Conosciuta da molti per la Città delle Arti e delle Scienze, Valencia possiede inoltre un centro storico piccolo e caratteristico che offre molti luoghi di interesse da scoprire. Passeggiando tra le vie odierne è ancora possibile osservare i “segni” lasciati dall’occupazione romana ed araba oltre all’influenza dei vari stili architettonici che si sono susseguiti nel passare dei secoli.
Nei tre giorni trascorsi a Valencia, uno intero l’ho dedicato proprio al suo centro storico grazie ad un itinerario studiato ad hoc che ha incluso la visita di monumenti ed aree di interesse particolari.
Curiosi di saperne di più? Eccovi allora la lista con i 6 luoghi da vedere ed alcune attività collaterali che vi permetteranno di calarvi ancora di più nell’atmosfera valenciana. Segnalo anche la possibilità di partecipare ad una serie di attività particolari per approfondire la storia di Valencia e scoprire le varie curiosità che la riguardano.
Nella seconda pagina dell’articolo troverete poi alcune informazioni pratiche sui voli dall’Italia e la mia esperienza al Casual Hotel Vintage Valencia, la base ideale per visitare la città ed i dintorni.
1) Cosa vedere a Valencia in un giorno: la Iglesia de San Nicolás
La visita comincia nel barrio del Carmen, nel cuore della Valencia medievale. Il quartiere, che una volta non godeva certo di buona fama, oggi si è convertito in una delle zone assolutamente imperdibili per merito della sua atmosfera e dei numerosi locali dove tapeare a prezzi contenuti.
Il gioiello architettonico-artistico della zona è la Iglesia de San Nicólas, una delle chiese parrocchiali di Valencia e fondata direttamente da Giacomo I nel 1238 in seguito alla liberazione della città dalla dominazione araba. Intitolata a due santi – Nicola di Bari e Pietro Martire – e definita la Cappella Sistina di Valencia, è stata per me la più bella sorpresa della visita della città. Questo perché, sebbene vi fossi stato altre due volte, la chiesa ha riaperto i battenti soltanto nel 2016. Sono stati necessari infatti lunghi lavori di restauro a causa dei gravi danni provocati dalla Guerra Civile Spagnola.
Dichiarata Monumento Storico-Artistico Nazionale nel 1981, la Iglesia de San Nicólas rappresenta il connubio perfetto tra il gotico valenciano dell’architettura esterna e lo stile barocco delle decorazioni interne con gli oltre 4.000 m2 di affreschi realizzati tra il 1600 ed il 1700. Ecco perché una volta entrati trascorrerete la maggior parte del tempo tenendo lo sguardo all’insù per contemplare la bellezza dei dipinti.
La Chiesa, affacciata in calle Caballeros ed utilizzata ancora oggi come luogo di culto, apre dal martedì al venerdì dalle 10:30 alle 19, il sabato dalle 11 alle 18:30 e la domenica dalle 13 alle 19. Il biglietto intero costa 5€, quello ridotto (pensionati, disabili, studenti, famiglie numerose, possessori della Valencia Tourist Card) invece 4€. In entrambi i casi è compresa l’audioguida, secondo me davvero utile per conoscere a fondo i segreti della chiesa.
È altresì possibile l’acquisto dei biglietti online – includono già l’audioguida in italiano – tramite questa pagina.
2) Cosa vedere a Valencia in un giorno: la Cattedrale di Valencia ed il Miguelete
La Cattedrale di Valencia domina il centro storico poiché si affaccia su ben tre piazze e per questo è un punto di partenza perfetto per esplorarlo.
Qui originariamente vi era un tempio romano, successivamente una moschea ed infine il santuario. Edificato tra il 1262 ed il 1429, in realtà ha subito modifiche ulteriori pure nei secoli successivi e ciò lo si può notare soprattutto all’esterno, grazie in particolare agli stili presenti nei tre portali d’accesso:
- Puerta del Palau, in stile romanico e realizzata nel secolo XIII, è la parte più antica della Cattedrale ed è rivolta verso il Palazzo Arcivescovile;
- Puerta de los Apostoles, del secolo XIV ed in stile gotico, si affaccia su Plaza de la Virgen;
- Puerta de los Hierros, costruita nel secolo XV in stile barocco ed è dove oggi si entra, lato Plaza de la Reina.
