Tra le numerose escursioni fatte alle Cinque Terre mi mancava ancora un tratto da compiere, ossia il collegamento tra Riomaggiore e Manarola.
Oltre a godere della bellezza del panorama, l’itinerario odierno mi ha permesso di fare letteralmente “due passi nella storia” perché ho camminato sull’unico percorso che univa i due borghi prima dell’apertura della famosa Via dell’Amore, avvenuta negli anni ’20 del secolo scorso.
Trekking da Riomaggiore a Manarola per Via Beccara
Essendo un sentiero di collegamento, si può scegliere da dove partire. Io ho optato per Riomaggiore perché, facendo qualche ricerca su internet, mi era parso di capire che la salita fosse più semplice.
Probabilmente lo è, tuttavia, anche la discesa si è rivelata impegnativa e perciò, nonostante sia un’escursione breve (circa 1 ora), richiede un certo sforzo. Non a caso, il grado di difficoltà assegnatole è “EE”, ossia Escursionisti Esperti.
Questo itinerario è molto popolare in inverno, in particolare in occasione delle festività natalizie, dato che scendendo dalla Via Beccara si ha l’opportunità di ammirare dall’alto il Presepe luminoso di Manarola.
Partenza dalla Marina di Riomaggiore
Essendo all’interno del Parco Nazionale delle 5 Terre, anche in questo caso si tratta di una gita fruibile in treno.
Il punto di inizio è proprio dal piazzale antistante la stazione ferroviaria di Riomaggiore. Tuttavia, se è la vostra prima volta da queste parti (ma pure se è la seconda, terza etc..), vale la pena ritagliarsi un po’ di tempo aggiuntivo per esplorare il borgo e raggiungere la Marina, il luogo ideale per ammirare le case colorate protese sul Mar Ligure.
Tornati sui vostri passi, dalla stazione si segue Via Telemaco Signorini, una strada a tornanti in salita ma che si può accorciare grazie a due scalinate. Dopodiché, continuate su asfalto fino ad incontrare sulla sinistra l’indicazione del sentiero 531 per Manarola.
Segnalo che il tratto iniziale è in comune con la tappa n. 4 del Sentiero Liguria.
Via Beccara
Si costeggiano degli orti e, attraversato il ponticello, comincia la salita. La lunga scalinata si inerpica tra campi coltivati ed incolti e si possono riconoscere le fasce terrazzate coi muri a secco, simboli delle Cinque Terre.
L’ascesa continua tagliando la Costa del Corniolo e quando il sentiero è più largo conviene fermarsi, sia per rifiatare ma soprattutto per godersi la vista su Riomaggiore da una prospettiva meno nota. Riconosco il Santuario di Montenero, visto durante il trekking sul “Sentiero dell’Infinito” verso Portovenere.
Mano a mano che si guadagna quota, la costa delle Cinque Terre si apre dinnanzi ai propri occhi e si individuano facilmente i centri abitati di Manarola, Corniglia e Monterosso. “Manca” Vernazza, parzialmente nascosta dal promontorio.
Ignorata la deviazione per il “Parcheggio Corniolo” si raggiunge il tratto finale della salita, che conduce sulla cima della collina che separa le due località.
Discesa a Manarola
Dal belvedere a picco sulla costa comincia la seconda parte dell’escursione. Si scende a Manarola utilizzando l’antica scalinata in pietra e scavata nella roccia. Proprio per questo, la pendenza del pendio e l’irregolarità degli scalini necessitano di un passo sicuro.
Il panorama sulle Cinque Terre è la ricompensa allo sforzo fatto.. ne vale veramente la pena!
Inoltre, avvicinandosi al borgo si osservano ancora meglio le circa 300 figure del presepe ideato negli anni ‘70 da Mario Andreoli (scomparso nel dicembre 2022 all’età di 94 anni).
Quando gli scalini iniziano a farsi più uniformi significa che siamo arrivati a destinazione. Si sbuca quindi su Via A. Rollandi, da dove in pochi minuti si giunge alla Marina di Manarola.
L’ultimo scorcio da cartolina della giornata ci aspetta…
La traccia del percorso è disponibile sulla mia pagina di Komoot. Da Manarola è possibile raggiungere Corniglia passando per Volastra ed è un trekking molto bello al quale ho dedicato questo articolo.
