Dopo la visita del centro storico, se si ha tempo a disposizione vale la pena proseguire con l’esplorazione della laguna di Venezia perché, oltre al centro storico, vi sono una miriade di isole da vedere. Queste, fuori dagli itinerari più battuti dai turisti, custodiscono storie diverse ed atmosfere uniche.
La maggior parte dei luoghi elencati in questo articolo si trovano quindi nelle vicinanze del sestiere di San Marco, il nucleo originario della città. Vi parlerò poi di un territorio alternativo, questa volta sulla terraferma, compreso tra Padova e la Riviera del Brenta.
Le 8 mete da visitare nella laguna veneta (e non solo)
Quest’area, la più estesa del Mediterraneo (550 Km2) e dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1987, è costituita da oltre 70 isole e se tre di esse – Torcello, Murano e Burano – sono assai famose, ve ne sono altre che meriterebbero di essere conosciute. Vi si arriva con il trasporto pubblico urbano – ovviamente in vaporetto – ed a tal proposito vi rimando alla lettura di questo articolo specifico.
1. Il Lido e le spiagge di Venezia
Il Lido di Venezia separa la laguna dal mare Adriatico ed è frequentata dagli abitanti soprattutto nel periodo estivo. È una delle poche isole con strade carrozzabili e difatti si può arrivare con la propria auto grazie ai traghetti dedicati in partenza da Tronchetto.
Sufficientemente lontani dal caos del centro storico, i visitatori possono godersi le bellezze paesaggistiche locali, le ville in stile Liberty ed edifici storici come il Palazzo del Cinema sul lungomare Marconi, sede della Mostra Internazionale d’arte cinematografica che si svolge in occasione della Biennale di Venezia (tra fine agosto ed inizio settembre).
Il litorale è costeggiato da dighe e murazzi che garantiscono protezione alla laguna dall’erosione del mare. Grazie a ciò, il Lido è perfetto per famiglie con bambini perché il fondale digrada dolcemente e quindi consente di fare il bagno in totale sicurezza. Le spiagge presenti sono sia libere, come quella del Blue Moon oppure in corrispondenza delle dune sabbiose di S. Nicolò e degli Alberoni, e private, in cui gli stabilimenti balneari allestiscono delle strutture a capanna comprendenti cabine spogliatoio e veranda esterna.
Per ulteriori informazioni vi rimando al sito internet del Lido di Venezia.
2. Poveglia
Di fronte a Malamocco, quartiere situato nella zona meridionale del lido, si staglia Poveglia… conosciuta come l’isola dei fantasmi.
La sua fama è dovuta alla storia, principalmente al fatto che in passato è stata un lazzaretto ed ha ospitato una casa di riposo chiusa nel 1968. Storie e leggende raccontano di malati di peste bruciati vivi al fine di prevenire ulteriori contagi le cui anime, da allora, continuano a vagare sull’isola senza trovare pace. Per quel che riguarda il ricovero per anziani, si sostiene che in realtà vi venissero rinchiusi i malati di mente, i quali poi erano sottoposti ad atroci esperimenti di lobotomia. Il direttore, responsabile di questi trattamenti, fu protagonista a sua volta di alcune leggende. Qualcuno afferma infatti che sia morto suicida, a causa del peso sulla coscienza di tutta la sofferenza provocata. Restano i racconti sinistri di molti ospiti, le cui testimonianze non sono mai state ascoltate. Stessa sorte per quanto affermato da molti visitatori che dicono di aver sentito voci, lamenti ed avvertito presenze misteriose.
Non sorprende quindi che Poveglia sia diventata una meta ideale per i “cacciatori di fantasmi”. Va detto però che raggiungere l’isola è pressoché impossibile poiché essa è inaccessibile, salvo permessi (molto) speciali.
3. Sant’Erasmo
Dopo Venezia, l’isola di Sant’Erasmo è la più estesa della laguna ed è conosciuta come l’Orto della città per via della sua lunga tradizione agricola. Date le sue dimensioni ed il territorio pianeggiante, è una meta ideale per una camminata rilassante o per un giro in bici (noleggiabile anche in loco). Vi si arriva in 45 minuti con il vaporetto della linea 13 che parte da Fondamente Nuove.
