L’escursione nel Golfo del Tigullio che vi propongo nelle prossime righe è un itinerario storico – oltre che panoramico – che racconta la secolare estrazione dell’ardesia nella zona costiera tra Chiavari e Lavagna.
Dal centro storico di quest’ultima partono una serie di sentieri che si snodano lungo le alture della Val Fontanabuona e che consentono di percorrere alcuni tratti delle antiche vie delle portatrici di ardesia. Nel frattempo si godono bellissimi panorami sul Mar Ligure ed il litorale tra Sestri Levante e Portofino.
Per altri itinerari da fare in questa zona vi suggerisco la lettura del volume “Golfo Paradiso, Portofino e Tigullio” di Andrea Ferrando ed Andrea Parodi.
Trekking da Lavagna sulla “Via dell’Ardesia” con l’Anello della Basilica dei Fieschi e del Monte San Giacomo
La camminata non presenta difficoltà di rilievo, si procede infatti prevalentemente tra scalinate e creuze che costeggiano oliveti e muretti a secco. È comunque consigliabile un minimo di allenamento, l’abbigliamento e l’attrezzatura adeguate dal momento che il dislivello medio è di 550 m e la quota più elevata raggiunta nel mio caso è il Monte Rocchette a 701 m.
Come scritto all’inizio, vi sono diversi sentieri percorribili da Lavagna e la relativa mappa è consultabile in questa pagina. Di seguito vi elenco le tappe della mia escursione, ovviamente si possono seguire vie alternative a seconda dei vostri interessi e del tempo a disposizione.
Partenza dal lungomare di Lavagna
La stazione ferroviaria si affaccia sul litorale cittadino e sorge sulla tratta Genova-Pisa, inoltre vi fermano quotidianamente alcuni treni della linea a lunga percorrenza Milano Centrale-La Spezia Centrale.
Arrivo di buon mattino e così, prima di mettermi in marcia, faccio due passi nel centro storico di Lavagna arrivando davanti alla Basilica di Santo Stefano. Essa si affaccia sulla suggestiva Piazza Guglielmo Marconi e qui comincia la via n. 2 diretta a Cogorno.
Arrivo alla Basilica dei Fieschi
La camminata che intendo fare comincia nei pressi della Basilica dei Fieschi e perciò devo raggiungere il comune confinante di Cogorno. Esso dista 2,8 Km dalla Basilica di San Stefano, a piedi ho impiegato 35 minuti circa.
L’alternativa è l’autobus. In questo caso consiglio però di scendere alla stazione di Chiavari e prendere la linea 31 per San Salvatore, frazione di Cogorno da dove parte l’anello del M.te San Giacomo. Gli orari sono disponibili qui.
La Basilica di San Salvatore dei Fieschi prende il nome del borgo in cui sorge e venne eretta nel 1244 per volontà di papa Innocenzo IV. Il pontefice infatti era un discendente della nobile famiglia dei Fieschi, che proprio in quell’epoca controllava la Val Fontanabuona e gran parte della Val d’Aveto.
La Chiesa è uno dei monumenti medievali più importanti della Liguria di Levante, con elementi architettonici di stile romanico-gotico. Spiccano in particolare le fasce alternate di marmo bianco ed ardesia della facciata e la massiccia torre quadrangolare con quadrifore che serviva per avvistare le possibili incursioni nemiche dalla costa oppure dall’entroterra.
La Basilica si affaccia su Piazza Innocenzo IV, dove si trovano altri edifici di rilievo quali l’ex Oratorio di San Salvatore ed il Palazzo Comitale dei Fieschi.
Un angolo di silenzio e tranquillità, ideale per raccogliere le energie prima di mettersi in marcia.
Anello di San Salvatore dei Fieschi e del Monte San Giacomo
Ritornato sulla strada carrozzabile, supero il cimitero per imboccare poi la stradina privata sulla destra. Subito sulla sinistra è posto il cartello che indica la “Via dell’Ardesia” ed i relativi sentieri del San Giacomo.
