La baia di San Fruttuoso si trova all’interno del comune di Camogli ed è uno dei luoghi più scenografici della Liguria. D’altronde non potrebbe essere altrimenti, specie considerandone la storia, le modalità d’accesso e l’indiscutibile bellezza paesaggistica.
L’obiettivo di questo articolo è fornirvi tutte le informazioni utili per organizzare al meglio la vostra escursione e trascorrere così una giornata indimenticabile.
A mia volta, fonte d’ispirazione è stato il libro “Golfo Paradiso, Portofino e Tigullio“ di Andrea Parodi e Andrea Ferrando.
Come arrivare a San Fruttuoso da Camogli e comuni limitrofi
Vista la mancanza di arterie stradali, la spiaggia e l’Abbazia sono raggiungibili solamente in battello oppure a piedi (ne parlo più avanti).
Nel mio caso, essendovi capitato a fine ottobre e quindi con meno collegamenti attivi data la stagione, ho optato per raggiungere San Fruttuoso partendo da Camogli. Il viaggio dura 30 minuti e prevede una sosta anche nei pressi di Punta Chiappa. In estate vi sono più corse giornaliere, nel resto dell’anno invece queste vengono programmate a seconda dell’orario di apertura dell’Abbazia. Tenete a mente che in caso di condizioni meteorologiche avverse tutti i servizi vengono sospesi. I biglietti si possono acquistare al momento dell’imbarco.
Nei periodi di bassa stagione, l’ultimo battello parte da San Fruttuoso alle 16. In concomitanza con le giornate più corte dell’anno, durante la navigazione potrete godervi la costa e le famose case del lungomare di Camogli illuminate dai primi colori del tramonto. Un momento particolarmente suggestivo che da solo vale il prezzo del biglietto.
Per maggiori dettagli su orari, fermate e tariffe vi rimando al sito internet di Golfo Paradiso.
Ulteriori linee sono operative da altre cittadine vicine, ossia:
- Portofino
- Santa Margherita Ligure
- Rapallo
- Chiavari
- Lavagna
- Sestri Levante
Esse sono servite dall’azienda Servizio Marittimo del Tigullio.
Infine, da Genova e Savona vengono organizzate escursioni giornaliere durante i mesi estivi. Tutte le informazioni sono presenti in questa pagina.
Tutte le località appena citate sono facilmente raggiungibili in treno e perciò vi suggerisco di optare per questo mezzo di trasporto. Se invece volete utilizzare la macchina non vi resta che trovare un parcheggio (molto probabilmente a pagamento…) nei comuni da cui poi vi imbarcherete.
Trekking a San Fruttuoso da Camogli
La baia di San Fruttuoso sorge all’interno del Parco Naturale di Portofino, un’area protetta dal 1935 e dal grande valore paesaggistico, faunistico e floreale. Il territorio è attraversato da una rete di 80 Km di sentieri che si snodano nell’interno e lungo la costa passando per luoghi di grande interesso storico e culturale.
Gli escursionisti possono raggiungere San Fruttuoso da Santa Margherita Ligure, Portofino e Camogli. L’itinerario che vi propongo inizia proprio da quest’ultima località, ovviamente esso è modificabile a vostro piacimento.
1° tappa: Camogli FS-San Rocco (30-40 min.)
Si parte dalla stazione ferroviaria di Camogli, situata a poche decine di metri dal bellissimo centro storico.
Passata la rotonda proseguite in via Nicolò Cuneo raggiungendo la Caserma dei carabinieri, da qui si segue la strada fino al cancello di una villa. Sulla sinistra inizia il sentiero che con i suoi numerosi gradini si fa largo tra muri a secco ed abitazioni. Dopo circa mezz’ora di salita si giunge finalmente alla Chiesa di San Rocco di Camogli, a 291 m di quota.
Qui una sosta è d’obbligo per contemplare la splendida vista che si apre dinnanzi ai propri occhi.
2° tappa: San Rocco-Punta Chiappa (30 min.)
Attraversato il sagrato della chiesa si prosegue in via Mortola costeggiando un tratto di litorale fino a raggiungere una scalinata sulla destra. A questo punto ci si immette nella boscaglia e, dopo aver passato alcune abitazioni, si sbuca dinnanzi alla Chiesa di San Nicolò di Capodimonte, risalente almeno al 1141. Dal piazzale antistante si può godere di un altro meraviglioso scorcio panoramico.
