Il Parque del Monasterio de Piedra è stata la mia escursione giornaliera nella provincia di Saragozza. Il viaggio in Aragona mi ha permesso non solo di visitare la città (#checkinSaragozza sui social network) ma anche di scoprire un autentico paradiso naturale del nord della Spagna.
Tra i motivi che mi hanno spinto a scegliere questa meta c’era senza dubbio la voglia di fare una gita fuori porta e di camminare circondato dai colori e dai suoni della natura. Il Parco si è dimostrato assolutamente all’altezza delle mie aspettative, anzi! Senza dimenticare il Monastero, un luogo che vanta una storia quasi millenaria e pure una tradizione culinaria particolare: lo sapevate che qui, per la prima volta nel 1535, si preparò il cioccolato utilizzando il cacao proveniente dal Messico?
Il Parque Natural del Monasterio de Piedra
La passeggiata dura 2/3 ore anche se il tempo sembra trascorrere molto più lentamente, come se ci trovassimo in un’altra dimensione dove sono differenti i ritmi che scandiscono le nostre azioni. Questo è un ambiente protetto dove si ha una grande varietà sia di specie animali che vegetali, creando così un ecosistema unico ed importante per la loro salvaguardia.
Il Parco si sviluppa tra i monti che compongono la catena del Sistema Ibérico ed il paesaggio è stato modellato dall’azione erosiva del fiume Pedra. È così che si può ammirare un’area rigogliosa e fresca, con un’infinità di cascate e rigagnoli che in certi tratti scendono a valle per poi finire in uno dei tanti laghi disseminati qua e là. Non a caso da queste parti si dice che sia l’acqua a marcare il cammino (“Donde el agua marca el camino“).
Lo scorrere dei fiumiciattoli, il rumore tumultoso delle cascate, le gocce d’acqua che cadono dalle pareti delle grotte, il fruscio delle foglie che vengono calpestate e quello più delicato di quando cadono a terra: tutto ciò compone la colonna sonora di sottofondo alla visita del Parque Natural del Monasterio de Piedra. Esso è talmento vasto che difatti la presenza umana è discreta, passa inosservata, e ciò permette di creare un rapporto quasi intimo con l’ambiente.
Quando il sentiero si discosta un po’ dalle pareti rocciose che delimitano l’area, si aprono dei giardini dove rilassarsi ed alcuni dotati pure di giochi per bambini: il periodo autunnale ed il foliage rendono questi spazi ancora più suggestivi e variopinti.

Il Parque Natural del Monasterio de Piedra tra cascate e grotte
Oltre a ciò, lungo il percorso si trovano diversi punti panoramici da cui ammirare a distanza ravvicinata la cascada La Caprichosa (“mirador de la Caprichosa“), quella ancora più imponente della Cola de Caballo alta 50 m (“pie Cola de Caballo“) oppure osservare la valle che si perde all’orizzonte da Gruta Iris (“mirador Cola de Caballo“).



Che dire poi di alcuni tratti dove il passaggio è più “impervio” e ci si addentra nel cuore della roccia: qui anche la luce fatica ad illuminare l’ambiente ed i passi riecheggiano nella penombra e nel silenzio del tunnel.
Ma ecco che all’improvviso si è di nuovo all’aria aperta, la cascata della Cola de Caballo scorre impetuosa davanti ai miei occhi fino a quando le gocce d’acqua non ricoprono le lenti degli occhiali. Non avevo mai assisisto ad uno spettacolo della natura come questo… davvero fantastico!

La leggenda del diavolo del Parque Natural del Monasterio de Piedra
La zona più distante dal Monastero regala un angolo paesaggistico ancora differente ma sempre incantevole. Con una piacevole passeggiata nella penombra si assiste ad un gioco di riflessi nel lago del Espejo in cui si specchiano le punte rocciose che lo circondano. Tra queste spicca maestosa la peña del Diablo, soggetto di una delle varie leggende che riguardano il Monasterio de Piedra: qui vi sarebbe stato uno scontro all’ultimo sangue tra angeli e demoni e la roccia sorgerebbe dove venne ucciso un demone.

Ma la magia del parco naturale non finisce qui: molti altri ancora sono gli scorci panoramici da immortalare ed i sentieri da seguire per perdersi in questo paradiso naturale. Inoltre, in alcuni periodi dell’anno, in una zona all’inizio del percorso si può assistere all’esibizione di volo di uccelli rapaci.
Visita del Monasterio de Piedra
Una volta terminato il giro all’interno del Parco naturale mi aspetta la visita del Monasterio de Piedra. Nel corso della giornata vengono fatti diversi tour guidati al suo interno: io ho scelto quello pomeridiano, alle 15:30, ed è durato un’oretta circa.
La storia del luogo ha inizio nel 1194, quando per volere di Alfonso II di Aragona diversi monaci vi si stabilirono per fondare la Chiesa dedicata a Nuestra Señora de Piedra. Il giro proposto permette di vedere le sale più significative che raccontano la storia del posto così come la vita dei monaci cistercensi.
Passeggiando per il chiostro si osservano i diversi stili architettonici che compongono l’edificio e si notano anche una statua mozzata ed un’altra mancare dal proprio altare: ciò testimonia gli anni di abbandono della zona di cui hanno approfittato i ladri per rubare gli oggetti di valore (vero e presunto).
Sotto i portici si affacciano le stanze dove i monaci si recavano per pregare con la particolarità che soltanto una di queste aveva il privilegio di possedere un “impianto” di riscaldamento, per cui altrove si pregava al freddo ed al gelo!

