Ventimiglia è l’ultimo comune italiano nell’estremo ponente ligure, a circa 8 Km dal confine con la Francia. Tale ubicazione le ha valso i soprannomi di “Porta Fiorita d’Italia” e “Porta occidentale d’Italia”. È dunque una città di frontiera, che da sempre ha intensi rapporti economico-sociali con la vicina Costa Azzurra.
Oltre alla sua evidente anima commerciale, Ventimiglia vanta un importante patrimonio storico-architettonico ereditato da una storia millenaria e contraddistinta dall’occupazione di popolazioni diverse.
Nelle prossime righe vi porto alla scoperta di questa località ligure, soffermandomi in particolare sull’area medievale, per poi fornirvi le informazioni utili per raggiungerla in auto oppure coi mezzi pubblici.
Cenni storici su Ventimiglia
Il primo insediamento risale molto probabilmente all’età preistorica, quando la tribù dei Liguri si stabilisce nella valle del torrente Nervia.
Nel corso del secolo II a.C. il centro abitato viene conquistato dall’Impero Romano che gli dà il nome di Albium Intimilium, in seguito Albintimilium. Da allora, Ventimiglia rimase sempre fedele a Roma e grazie a ciò conobbe un lungo periodo di prosperità ed espansione. Inoltre, la via Iulia Augusta voluta da Ottaviano Augusto attraversava l’intero comune.
Oggi, i resti della città romana sono visitabili nell’area archeologica di Nervia.
—> Passeggiata Romana sulla via Iulia Augusta tra Alassio e Albenga <—
La caduta dell’Impero Romano d’Occidente e l’invasione longobarda causarono l’abbandono della città e gli abitanti si trasferirono nel territorio alla destra del fiume Roia. Durante l’età feudale la nuova Vintimilia si dichiarò un libero Comune ma da lì a poco, nel secolo XIII, iniziò uno scontro aspro e lungo con la Repubblica di Genova. Quest’ultima ebbe la meglio nel 1221 e Ventimiglia diventò una fondamentale base strategica militare.
Nell’epoca Napoleonica fece parte della Repubblica Ligure e, dopo la caduta dell’imperatore francese, passò al Regno di Sardegna fino al 1861, quando fu annessa al Regno d’Italia.
Cosa vedere a Ventimiglia Alta
Come anticipato all’inizio dell’articolo, in occasione della mia prima visita in città mi sono dedicato al borgo medievale, considerato uno dei centri storici più importanti della Liguria dal momento che esso è testimone di quasi 10 secoli di storia.
Ventimiglia Alta nacque nel secolo VIII, in seguito all’invasione longobarda ed alla caduta dell’Impero Romano. Gli abitanti scapparono dalla città cercando rifugio sul colle più elevato e protetto sull’altra sponda del fiume Roja.
La città moderna si sviluppò solamente a partire dal secolo XIX, grazie all’arrivo della ferrovia. Contemporaneamente crebbe la vocazione turistica di Ventimiglia, complici la posizione favorevole, il clima mite tutto l’anno ed il bel litorale con tratti di spiagge libere.
Il mio itinerario comincia dalla stazione di Ventimiglia, da dove seguo Via Cavour – oppure la parallela Via Aprosio – fino al ponte sul fiume Roja. La terrazza panoramica con la scultura del “Cavallino seduto” offre uno splendido scorcio sulla città medievale.
Porta Marina
Attraversato il ponte, passo la rotonda girando subito a sinistra in Via Trossarelli, lungo il fiume.
La strada mi conduce dinnanzi alla Porta Marina, eretta dalla Repubblica di Genova nel secolo XVI e compresa nella città muraria a protezione della città. Ieri come oggi, è uno dei punti di accesso a Ventimiglia Alta e gli appositi cartelli guidano i turisti verso i monumenti di maggior interesse.
Piazze e caruggi di Ventimiglia Alta
Case dai colori pastello, viuzze silenziose, passaggi voltati, vicoli, piazze inaspettate, profumi della gastronomia tipica ligure, piccole botteghe artigianali e persino dei gatti che sembrano essere i “guardiani” del quartiere. Sono queste sono le caratteristiche che accomunano gli antichi borghi della Liguria e Ventimiglia Alta non fa eccezione.
Esplorare l’anima medievale della città significa perdersi per le sue vie, osservare la meraviglia dei colori tenendo fisso il naso all’insù e vivere un’atmosfera sospesa nel tempo. La sua estensione è limitata, non abbiate quindi paura di perdervi e godetevi la sua grande bellezza.
Oratorio di San Giovanni Battista
È detto “dei Bianchi” perché fu voluto da questa confraternita e venne eretto nel secolo XVII sulle fondamenta di una chiesa preesistente intitolata a Santa Chiara d’Assisi.
Da notare, esternamente, le due basi dei campanili che vennero danneggiati dal terremoto del 1887 e successivamente demoliti. Dai giardinetti antistanti il tempo religioso si ha una bella vista su Ventimiglia ed i monti dell’entroterra.
Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Battistero ed il Convento della Canonichesse Lateranensi
Nel cuore di Ventimiglia Alta si può ammirare uno dei massimi esempi di architettura romanica in Liguria.
La Cattedrale di S. Maria Assunta è stata realizzata tra i secoli XI-XII e sorge sui resti di una precedente chiesa medievale della quale è ancora visibile la cripta. Va detto che interventi successivi hanno modificato in parte l’aspetto originario dell’edificio.