La scalinata continua e conduce al livello del mare, per la precisione a Porto Pidocchio. I ristoranti così come il museo della pesca aprono nella bella stagione e raccontano della tradizione marinara di questo piccolo borgo. Inoltre, i battelli della linea Camogli-San Fruttuoso fermano proprio qui. Ancora pochi minuti a piedi e si arriva finalmente a Punta Chiappa, una lingua di roccia panoramica che dal promontorio di Portofino si protende sul mare. Una personalità illustre che visitò e si innamorò di questa area fu Lord George Gordon Byron. Egli difatti nel 1821 soggiornò nella vicina Villa Gnecco – oggi riconvertita nell’albergo ristorante Stella Maris – e dedicò a Punta Chiappa questa poesia:
C’è un incanto nei boschi senza sentiero
c’è una magia nella spiaggia solitaria
c’è un riparo dove nessuno penetra
in riva al mare profondo,
e nel musicale frangersi delle sue onde.
Non amo meno gli uomini ma più la natura
e in questi miei colloqui con lei
mi libero da tutto ciò che sono o che sono stato
per fondermi con l’universo
e sento ciò che non so esprimere
ma che non so neppure del tutto nascondere.
L’acqua limpida e la conformazione favorevole del fondale attirano variegate specie marine. La zona è quindi un ambiente ideale anche per chi vuole farsi una nuotata oppure praticare lo snorkeling. Da non perdere poi il mosaico raffigurante la Madonna che salva una barca nel bel mezzo della tempesta.
3° tappa: Punta Chiappa-Batterie (45 min.)
Da Punta Chiappa torno indietro sino ad incrociare una deviazione per Batterie. Il pannello lì presente riporta 3 ore di cammino per San Fruttuoso ed effettivamente è proprio così.
L’ascesa si compie tramite un sentiero a zig-zag che si fa largo nella macchia mediterranea seguendo il percorso tracciato dai militari al tempo della Seconda Guerra Mondiale. In diversi punti il terreno è sconnesso, sono stati posizionati comunque dei corrimano per sostenersi. Prestate quindi la giusta attenzione nel non scivolare, specie se nei giorni precedenti ha piovuto molto.
La località Batterie – tra i 170-250 m d’altezza – deve il suo nome alla presenza di postazioni antiaeree ed altre strutture difensive erette in occasione del secondo conflitto bellico. Restaurate recentemente dalla Regione Liguria, oggi suggestivi belvedere nelle cui vicinanze si trovano zone pic-nic. È stato poi allestito anche il Centro Visite “Silvio Somazzi” con lo scopo di tutelare il patrimonio bellico circostante.
Da qui passa anche l’altro percorso diretto a San Fruttuoso, sicuramente uno dei più belli del promontorio ma anche il più complicato a causa di alcuni tratti esposti con passaggi su rocce a strapiombo (non mancano comunque le catene per aiutarvi). I pannelli presenti in loco ne sottolineano la difficoltà e perciò affrontatelo con la massima prudenza.
4° tappa: Batterie-Semaforo Nuovo-Toca (60 min.)
Ben consapevole dei miei limiti opto per la via più tranquilla e quindi continuo la salita fino a Semaforo Nuovo, a 431 m d’altezza. Presso l’edificio – ed il vicino punto di atterraggio per gli elicotteri – sono state installate panche e tavoli e che dire del panorama che si gode stando comodamente seduti. La vista difatti spazia dal Golfo del Tigullio al Golfo del Paradiso con Genova all’orizzonte.
Dopo la pausa ristoro si cammina per 5-10 minuti fino a Toca, importante crocevia di sentieri che attraversano in lungo ed in largo il parco di Portofino.
5° tappa: Toca-Pietre Strette-San Fruttuoso (90 min.)
Il primo tratto è prevalentemente pianeggiante ed avanza in costa passando per alcuni tratti boscosi. Uno degli scorci più belli è sicuramente quello con la Torre Doria ed il campanile dell’abbazia che si iniziano ad intravedere tra la folta vegetazione sotto di noi.
Pietre Strette è un altro importante snodo, in questo caso si segue il sentiero che adesso scende deciso verso la baia di San Fruttuoso. Durante la camminata si costeggia l’Agririfugio Molini, dopodiché, quando l’imponente Torre Doria si staglia all’orizzonte significa che si è finalmente arrivati a destinazione.
Come anticipato all’inizio del paragrafo, il mio itinerario è uno dei tanti che si possono seguire. Per organizzarmi ho preso spunto dal sito internet di Portofinotrek e pertanto lo consiglio anche a voi.
Per quel che riguarda la visita dell’Abbazia e dei suoi dintorni vi rimando invece a questo articolo specifico.