La terza giornata trascorsa a Pitlochry è stata caratterizzata da una doppia escursione: le cascate – Falls of Bruar – al mattino e la celebre Queen’s View al pomeriggio. In realtà, la tappa mattutina non era prevista poiché è stata aggiunta all’ultimo seguendo il consiglio datomi dall’autista dell’autobus.
Mai scelta fu più azzeccata e leggendo l’articolo capirete il motivo. Prima però, come sempre, alcune informazioni pratiche.
Come arrivare alle Falls of Bruar e a Queen’s View
Nei pressi delle due “attrazioni” si trovano ampi parcheggi. Nel primo caso, la sosta è gratuita poiché potete lasciare l’auto nel parcheggio dell’House of Bruar, un centro commerciale indipendente, ed il sentiero inizia appena dietro di esso.
Nel secondo caso invece il parcheggio costa £2 ma non c’è alcun limite di orario.
Come per le escursioni precedenti (Kinloch Rannoch e Blair Castle) ho viaggiato in autobus con Elizabeth Yule, compagnia locale di base a Pitlochry.
La linea 87 collega la stazione degli autobus – West End Car Park – a Bruar impiegando 25 minuti circa. La fermata è all’interno del parcheggio ed è la stessa anche per il ritorno.
La linea 82 collega Pitlochry con Queen’s View in mezz’ora e, per entrambe le tratte, la fermata è sul ciglio della strada davanti al parcheggio.
Alla scoperta delle Falls of Bruar
Calcolando le coincidenze degli autobus ho avuto a disposizione quasi tre ore e mi sono bastate per la camminata e pure per dare un’occhiata al centro commerciale.
House of Bruar, soprannominato da queste parti l’Harrods del Nord, è in realtà il negozio indipendente più famoso di Scozia. Ospitato in una struttura che sembra quella di un castello, qui potete comprare vestiti di qualità, tra i quali spicca la collezione di cashmere più vasta di tutto il Regno Unito, accessori per la casa ed infine cibo e bevande nel reparto gourmet.
Difficile fare una classifica delle passeggiate più belle che abbia fatto in Scozia ma, in ogni caso, questa della Falls of Bruar la metto sicuramente tra le primissime. Ho camminato in solitaria per quasi due ore e ciò mi ha permesso di godermi indisturbato ogni “suono” della natura, tra cui quello dello scorrere impetuoso verso valle del ruscello. È un luogo che riconcilia con se stessi, perfetto per staccare un po’ dalla quotidianità e dai suoi stress. Non a caso ho incrociato qualcuno che stava montando la tenda per trascorrere (almeno) una giornata a stretto contatto con la natura.
E che dire dei paesaggi che ho visto. Non c’era uno scorcio che si ripetesse, ad ogni curva infatti cambiava il panorama davanti a me. Detto questo, i due punti più affascinanti sono stati senza dubbio nei pressi delle due cascate. Due quadretti paesaggistici completati dall’arco in pietra, appena sopra la prima cascata, e dal ponte vecchio che attraversa la seconda più in alto, da cui si osserva la valle che si estende oltre la foresta.
Non a caso la camminata che conduce alle Falls of Bruar è considerata una delle più spettacolari della Scozia!
Ma lo sapevate che l’immensa foresta che c’è oggi in realtà è piuttosto “recente”?
Infatti, i pini sono stati piantati solamente a partire dal 1796 per ordine del IV° Duca di Atholl, al quale si deve anche il sentiero attuale. E l’ordine, o meglio il suggerimento, non arrivò da una persona qualunque bensì da Robert Burns. Egli, il “Bardo scozzese”, visitò la zona nel 1787 e la trovò molto bella, convinto però che con tanti pini attorno alle cascate il paesaggio sarebbe stato ancora più affascinante. Inspirato da tale suggestione egli scrisse “The Humble Petition of Bruar Water”, un’opera nella quale lui stesso impersonifica l’acqua del fiume che chiede al proprietario dei terreni – ossia proprio il IV° Duca di Atholl – di piantare degli alberi lungo le sue sponde. Il desiderio verrà realizzato dopo la morte di Burns e la foresta venne dedicata alla sua memoria.
Falls of Bruar è un percorso circolare lungo 2,3 Km che conduce alle due cascate – Lower e Upper – attraversando la foresta. Il primo tratto è facile ed adatto a tutti, la parte che porta alla seconda cascata è un po’ più ripida ma non particolarmente difficile (basta “prenderla bassa”).
Il belvedere Queen’s View
Attraverso il parcheggio e costeggio il bar ed il Visitor Centre (al suo interno trovate informazioni sulla foresta e sulle escursioni da fare nei dintorni) seguendo le indicazioni che mi portano dritto alla terrazza Queen’s View, una delle viste panoramiche più famose di Scozia ed accessibili anche con passeggini e sedie a rotelle.
Ammetto che, prima di arrivarvi, avevo qualche timore sul fatto di rimanere deluso date le aspettative che mi ero creato. Fortunatamente non è andata così, anzi, il belvedere è talmente bello che non ho aperto bocca per almeno cinque minuti!
Queen’s View è divenuta famosa dopo la visita della Regina Vittoria nel 1866, durante la quale rimase colpita dalla bellezza dell’area. In realtà, sebbene molti sostengano che la terrazza sia stata intitolata proprio a lei, la dedica originale era per Queen Isabella, la moglie di Robert The Bruce. Difatti, il nome Queen’s View esisteva già prima del 1866, al punto che la stessa sovrana britannica si interrogò su tale questione ma, considerando il suo ruolo e la sua influenza, era meglio non dar voce ad ulteriori dubbi. Va detto però che Isabella morì nel 1296, dieci anni prima dell’incoronazione di suo marito. Tuttavia, per la gente dell’epoca lei era già una Regina.
A parte questa diatriba storica, ciò che resta è la bellezza indiscussa del panorama che si ha di fronte. Ci troviamo nel lato orientale del Loch Tummel, circondato ai lati dalla Tay Forest e dominato a sinistra dalla cima del Schiehallion. Nei pressi della terrazza è stata posta una targa con i nomi di tutte le cime che si vedono da lì.
Difficile trovare altre parole per Queen’s View, non le avevo lì e non le ho neanche adesso. Penso soltanto che tali panorami vadano contemplati in silenzio, lasciandosi “rapire” dal loro fascino quasi irreale, e che non poteva esserci maniera migliore per salutare il Perthshire.
Termina qui infatti il mio viaggio nel polmone verde della Scozia, un itinerario che ha incluso anche:
- la visita di Perth, l’antica capitale della Scozia;
- il soggiorno a Pitlochry, rinomata località di villeggiatura sulla via verso le Highlands;
- la visita del Blair Castle, sede dell’ultimo esercito privato d’Europa;
- l’escursione a Kinloch Rannoch, un piccolo villaggio affacciato sul lago omonimo e base ideale per camminate medio-lunghe nella zona.