Prosegue il mio viaggio alla scoperta delle bellezze della riviera ligure di ponente. Questa volta mi sono spostato nella provincia di Savona per raggiungere Spotorno e, dopo aver visitato il suo centro storico, ho approfittato della splendida giornata per arrivare a Bergeggi percorrendo un paio di sentieri che si snodano lungo la costa. Se c’è un periodo che adoro per questo genere di camminate è l’autunno. Infatti, il meteo solitamente è buono, le temperature sono piacevoli ed il flusso estivo dei turisti si è ormai esaurito.
Cosa vedere a Spotorno
L’escursione inizia al mattino presto, ammirando l’alba a bordo del treno regionale diretto alla stazione di Spotorno-Noli. Resisto alla tentazione di raggiungere subito la spiaggia e così seguo le indicazioni per il Castello di Spotorno. Esso sovrasta il borgo antico, in origine protetto da un importante sistema difensivo di cui oggi sono rimaste due torri di avvistamento. Risalenti al secolo XVI e costruite al fine di scorgere le navi saracene in avvicinamento, si possono osservare quelle verso ponente, Coreallo, e levante, Sant’Antonio.
La fortezza, che purtroppo attualmente appare in evidente stato di abbandono, è invece più antica e subì ripetuti attacchi già nel corso del XIII secolo.
Ho adorato passeggiare per le vie ed i vicoli del borgo che, complice l’ora, era deserto. Nel cuore del vicino parco Monticello, parzialmente nascosto dai pini, sorge l’Oratorio di Santa Caterina in cui risalta la splendida facciata in stile barocco.
"Non solo pietre nel borgo antico non solo freddi muri cadenti ma... sommessi calpestii e discreti sussurri. Spazi animati da antiche presenze e a tratti... frammenti sonori di voci nuove fugaci padrone di un soffio di tempo." - Marialuigia Pirovano Prato
Il sottopasso che attraversa la circonvallazione Aurelia immette nel centro storico, così tipicamente ligure per via delle facciate colorate degli edifici raccolti intorno alla Chiesa Parrocchiale della Santissima Annunziata. Vale la pena entrare e percorrere la navata centrale per ammirare le svariate opere d’arte del ‘600 e ‘700 custodite nelle dieci cappelle laterali.
Dando le spalle all’edificio si raggiunge il lungomare di Spotorno. Capitandovi ad inizio ottobre, gli stabilimenti balneari sono chiusi ed in fase di sgombro, motivo per cui è possibile camminare liberamente per la spiaggia. Guardando verso Savona si distingue chiaramente l’isola di Bergeggi, che comunque avrò modo di vedere da vicino nel pomeriggio. La passeggiata costeggia una serie di hotel e corre lungo l’Aurelia, con marciapiede separato e presente sia verso il borgo di Noli che appunto Bergeggi. Inoltre, ogni tanto vi sono degli spiazzi con panchine da cui osservare Spotorno e la costa ligure perdersi all’orizzonte.
A piedi lungo la Via Antica Romana tra Spotorno e Bergeggi
Procedendo sul lungomare verso Punta Sant’Antonio, non molto distante dall’omonima torre d’avvistamento, cercate la Via Antica Romana. Per individuarla, affidatevi ai pannelli coi nomi delle vie, quella che vi interessa è una delle poche a non essere una strada chiusa.
Il primo tratto – caratterizzato dal dislivello maggiore di tutto il percorso – costeggia gli ultimi edifici di Spotorno prima di arrivare all’inizio del sentiero verso il monte Mao. Lo si percorre fino al belvedere da dove si ha il primo di una lunga serie di panorami da cartolina. Al bivio bisogna seguire la Via Antica Romana Alta, identificata dal segnavia con tre triangoli rossi.
Immersi nella vegetazione, si costeggia dall’alto l’ultimo tratto della spiaggia di Spotorno avvicinandosi contemporaneamente all’isola di Bergeggi. Ci troviamo in una zona naturale di rara bellezza dove coesistono terreni coltivati, aree erbose e macchia mediterranea. Ad aggiungere ulteriore fascino è il privilegio di poter camminare su di un tratto di strada romana fatta realizzare nel 241 A.C. da Gaio Aurelio Cotta. Il percorso “gira” verso l’interno per poi riaffacciarsi sul mar Ligure. In circa un’ora e mezza si giunge nei pressi della Gola di Sant’Elena, dove poi si può scegliere se scendere a Bergeggi – o meglio a Torre d’Ere – seguendo la sezione più o meno lunga del sentiero botanico.
