Se oggi Edimburgo è una città accogliente e considerata tra le migliori al mondo per quanto riguarda la qualità della vita… in passato non era proprio così, anzi. Nei secoli scorsi, a cavallo soprattutto tra il 1500 ed il 1700, la capitale scozzese è stata il teatro di storie misteriose, superstizioni, caccia alle streghe e tanti fenomeni paranormali. Non sorprende quindi che la città sia considerata la più infestata al mondo così come il fatto che la sua Università abbia una cattedra di parapsicologia.
Da queste parti quindi il tema è preso davvero sul serio e durante la visita della città – suggerisco di dedicarle almeno due giorni – dovreste includere qualche tappa nella Edimburgo misteriosa. Potete farlo approfittando del tour dei fantasmi in italiano proposto da Scozia Tour, un itinerario in notturna che si snoda tra alcuni dei luoghi più emblematici del passato burrascoso della capitale.
Tour dei fantasmi di Edimburgo in italiano
La nostra guida è stata Ayrton, un ragazzo preparatissimo che in due ore ha saputo magistralmente riassumere circa due secoli di storia. Non starò qui ad illustrarvi l’intero percorso che abbiamo fatto, altrimenti vi rovinerei la sorpresa, piuttosto mi concentrerò su alcuni degli aspetti che mi hanno incuriosito maggiormente.
Per capire come mai Edimburgo fosse una città tanto pericolosa bisogna partire dalla battaglia di Flodden, combattuta il 9 settembre 1513 nel nord dell’Inghilterra tra scozzesi e gli inglesi. I primi furono pesantemente sconfitti e decimati, tra i morti infatti la maggior parte era di Edimburgo e vi fu lo stesso re Giacomo IV. Inoltre, temendo un’imminente invasione da sud, venne deciso di costruire un nuovo muro a protezione di Edimburgo. Il Flodden Wall chiuse la città su tre lati, mentre il quarto veniva “coperto” dal Nor Loch, situato dove oggi si estendono i giardini di Princes Street. Il muro rimase in piedi fino al XVIII° secolo e sancì la divisione – non solo urbana – tra Edimburgo ed il resto del “mondo”. In un’area così ridotta si calcola che nel 1560 vi abitassero circa 10.000 persone e con ciò è facile immaginare le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui vivevano i residenti.
Una città chiusa dentro le mura non può che crescere “verticalmente” dato lo spazio limitato. Ecco perché i palazzi attorno al Royal Mile sono alti, degli autentici grattacieli per quell’epoca. Inoltre, la costruzione di edifici senza seguire un progetto urbano regolare ha portato alla riduzione degli spazi tra le abitazioni lasciando così viuzze e cortili interni. In questa maniera sono nati i close, inizialmente se ne contavano circa 400 ma oggi ne sono rimasti una settantina. Il loro nome deriva dal fatto che, per cercare di tenere la situazione quanto più sicura possibile, di sera venivano chiusi e vi potevano accedere solamente coloro che possedevano le chiavi. Ogni close poi veniva rinominato a seconda della presenza o meno di un “inquilino” importante oppure dell’attività professionale esercita dalla maggior parte dei residenti.
Oltre a tutto ciò, i closes erano il rifugio preferito di delinquenti e di quelle persone che non trovavano posto nella società e quindi erano luoghi decisamente pericolosi. Ed è così che, in maniera quasi naturale, col passare degli anni sono nate delle storie legate a presenze sinistre e fenomeni inspiegabili che accadevano proprio nei dintorni del Royal Mile.
Ma ve li lascio scoprire direttamente a voi quando sarete lì 😉
La Old Town e la New Town sono collegate dal North Bridge, un ponte realizzato alla fine dell’800 che prese il posto di quello più antico costruito il secolo precedente. Nonostante l’abbia attraversato svariate volte, non sapevo che fosse conosciuto come il “ponte del diavolo” e la nostra guida Ayrton ci ha spiegato il perché. Anche in questo caso, il suo nomignolo deriva da sfortunate coincidenze, morti e superstizioni dell’epoca.
Dopodiché raggiungiamo la collina di Calton Hill, uno dei luoghi più famosi e visitati di Edimburgo. Tuttavia, in passato è stato teatro di esecuzioni pubbliche assieme ad altre location come Grassmarket, la grande spianata davanti al Castello di Edimburgo oppure il Nor Loch.
L’ultima tappa del tour è all’Old Calton Burial Ground, il cimitero costruito nel XVIII° secolo e situato poco prima di Calton Hill. A proposito di questi luoghi, dovete sapere che qui in Scozia ne hanno una concezione totalmente differente dalla nostra. Difatti, ad eccezione di alcuni particolari (come quelli di “guerra”), sono aperti 24/24 e sono considerati alla stregua di parchi pubblici. Non sorprendetevi se quindi di giorno trovate delle persone che leggono un libro seduti sull’erba oppure fanno un pic-nic… è assolutamente normale!
Nel cimitero che abbiamo visitato si possono osservare alcune tombe celebri, come ad esempio il mausoleo dove riposa il filosofo David Hume oppure altre particolari come quella dedicata ai caduti della guerra civile americana nella quale combatterono svariati soldati scozzesi. Riconoscerete il monumento funebre poiché è sormontato dalla statua di Abraham Lincoln.
Ma il motivo per il quale si visita il cimitero di notte è perché al suo interno vi “riposa” un defunto di cui si racconta che abbia avuto una triste fine, ossia il pittore David Allan. Difatti, egli subì un attacco di epilessia che lo mandò in coma e così si pensò che fosse morto, a quell’epoca infatti tale malattia era sconosciuta. Purtroppo per lui, fu un malore temporaneo e si svegliò già sepolto. Sulla parte posteriore della lapide si può osservare qualcosa che sembra essere la faccia morente dell’artista. Sarà vero oppure è solamente suggestione?
Questo è l’itinerario che abbiamo fatto in circa 2 ore, ho volutamente tralasciato molti particolari riguardanti storie, leggende e fantasmi… meglio sentirsele raccontare dal vivo e posso assicurarvi che ne varrà la pena 😉
Informazioni pratiche sul tour dei fantasmi di Edimburgo con Scozia Tour
Il punto di ritrovo è nel Royal Mile in High Street, n. 190 (poco prima della Cattedrale di St Giles). Il tour parte alle 21 e si conclude attorno alle 23, è preferibile comunque trovarsi sul luogo indicato 10-15 minuti prima dell’inizio della visita.
Il tour dei fantasmi viene effettuato tutti i giorni durante il periodo estivo mentre nel resto dell’anno vi possono essere delle variazioni. In ogni caso, potete visualizzare il calendario completo al momento della prenotazione.
Nonostante il tema, il tour non fa assolutamente paura e quindi anche le persone più sensibili (come il sottoscritto) ne usciranno incolumi. Assieme a me c’era una famiglia con due bambini piccoli e Ayrton ha saputo magistralmente adattare il contenuto delle sue spiegazioni in modo da non impressionarli affatto. Detto ciò, il tour non è consigliato ai minori di 5 anni.
Potete prenotare il vostro tour in anticipo già da casa, soprattutto in alta stagione visto che è uno dei percorsi più richiesti dai turisti che visitano la città. Per procedere dovete visitare questa pagina dedicata. Vi segnalo inoltre che Scozia Tour propone un altro itinerario a piedi in italiano molto interessante alla scoperta della Old Town di Edimburgo.
Ne parlo approfonditamente in questo articolo e sempre tramite esso potete prenotarlo: https://checkinblog.it/cosa-vedere-royal-mile-edimburgo-scozia/.