La città di Aranjuez è stata l’altra escursione nei dintorni di Madrid dopo essere stato giusto un paio di giorni prima ad Alcalá de Henares. Avevo pianificato già da casa l’itinerario con le principali cose da vedere ed una giornata si è rivelata sufficiente.
I luoghi che più mi hanno colpito sono stati:
- il Palazzo Reale (Palacio Real de Aranjuez), secondo per importanza soltanto a quello di Madrid;
- i tanti portici che caratterizzano la città, in particolare attorno alla ex Residenza del Re e quelli adiacenti alla Chiesa di Sant’Antonio;
- i giardini ben tenuti e talmente estesi che quasi ci si perde, assicurano inoltre un po’ di fresco nelle giornate più torride.
Partiamo però dall’inizio con tutto ciò che c’è da sapere su Aranjuez, località dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco a partire dal 2001!
Dove si trova Aranjuez e come arrivare da Madrid
Adagiata sulle rive del fiume Tago, Aranjuez è una tranquilla cittadina situata 50 km a sud di Madrid. La vicinanza ed i collegamenti con la capitale spagnola ne fanno una meta ideale per le gite fuori porta dei turisti e degli stessi madrileni, entrambi alla ricerca di un po’ di pace dal caos della metropoli.
Arrivare ad Aranjuez in autobus da Madrid
È attiva la linea 423 della compagnia che gestisce i trasporti nella Comunità di Madrid (CTM–Consorcio Transporte Madrid) che dalla Estación Sur arriva ad Aranjuez (calle de las Infantas, una delle vie centrali) in un’oretta circa. Il biglietto singolo costa 4,20€.
Arrivare ad Aranjuez in treno da Madrid
Come per Alcalá de Henares, anche in questo caso mi sono affidato a Renfe Cercanías, il servizio della compagnia ferroviaria spagnola che opera nella provincia di Madrid e zone limitrofe. La linea C3 impiega poco meno di un’ora per arrivare a destinazione partendo da diverse stazioni della capitale (Chamartín, Nuevos Ministerios, Sol e Atocha). Il costo del biglietto singolo è di 4,05€. Per entrambe le destinazioni ho viaggiato in orario e su treni comodi e puliti, davvero ben oltre ogni aspettativa.
Cosa vedere a Aranjuez in un giorno
Appena sceso dal treno devo già prendere in mano la macchina fotografica perché la stazione ferroviaria sia dentro che fuori merita uno scatto. Da qui cammino per una decina di minuti lungo Avenida de Palacio, un lungo viale alberato che conduce giusto davanti al Palazzo Reale, da dove posso incominciare la visita della città.
Il Palazzo Reale di Aranjuez
Prima e fortunatamente unica nota dolente della giornata: è vietato fare foto all’interno del Palazzo. La storia di Aranjuez si intreccia inevitabilmente con quella di questa Reggia, voluta da Re Filippo II, fatta costruire nel 1561 agli stessi architetti che si occuparono della realizzazione del Monasterio dell’Escorial. Difatti, solo a partire dal XVIII° secolo venne concessa la progettazione di una cittadina attorno all’edificio con uno sviluppo urbanistico ortogonale.
ll biglietto d’ingresso al Palazzo Reale di Aranjuez include pure la visita della Real Casa del Labrador e del Museo de Falúas Reales ubicate all’interno dei giardini circostanti.
Intorno al Palacio Real di Aranjuez: Plaza Elíptica e Plaza de Parejas
Per chi si accontenta di vederlo da fuori c’è soltanto l’imbarazzo della scelta poiché da ogni angolo la visuale è magnifica. La prima foto d’obbligo è dalla Plaza Elíptica, lo spiazzo situato davanti alla facciata principale. Vi si arriva percorrendo il viale che parte dalla stazione ferroviaria ed è curioso notare come il Palazzo dia le spalle al centro città considerando che l’entrata si trova proprio da questo lato.
Costeggio l’edificio ed eccomi subito in un’altra piazza sterminata, sabbiosa con qualche aiuola a ravvivare l’ambiente. È la Plaza de parejas, il cui nome deriva da un’antica cerimonia che si teneva proprio qui, in cui i cavalieri venivano suddivisi in coppie e durante la parata militare si incrociavano a vicenda seguendo il ritmo della musica. Mi trovo in una piazza semiaperta ed un lato è chiuso da un lungo porticato che decido di attraversare per fotografare il Palazzo Reale da tale prospettiva.
La Real Iglesia de San Antonio di Aranjuez
Attraverso questo ed un altro porticato e mi ritrovo davanti alla Chiesa Reale di S. Antonio, circondata manco a dirlo da altri portici. È il risultato difatti dell’espansione urbana di Aranjuez appena fuori dalle mura del Palacio Real. Per farla stare tutta in una foto ho dovuto attraversare metà della piazza, insolitamente spoglia ad eccezione degli alberi ai lati. Ne ho viste parecchie di Chiese ma devo dire che questa è una di quelle che mi ha colpito di più, merito soprattutto delle sue forme curvilinee che si adattano ai portici circostanti.