Scendendo a Capannone si può subito scorgere la vicina isola di Lazzaretto nuovo, così chiamata perché, in passato, le navi in arrivo e sospette portatrici del morbo della peste vi venivano messe in quarantena. Durante il percorso si può ammirare la Torre Massimiliana, eretta tra il 1843-44 sulle fondamenta di un precedente forte napoleonico. La struttura serviva a proteggere l’accesso al lido di Venezia e proprio per la sua posizione strategica venne utilizzata anche dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo decenni di abbandono, l’edificio è stato ristrutturato ed attualmente è sede di mostre ed eventi culturali. Da qui si può poi accedere alla spiaggia del Bacàn, meta popolare della gita fuori porta dei veneziani.
Passeggiando immersi nella natura noterete anche dei campi di carciofi violetti, o meglio delle castraurine, un prodotto tipico di Sant’Erasmo e celebrato con una festa a tema che si svolge solitamente a maggio.
4. Murano
Situata appena a nord di Venezia, è una delle località più famose della laguna ed a sua volta è costituita da un gruppo di isolotti separati da canali e rii attraversati da ponti. La sua fama è dovuta alla produzione artigianale del vetro, una tradizione sviluppatasi intorno al 1291, come conseguenza del trasferimento delle vetrerie della città sull’isola.
La visita delle vetrerie – sono numerose quelle aperte al pubblico – è un’esperienza imperdibile e consente di osservare da vicino i due tipi di lavorazione: la soffiatura, la più famosa, e quella a lume. Una tappa d’obbligo è il Museo del vetro, fondato nel 1861, che ripercorre la storia di questa antica attività attraverso l’esposizione di opere d’arte in vetro delle varie epoche. Le collezioni sono ospitate all’interno di un palazzo in stile gotico fiorito che in passato fu la residenza dei Vescovi di Torcello.
Un tour di Murano non può dirsi concluso senza aver ammirato altri edifici di interesse. Il Duomo dei SS. Maria e Donato, risalente al sec. VII, custodisce al suo interno ricchi mosaici del secolo XII. La Chiesa di San Pietro martire fu fondata nel 1348 e dedicata originariamente a San Giovanni Battista, tuttavia, venne ricostruita nel 1511 in seguito ad un grave incendio ed intitolata quindi a S. Pietro. Nonostante la razzia compiuta da Napoleone (egli fece distruggere moltissime chiese e conventi), si conservano tele di Bellini, Tintoretto e Veronese. Il faro, tutt’oggi attivo, illumina l’accesso settentrionale alla laguna facilitando così l’arrivo delle navi di notte.
Per arrivare da Venezia a Murano si possono prendere i vaporetti delle linee 4.1 e 4.2 (da Fondamenta Nuove) oppure la linea 3 da Piazzale Roma. Inoltre, è una delle fermate dei tour organizzati di mezza giornata che prevedono poi Burano e Torcello. Ne parlo maggiormente nel prossimo paragrafo.
5. Burano
Un’altra isola della laguna molto nota ai turisti è Burano, famosa a livello mondiale per le sue case colorate e per la secolare lavorazione artigianale ad ago del merletto. Situata a nord di Venezia, anche il suo territorio è suddiviso in cinque sestieri separati tra loro da altrettanti canali.
Secondo la tradizione Burano venne fondata dagli abitanti della città romana di Altino che si rifugiarono qui per scampare alle invasioni degli Unni e dei Longobardi. Il nome sarebbe legato alla Bora, il vento freddo che soffia in laguna durante la stagione invernale. Sempre il clima, in questo caso la nebbia, sarebbe all’origine di ciò che rende inconfondibile la località. Difatti, i colori vivaci e diversi gli uni dagli altri servivano affinché, anche nelle giornate con minor visibilità, i pescatori di ritorno potessero individuare la propria abitazione.