Internamente, ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la “sobrietà” delle tre navate a cui si contrappongono le decorazioni – sempre però seguendo uno stile armonico – delle varie cappelle laterali dedicate ai Santi. Una menzione speciale la merita poi l’abside ed il suo cielo stellato… semplicemente meraviglioso!
Tra le varie cappelle presenti, la Capilla del Santo Cáliz è quella che sicuramente attira il maggior numero di persone. Qui si può ammirare infatti quello che viene ritenuto essere l’autentico Sacro Graal, cioè il calice che Gesù utilizzò nell’ultima cena. È l’unico ad essere riconosciuto ufficialmente dal Vaticano, al punto che sia Giovanni Paolo II che Benedetto XVI lo usarono per la celebrazione della messa in occasione della loro visita a Valencia.
La Cattedrale è visitabile dalle 10 alle 18 durante la settimana, dalle 14 alle 18:30 la domenica. Il biglietto intero costa 7€ oppure 6,30€ per chi ha la Valencia Tourist Card. L’audioguida è inclusa e va lasciato in cassa un documento d’identità come “deposito di sicurezza” per la durata della visita. Segnalo che se avete con voi degli zaini, quelli più voluminosi vanno messi in appositi box vicino all’entrata. Il personale incaricato vi spiegherà comunque tutto, anche in italiano.
Una volta riconsegnata l’audio-guida, prima di uscire vi suggerisco di salire sul Miguelete, la torre campanaria più famosa del capoluogo spagnolo.
La “scalata” non è particolarmente impegnativa, sebbene i 207 scalini siano piuttosto stretti. Diciamo che l’inconveniente maggiore può essere l’incrocio con chi viene dalla direzione opposta. In ogni caso, la fatica verrà totalmente ripagata dal panorama della città che si ha una volta giunti in cima, a 51 m d’altezza. Avrete Valencia ai vostri piedi, da dintorni della Cattedrale fino al mare, con la possibilità di scorgere anche gli edifici di Calatrava della Città delle Arti e delle Scienze.
Un solo “piccolo” avvertimento: prestate un minimo di attenzione nel sostare sotto la campana, quando suona… si sente molto bene!
Ma sapete da dove nasce il termine Miguelete, o Micalet in valenciano? I lavori per la costruzione del campanile iniziarono nel 1381 e la campana suonò ufficialmente per la prima volta il 29 settembre 1418, giorno dedicato a San Michele.
La salita costa 2€ oppure 1€ con la tariffa ridotta.
3) Cosa fare a Valencia in un giorno: la pausa pranzo al Mercado Central
In meno di dieci minuti raggiungo il Mercado Central, il luogo adatto per una pausa pranzo low cost ma di qualità.
E, visto che pure l’occhio vuole la sua parte, il mercato di Valencia – uno dei più grandi d’Europa – è ancora più bello perché è ospitato all’interno di un palazzo Art Nouveau del 1928 in cui risaltano le grandi vetrate, le ceramiche e le cupole.
All’interno vi sono quasi 1000 bancarelle presso le quali si possono comprare pesce fresco, affettati e salumi, carne, spezie, frutta, dolci e tanti altri prodotti. Vi è pure un bar dove tapeare anche se comunque in diversi posti è possibile acquistare qualcosa para llevar. Ne ho subito approfittato optando per un cono di jamón (amo il prosciutto iberico!), un hamburger, un paio di churros ed infine una spremuta. Il prezzo complessivo? 6€
4) Cosa vedere a Valencia in un giorno: le Torri Quart e Serranos
Nel 1865 è stata abbattuta la cinta difensiva medievale di Valencia e con essa sono andate perse dieci delle dodici porte d’accesso. Le due superstiti non solo oggi sono visitabili ma sono pure fantastici belvedere sulla città. Ed io, che adoro andare alla ricerca di luoghi panoramici, non potevo farmele di certo sfuggire.
