Itinerari e consigli per viaggi lenti

Scali di alaggio Titanic Slipways a Belfat (Irlanda del Nord)

Belfast e Titanic, itinerario tematico per scoprire la storia della “Nave dei sogni”

Da grande appassionato delle vicende riguardanti questo transatlantico, in occasione del viaggio in Irlanda del Nord non potevo farmi sfuggire l’occasione di visitare i luoghi legati all’RMS Titanic. Infatti, la nave è stata ideata e costruita proprio a Belfast. Ciò mi ha permesso di conoscere un altro aspetto della storia della città, legato al suo glorioso passato marittimo.

Oggi, il Museo del Titanic è l’attrazione principale della città e ne ha in parte sancito la rinascita in chiave turistica dopo un lungo periodo di crisi causato dal conflitto nordirlandese.

L’itinerario che vi propongo nelle prossime righe prende spunto dal “Titanic Trail”, un percorso tematico che parte dal centro e raggiunge il quartiere dei cantieri navali.

 

 

 

Breve storia del Titanic: dalle origini fino alla partenza da Belfast

Oltre ad essere stata il centro dell’industria nazionale del lino, della produzione del tabacco e della fabbricazione delle corde, la capitale dell’Irlanda del Nord è stata pure il più importante cantiere navale del mondo tra la fine del secolo XIX ed i primi decenni del secolo XX.

Qui operava la Harland and Wolff, tra i migliori cantieri di costruzione dell’epoca. Ad inizio Novecento, il suo presidente Lord William James Pirrie ambiva a realizzare le navi più grandi e lussuose mai viste al mondo e la sua visione venne “sposata” da Bruce Ismay, amministratore delegato della White Star Line.

I due concordarono sulla costruzione di tre enormi navi gemelle con stazza superiore alle 45.000 tonnellate. Esse si sarebbero chiamate: Olympic, Titanic e Gigantic (poi ribattezzata in Britannic).

Date le dimensioni, Harland and Wolff dovette demolire tre dei suoi scali per crearne due nuovi, completati da un carro ponte lungo oltre 250 m e sormontato da una gru di 40 m con capacità di sollevare carichi fino a 3 tonnellate.

La costruzione del Titanic iniziò il 31 marzo 1910, mentre la sua gemella Olympic era già in avanzato stato di assemblaggio. Ai cantieri lavoravano oltre 14.000 operai.

Le sue misure l’avrebbero resa la nave più grande mai progettata al mondo: 270 m di lunghezza, 28 m di larghezza, altezza complessiva di 53 m, stazza superiore alle 46.000 tonnellate ed una capienza totale di 3.300 persone tra passeggeri ed equipaggio.

Il varo avvenne il 31 maggio 1911 nel corso di una cerimonia che richiamò centinaia e centinaia di persone, ansiose di vedere il transatlantico finalmente in movimento. La cerimonia fu un successo ed il Titanic venne trainato alla banchina di allestimento e nel bacino di carenaggio Thompson per la prosecuzione dei lavori. Tuttavia, questi dovettero essere interrotti per poter riparare l’Olympic, rimasta danneggiata durante la navigazione da New York verso l’Europa nel febbraio 1912.

L’incidente portò all’interruzione delle opere sul Titanic, con il conseguente posticipo della data della partenza del suo viaggio inaugurale da Southampton. Le “sfortune” dell’Olympic avrebbero giocato un ruolo fondamentale per le sorti della sua nave gemella.

Una volta completata ed ultimate le prove in mare, il Titanic lasciò per l’ultima volta Belfast il 2 aprile per raggiungere il porto di Southampton, da dove sarebbe partito il 10 aprile alla volta di New York…

 

 

 

Titanic: bibliografia consigliata

Su questa vicenda si è scritto molto, l’elenco è praticamente infinito. Voglio però suggerirvi i due libri che ho letto e che, per quel che mi riguarda, trattano della storia del Titanic da due punti di vista differenti ed insoliti rispetto alle altre proposte.

Il primo è “Titanic. Dal cantiere all’oceano” di Gaetano Anania ed uscito nel 2012.

Anziché parlare della classica cronaca degli eventi, questo è il diario personale di William Walsh, studente di ingegneria navale presso la Royal Belfast Academical Institution, la stessa dove studiò il progettista del Titanic, Thomas Andrews.

Il giovane, grazie ad un amico operaio che lavora nel cantiere ed alla successiva conoscenza dello stesso Andrews, segue da vicino la costruzione dell’Olympic e del Titanic annotando spunti ed informazioni che riporta poi nel suo diario. William Walsh è un personaggio immaginario ma quanto è descritto nel libro è assolutamente fedele alla realtà dei fatti.

Il secondo titolo è “Lo spettro del ghiaccio. Vite perdute sul Titanic” di Richard Davenport-Hines e pubblicato nel 2012.