La segnaletica è presente lungo tutto il tragitto, esso ripercorre per gran parte la via dove in passato transitavano le donne che trasportavano a valle sul loro capo le lastre di ardesia estratte dalle cave e che potevano pesare fino a diverse decine di chilogrammi. Un’attività quotidiana immane e faticosa, a maggior ragione se si pensa al dislivello di circa 550 m che le lavoratrici dovevano affrontare.
All’andata si segue il sentiero 10b, esso procede tra scalinate e tratti lastricati che attraversano muretti a secco ed oliveti regalando scorci panoramici su Lavagna. La via taglia svariate volte la carrozzabile che conduce a Breccanecca (frazione di Cogorno), l’ultimo pezzo in salita invece è su asfalto ed arriva alla Cappella del Monte San Giacomo, a 547 m d’altezza.
Dalla Basilica dei Fieschi ho impiegato 1h 45m circa.
Dopo una meritata pausa ristoro nell’area pic-nic sistemata a lato della cappella, per completare l’Anello del Monte San Giacomo ci si immette sul sentiero 10a detto “delle Camalle” che scende nella boscaglia su tracciato lastricato.
Ascesa al Monte Rocchette
Io invece voglio seguire un altro itinerario e così, lasciati il piazzale e la Cappella del M.te San Giacomo alle spalle, prendo la stradina asfaltata superando un gruppo di ripetitori sulla destra. Dopo poche decine di metri ricomincia lo sterrato e, una volta entrato nel sottobosco, seguo il sentiero 1B per le cave a cielo aperto.
Inizia adesso un bel tratto panoramico, cammino infatti sempre in cresta lungo la Costa San Giacomo. Affronto alcuni piccoli saliscendi e mi fermo all’altezza dell’area decollo parapendio per godermi l’ampia vista sulla costa di levante, dal promontorio di Portofino alla penisola di Sestri Levante passando per Chiavari e Lavagna separate tra loro dal fiume Entella.
Proseguo verso la cima del Monte Rocchette – 701 m di quota – e poi costeggio alcune cave di ardesia fino a raggiungere Colla (655 m), uno spazio erboso crocevia di sentieri e belvedere sul litorale da una parte e sui monti dell’entroterra dall’altra. Appena a sinistra del tracciato da dove provengo è stata realizzata una piccola cappella votiva, nell’area circostante si può sostare per uno spuntino o semplicemente per riposarsi.
Andando dritti si arriva al M.te Capenardo (695 m) e volendo si prosegue fino a scendere verso Sestri Levante (ne parlo in questo articolo), per ritornare a Lavagna bisogna girare a destra nel bosco.
Discesa a Lavagna passando per Santa Giulia
Il tratto iniziale è composto da scalini irregolari in pietra ed è piuttosto ripido in certi punti. Poco dopo aver lasciato sulla sinistra dei ruderi, sbuco sulla strada asfaltata e la attraverso per scendere sulla scalinata. Il segnavia di riferimento è un “pallino rosso”.
Si continua a perdere quota costeggiando gruppi di case e percorrendo mulattiere tra oliveti. Eccomi quindi a Santa Giulia, frazione di Lavagna a 250 m d’altezza. Dal piazzale della chiesa posso apprezzare tutta la bellezza del paesaggio del levante ligure, in special modo della vicina penisola di Sestri Levante.
Tornato sulla strada asfaltata, procedo verso destra fino ad una casa rosa. Sulla sua sinistra ritrovo la scalinata per Lavagna e, oltre al segnavia già indicato, adesso compare anche quello del “Sentiero Liguria”. Da qui in avanti non resta che scendere seguendo le indicazioni sempre presenti. Passata la frazione San Benedetto si giunge in Via Monte e infine da lì in pochi minuti alla stazione FS di Lavagna.
Per quel che riguarda i tempi di percorrenza, da Colla ho impiegato poco più di 1h 30m.
Per conoscere altre escursioni nella Liguria di levante potete consultare questa sezione del blog.