Il Jardín de Isabel II
Verso la fine della Plaza de San Antonio, sul suo lato destro, si apre questo piccolo spazio verde, il primo dei tanti che avrò modo di vedere in giornata. Percorro alcuni dei vari sentieri che alla fine convergono al centro, nel punto in cui sorge la scultura dedicata a Isabella II ancora bambina. Vista la scarsa affluenza di persone ne approfitto per sedermi e contemplare il giardino, una vista che condivido con un paio di giardinieri intenti a livellare le siepi vicino a me.
I Jardines (Parterre) del Palacio Real di Aranjuez
Situati subito dietro il Palacio Real, vi arrivo direttamente dalla Plaza de San Antonio. Sono dei giardini in stile francese risalenti alla metà del ‘700. Suggerisco di fare almeno un paio di foto che immortalino le due fontane, la Fuente de Hércules y Anteo e la Fuente de Ceres, con il Palazzo sullo sfondo. Seppur non grandissimi, mi sono fermato volentieri per diverso tempo per ammirare le aiuole in fiore.
Infine, attraversandoli in direzione della Reggia si accede all’area successiva, dove sorge il Jardín de la Isla.
Il Jardín de la Isla del Palacio Real di Aranjuez
Costeggio da un lato il Palazzo Reale e dall’altro il fiume Tago ed eccomi davanti alla Fuente de Hércules e Hidra, fontana che segna l’inizio di questo parco realizzato a metà Seicento, quasi un secolo prima rispetto ai Jardines del Parterre. Approfitto dei viali alberati per cercare un po’ di fresco, nel mentre mi perdo nell’osservare la cura dei giardinieri al lavoro affinché ogni giardino, siepe e pianta siano a posto. Tra una fontana e l’altra percorro lentamente il perimetro del parco fino a ritrovarmi nuovamente davanti al Palacio Real. Abbandono così questa piccola isola sul fiume che bagna Aranjuez e torno indietro verso calle de la Reina.
Il Jardín del Príncipe di Aranjuez
Tra il fiume Tago e calle de la Reina sorge il Jardín del Príncipe, progettato nel 1763, il parco recintato più grande d’Europa. Vi accedo dalla prima delle quattro porte monumentali che lo collegano ad una delle vie principali di Aranjuez. Ho passeggiato per più di due ore, attraversando una serie di ambienti differenti per giardini e tipo di vegetazione presenti.
All’interno si possono visitare un paio di edifici, il cui biglietto d’ingresso è compreso con quello del Palazzo Reale di Aranjuez:
- la casa del Labrador, piccola palazzina di stile neoclassico fatta costruire da Carlo IV come “rifugio” lontano dai problemi e dagli impegni di corte;
- il Museo de Falúas Reales, che custodisce 6 imbarcazioni di prestigio utilizzate dai vari monarca spagnoli durante il loro tempo libero.
L’angolo (per me) più suggestivo è l’Estanque Chinesco, un laghetto artificiale recintato su cui galleggiano tre isole che ospitano un piccolo tempio greco, un tempietto chinese ed un mausoleo.
Nonostante la vastità del Jardín del Príncipe è impossibile perdersi poiché non mancano pannelli informativi e cartelli indicanti la direzione verso i luoghi più importanti. L’unica “pecca” che ho trovato è la mancanza di chioschi, presenti invece in gran numero all’interno del Retiro di Madrid.
Passeggiata per calle de la Reina, calle de las Infantas e calle del Príncipe
A partire da calle de la Reina, che costeggia tutto il Jardín del Príncipe, queste tre vie parallele sono quelle dove si concentra il maggior numero di locali dove mangiare ad Aranjuez. Inoltre, tutte iniziano (o terminano a seconda della direzione) davanti ai Jardines del Palacio Real. Sono quindi la passeggiata ideale per conoscere il cuore storico e regale della cittadina spagnola.
Invece, dando le spalle al Jardín del Príncipe e prendendo per calle del Almíbar si arriva davanti alla Plaza de Toros. Realizzata nel 1797 per volere di Carlo IV°, ha fatto da modello per tutti gli edifici costruiti e/o ristrutturati nei decenni a seguire. Con la foto alla locandina che ricorda a tutti i cittadini la Corrida prevista per la settimana successiva si conclude la mia giornata nella tranquilla Aranjuez: il “caos” di Madrid mi attende!
Si conclude così la mia gita fuori porta ad Aranjuez, la città reale alle porte di Madrid. Una piacevole cittadina, caratterizzata da tanto verde e con diverse cose interessanti da vedere, legate in particolare alla Famiglia Reale spagnola ed alla sua storia secolare. Ecco perché ve la suggerisco come meta perfetta per prendersi una pausa dal vostro soggiorno nella trafficata capitale iberica.