In questo caso i protagonisti della vicenda sono i passeggeri della nave, indipendentemente dalla classe di appartenenza: capitani di industria, ereditiere, artisti, contadini, ladri e truffatori. A bordo si trovavano tra le persone più ricche e povere del mondo, un’intera società con gli usi e costumi dell’epoca andava incontro al proprio nefasto destino.

 

 

 

I luoghi del Titanic da vedere a Belfast

L’itinerario inizia nel cuore del centro città per poi spostarsi verso la zona portuale. Al percorso predefinito ho aggiunto un paio di fermate intermedie, ispirate dalla lettura del primo dei due libri citati appena sopra.

 

 

La Royal Belfast Academical Institution

Fondata nel 1814, sorge sulla piazza College Square East, a pochi minuti a piedi dal Municipio di Belfast.

Vi studiano ragazzi dagli 11 ai 18 anni di età e nel corso ed in oltre 200 anni di attività ha accolto studenti che poi sarebbero diventati personalità importanti nella storia della città e della nazione. Tra questi vi fu proprio Thomas Andrews, il futuro progettista del Titanic.

Royal Belfast Academical Institution: vi studiò il progettista del Titanic, Thomas Andrews
Royal Belfast Academical Institution – Irlanda del Nord, Regno Unito

 

 

Titanic Memorial Garden, City Hall

Situato nel lato est della piazza del Municipio, è stato inaugurato il 15 aprile 2012 in occasione del centenario dell’affondamento del Titanic.

Alle spalle del Titanic Memorial, monumento in marmo di Carrara e realizzato nel 1920, è stato collocato un basamento con una serie di targhe in bronzo su cui sono elencate in ordine alfabetico tutte le 1.512 vittime del naufragio.

Il giardino è impreziosito da specie vegetali che raggiungono il culmine della bellezza in primavera, stagione nella quale avvenne l’incidente della nave, mentre le loro tonalità richiamano i colori dell’acqua e del ghiaccio. Questa è la spiegazione che mi è stata data dalla gente incontrata nei dintorni, essendoci stato a febbraio purtroppo non ho potuto verificarlo.

Itinerario sul Titanic a Belfast: il Memorial Garden nei pressi della City Hall
Titanic Memorial Garden – Belfast City Hall

 

 

High Street ed il McHugh’s Bar

Lasciata la City Hall alle spalle, attraversando Donegall Place si superano otto sculture che rappresentano gli alberi delle navi, a simboleggiare il passato marittimo della città. Tra queste compaiono ovviamente il Titanic, l’Olympic, il Britannic e la Nomadic.

Da qui sbuco sulla High Street, la via che gli operai percorrevano tutti i giorni per recarsi ai cantieri della Harland & Wolff. Superato l’Albert Memorial Clock si arriva in Queen’s Square, su cui si affaccia il McHugh’s Bar.

Aperto agli inizi del secolo XVIII, si tratta di uno dei pub più famosi di Belfast e si trova nell’edificio più antico della città. All’epoca della costruzione dei transatlantici della White Star Line, era il punto di ritrovo prediletto dei lavoratori navali.

Luoghi della storia del Titanic a Belfast: il McHugh's Bar & Restaurant
McHugh’s Bar – Belfast, Irlanda del Nord

 

 

Titanic Quarter

Il luogo dove sono nati i transatlantici realizzati dalla Harland & Wolff costituisce oggi uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana in Europa. Infatti, all’interno di questo quartiere residenziale trovano spazio anche sedi di produzioni televisive e cinematografiche, poli di ricerca e sviluppo così come diverse attrazioni.

Vi si arriva con una piacevole passeggiata di circa 30 minuti dal centro di Belfast oppure con gli autobus urbani (linea Glider) o i bus turistici Hop-on Hop-off. Ne parlo in questo articolo.

Il cuore del quartiere marittimo è il Titanic Belfast, il museo più grande al mondo dedicato esclusivamente alla “nave dei sogni”. È pure l’attrazione più famosa della capitale nordirlandese e bisogna calcolare almeno un paio d’ore per la visita.

Viene spiegato il perché un piroscafo del genere sia stato ideato e realizzato proprio qui, dopodiché si fa un tour virtuale a bordo e si ammirano gli interni delle cabine di prima, seconda e terza classe.

Ampio risalto viene dato all’affondamento del Titanic: le cause, gli errori e le norme introdotte successivamente affinché un disastro di tale proporzioni non si ripetesse mai più. Non manca la collezione di oggetti recuperati dal relitto: un giubbotto di salvataggio, una sedia a sdraio, delle lettere, un orologio da tasca e così via.

Con il biglietto d’ingresso si può salire a bordo anche della SS Nomadic, la nave tender del Titanic usata per il trasferimento dei passeggeri dal porto di Cherbourg. Inoltre, si tratta dell’ultimo piroscafo della White Star Line esistente al mondo.

Onde evitare di dilungarmi troppo qui, alla visita del Titanic Belfast ho dedicato questo articolo specifico.

