Una piacevole gita “Oltralpe” per esplorare il tratto di Costa Azzurra compreso tra il confine con l’Italia ed il Principato di Monaco. Il Sentiero dei Doganieri, adesso ribattezzato “Promenade Le Corbusier”, è uno degli itinerari più popolari tra i turisti che raggiungono questa zona.
È una tranquilla passeggiata in riva al mare, con diversi saliscendi ma con dislivelli sempre minimi, che in primavera si arricchisce della varietà e dei profumi dei fiori.
Percorrere il Sentiero dei Doganieri da Mentone a Monaco
Il punto d’inizio ufficiale della passeggiata è all’altezza del Parking du Cap Martin, situato subito dopo il Restaurant L’Hippocampe. Nel mio caso, arrivando in treno, l’escursione comincia dal centro di Mentone.
Il Sentiero dei Doganieri ha una lunghezza di circa 9 Km e collega Cap Martin (Punta Martino) al Principato di Monaco passando per Roquebrune (Roccabruna).
Non vi sono difficoltà di rilievo, anche perché il tracciato è ben battuto e cementato. Ho visto addirittura famiglie con passeggini, una scelta che secondo me è un po’ forzata perché comunque si devono affrontare molti scalini…
Per quel che riguarda i tempi di percorrenza, il primo cartello incontrato sul cammino indicava 2 ore per Monte Carlo. In realtà, a meno che non abbiate intenzione di andare spediti senza soste, aggiungete un’ora.
Una scorta adeguata di cibo ed acqua è sempre consigliata, pur non mancando le possibilità di ristoro a ridosso del percorso.
Da Mentone a Capo Martino
Dalla stazione ferroviaria mi dirigo immediatamente sul lungomare. Avendo tempo a disposizione, decido di proseguire sulla sinistra per raggiungere così il nucleo antico di Mentone, città fondata da un ligure attorno al 1200 e passata quasi subito sotto il controllo della Repubblica di Genova.
Suggerisco di salire le scale che conducono in cima alle mura collegate al bastione eretto nella prima metà del sec. XVII ed oggi sede di una parte del Museo Jean Cocteau. Da qui si gode di una vista da cartolina sul porto di Mentone dominato dalla Basilica di San Michele Arcangelo.
Mi rimetto in marcia in direzione di Punta Martino superando una serie di spiagge, tra cui quelle du Borrigo e de Carnolès. Gli hotel ed i palazzi moderni, seppur belli e curati, intaccano in parte la bellezza del litorale.
Da Capo Martino al capanno di Le Corbusier
Superato il Restaurant L’Hippocampe lungo l’Avenue Winston Churchill si giunge al Parking du Cap Martin, che sancisce in pratica l’inizio del “Sentiero dei Doganieri”. Come noterete dal cartello, il percorso è stato rinominato “Promenade Le Corbusier” in onore del celebre architetto svizzero sepolto nel vicino cimitero di Roccabruna-Capo Martino.
Non a caso, dopo pochi metri si può osservare sulla sinistra il busto in bronzo a lui dedicato.
Il sentiero cementato si fa largo tra la vegetazione e le recinzioni delle ville. I pini marittimi assicurano tratti in ombra che, specie d’estate, sono particolarmente apprezzati. Il mare è sempre a breve distanza e spesso si possono imboccare delle vie secondarie – ma ben tenute – che si snodano tra gli scogli regalando ulteriori scorci panoramici.
Una panchina, installata in una evidente “posizione strategica” invoglia ad una sosta più lunga e, seduti in totale tranquillità, si contempla tutta la costa fino a Ventimiglia.
Aggirata la punta di Capo Martino appare all’orizzonte il Principato di Monaco e subito – ahimè – balza agli occhi la sua cementificazione estrema. Peccato…
Ad un certo punto si costeggiano prima villa Cypris, appartenuta a Olympe Hériot, proprietario dei magazzini del Louvre di Parigi, e poi villa Cyrnos, antica tenuta dell’imperatrice Eugenia de Montijo, sposa di Napoleone III.
