Costruito sulla cima del monte Figogna, a 804 m di altezza, il Santuario della Madonna della Guardia è il più importante santuario mariano della Liguria nonché il luogo di pellegrinaggio più caro ai genovesi.
Complice poi la sua posizione panoramica e la facilità d’accesso, è la meta ideale per una gita fuori porta sulle alture del capoluogo ligure.
Come raggiungere Il Santuario della Guardia sul monte Figogna a piedi
Vi sono molteplici vie di accesso, con sentieri che partono da diversi quartieri genovesi e località circostanti. Tra i percorsi pedonali esistenti, quello che vi propongo è probabilmente il più noto e si snoda lungo il versante boscoso del monte Figogna rivolto a nord-est. Si parte da Pontedecimo e si giunge al Santuario – che sorge a Ceranesi – passando per Gaiazza, una delle frazioni del comune confinante con Genova. Se ne parla anche nel libro “Appennino genovese” di Andrea Parodi, autore che è una continua fonte d’ispirazione per le mie camminate in Liguria.
È un itinerario suddivisibile in due tappe principali e che può essere abbreviato in vari punti. Nel mio caso, avendo l’intera giornata a disposizione, ho preferito fare il giro completo per godermi quella che è stata una tranquilla camminata in mezzo alla natura. Per i tempi di percorrenza calcolate 2,5-3 ore circa per l’andata e 2,5 ore per il rientro.
Pur contando un dislivello che si aggira intorno ai 730 m, l’escursione è facile perché la salita è pressoché costante ma sempre dolce. Si suggerisce quindi un abbigliamento adeguato per un trekking leggero.
Da Genova Pontedecimo alla Gaiazza
La stazione di Pontedecimo è il punto di partenza della gita, vi fermano i treni regionali della linea Arquata Scrivia-Isola del Cantone-Genova Brignole. Maggiori informazioni su orari e biglietti sono reperibili in questa pagina dedicata.
Dall’edificio si scende per la via che costeggia il torrente Polcevera fino a sbucare in Piazza Giuseppe Arimondi, da lì si prosegue sulla sinistra seguendo il corso d’acqua fino al ponte pedonale. Una volta attraversato, si continua in via Vittorio Poggi e, superato un altro ponte, all’incrocio successivo si devia a sinistra in via Campo di Tiro. A questo punto, avreste dovuto già incontrare il segnavia “due pallini rossi” che vi accompagnerà sul monte Figogna. Girate quindi a destra, in direzione del campo sportivo “Rinaldo Grondona”.
Subito a sinistra dell’entrata si imbocca un viottolo mattonato che salendo si fa largo tra palazzi da una parte e la boscaglia dall’altra. Oltrepassato un ponticello sulla ferrovia, la via diventa in certi punti panoramica e, dopo un breve tratto nel bosco, sbuca su di una stradina asfaltata. Al bivio seguente si gira a destra e, pochi metri dopo, subito a sinistra per una carrareccia in salita.
Le indicazioni per Gaiazza-Santuario della Guardia sono presenti, non potete sbagliare. Per ulteriore comodità, a questo link potete scaricare la traccia sull’app Komoot del mio percorso da Pontedecimo a Gaiazza.
Al bivio successivo si svolta ancora a destra e si continua a salire nel bosco superando sulla destra una casa in costruzione, dopodiché si gira nuovamente a destra e ci si ritrova su di una stradina asfaltata. Essa, una volta ignorata via Lavaggi sulla destra, diventa più larga e l’ultimo tratto in salita conduce al centro abitato di Gaiazza, frazione di Ceranesi a 323 m di quota.
Dalla stazione di Pontedecimo ho impiegato all’incirca 50 minuti. Se volete accorciare i tempi potete raggiungere Gaiazza direttamente in auto e parcheggiare lungo la strada.
Dalla Gaiazza al Santuario della Guardia lungo il “Percorso Verde-Ex Guidovia”
Girando a destra si raggiunge il centro del borgo e si nota subito il portale in ferro che sancisce l’inizio del tracciato della Guidovia, inaugurato nel 1929 per facilitare l’accesso alla Madonna della Guardia. Quello odierno è quindi un vero e proprio percorso nella storia dato che si cammina sulle due linee parallele in cemento contenenti le guide d’acciaio sulle quali scorrevano i convogli. Questo sistema, già adottato con successo negli Stati Uniti, all’epoca garantiva costi minori di impianto, manutenzione e sicurezza.
Onde evitare di dover affrontare i fianchi più ripidi del monte Figogna, la pista è stata sviluppata seguendo un tragitto più lungo che potesse tenere una pendenza media mai troppo accentuata. Ciò spiega anche il tempo necessario per salire oggi a piedi, ossia 1,5-2 ore per una distanza di circa 6,5 Km.