Le torri di Quart sono state innalzate tra il 1441 ed il 1460 e tutt’oggi si possono osservare sui torrioni le tracce lasciate dalle cannonate risalenti alla Guerra di Indipendenza del 1808 contro le truppe napoleoniche. La struttura si trova nel lato occidentale rispetto alla Cattedrale e vi si arriva a piedi in 10 minuti percorrendo calle Caballeros.
Le torri di Serranos, a nord rispetto al centro storico, si affacciano sui giardini del Turia ed all’orizzonte si riescono ad intravedere alcuni degli edifici della Città delle Arti e delle Scienze. Costruite in stile gotico (come le “sorelle”) tra il 1392 ed il 1398, ogni anno a fine febbraio sono teatro della Crida, l’evento che annuncia l’inizio imminente delle Fallas. Difatti, in tale occasione la Fallera Mayor di Valencia “riunisce” gli abitanti ed i turisti per invitarli a prendere parte alle celebrazioni.
Entrambe le torri aprono dal lunedì al sabato dalle 9:30 alle 19, la domenica ed i festivi chiudono invece alle 15. L’ingresso intero costa 2€, il ridotto 1€ mentre chi ha la Valencia Tourist Card entra gratis.
5) Cosa vedere a Valencia in un giorno: la Lonja de la Seda
L’ultima attrazione del centro storico di Valencia vista in giornata è la Lonja de la Seda, situata davanti al Mercado Centrale. Potrei tranquillamente dire di essermela “conservata” per il gran finale dato che è considerata l’orgoglio della città. Essa rappresenta infatti il massimo esempio del gotico valenciano, è il simbolo del secolo d’oro del capoluogo spagnolo e per questo nel 1996 l’Unesco l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità.
Nel corso del secolo XV l’industria della seta ebbe un notevole sviluppo, favorito anche dalla posizione geografica strategica della città, crocevia fondamentale di numerose transazioni economiche.
Dalla biglietteria si accede al patio interno, dominato dal Torreón, la torre che anticamente veniva adoperata come carcere per i commercianti indebitati. Dal cortile inizia la visita che include quattro degli ambienti originali:
- il Salón de Contratación, probabilmente il più famoso, è formato da 24 colonne elicoidali alte 16 m che sostengono le rispettive volte a crociera… qui dentro ho perso la cognizione del tempo perché troppo affascinato dagli scorci architettonici e dalle relative prospettive;
- il Pabellón del Consulado, sede dell’omonima istituzione creata nel secolo XIII per il controllo degli affari marittimi;
- il salone del Tribunale del Commercio, caratterizzato dal soffitto rivestito in legno lavorato, dove è possibile sedersi per guardare un breve documentario che racconta la storia del palazzo ed i lavori necessari per la sua ristrutturazione;
- la Camera del Consolato, l’unica sala visitabile del piano superiore, dove oltre al soffitto in legno risaltano le mattonelle del pavimento che creano quasi un’illusione ottica.
La Lonja de la Seda è aperta dal lunedì al sabato dalle 9:30 alle 19, la domenica ed i festivi dalle 9:30 alle 15. Il biglietto intero costa 2€, quello ridotto 1€, per i possessori della Valencia Tourist Card invece è gratuito.
6) Cosa vedere a Valencia in un giorno: a piedi per il centro storico
Date le dimensioni piuttosto limitate, il centro storico di Valencia lo si gira comodamente a piedi. Ciò è stupendo poiché consente di esplorarlo con calma, con la possibilità quindi di ammirarne le vie più affascinanti e pure le piazzette nascoste, dove la maggior parte dei turisti non arriva.
Di seguito vi propongo l’itinerario che ho fatto di giorno e poi la sera, il momento giusto per calarsi nell’atmosfera valenciana e mescolarsi con la sua gente che va di tapeo da un bar all’altro, una sorta di pellegrinaggio laico senza sosta.
Punto di partenza è la Estación del Norte, la stazione ferroviaria da cui partono i treni di media-lunga distanza e quelli regionali (cercanía) usati prevalentemente dai pedolari. Cominciare oppure finire il viaggio è un’esperienza particolare perché ci si trova in un autentico gioiellino dell’Art Nouveau.