La cosa migliore da fare a Burano è camminare per le calli – le classiche vie veneziane – partendo da piazza Baldassare Galuppi, l’unica dell’isola. Su di essa si affaccia la Chiesa di San Martino, famosa per il campanile pendente a causa del cedimento parziale dei basamenti (fondati su palafitte, come spesso accade in laguna) e per la tela del Tiepolo esposta al suo interno. Il Museo del Merletto racconta la storia di questa attività tradizionale diffusasi a partire dal ‘500 e tramandata poi da generazione in generazione, si ha inoltre l’opportunità di osservare le donne intente a seguire tale lavorazione elegante e delicata.
Dal punto di vista fotografico, all’altezza dei Tre Ponti e dove si incrociano i due canali si ha uno dei migliori scorci panoramici delle case dei pescatori e dei negozietti artigianali.
Per raggiungere Burano da Venezia si possono utilizzare i vaporetti della linea 12 che, da Fondamenta Nuove, fermano anche a Murano e Torcello.
Tour guidati a Murano e Burano
Per chi avesse poco tempo a disposizione, quotidianamente vengono organizzate delle escursioni da Venezia a Murano e Burano con inclusa la visita di una fabbrica del vetro. Data l’elevata affluenza di turisti ve ne sono diverse, di seguito vi elenco quelle reputate migliori da chi le ha provate. Il suggerimento poi è quello di prenotarle da casa, approfittando del fatto che per la maggior parte di queste la cancellazione è gratuita.
La prima che vi propongo è la più popolare, dura 4,5 ore ed inizia alle 11 del mattino. Si trascorrono 40 minuti circa su entrambe le isole, iniziando da Murano e concludendo a Burano. Il ritrovo è nei pressi di Piazza S. Marco, in Riva degli Schiavoni vicino all’Hotel Danieli. Il tour è con cancellazione gratuita se fatta prima delle 24 ore precedenti il suo inizio. Per maggiori dettagli vi rimando a questa pagina.
La seconda dura 4 ore, inizia alle 10:30 e prevede due punti di ritrovo: vicino alla stazione ferroviaria di Santa Lucia oppure nei pressi di Piazza San Marco. A Murano la sosta dura 45 minuti, di cui una ventina dedicati alla dimostrazione di soffiatura del vetro, mentre a Burano si rimane per un’ora e mezza. Per l’itinerario completo e per prenotare in anticipo potete consultare questo sito internet.
Un altro tour che vi segnalo ha una durata di 4,5 ore ed inizia anch’esso alle 11, con partenza dalla stazione di Santa Lucia o da Palazzo Ducale. Si inizia con un giro in barca panoramico di mezz’ora della laguna e poi, una volta giunti a Murano, si ha il tempo per visitare una vetreria e fare acquisti in loco. Dopodiché, con un’ora e mezza a disposizione a Burano si può esplorarla in tutta calma concedendosi anche una pausa per pranzare. Tutti i dettagli e le tariffe sono indicate nella relativa pagina d’acquisto.
6. Torcello
Appena a nord di Burano sorge quello che fu uno dei più antichi e prosperi insediamenti della laguna, almeno fino alla fondazione di Venezia. Antico centro di scambi commerciali, i cambiamenti climatici causarono condizioni di vita insostenibili che portano al progressivo abbandono del territorio. Oggi a Torcello abitano soltanto una decina di persone ma l’area archeologica ed il patrimonio che conserva è testimone comunque del suo passato florido.
Il ponte del Diavolo – il cui nome rimanda ad una leggenda locale – attraversa un canale interno ed ha la caratteristica forma originale di tutti i ponti veneziani, ossia la mancanza di parapetti. Proseguendo si arriva all’unica piazza dell’isola e dominata al centro dal Trono di Attila, così chiamato perché si sostiene che vi si fosse seduto il Re degli Unni, in realtà venne utilizzato dai tribuni. Il vicino Museo di Torcello conserva una vasta collezione di resti archeologici a partire dall’epoca romana e di opere d’arte che raccontano la storia gloriosa dell’isola. Nella Basilica di Santa Maria Assunta – fondata nel 639 – si può ammirare un incredibile mosaico in stile bizantino che raffigura il Giudizio Universale. Infine, la Chiesa di Santa Fosca si contraddistingue per la sua pianta a croce greca, uno schema assai raro e che per questo ben testimonia l’influenza della cultura bizantina nella Venezia dei sec. IX-XII.