Si giunge poi ad una bella radura alberata con due panchine. Qui si incontra anche un bivio: la scalinata sulla destra porta a Roccabruna, sulla sinistra invece si prosegue verso Monaco. All’ombra degli alberi si ammira sullo sfondo la costa che si estende verso Monte Carlo e, in primo piano, la lunga passerella sospesa che corre parallela alla linea ferroviaria Marsiglia-Ventimiglia.
Affrontato questo tratto, volgendo lo sguardo in alto si scorge il borgo antico di Roccabruna ed il suo castello. Vi si può arrivare percorrendo il Sentier Massolin dal sottopassaggio della ferrovia, considerate che in questo caso i tempi si allungano decisamente.
Ignorando la deviazione, sulla sinistra si può individuare il “Cabanon Le Corbusier”. Trattasi di un capanno in legno usato dall’architetto elvetico come rifugio dove progettare le sue opere. Fu anche il suo luogo di morte, nel 1965, a causa di una crisi cardiaca durante una nuotata in mare.
Per agli appassionati di architettura, l’ultimo progetto di Le Corbusier, il “Pavillon”, si trova a Zurigo ed è aperto al pubblico. Ne parlo in questo articolo.
Da Roccabruna al Monaco Country Club
Il sentiero continua parallelamente alla linea ferroviaria, tuttavia, si ha la possibilità di scendere verso la spiaggia du Buse per godersi l’acqua limpida che caratterizza la baia di Roccabruna. A far da cornice vi è la Casa del Mare, ossia la villa appartenuta a Dino De Laurentiis, noto produttore cinematografico scomparso a Beverly Hills nel 2010.
Da entrambe le direzioni si arriva comunque davanti alla stazione ferroviaria di Roccabruna-Capo Martino e si prosegue sulla sinistra, scendendo poi lungo la scalinata situata appena prima del ponte stradale che scavalca la ferrovia.
L’ultimo tratto composto da una serie di saliscendi si affaccia direttamente sulle spiagge che si susseguono, Golfe Bleu e du Rocher, prima di sbucare sulla strada asfaltata.
Sono ormai alle porte del Principato di Monaco e la “Promenade Le Corbusier” si conclude qui.
Si può continuare sulla sinistra seguendo le indicazioni dell’Hotel Monte-Carlo Beach, che sorge a breve distanza dal “Country Club” che ogni aprile ospita il famoso Masters di tennis su terra battuta.
Addentrandosi nel lusso della città-stato si giunge dinnanzi al celebre Casinò di Monte Carlo.
Se volete fare un tour del Principato ma siete troppo stanchi per farlo a piedi, nei pressi dell’edificio si trova una delle fermate degli autobus turistici Hop-on Hop-off. Maggiori informazioni su orari, itinerario, audioguide in italiano ed acquisto dei biglietti online sono disponibili in questa pagina.
Se vi avanza ancora del tempo, non dimenticatevi di visitare il celebre Museo Oceanografico di Monaco.
Come arrivare a Mentone e Monaco coi mezzi pubblici dall’Italia
Per chi, come me, parte dalla riviera ligure di ponente, la comodità dei collegamenti ferroviari tra Italia e Francia consente di spostarsi evitando l’uso della macchina.
Una volta arrivati alla stazione di Ventimiglia – orari e prezzi consultabili qui – si prendono poi i treni diretti a Cannes o Grasse.
Una volta lasciata l’Italia, le fermate previste sono:
- Mentone Garavan (discesa consigliata per rientrare in Italia a piedi e visitare il Museo Preistorico dei Balzi Rossi, l’area archeologica e la suggestiva spiaggia);
- Mentone (centro città, dove sono sceso io);
- Carnolés (più vicina all’imbocco del Sentiero dei Doganieri);
- Roquebrune-Cap Martin;
- Monaco-Monte Carlo.
Per quel che riguarda le tempistiche, da Ventimiglia a Mentone in poco meno di 20 minuti e da Monaco-Monte Carlo a Ventimiglia in mezz’ora circa.
Per orari, prezzi ed acquisto dei biglietti da casa vi rimando al sito SNCF delle Ferrovie Francesi.