A pochi passi dalla stazione vi è la Plaza de Toros, antico teatro delle corride ed oggi usato per occasioni speciali quali le Fallas.
Il passato di questa arena è custodito nel Museo Taurino. Qui potrete saperne di più sulla storia e le tradizioni legate alla tauromachia locale oltre a poter ammirare una vasta collezione di reperti risalenti ai secoli XIX e XX. Il museo è visitabile dal martedì al sabato dalle 10 alle 19, il lunedì e la domenica dalle 10 alle 14. Il biglietto intero costa 2€, il ridotto 1€, la visita guidata con inclusa l’arena 12€ mentre chi ha la Valencia Tourist Card ha diritto ad uno sconto del 50%.
Lasciando alle spalle la stazione e percorrendo Avenida Marqués de Sotelo si sbuca in Plaza del Ayuntamiento, sorta sulle ceneri di un precedente palazzo arabo ed oggi emblema della Valencia del XX secolo. Ciò per merito del maestoso palazzo che ospita il Municipio del 1905 ed impreziosito da decorazioni e balaustre. Oltre ad ospitare il museo della città, viene usato per eventi ufficiali in cui personalità quali la Famiglia Reale e le falleras si affacciano dal balcone principale.
Attraversata la piazza si giunge al cospetto di un altro edificio che in quanto a splendore artistico non ha nulla da invidiare al Municipio: è il palazzo delle Poste in stile neoclassico costruito nel 1923.
Se l’intera area incanta di giorno, di notte se possibile è ancora più stupenda, merito anche della fontana e dei suoi giochi di luce e colori.
Passiamo poi alla Cattedrale di Valencia, i suoi dintorni infatti offrono una serie di luoghi di interesse in cui vale la pena dedicare un po’ di tempo. È il caso ad esempio della Plaza Redonda, del XIX secolo, caratterizzata da fontana al centro circondata dalle arcate unite da una tettoia. A meno che non siate amanti del mercatino delle pulci della domenica, il mio suggerimento è di venire qui negli altri giorni della settimana, quando l’afflusso dei curiosi è decisamente minore.
Un luogo che mi ha colpito particolarmente è la Basílica de la Virgen de los Desamparados, basilica a cui gli abitanti sono sinceramente legati e dedicata alla Vergine degli Abbandonati. Unita alla Cattedrale tramite un arco rinascimentale, al suo interno si può visitare la cappella in cui è conservata un’ampolla contenente del sangue di Giovanni Paolo II.
Lo scorcio migliore delle due Chiese lo si ha dalla Plaza de la Virgen, senza dubbio la piazza più importante del centro di Valencia. Qui, o meglio davanti alla Puerta de los Apostoles, ogni giovedì si svolge il Tribunal de las Aguas. Si tratta di un rito con il quale otto agricoltori-giudici incontrano i propri confratelli e discutono a riguardo del corretto funzionamento dei canali della huerta. Solitamente la disputa dura pochi minuti e poi le parti in causa si congedono dandosi l’appuntamento al giovedì successivo.
Una via molto bella che dovreste includere nel vostro itinerario è calle de Caballeros, ricca di locali ed impreziosita da edifici di rilievo come il Palacio de la Generalitat, l’antico Parlamento del Regno di Valencia, e la già citata Iglesia de San Nicolás.
La via sfocia in Plaza Tossal, vivace crocevia con locali e murales che conduce a est verso i giardini del Turia, a nord verso le Torri di Quart ed infine a ovest verso il Mercado Central ed il Palazzo della Lonja.
Questo è il resoconto della mia giornata trascorsa nel centro storico di Valencia. Con il tempo a disposizione, per forza di cose ho dovuto fare una selezione tra le attrazioni, i monumenti ed i musei che la città spagnola ha da offrire. Ma è per questo che tornerò 🙂
Nel frattempo, guardate qui sotto per scoprire cos’altro si può fare in città:
In ogni caso, per avere ulteriori informazioni su alloggi, visite guidate, escursioni e quant’altro, vi rimando al sito ufficiale in italiano dell’Ente del Turismo di Valencia.
–> Dove dormire a Valencia ed i voli dall’Italia