso La Spezia oppure Sestri Levante-Genova.
Per orari e biglietti vi rimando a questa pagina.
Chi arriva in auto deve percorrere l’autostrada A12, uscire a Deiva Marina (da Genova) oppure a Levanto (da La Spezia) e seguire quindi le indicazioni.
Infine, come anticipato all’inizio dell’articolo, a Bonassola transita il sentiero ciclopedonale che collega Framura a Levanto. Entrambe distano poco più di 2 Km dal comune ligure e si impiegano 40-50 minuti circa per spostarsi tra una località e l’altra.
Dove dormire a Bonassola
È un’ottima base per esplorare i dintorni, in primis le Cinque Terre appunto. La maggior parte dei turisti alloggia a Levanto oppure a La Spezia, lasciando quindi intaccata la tranquillità di questo piccolo borgo.
Cosa fare e vedere a Bonassola
Immersa nella vegetazione tipica della macchia mediterranea e “protetta” dai promontori di Punta del Carlino e della Madonnina della Punta, Bonassola vanta un’ampia spiaggia di sabbia e sassolini. Inoltre, grazie alle colline che la circondano, gli escursionisti hanno a disposizione una fitta rete di sentieri che consente di raggiungere sia le località vicine che suggestivi punti panoramici costieri.
Il centro storico
Il tracciato dell’antica linea ferroviaria, adesso riconvertito a percorso ciclopedonale, taglia in due in nucleo urbano di Bonassola affacciandosi direttamente sulla spiaggia cittadina. Bastano pochi minuti quindi per ritrovarsi a passeggiare per le vie e le piazze del centro, sulle quali si affacciano le caratteristiche case decorate con facciate color pastello.
Tra gli edifici più interessanti spiccano la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, costruita nel sec. XVI in onore della patrona di Bonassola, ed il Castello cinquecentesco eretto come difesa dalle frequenti incursioni corsare.
Esso sorge in posizione rialzata appena oltre la stazione ferroviaria ed osservandolo da vicino si può apprezzarne ancora la forma originale, le torri circolari e l’orologio. Dalla terrazza si gode inoltre di una magnifica vista sul borgo ligure. Subito alle sue spalle parte invece il sentiero diretto alla cima panoramica del Monte Rossola.
La spiaggia di Bonassola e l’ex Oratorio di Sant’Erasmo
Durante la stagione estiva vi sono tre stabilimenti balneari e due aree libere. La sua estensione garantisce comunque spazio a sufficienza per tutti e la possibilità di praticare attività all’aria aperta come ad esempio beach volley, surf, pesca sportiva e canoa. Nelle due estremità del golfo la costa si fa più frastagliata, la sabbia ed i sassolini lasciano dunque spazio a scogliere ed insenature.
Sulla passeggiata lungomare si trovano una serie di bar e ristoranti oltre al suggestivo ex Oratorio di Sant’Erasmo. Esso, edificio del secolo XVI e sede della confraternita locale, è altresì il luogo di ritrovo prediletto dei pescatori di Bonassola. Inoltre, in quanto sconsacrato, viene utilizzato per manifestazioni ed eventi di vario genere.
Il “Salto della lepre”
Questa sezione del “Sentiero Verdeazzurro” (percorso che si snoda lungo la costa di levante) è una delle più popolari poiché da Bonassola permette di raggiungere un fantastico belvedere a picco sul mare.
Si parte dal sagrato dell’ex Oratorio di Sant’Erasmo, seguendo la mulattiera che sale sulla destra dell’edificio. Questa sbuca in via Roma, dopodiché si gira a sinistra per poi prendere dopo qualche decina di metri un’altra mulattiera in salita sulla destra. Il sentiero si fa largo tra ulivi, pini marittimi e lecci ma ogni tanto la vegetazione si dirada consentendo di contemplare la baia di Bonassola sotto di noi.
Si arriva presso un’area pic-nic con panche e tavoli in legno, la strada continua sulla sinistra costeggiando alcune casette isolate in direzione di Carpeneggio e Framura. Dopo un tratto in costa si arriva ad un bivio, il “Salto della lepre” – quota 123 m – sorge a poche decine di metri sulla sinistra. Per quel che riguarda le tempistiche, da via Roma servono circa 40-45 minuti per raggiungere il belvedere.
Oltrepassata la staccionata si possono ammirare le rovine di due bunker utilizzati come postazione antiaerea durante la Seconda Guerra Mondiale. Entrambe le attuali piattaforme-terrazze panoramiche precipitano direttamente sul mare, occorre perciò prestare la massima attenzione perché non vi sono protezioni. Il toponimo deriverebbe da una leggenda locale secondo la quale una lepre preferì saltare giù dal dirupo invece di diventare preda dei cacciatori.
La Cappella della Madonnina della Punta
Sbucando in via Roma dalla mulattiera che sale dall’ex Oratorio di Sant’Erasmo, proseguendo sulla sinistra lungo la strada asfaltata si raggiunge uno dei luoghi più suggestivi di Bonassola.
Visibile anche dall’alto, lungo il sentiero che conduce al “Salto della lepre”, la Cappella della Madonnina della Punta venne eretta a fine ‘600 e durante il restauro avvenuto negli anni ‘30 del secolo scorso venne aggiunto il porticato antistante. Da esso e tramite i suoi archi la vista spazia da Punta Mesco al promontorio di Portofino. Una posizione panoramica invidiabile che fa di questa chiesetta una tappa d’obbligo durante la visita della cittadina.