Da non perdere poi nel refettorio la riproduzione del “Retablo Gótico-Mudéjar Tríptico Relicario“, massimo esempio della pittura gotica locale dove si può assistere al risultato della fusione artistica di elementi cristiani, musulmani ed ebraici. Non a caso i monumenti mudéjar dell’Aragona sono dichiarati beni Unesco dell’umanità.
I musei all’interno del Monasterio de Piedra
Nel Monasterio de Piedra si trovano anche due musei: il primo dedicato al vino di origine controllata e prodotto nella vicina Calatayud ed il secondo dedicato alla storia del cioccolato.
Si può sostare nella sala dove per la prima volta si lavorò il cacao fatto arrivare dal Messico e poi diffuso nel resto di Spagna e d’Europa. Ciò spiega la tradizione dolce di Saragozza con la possibilità di degustare le specialità cioccolatose grazie al Chocopass.

L’Abbazia del Monasterio de Piedra
Completa il tour la visita dell’Abbazia. Di stile tardo romanico del XIII° secolo, vi si accede direttamente dal chiostro e si cammina tra le sue rovine a cielo aperto potendo ammirare il grande abside centrale ed il portico che conduce alla facciata.

I dintorni del Monasterio de Piedra
Una volta ritornato nell’alberata ed “autunnale” plaza Mayor proseguo verso la torre del Homenaje, uno dei primi edifici costruiti ed affiancato dalle mura medievali. Da qui giungo fino alla Cruz de Gayarre, punta estrema dell’area da dove si può ammirare la valle che circonda il Monasterio de Piedra ed il suo parco naturale.


Qui si conclude la gita giornaliera che mi ha portato a scoprire una bellezza naturale inaspettata. Sì perché l’Aragona è una regione dove piove molto poco e ciò si ripercuote sul paesaggio che la caratterizza. Per fare un esempio, quando sono atterrato a Saragozza mi sembrava di essere finito nel bel mezzo del deserto! È per questo che ritrovarmi circondato da cascate, grotte, fiumi e laghi è stato qualcosa di unico e meraviglioso. Nel complesso del Monasterio de Piedra c’è di tutto e per tutti i gusti: dalla natura all’architettura, passando per la storia e la religione, senza dimenticare l’aspetto eno-culinario che lo caratterizza.
Come arrivare al Monasterio de Piedra
Il Monasterio de Piedra si trova a Nuévalos, una cittadina situata a circa 100 km da Saragozza. Vi si arriva comodamente con l’autostrada che collega Madrid a Barcellona (qui siamo più o meno a metà strada).
Nel mio caso, essendo da solo, ho raggiunto questo luogo in autobus partendo dalla stazione di Zaragoza Delicias.
La compagnia che opera il collegamento si chiama Automóviles Zaragoza e le corse vengono effettuate di martedì, giovedì, sabato, domenica ed i giorni festivi. Sul sito si legge che si possono comprare i biglietti online, tuttavia nel mio caso non è stato possibile poiché via email mi hanno detto che il servizio era in fase di sistemazione. Così li ho fatti la sera prima alla biglietteria situata al piano inferiore della stazione Delicias di Saragozza. Il biglietto a/r costa 22€ ed il tragitto dura più o meno 2 ore perché per entrambe le tratte è prevista una sosta di 30 e 40 minuti alla stazione degli autobus di Calatayud (prima si fanno altre fermate in paesini sperduti nei pressi dell’autostrada ma comunque le deviazioni portano via pochi minuti).
Per quanto riguarda il Monasterio de Piedra, l’autobus arriva davanti all’ingresso e sempre qui riparte alle 17 (siete puntuali visto che è l’unica corsa!). Nei pressi della biglietteria ci sono due ristoranti: entrambi propongono il loro menù del giorno a tariffe speciali, quello all’altro lato della strada è più economico ed inoltre potete sfruttare il chocopass (io ho scelto una cioccolata calda al cocco); l’altro è appena dietro il negozio dei souvenir ed è più caro (l’ambientazione si fa pagare!).
Prezzi dell’entrata al Parque del Monasterio de Piedra
L’ingresso per gli adulti costa 16€ e comprende sia il parco che la visita guidata del monastero. Suggerisco però di comprare il biglietto da casa, direttamente dal sito internet del Monasterio de Piedra, avrete così uno sconto del 10% sulle tariffe disponibili anche per bambini ed anziani.
Tra il Monasterio de Piedra e Saragozza: tappa a Calatayud
Ciò permette, se non si è troppo stanchi al ritorno, di fare un giro per il carino centro storico di Calatayud. La fermata degli autobus è a pochi passi dalle vie più centrali e ne ho approfittato per arrivare in plaza de España ammirando prima la Chiesa della Colegiata del Santo Sepulcro e la sua facciata illuminata dal rosso del tramonto.
Ho poi apprezzato le case colorate con tonalità tra l’azzurro ed il rosso mattone che ravvivano le stradine di Calatayud.