I vaporetti della linea 12 impiegano circa 45’ per raggiungere Torcello dal centro storico (Fondamenta Nuove).
Tour guidati delle tre isole
Date le sue dimensioni ridotte, Torcello viene inclusa in alcune escursione organizzate da Venezia assieme a Murano e Burano. Come nei tour precedenti, salvo ove specificato, i gruppi sono accompagnate da guide multilingue professionali.
Il primo tour ha una durata di circa 5 ore, con partenze alle 11 ed alle 14:30 da Piazza San Marco ed alle 14 dalla Stazione di Santa Lucia. L’itinerario prevede la visita di una vetreria a Murano e tempo libero da trascorrere su questa così come le isole di Torcello e Burano. Si hanno all’incirca 45 minuti a disposizione per esplorarle. Per maggiori informazioni su prezzi e percorso completo suggerisco di fare riferimento alla specifica pagina d’acquisto.
L’alternativa è un tour leggermente più corto – circa 4,5 ore – in partenza da Piazzale Roma alle 14 oppure da Riva degli Schiavoni mezz’ora dopo. Anche in questo caso si hanno 45 minuti da trascorrere su ogni isola. Il rientro è a Piazza San Marco, chi desidera proseguire verso la stazione ferroviaria deve pagare un supplemento a bordo. Tutti i dettagli sono disponibili qui.
7. Padova
Collocata ad una ventina di chilometri ad ovest della laguna di Venezia, Padova è una delle città più antiche d’Italia. Infatti, secondo l’Eneide, essa venne fondata da un principe troiano nel 1185 a.C.; i ritrovamenti archeologici ne danno conferma poiché risalgono ai sec. XIII-XI a.C.
Padova è stata una delle capitali culturali del Trecento e gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni (1305) ne sono la testimonianza più evidente. Inoltre, parallelamente a quello di Firenze, a cavallo tra i secoli XIV-XV si sviluppò il cosiddetto Rinascimento Padovano. Nel 1443 Donatello si trasferì qui e la sua presenza diede impulso ad una scuola artistica che favorì la diffusione dell’arte rinascimentale nel nord del paese.
La città è una delle sedi vescovili più antiche d’Italia ed in questo ambito la sua immagine è legata a Sant’Antonio, figura religiosa portoghese appartenente all’ordine francescano che visse a Padova e vi morì il 13 giugno 1231. Le sue spoglie sono conservate nella Basilica di Sant’Antonio, uno dei monumenti principali della città veneta. Un altro tempio religioso da non perdere è la Chiesa degli Eremitani, ciò perché a metà ‘400 il Mantegna vi aveva decorato la Cappella Ovetari. Purtroppo il capolavoro andò distrutto in seguito ai bombardamenti del 1944, tuttavia, grazie all’uso di tecniche all’avanguardia si è riusciti a recuperarne una parte.
Merita una visita l’orto botanico (a 2 Km dal centro), fondato nel 1545 e per questo il più antico del mondo. Negli ultimi anni è stato protagonista di importanti lavori di ammodernamento e, grazie all’uso combinato di ricerca, tecnologia ed intrattenimento ha l’obiettivo di raccontare la storia di Padova ed anticiparne il futuro.
Su piazza delle Erbe, nodo commerciale della città, si affaccia il Palazzo della Ragione, celebre per la sala del tribunale comunale utilizzata dal 1218 fino al 1797. Essa è ricoperta da una struttura a carena rivestita in piombo, sulle pareti invece si possono ammirare gli affreschi con i mesi dell’anno ed i relativi segni zodiacali. Al centro poi domina un cavallo in legno del ‘400.
Fondata nel 1222, l’Università di Padova è tra le più antiche d’Italia (e non solo) ed è famosa per il teatro anatomico inaugurato nel 1595 e primo esempio al mondo di struttura permanente creata per l’insegnamento dell’anatomia ad oltre 200 studenti attraverso la dissezione di cadaveri.
Completano l’itinerario alla scoperta della città il MUSME – Museo di Storia della Medicina – aperto nel 2015 ed improntato sull’interattività, e la Specola, l’osservatorio astronomico situato sul castello a partire dal 1777 ed oggi spazio espositivo che regala anche uno splendido panorama sui canali.