La Guidovia è stata in servizio per quasi 40 anni, conoscendo il periodo di massimo splendore in occasione dell’Anno Santo del 1950, durante il quale si raggiunsero i 3.000 pellegrini trasportati al giorno. Tuttavia, il declino e la chiusura avvennero poco tempo dopo, ossia nel 1964, a causa dell’entrata in servizio degli autobus urbani e del completamento del collegamento stradale che da quel momento permise il transito alle auto private.
Tornando alla mia escursione, varcato il portale in ferro, sulla destra è stato installato il modello di un vagone dell’epoca adibito a pensilina e con affissi sulla parete una serie di pannelli llustrativi sulla storia della Guidovia.
Per quel che riguarda il percorso in sé, esso risale le pendici del monte alternando tratti nel bosco – particolarmente suggestivi con il foliage autunnale – ad altri che si aprono regalando scorci panoramici su Ceranesi ed i rilievi appenninici dell’entroterra genovese.
Soltanto nella parte iniziale si abbandona momentaneamente la Guidovia, in realtà coperta dall’asfalto, mentre si attraversa la località di Sareto (406 m). Si supera il gruppo di case procedendo sulla via principale e, dopo aver proseguito dritti all’incrocio, ci si immette su di una strada sterrata con parcheggio ai lati. Vi si trovano pure un’area pic-nic ed alcuni giochi per i più piccoli. Da lì si riprende il tracciato della Guidovia.
Il “Percorso Verde” verso la Guardia è attrezzato con tavolinetti, panchine, installazioni ginniche e persino un bosco degli gnomi. Per le famiglie con bambini è senza dubbio una proposta interessante per una giornata da trascorrere all’aria aperta a Genova.
Lungo il cammino si passano anche due gallerie. Non sono illuminate ma, data la loro brevità, la luce del giorno è più che sufficiente. Per gli escursionisti o in generale coloro che desiderano accorciare i tempi, dalla via principale dipartono regolarmente una serie di deviazioni che tagliano su e giù per il bosco con pendenze più marcate.
Arrivati a quota 735 m si incontra un crocevia con indicati i sentieri verso San Carlo di Cese, Bossano e Geo. Un ultimo tratto in salita conduce al portale in ferro che delimita la fine (o l’inizio) della Guidovia.
Il percorso che ho fatto da Gaiazza alla cima del monte Figogna è consultabile e scaricabile su Komoot tramite questo link.
Visita del Santuario della Madonna della Guardia (e dintorni) sul monte Figogna
Si sbuca nei pressi del parcheggio riservato alle auto, proseguendo sulla destra si fa una deviazione per raggiungere la Cappella dell’Apparizione. Essa, secondo la tradizione, venne eretta sul luogo ove la Madonna apparve al pastore Benedetto Pareto il 29 agosto 1490 chiedendogli di costruire un tempio sul mare in suo onore. Pochi giorni dopo, il pastore si ferì in seguito ad una caduta dall’albero e, nonostante le sue condizioni gravi, venne guarito dalla Vergine Maria.
Dalle spalle dell’edificio si può ammirare uno scorcio del Santuario, al quale si arriva in pochi minuti a piedi seguendo la strada asfaltata oppure prendendo il sentiero che risale il pendio.
Si giunge quindi sull’immenso piazzale antistante il Santuario della Guardia, un balcone panoramico sul capoluogo ligure ed i monti dell’entroterra. Osservando verso levante, oltre la Valpolcevera si individuano alcuni dei Forti del Parco delle Mura, il quartiere di Sampierdarena, la Lanterna di Genova e, all’orizzonte, il profilo del promontorio di Portofino. Guardando invece verso ponente, si riconoscono il monte Teiolo con la Cappella della Madonnina ed il vicino monte Gazzo con il Santuario di Nostra Signora.
Il belvedere odierno ricorda e spiega il significato di “Guardia”, ovvero punto di vedetta strategico per avvistare navi ed eserciti nemici.
Il Santuario di Nostra Signora della Guardia venne edificato per la prima volta tra il 1528-1530 per accogliere un afflusso sempre maggiore di turisti. La nuova costruzione, risalente alla fine del secolo XIX, fece crescere ancora di più la sua importanza e divenne così il centro principale del culto mariano dnlla regione.
Le ali laterali del complesso ospitano sale dei ricordi, ex-voto, di accoglienza dei pellegrini ed uno spazio riservato al bellissimo presepe creato da Gaetano Noli per il quale ha dedicato oltre 20 anni di lavoro. A pochi passi dal tempio religioso si apre una piazza con giochi per bambini sulla quale si affacciano due ristoranti, un mercatino e la Casa del Pellegrino.
Per maggiori informazioni sulla storia del Santuario, gli orari delle messe, le strutture ricettive e come arrivare vi rimando al sito internet ufficiale.