Coi suoi 902 m di altezza, la cima del Monte Reale è considerata il miglior punto panoramico della Valle Scrivia. Il rilievo, compreso nel Parco dell’Antola, si trova a Ronco Scrivia, comune dell’entroterra ligure a pochi chilometri dal Piemonte.
Esistono svariate vie d’accesso, nelle prossime righe vi propongo un itinerario ad anello dalla stazione ferroviaria di Ronco che racchiude due degli itinerari più conosciuti.
Anello del Monte Reale da Ronco Scrivia
La via più lenta è dolce è quella che transita per Minceto, frazione di Ronco Scrivia a 640 m di altitudine, il percorso più diretto è invece quello che passa per località Cascine.
Ambedue sono recensite nel libro “La catena dell’Ántola: 113 escursioni fra scrivia, trebbia e oltrepo, sui monti delle quattro province” di Andrea Parodi (pagg. 39-43).
Ad ogni modo si tratta di trekking non particolarmente impegnativi (difficoltà “E”). L’unica insidia può risultare il terreno che, specie in alcuni tratti, diventa scivoloso in caso di piogge abbondanti. A tal proposito, i bastoncini da montagna e delle scarpe adeguate si riveleranno assai utili.
Per quel che riguarda le tempistiche, ho impiegato poco più di 3 ore per concludere l’anello, senza considerare svariate soste. Suggerirei quindi di aggiungerne almeno una, specie se si vuole includere la visita dell’azienda agricola di Minceto.
Ho caricato la traccia del mio percorso su Komoot e potete consultarla in questa pagina.
Andata: da Ronco Scrivia al M.te Reale via Minceto
Il Punto di partenza coincide con quello di arrivo ed è la stazione ferroviaria di Ronco Scrivia, a 327 m di quota, dove fermano i treni regionali delle linee Genova-Milano, Genova-Torino e Genova-Arquata Scrivia. I segnavia di riferimento odierni saranno “due triangoli gialli vuoti” (da Cascine) e “tre pallini gialli” (per Minceto).
Attraversato l’antico ponte sul torrente Scrivia, si prende il sottopasso all’altezza dell’autostrada A7 e si gira a destra, lungo via Santa Benedetta Cambiaggio.
Si prosegue su asfalto fino alle case di Malvasi, dopodiché la strada diventa un sentiero che si addentra nel bosco immergendosi in un paesaggio reso particolarmente suggestivo dalle sfumature autunnali.
La salita è costante ma con pendenza minima e, una volta usciti dalla vegetazione, si è alle porte di Minceto. Prima di proseguire vale la pena visitare l’Azienda Agricola Didattica Antoniali (cell. 331 5495563), voluta e creata dal mitico Gianfranco una volta andato in pensione nei primi anni del Duemila.
Egli infatti, dopo aver acquistato i terreni di un’azienda chiusa negli anni ’30 del secolo scorso, ha ripristinato i muretti a secco dando vita ad un ambiente che ricorda i terrazzamenti delle Cinque Terre. Il prodotto di punta della vigna è il Timorasso ma, nel corso degli anni, altre coltivazioni hanno visto la luce: patate, zafferano, fagiolo bianco e ulivi.
Per saperne di più vi rimando alla lettura di questa intervista.
Giunti a Minceto, si segue la via principale che attraversa il centro abitato e che successivamente diventa sterrata. Nei pressi della cappella posta sulla Colletta (670 m) si segue la mulattiera verso sinistra – segnavia “tre pallini gialli” – che entra nel bosco.
Tratti pianeggianti si alternano a tornanti in salita e, superato un bivio, finalmente raggiungo la cima del Monte Reale, a 902 m di altitudine.
Qui si trovano la Cappella di Nostra Signora di Loreto, costruita dagli abitanti di Ronco Scrivia ed Isola del Cantone tra il 1838 ed il 1868, ed il Rifugio Monte Reale, una struttura sempre aperta con tavoli, stufa a legna ed acqua non potabile gestita dall’associazione “Amici di Monte Reale”. Il primo piano è adibito a foresteria ed ospita 8 letti a castello. Chi fosse interessato a usufruirne deve chiamare il numero 347 1774997.
Tutte le informazioni sono reperibili sul sito internet del rifugio.
Nello spiazzo antistante l’edificio si trovano una teleferica, utilizzabile per il trasporto di merci, ed un pilone sormontato da un’aquila fatto erigere dal Gruppo Alpini di Ronco Scrivia nel 1981.
Nelle giornate terse il Monte Reale è un meraviglioso belvedere con vista a 360° che abbraccia in un solo sguardo l’arco alpino, l’Appennino ed il Mar Ligure.
Sono stato davvero fortunato perché, essendoci stato ad inizio novembre, grazie al meteo favorevole ho potuto ammirare distintamente all’orizzonte il Monviso ed il massiccio del Monte Rosa mentre, guardando verso la costa, il Monte Figogna con il Santuario della Guardia di Genova, i monti Taccone e Figne, il Tobbio, i forti genovesi ed il Monte Fasce (facilmente riconoscibile grazie ai ripetitori sulla vetta) ed infine il Giarolo, i monti Ebro e Chiappo e l’Ántola.
Ritorno: dal Monte Reale a Ronco Scrivia via Cascine
Ancora inebriato dalla grande bellezza del panorama attorno a me, rientro nel bosco e scendo fino a raggiungere il bivio ignorato precedentemente. Questa volta giro a destra seguendo le indicazioni per Cascine e Ronco S. con segnavia “due triangoli gialli vuoti”.
Si perde quota incrociando un paio di volta il percorso della teleferica ed esco dal castagneto nei pressi di una cappelletta a 560 m di quota. Da qui l’itinerario prosegue su carrareccia fino alla frazione Cascine (502 m), da dove poi si può rientrare a Ronco Scrivia camminando sull’asfalto oppure prendendo dei sentieri che scendono ripidi tra la vegetazione incrociando diverse volte la via principale.
La via Cascine termina in via Cambiaggio e quindi transito per il sottopasso dell’autostrada A7, dove sono passato all’andata e che conduce al ponte vecchio di Ronco Scrivia, per concludere l’anello davanti alla stazione ferroviaria.