Se avete soltanto una giornata a disposizione, per ottimizzare i tempi potreste farvi un tour panoramico di Padova a bordo del classico bus turistico hop-on hop-off (attivo da maggio ad ottobre) e sfruttarlo per spostarvi tra un punto d’interesse e l’altro. Il percorso prevede 13 fermate, parte e si conclude dalla Basilica di Sant’Antonio e la durata completa del giro è di un’ora. Per maggiori informazioni per l’acquisto online dei biglietti validi 24 ore vi rimando a questa pagina dedicata.
Per raggiungere Padova da Venezia il mezzo più conveniente è senza dubbio il treno. Il viaggio dalla stazione di Santa Lucia – con fermata anche a Mestre – dura una mezz’ora circa. La stazione ferroviaria di Padova sorge a 2 Km dalla Basilica di Sant’Antonio mentre la Cappella degli Scrovegni si trova proprio a metà strada.
8. Crociera lungo la Riviera del Brenta
Il Naviglio del Brenta è un ramo minore del fiume Brenta che si snoda tra le località di Stra, Dolo, Mira ed Oriago per poi sfociare a Fusina, nella laguna veneziana. La zona, ribattezzata Riviera del Brenta, è celebre per le Ville Venete che sorgono nel suo territorio e che risalgono all’epoca della Serenissima, tra i secoli XVI-XVIII.
Tutto ebbe inizio nel 1345, quando il Consiglio della Repubblica di Venezia consentì ai suoi cittadini di acquistare terreni sulla terraferma. Fu così che le persone più abbienti decisero di trasferirsi nell’entroterra, lungo le rive del Brenta. Vennero costruite quindi una serie di dimore lussuose che, assieme agli spazi destinati alle rispettive attività, comprendevano ambienti progettati da architetti famosi e decorati dai pittori più in voga di quel periodo.
La Riviera divenne una nota meta di villeggiatura e fu frequentata da personalità come Casanova, Galileo, D’Annunzio, Napoleone, i Reali di Russia e Francia, gli Asburgo ed i Savoia.
Per spostarsi tra la laguna e le proprie residenze i nobili utilizzavano delle imbarcazioni tradizionali chiamate Burchiello. Oggi, in primavera ed estate vengono organizzate delle minicrociere per turisti che ripercorrono la stessa rotta, da Fusina a Padova e viceversa, con inclusa la visita di tre ville venete e la possibilità di pranzare in uno dei ristoranti più rinomati della zona.
Villa Pisani a Stra risale al secolo XVIII ed è la più monumentale del Brenta. I suoi interni custodiscono numerose opere d’arte, tra le quali spiccano gli affreschi del Tiepolo. Dopo la caduta della Repubblica Marinara, la dimora venne acquistata da Napoleone e poi passò tra varie proprietà – tra cui l’Imperatore d’Austria ed i Savoia – fino a diventare Museo Nazionale.
Villa Widmann a Mira venne costruita alla fine del Settecento da una famiglia nobile di origine persiana. Tra i suoi ospiti illustri figurano Goldoni, Stravinsky e D’Annunzio. È proprietà della Provincia di Venezia dal 1984.
Villa Foscari, detta “La Malcontenta”, è quella più vicina a Venezia e tra le più importanti progettate da Palladio nel secolo XVI. Immersa nel verde, la facciata imponente viene riflessa sulle acque del fiume mentre le sale interne sono decorate da magnifici affreschi del Cinquecento.
La crociera sul Brenta da Venezia a Padova viene organizzata durante la stagione estiva e dura l’intera giornata (partenza alle 9 da Riva degli Schiavoni). Le tariffe includono l’accompagnamento di una guida multilingue e gli ingressi alle Ville Pisani, Widmann e Foscari “La Malcontenta”. I biglietti per il ritorno in laguna possono essere acquistati direttamente a bordo. Maggiori informazioni sull’escursione sono riportati nella relativa pagina d’acquisto.
Lo stesso programma è valido per la tratta in senso contrario, ossia da Padova a Venezia. Tutti i dettagli sono disponibili qui.
Si può esplorare la Riviera del Brenta anche in auto, in bici oppure in autobus (linea 53).