L’ultima tappa dei miei 6 giorni nella Stubaital prevede una gita mozzafiato (in tutti i sensi!) sul ghiacciaio dello Stubai.
Gli impianti di risalita del comprensorio Stubaier Gletscher – pienamente operativi sia in inverno che d’estate – consentono di colmare gli oltre 1.500 m di dislivello tra le stazioni a valle e monte, regalando così ai visitatori un’esperienza a 360° tra sentieri alpini, distese di neve e parco per arrampicata.
Cosa fare e vedere in un giorno sullo Stubaier Gletscher
Il centro escursionistico si trova nel comune di Neustift, per la precisione nella zona Mutterberg, a circa 45 minuti d’auto da Innsbruck. Vi si arriva comodamente anche in autobus ma di ciò ve ne parlo alla fine dell’articolo.
La funivia, suddivisa in tre tronconi (Gamsgarten I, 3S Eisgrat II e Schaufeljoch) parte da quota 1.750 m e giunge fino a 3.150 m in circa 20 minuti. Un dislivello importante, in conseguenza del quale dobbiamo dare al nostro organismo il tempo giusto per adattarsi.
Ogni stazione è sede di attrazioni per tutta la famiglia e punti ristoro e permette ai camminatori di esplorare i sentieri che attraversano l’intera zona.
La piattaforma panoramica “TOP OF TYROL”
Approfittando del meteo favorevole mi dirigo subito al punto più alto del comprensorio. Dalla stazione a monte della funivia Schaufeljoch (3.150 m) si salgono una cinquantina di scalini che conducono sulla “TOP OF TYROL” a 3.210 m d’altezza.
Eletta dalla rivista GEO tra le piattaforme panoramiche più belle del mondo, essa sorge sospesa per 9 metri oltre la roccia e regala uno scorcio indimenticabile su 109 vette oltre i tremila m. Nelle giornate limpide la vista spazia dalle Alpi dello Stubai alle Dolomiti ed il telescopio viscope lì presente permette ai visitatori di identificare le cime più importanti coi rispettivi nomi.
La Cappella Schaufeljoch
Rientrati alla stazione, un breve sentiero sulla neve assicurato con la corda, porta in una decina di minuti a questo piccolo luogo di raccoglimento situato ad oltre 3.000 m di quota.
Chi vuole può scrivere una dedica sul libro dei ricordi presente all’interno, dopodiché, dalla cappella si gode di un panorama meraviglioso sulle montagne e le piste del ghiacciaio (aperte solitamente fino a giugno per il cosiddetto “sci estivo“).
Il ristorante Jochdohle e tour con guide esperte
Nei pressi della stazione sorge lo Jochdohle che, coi suoi 3.150 m di altitudine, vanta il titolo di “ristorante più alto dell’Austria”. Esso è aperto quando il tempo è bello. Inoltre, tutti i giorni da luglio a settembre, partono da qui alle ore 12 le visite guidate gratuite (durata di 60 minuti) per conoscere il ghiacciaio, i suoi cambiamenti nel corso dei secoli e la storia del comprensorio sciistico.
La grotta di ghiaccio
Essa si trova a 10 minuti a piedi dalla stazione Eisgrat a 2.900 m di quota ed è una delle attrazioni preferite dai bambini.
Infatti, attraverso un percorso circolare di 200 m, ci si può addentrare nella grotta di ghiaccio perenne Stubai scoprendo da vicino quali sono i fenomeni naturali che avvengono al suo interno. Tra giochi di luce e colori si ammirano morene e sfaccettature e si distinguono i vari strati e le inclusioni.
Aperto sia d’estate che d’inverno, la visita è a pagamento con possibilità di sconti ed ingressi per ragazzi e bambini. La biglietteria si trova all’ingresso della grotta.
Il parco giochi
Per i bambini il divertimento continua nella vicina area giochi del mammut, posizionata sul piazzale antistante la stazione Eisgrat.
La struttura ha un’altezza di 6 m ed è suddivisa al suo interno in due piani. Lì, gli ospiti più piccoli possono arrampicarsi, giocare e poi scivolare fuori scendendo giù per la proboscide dell’animale.
I sentieri escursionistici
Data la giornata, un po’ a malincuore ho sacrificato la grotta di ghiaccio per potermi incamminare sui tracciati che partono dalla stazione intermedia Fernau, a 2.300 m di altitudine. È difatti la zona prediletta da escursionisti ed arrampicatori, con un’ampia scelta di percorsi da fare secondo il proprio livello di esperienza.
Passato il rifugio Dresdner Hütte (2.308 m), si sale a zig-zag seguendo le indicazioni per il Mutterbergersee. In circa 40 minuti si giunge al laghetto Egesen See (2.500 m) dal quale si intravedono tra le nuvole basse le piste ancora innevate (è metà luglio) del ghiacciaio.
Supero lo specchio d’acqua fino al bivio successivo che conduce sulla strada sterrata che attraversa la Wilde Grube collegando le stazioni Eisgrat (2.900 m) e Gamsgarten (1.750 m). Giunto all’altezza del “Regensburgerbrüggl”, la strada si biforca. Sulla sinistra si sale verso il lago Mutterbergersee, proseguendo invece si scende verso valle.
La camminata è accompagnata dal suono dell’acqua che scorre più o meno impetuosa nei ruscelli originatisi dallo scioglimento del ghiaccio. Dopo un’ora circa di cammino si sbuca nei pressi della stazione a valle Gamsgarten.
Cose utili da sapere per visitare il Ghiacciaio dello Stubai
Il comprensorio Stubaier Gletscher si trova nel comune di Neustift ed è facilmente raggiungibile in macchina seguendo le indicazioni sino alla fine della valle. Una volta passata la stazione Eisgrat (operativa in inverno) comincia l’ampio parcheggio gratuito dinnanzi alla Talstation Gamsgarten.
L’alternativa è l’autobus, la linea 590 attraversa la Valle di Stubai collegando la stazione ferroviaria di Innsbruck Hbf al Mutterbergalm, proprio a pochi passi dalla biglietteria della funivia. Gli orari sono consultabili in questa pagina.
Chi possiede la Stubai Super Card – ne parlo dettagliatamente qui – viaggia gratis. Inoltre, la stessa tessera turistica comprende l’accesso agli impianti e ciò rappresenta un bel risparmio, dal momento che la salita/discesa fino al belvedere “TOP OF TYROL” costa sui 30€ a persona.
Gli orari aggiornati delle funivie sono riportati sul sito ufficiale dello Stubaier Gletscher, disponibile anche in italiano.
Per ciò che riguarda l’escursione, i suggerimenti che vorrei darvi sono principalmente due. Il primo riguarda l’altitudine ed il dislivello. Il tragitto in funivia dai 1.750 m della partenza ai 3.150 m dell’arrivo viene coperto in una ventina di minuti. Giunti a destinazione, date il tempo al vostro corpo di abituarsi alla minore disponibilità di ossigeno nell’aria. Considerate poi che per salire sulla piattaforma panoramica a 3.210 m di quota si devono fare una cinquantina di scalini…
In secondo luogo, da ogni stazione partono sentieri che richiedono una minore o maggiore esperienza a seconda del grado di difficoltà. Meglio quindi non “strafare”, specie attorno ai 3.000 m, dove ghiaccio e neve rendono il percorso ancora più impervio.
Infine, capitolo meteo. Come sempre accade in montagna, esso può rivelarsi imprevedibile e, specie a quote così elevate, cambiare assai rapidamente. Oltre a controllare le previsioni appena a ridosso della partenza, assicuratevi abbigliamento ed attrezzatura adeguate per ogni necessità.