Itinerari e consigli per viaggi lenti

Come arrivare al Lago della Tina da Arenzano - Trekking in Liguria

Trekking ad Arenzano, escursione al lago della Tina per scoprire un angolo differente della Liguria

Arenzano è uno dei comuni appartenenti al territorio del Parco del Beigua, un’area naturale protetta che si estende tra le città di Genova e Savona. La località della riviera di ponente è attraversata da una fitta rete di sentieri che la rendono quindi una meta ideale per escursioni rigeneranti nella natura.

La gita al lago della Tina che ho fatto assieme a mio padre è semplice, adatta a tutta la famiglia, e vi condurrà in un ambiente aspro e solitario, più simile ad un paesaggio alpino che ligure.

 

 

 

Accesso al sentiero

Il punto di partenza è nei pressi della località Agueta du Sciria (256 m), all’altezza del ristorante omonimo dotato di ampio parcheggio.

Per chi arriva in auto, uscendo dall’autostrada A10 al casello di Arenzano si procede in direzione del valico della Colletta svoltando poco prima sulla destra per la località Terralba e proseguendo infine lungo Via Pecorara.

A piedi, in alternativa, dal centro storico di Arenzano si raggiunge il Santuario del Bambin Gesù di Praga e si sale verso l’antica Torre Saracena che sorge alle sue spalle, sulla sinistra. Passati due tornanti, al terzo si devia sul Sentiero degli Inglesi che conduce al Curlo, un’area pic-nic con parcheggio affacciata sulla costa e situata a 293 m di quota. È il punto di partenza del percorso diretto al Passo della Gava (752 m); scendendo invece per 10-15 minuti su strada asfaltata si giunge dinnanzi ad un pannello informativo ed alla vicina via sterrata.

 

 

 

 

Dall’Agueta du Sciria al Lago della Tina

Ci si inoltra nell’entroterra camminando in costante ma leggera salita. Davanti a noi si stagliano le cime innevate dei monti Argentea e Reixa mentre, alle nostre spalle, il mare sparisce progressivamente.

Trekking nel Parco del Beigua al Lago della Tina (Arenzano)
Sentiero verso il Lago della Tina

Percorsi un paio di Km si arriva al crocevia Passo Gua (350 m). Si ignorano le diramazioni laterali per continuare dritti, in leggera discesa, seguendo il segnavia “T”. Dopo una decina di minuti, osservando attentamente il fondovalle si nota il Ponte Negrone, raggiungibile in circa 20-25’ seguendo il tracciato che scende sulla sinistra. La costruzione attraversa la gola rocciosa nella quale i fiumi Leone e Negrone confluiscono nel Lerone. In passato, da qui partiva l’acquedotto di Arenzano.

Tramite la stessa deviazione si giunge all’Area pic-nic del Castagno, così chiamata in onore di quest’albero che misura addirittura 3,40 m. di diametro.

Ponte Negrone visto dal sentiero verso il Lago della Tina (Arenzano)
Scorcio “ravvicinato” del Ponte Negrone

Tornando sul sentiero principale, in lontananza si scorgono già i laghetti e le piccole cascate tra l’uno e l’altro. Entrando nel bosco di lecci si prosegue sulla sinistra, in direzione del Passo du Figu, tappa finale dell’escursione (un’ora circa dall’Agueta du Sciria). Siamo immersi in un ambiente montano, il mare è a soli pochi chilometri da qui ma mai come adesso la distanza sembra così ingannevole.

A questo punto si abbandona la traccia principale sul guado sul Lerone per risalire il corso del rio sulla sua sponda destra. Costeggiamo specchi d’acqua e cascatelle per raggiungere l’angolo più scenografico, ossia il lago della Tina (il terzo della serie). Si tratta di una grande “marmitta del gigante” modellata da una cascata proveniente da una gola rocciosa, ha un diametro di circa 5 m ed una profondità attorno ai 6 m. Il suo nome fa riferimento all’antico contenitore di pietra stretto e profondo adoperato nelle cartiere.

È balneabile, come gli altri due, e nella bella stagione è una meta gettonata tra coloro che cercano refrigerio e tranquillità lontano dalle spiagge affollate.

Come arrivare al Lago della Tina da Arenzano - Trekking in Liguria
Lago della Tina

 

 

 

 

Salita al Rifugio Sambügu

Tornando pochi passi indietro ed attraversando il guado si può prendere il sentiero verso il Rifugio Sambügu. Il percorso meriterebbe una maggiore manutenzione, la via si fa largo in salita con alcuni zig-zag e l’ascesa dura 25-30 minuti.

Il bivacco è un autentico gioiellino, ciò grazie al grande lavoro di restauro fatto dai volontari dell’associazione U Gruppu negli ultimi anni. Data un’occhiata al suo interno ed ai comfort disponibili per chi decide di trascorrervi la notte, io e mio padre ci accontentiamo della panchina esterna al sole. Non potevamo scegliere un luogo migliore per la pausa pranzo.

Ricaricate le energie rientriamo alla Agueta du Sciria seguendo il medesimo itinerario dell’andata.

Bivacchi attrezzati nel Parco del Beigua: Rifugio Sambügu (Arenzano)
Arrivo al Rifugio Sambügu sopra il Lago della Tina

 

 

 

 

Un paio di raccomandazioni finali…

Come anticipato all’inizio dell’articolo, l’escursione al Lago della Tina non presenta difficoltà particolari e quindi è fattibile anche per famiglie con bambini. Tuttavia, specie in questo caso, vale la pena segnalare che durante la camminata si passano alcuni tratti esposti dove quindi meglio “sorvegliare” i più piccoli.

La gita è ideale in ogni periodo dell’anno, anche d’estate, magari per farsi un bagno rigenerante nel laghetto. È sconsigliabile però mettersi in marcia nelle ore più calde ed è meglio avere con sé una scorta adeguata di acqua, un cappello e la crema solare.

 

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