Il Battistero di San Giovanni Battista si trova di fianco all’abside minore di sinistra, ad un piano inferiore. Costruito tra i sec. XI-XII con pianta ottagonale, nel ‘600 è stato suddiviso in due livelli per realizzare la cappella in stile barocco dedicata al Santissimo Sacramento.
Sulla piazza della Cattedrale si affaccia anche l’ex Convento delle Canonichesse Lateranensi. Sorto sulle fondamenta di un antico edificio di epoca bizantina, la Repubblica di Genova gli conferì un aspetto ed una funzione militare, fino a quando nel secolo XVII la struttura venne radicalmente modificata per potervi accogliere le canonichesse regolari lateranensi. Dopo la soppressione dell’ordine religioso, il complesso venne adibito a sede collegiale, scolastica ed infine ospedaliera.
Loggia del Parlamento
Camminando per Via Garibaldi si raggiunge un luogo simbolo del periodo d’oro di Ventimiglia. La Loggia del Parlamento – meglio conosciuta come Magazzino dell’Abbondanza – era infatti un edificio pubblico costruito nel secolo XV e lo si individua facilmente grazie alla facciata con la coppia di archi ogivali e la cornice di archetti pensili in pietra calcarea dei Balzi Rossi.
Appena a lato si trova la Biblioteca Civica Aprosiana, fondata nel 1648 e per questo è tra le più antiche d’Italia. Questo spazio pubblico conserva al suo interno quasi 7.000 volumi dei secoli XV-XVIII e, di questi, oltre 5.000 appartengono ad autori italiani ed internazionali del secolo XVII.
Chiesa di San Michele Arcangelo
Percorrendo la suggestiva Via Piemonte si sbuca in Piazza Colletta, dominata dalla Chiesa di San Michele.
Eretta nel secolo X dai Conti di Ventimiglia ad uso cappella gentilizia, successivamente venne affidata ai monaci benedettini dell’Abbazia di Lerino (Provenza). Con essi, il tempio religioso subì importanti interventi come il rifacimento dell’abside, della navata centrale e del campanile in stile romanico.
All’interno si osservano tre pietre miliari provenienti dall’antica e vicina Via Iulia Augusta: due di esse sono state riutilizzate come acquasantiere, la terza invece sostiene la volta della cripta.
La vicina terrazza con olivi è un belvedere sulle case di Ventimiglia Alta ed i palazzi della città moderna sul litorale.
Porta Nizza e Punto Rosy
Ritornato in Via Garibaldi, dando le spalle alla Cattedrale e superata la Loggia del Parlamento arrivo davanti a Porta Nizza, un altro punto di accesso alla cittadella fortificata risalente all’occupazione della Repubblica di Genova.
Essa si rivolge su Piazzale Funtanin, un altro punto panoramico ma questa volta affacciato direttamente sulla costa e sul Porto di Cala del Forte.
Forte dell’Annunziata
Scendendo sulla strada sottostante – Corso G. Verdi – si giunge dinnanzi al Forte dell’Annunziata, una struttura difensiva a picco sul mare fatta erigere dal Governo Sabaudo tra il 1831-1837 per rafforzare i propri confini occidentali. Camillo Benso di Cavour seguì i lavori in prima persona e pure il Re Carlo Alberto fece visita al cantiere nell’aprile 1836.
Oggi, la fortezza è sede di manifestazioni ed eventi. Inoltre, al suo interno accoglie il Museo Civico Archeologico “Girolamo Rossi”, nel quale sono esposti numerosi reperti della città romana di Albintimilium come ad esempio lapidi, ceramiche, vetri, metalli e sculture. Vi è anche un’area riservata alla storia del forte ed al luogo su cui sorge.
Appena prima dell’ingresso al forte, un sentiero conduce alla spiaggia. Non l’ho percorso per intero, fermandomi invece più o meno a metà per ammirare l’intero ex complesso militare ed ovviamente il paesaggio attorno.
Porta Canarda
Al termine della visita di Ventimiglia Alta ho deciso di raggiungere a piedi i Giardini Botanici Hanbury, distanti poco più di 4 Km dal Forte dell’Annunziata. Una camminata di circa un’ora – in alternativa vi sono gli autobus della Linea 1 dal centro – ma che mi ha regalato magnifici scorci della vicina Costa Azzurra.
—> Guida alla visita dei Giardini Hanbury <—
Camminando lungo Corso A. Toscanini, guardando a monte scorgo la Porta Canarda, eretta nel secolo XIII. Contraddistinta da un doppio arco gotico, era una delle porte medievali di accesso alla città e sotto di essa transitava la Via Iulia Augusta.
Fatta ristrutturare da Thomas Hanbury nel 1887, oggi chi vi arriva può godere di un fantastico panorama su tutta la costa.
Come raggiungere Ventimiglia
Chi viaggia in auto può percorrere l’Autostrada A10 da Genova che termina proprio a Ventimiglia. La SS 1 Via Aurelia collega la città ligure ad est con Camporosso e Vallecrosia e, ad ovest, con il confine di stato con la Francia.
L’alternativa più comoda con il trasporto pubblico è il treno. Infatti, dalla stazione ferroviaria di Ventimiglia situata in centro partono le linee per Genova, Limone-Cuneo e Marsiglia. Per consultare orari e prezzi vi rimando alla pagina web dedicata.