Attrazioni da non perdere a Belfast: il Museo del Titanic
Museo del Titanic – Belfast, Irlanda del Nord

 

 

Titanic Hotel

Situato dal lato opposto della strada rispetto al museo, si tratta di un hotel storico dato che si trova nell’edificio che ospitava la sede centrale della Harland & Wolff. Dopo una serie di interventi che l’hanno riportato al suo splendore dell’epoca, gli appassionati del Titanic ma non solo hanno la possibilità di visitarlo quasi come se fosse un museo.

Titanic Hotel (Belfast), allestito negli ex uffici della Harland & Wolff
Titanic Hotel – Titanic Quarter, Belfast

L’Art and Heritage Trail consente di esplorare gli ambienti dove sono state ideate le leggendarie navi della White Star Line, tra tutte il Titanic e l’Olympic. Negli spazi pubblici è stata allestita una mostra fotografica con oltre 500 reperti a testimonianza dell’epoca dei grandi transatlantici.

Art & Heritage Trail nel TItanic Hotel di Belfast (Irlanda del Nord)
Alcune delle opere della galleria fotografica nel Titanic Hotel di Belfast

Per seguire questo percorso è sufficiente chiedere al personale della reception l’opuscolo, consultabile anche sul sito internet della struttura. L’accesso è libero ma è bene chiedere se tutte le stanze siano visitabili (è pur sempre un hotel).

 

Tra quelle che ho potuto vedere segnalo:

  • il Drawing Office Two, dove i designer si riunivano per progettare il Titanic e gli altri piroscafi della White Star Line, oggi è una delle tre sale adibite a bar-ristorante (ho mangiato benissimo!);
  • gli arredi originali dell’ufficio di Thomas Andrews, destinato a diventare presidente della Harland & Wolff se non fosse morto a bordo della nave da lui stesso progettata;
  • l’ingresso originale riservato ai membri dell’amministrazione del cantiere navale con conservata la centrale telefonica dove venne ricevuta la telefonata che annunciava l’affondamento del Titanic.

 

Ristorante Drawing Office Two nel Titanic Hotel di Belfast
Drawing Office Two – Titanic Hotel, Belfast
Ufficio del capo progettista Thomas Andrews - Titanic Hotel Belfast
Ufficio del progettista Thomas Andrews – Titanic Hotel Belfast
Ingresso degli uffici della Harland & Wolff nel Titanic Hotel di Belfast
Ingresso degli uffici della Harland & Wolff – Titanic Hotel di Belfast

Se desiderate pranzare o cenare nell’hotel potete scegliere tra il già citato Drawing Office Two, dalle 12 sino alle 21:30 oppure il The Wolf Grill, aperto a pranzo tutte le domeniche altrimenti a cena tutti i giorni dalle 17:30 alle 21:30. Ne parlo in questo articolo dedicato all’esperienza gastronomica che ho vissuto a Belfast.

Se invece volete soltanto bere qualcosa allora vi è il The Harland Bar.

 

 

Titanic Walkway

È il percorso pedonale che collega gli scali di alaggio (Titanic Slipways) all’Alexandra Dock.

Negli scali di alaggio si sono costruite quasi contemporaneamente le navi gemelle Olympic e Titanic e, passeggiando per la “piazza” odierna, osservando in terra si notano le strisce di vetro che delineano le sagome dei due piroscafi. Le panchine sono state collocate nella medesima posizione di quelle presenti sulla nave mentre la disposizione dei lampioni richiama le impalcature dell’Arrol Gantry, immensa struttura in acciaio che serviva da gru a ponte per la costruzione delle navi della White Star Linea.

Scali di alaggio Titanic Slipways a Belfat (Irlanda del Nord)
Titanic Slipways (scali di alaggio) alle spalle del Museo

Presso l’Alexandra graving Dock è ormeggiata l’HMS Caroline, costruita in Inghilterra nel 1914 ed unica nave superstite della Battaglia dello Jutland combattuta tra Regno Unito e Germania nel corso della Prima Guerra Mondiale.

La nave è visitabile salvo chiusure dovute ad eventi privati.

Nave HMS Caroline ormeggiata nell'Alexandra Dock di Belfast
HMS Caroline – Alexandra Dock, Belfast

 

 

Thompson Dock

L’ultima tappa della giornata è nel vicino Thompson Dock, ultimato nel 1911 appositamente per accogliere le navi Olympic e Titanic. Per tale motivo all’epoca si trattò del bacino di carenaggio più grande al mondo.

Usato fino al 2002, ora è un’attrazione accessibile solo con tour guidati. Nel mio caso mi sono dovuto accontentare di una vista dall’alto che mi ha comunque permesso di immaginare le vaste dimensioni del Titanic e l’incredibile lavoro fatto dalle migliaia di operai che lavoravano nel cantiere.

Per maggiori informazioni su orari e tariffe delle visite guidate vi rimando al sito internet di Titanic Distilleries.

Visita del Thompson Dock a Belfast, dove venne ultimata la costruzione del Titanic
Thompson Dock – Titanic Quarter, Belfast
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