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Il comune di Ponza

Vacanze sulle isole Pontine: cosa fare a Ponza e Ventotene




Pianificare l’itinerario per una mini vacanza all’Isola d’Elba non ha fatto altro che aumentare la voglia di mare italiano. E così si spiega il desiderio di recarmi per la prima volta alle isole pontine (dette anche ponziane)! Ecco allora le cose da vedere a Ponza e Ventotene, le due isole principali dell’arcipelago.

 

Isole Pontine: dove si trovano e come arrivare a Ponza e Ventotene

Situate nel cuore del Mar Tirreno, le isole Pontine sono un arcipelago di origine vulcanica affacciato sul golfo di Gaeta, tra Lazio e Campania, e compreso nella provincia di Latina. Per raggiungere le isole, i Traghetti per Ponza assicurano collegamenti per tutto l’anno con i porti di Formia, Anzio e Terracina, concentrati soprattutto durante il periodo estivo.

 

Cosa vedere a Ponza e Ventotene

Sono le due località principali dell’arcipelago e la maniera migliore per visitarle è di muoversi a piedi, affittare un motorino oppure spostandosi via mare. Altamente sconsigliato l’uso dell’automobile (meglio dunque parcheggiarla nel porto di partenza):

  • in primis perché non ci sono lunghe distanze da percorrere;
  • dati gli spazi ristretti, è complicato trovare parcheggio e comunque nei mesi estivi per i turisti c’è il divieto di utilizzo della propria vettura.

Ecco allora una serie di luoghi a Ponza e Ventotene che sicuramente non mi perderei!

 

Il centro di Ponza

La visita non può che cominciare dal centro di Ponza, innanzitutto dal suo piccolo porto turistico. Punto d’approdo sull’isola, da qui si ha il primo scorcio della cittadina con le sue case disposte seguendo la linea della costa. Prima di scoprire i tesori naturali della zona mi dedico al suo patrimonio storico, a cominciare da Palazzo Tagliamonte. È uno degli edifici più antichi e venne costruito nel 1750 da questa famiglia originaria di Ischia, tra le prime a stabilirsi qui e ripopolare così Ponza dopo secoli di abbandono. All’interno è custodito un mitreo risalente all’epoca romana.

Proprio i Romani dominarono l’isola e la utilizzarono come esilio per i nemici dell’Impero. Oggi si possono ammirare diversi siti archeologici disseminati in tutto il territorio e che raccontano la loro occupazione. Itinerari ad hoc con tour guidati includono ad esempio il porto romano, le grotte di Pilato, le ville di Punta della Madonna e di S. Maria, l’acquedotto, diverse cisterne e necropoli.

Il comune di Ponza
Immagine presa da http://www.librodeisapori.com/it/ponza

 

Le spiagge di Ponza

Ovviamente in questo caso c’è soltanto l’imbarazzo della scelta ed in ogni caso il blu del mare e le sue mille sfumature regaleranno momenti indimenticabili.

Si può iniziare ad esempio da una delle più famose, Chiaia di Luna, anche perché è tra le più facilmente accessibili. Questo grazie ad un tunnel romano lungo 170 m. che la collega alla strada provinciale.

Sempre a ovest di Ponza si trova Cala Feola, una spiaggia ghiaiosa e libera caratterizzata dalla presenza delle celebri “piscine naturali”. Oltre a bar e ristoranti, per gli appassionati è presente un centro di immersione subacquea.

Una scalinata di 300 gradini conduce invece a Cala Gaetano, a nord di Ponza. La fatica sarà ripagata grazie al paesaggio incontaminato ed ai fondali limpidi.

Vicino a Bagno Vecchio si possono ancora osservare i resti dell’antica necropoli romana, messa a dura prova dai numerosi crolli che nel corso degli anni hanno intaccato la struttura originale. Si può raggiungere la spiaggia ghiaiosa sia a piedi che via mare.

Resti della dominazione romana si possono ammirare anche nei pressi di Cala d’inferno, con il cunicolo dell’acquedotto che univa il centro di Ponza a Cala dell’Acqua. Oltre ad esso vanno fotografati i gradoni risalenti al XVIII° ed usati (oggi come allora) per arrivare dal porto alle case. Vicino passa il sentiero che conduce alla frazione Le Forna.

La spiaggia di Chiaia di Luna sull'isola di Ponza
Immagine presa da http://civitavecchia.portmobility.it/it/vacanze-estate-2015-dove-andare-al-mare

 

Da vedere a Ventotene

Spostandomi sull’isola di Ventotene non mancano le cose da fare, tra relax in spiaggia ed itinerari storici. Impossibile non citare almeno il Carcere Borbonico a Santo Stefano, una piccola isola disabitata a 2 km. da Ventotene. La struttura venne costruita alla fine del Settecento e nel corso dei secoli “ospitò” una serie di personaggi illustri quali ad esempio l’antifascista Sandro Pertini e Altiero Spinelli, Ernesto Rossi,  Eugenio Colorni: questi ultimi furono (assieme ad altri) gli autori del “Manifesto per un’Europa libera e unita” divenuto poi famoso come il “Manifesto di Ventotene“.

Da non perdere poi la visita del Porto Romano, un’opera ingegnosa che ha portato alla realizzazione di un bacino dalla profondità media di 3 m. ed interamente circondato, e di conseguenza protetto, dalla roccia. Sempre ai romani si deve la presenza delle cisterne, volte a garantire l’adeguata scorta d’acqua per gli abitanti dell’isola. Situate vicino a Piazza Castello, tutt’oggi in ottimo stato di conservazione grazie al rivestimento in cocciopesto. Sul promontorio di Punta Eolo sorge Villa Imperiale di Giulia: voluta da Ottaviano Augusto, qui vi furono esiliate diverse donne della famiglia Julia e Flavia tra cui Giulia (da qui il nome della residenza), Agrippina Maggiore e Flavia Domitilla.

E per quanto riguarda le spiagge di Ventotene, o per meglio dire le cale, da scoprire:

  • Cala Nave, dove si susseguono una serie di lidi privati;
  • Cala Rossano, vicina al Porto Nuovo e offre la possibilità di fare lezioni di vela;
  • Le Piscine, nei pressi del Faro e si può fare il bagno circondati dai pesci!
    Il Carcere Borbonico di Ventotene
    Immagine presa da http://www.isoladiventotene.altervista.org/presentazione.htm

    La spiaggia di Cala Nave sull'isola di Ventotene
    Immagine presa da http://www.guidesmart.tv/site/ventotene/

Ovviamente sia Ponza che Ventotene offrono molto di più di quanto citato in questo articolo che altro non è che un’idea di itinerario da seguire cercando di spostarsi a piedi oppure coi mezzi locali.




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