Non avendo tempo a sufficienza, a malincuore ho dovuto optare per la strada più corta. Il sentiero botanico attraversa un territorio particolarmente ricco di specie vegetali e, proprio per questo motivo, lungo il percorso che unisce Gola di Sant’Elena a Torre d’Ere si incontrano una serie di pannelli informativi riguardanti le piante più caratteristiche della zona.
Alla scoperta della Riserva Naturale Regionale di Bergeggi
Il sentiero sbuca a Torre del Mare, frazione di Bergeggi che ospita seconde case, ville ed appartamenti turistici. Il “quartiere” sorge sul promontorio di Torre d’Ere, dove svetta l’omonima torre d’avvistamento innalzata durante l’epoca romana. Tuttavia, la vista è dominata dall’isola di Bergeggi, situata proprio davanti alla località.
Non a caso, qui ci troviamo all’interno della Riserva Naturale Regionale di Bergeggi, un’area protetta istituita dalla Regione Liguria nel 1985 e che, oltre all’isolotto, include il tratto di costa circostante. Una zona di tale fascino merita di essere esplorata.
Con il tempo a disposizione ho percorso un pezzo della camminata che segue la costa frastagliata e l’Aurelia. Tale conformazione rende la sezione tra Bergeggi e Spotorno realmente interessante dal punto di vista paesaggistico. Si trova qui infatti la grotta marina, un ambiente carsico dal grande valore naturalistico originatosi circa 200 milioni di anni fa e che ha custodito molti reperti paleontologici del periodo Neolitico. Vi si può accedere soltanto tramite le visite guidate organizzate dal Comune di Bergeggi a luglio ed agosto.
Nei dintorni di Punta Predani si trovano due delle spiagge più suggestive di Bergeggi.
La prima è il lido delle Sirene, che si distingue per la ghiaia scura mescolata ai ciottolini. Le rocce sotto la strada la nascondono parzialmente e difatti la si nota solamente pochi istanti prima di averla passata. C’è un po’ di parcheggio e vi si arriva scendendo per una scalinata lunga e ripida. Tuttavia, l’acqua cristallina e trasparente che osserverete dinnanzi a voi ripagherà lo sforzo fatto. Nella stagione estiva vi sono a disposizione lettini ed ombrelloni.
C’è però una spiaggia che è ancora più difficile da individuare ed è la vicina Baia delle Sirene. Incastonata tra le rocce e caratterizzata anch’essa da un’acqua cristallina da sogno, sorge ai piedi della Croce di Punta Predani, posta a ricordo di coloro che persero la vita in seguito all’affondamento del transatlantico inglese Transylvania avvenuto durante il primo conflitto mondiale. Nei pressi del monumento vi è un sentierino che, immerso nella vegetazione della macchia mediterranea, scende verso la baia. Date le sue dimensioni ridotte, se volete sperare di trovare posto nei mesi estivi – sia per il parcheggio che in spiaggia – il consiglio è di essere qui già al mattino presto.
A questo punto devo ritornare a Spotorno e quindi torno indietro accompagnato dalla vista dell’isolotto che, situato a circa 250 m dalla costa, sembra quasi sorvegliarla. Mi affaccio quindi nuovamente sul lungomare del comune ligure che, bello già di suo, lo sarebbe ancora di più se l’edilizia selvaggia del secolo scorso non avesse preso il sopravvento.
Ciò non toglie che rientro a casa davvero soddisfatto per aver esplorato questo tratto della Riviera delle Palme. Oltre al fascino senza tempo del borgo antico di Spotorno, ho adorato il sentiero fatto per raggiungere Berbeggi ed infine la passeggiata lungomare all’interno della Riserva Naturale Regionale di Bergeggi. La zona offre una vasta rete di sentieri per camminatori e bikers, motivo per il quale ci tornerò quanto prima. Per altre informazioni su questa zona della costa ligure vi rimando ai siti internet dell’ufficio turistico di Spotorno e della Pro Loco di Bergeggi.