Ultima tappa del mio soggiorno ad Oban è Dunstaffnage Castle, una fortezza (Dun in gaelico significa “Forte”) situata in una posizione panoramica niente male con vista dell’Oceano su tre lati. Caratterizzato da una storia tormentata (come ogni castello qui in Scozia), nel corso dei secoli ha avuto un ruolo fondamentale per la difesa della costa occidentale scozzese.
Come arrivare a Dunstaffnage Castle da Oban
Il Castello dista circa 5 km da Oban e vi si arriva comodamente in macchina e pure in autobus. Bisogna seguire le indicazioni per Dunbeg e poi dalla strada principale deviare a sinistra per dirigersi verso il “The Scottish Association for Marine Science”, un immenso e ultra moderno centro di ricerche sul mondo marino situato appena prima del parcheggio riservato ai visitatori del Castello.
In alternativa, la linea 405 di West Coast Motors collega Oban a Dunbeg e poi bisogna proseguire a piedi fino al Castello impiegando all’incirca 15-20 minuti. Il costo del biglietto è di £1,5 a tratta.
Cosa vedere al Dunstaffnage Castle & Chapel
Intravedo le rovine del Castello di Dunstaffnage appena lasciato il parcheggio alle mie spalle, le osservo mentre costeggio la piccola spiaggia e gli arbusti che le coprono parzialmente. Quando imbocco il sentiero che taglia il prato e conduce alla casetta dove si trova la biglietteria, davanti a me posso ammirare per la prima volta la fortezza intera. Sebbene oggi sia un rudere, le sue mura spesse fanno ancora impressione e lasciano intendere quanto fosse imponente l’originaria struttura.
Storia di Dunstaffnage Castle: MacDougall, Campbell e Flora MacDonald
Fu Duncan MacDougall a far costruire il Castello attorno al 1220 come simbolo del suo potere in quanto Lord of Lorn. Realizzato con pietre locali, è uno degli edifici più antichi della Scozia ed è stato protagonista di battaglie ed assedi per la conquista della costa occidentale del paese. Già nel 1247, questa volta per opera di Ewen MacDougall, ci furono le prime modifiche con l’aggiunta di possenti torri difensive. Queste furono messe a dura prova pochi decenni dopo, nel 1308, quando Robert The Bruce assediò Dunstaffnage Castle ed alla fine lo conquistò. Un’altra data importante è il 1470, anno in cui con James III il clan MacDougall “consegna” Dunstaffnage Castle al clan Campbell.
Quasi tre secoli dopo ed il Castello diventa la prigione temporanea di Flora MacDonald. È il 1746, il sogno della rivoluzione giacobita guidata da Bonnie Prince Charlie si conclude nel peggiore dei modi con la disfatta nella battaglia di Culloden Moor. Da quel momento il Principe è la persona più ricercata del paese, tuttavia può contare sull’appoggio di alcuni “fedeli” che lo aiutano ad evitare la cattura da parte delle truppe inglesi. Tra i suoi seguaci quella divenuta più popolare è proprio Flora MacDonald che, truccando Prince Charlie da domestica, nel giugno 1746 riesce a farlo salpare dall’isola di South Uist verso Skye per poi rifugiarsi al sicuro in Francia. Questo episodio è diventato molto popolare nella storia e cultura scozzese ed il celebre canto “The Skye Boat song” lo testimonia.
Dopo la fuga, Flora è stata arrestata dagli inglesi e rinchiusa proprio a Dunstaffnage prima di venire trasferita a Londra. La storia ebbe comunque un lieto fine dato che l’anno successivo venne liberata.
Cosa vedere tra le rovine del Dunstaffnage Castle
Un’oretta è più che sufficiente per visitarlo poiché, va ammesso, vi sono prevalentemente ruderi. Detto ciò, il giro è comunque interessante anche grazie alla segnaletica che narra la storia di Dunstaffnage e dei suoi abitanti. Qui come in tutti gli altri castelli visti in Scozia, ho sempre apprezzato i pannelli informativi (in inglese e pure gaelico) poiché con poche frasi spiegano in maniera chiara la funzione di un certo luogo mentre i disegni danno un’idea di quello che poteva essere l’ambiente originale.
Fatta la scalinata che conduce all’ingresso mi ritrovo subito nel cortile interno (Courtyard), il cuore della vita all’interno della fortezza. Sul prato, davanti alle mura segnate dal tempo, non mi resta che chiudere gli occhi ed immaginare lo stesso luogo secoli fa con il via vai della gente impegnata nelle proprie attività quotidiane.
Sul lato destra una volta sorgeva la Great Hall, l’edificio in cui il Lord of Lorn svolgeva le sue mansioni principali e di sera vi si svolgevano banchetti con i suoi ospiti illustri. È l’area più in rovina poiché faceva parte del Castello originale.
Appena a fianco sorge invece l’edificio più integro, l’unico ad aver conservato il tetto e con un buono stato di conservazione all’interno. Si tratta della Gatehouse, costruita nel XV° secolo per ospitare i capi del clan Campbell al posto delle vecchie prigioni. Suddiviso in tre piani, il primo era quello “aperto al pubblico” che faceva da reception, gli altri due invece ospitavano le stanze del padrone e della sua famiglia. Si può entrare e visitare ogni ambiente tramite la stretta scalinata che li collega. Del lusso dei tempi passati sono rimasti i camini e poco altro, forse qualche fantasma dato che sono una presenza fissa in ogni castello scozzese (e nonostante il mio amore per la Scozia il “paranormale” non mi attira molto).
La passeggiata sulle mura è stata la mia attività preferita all’interno del Dunstaffnage Castle perché regala una panoramica delle varie aree che lo caratterizzavano e poi si può ammirare tutto il territorio circostante perdersi fino all’orizzonte. Si costeggiano le torrette difensive con ancora visibili le aperture (molto) strette da cui i soldati difendevano la fortezza prima con le balestre e successivamente coi cannoni.
Il Castello di Dunstaffnage sorge in una posizione strategica per cui per ogni invasore era impossibile sfuggire alla vista delle sentinelle ed organizzare un attacco a sorpresa.
La Dunstaffnage Chapel
Esco dal Castello e seguo il sentiero che mi conduce dentro alla boscaglia.
Qui infatti si trova la Dustaffnage Chapel, costruita nel XIII° ad uso privato della famiglia MacDougall. I suoi membri però non si trovano seppelliti qui ma quasi sicuramente sull’isola di Lismore vicino ad Oban. Ciò perché la Cappella non godeva dei permessi necessari e pertanto era adibita unicamente a luogo meditativo. Soltanto nel 1560, dopo la Riforma Protestante, fu possibile la realizzazione di un memoriale per i defunti dei MacDougall.
La visita del Dunstaffnage Castle si conclude qui, prima però di tornare indietro vi suggerisco di seguire il sentiero che vi condurrà nei pressi di una spiaggia ghiaiosa affacciata sull’oceano.
Senza dubbio è una meta perfetta per riposarsi un po’ e per fare un pic-nic ammirando tutte le sfumature del paesaggio scozzese e le Ebridi Interne all’orizzonte.
Visitare Dunstaffnage Castle con l’Historic Scotland Explorer Pass
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