Il patrimonio storico-artistico ed il particolare sviluppo urbano su isolotti disseminati sull’omonima laguna fanno di Venezia una città unica e tra le più belle al mondo. Non a caso, il suo territorio è stato riconosciuto Patrimonio UNESCO dell’Umanità nel 1987 e da allora il flusso turistico, proveniente soprattutto dall’estero, è cresciuto in maniera esponenziale registrando ogni anno numeri da record.
Di seguito vi propongo un itinerario di 48 ore che include la visita del centro storico, dei luoghi di maggior interesse ed una serie di attività – tra tutte un giro in gondola – che rendono indimenticabile il soggiorno in città. Avendo invece 3 giorni a disposizione si ha il tempo di esplorare anche altre isole quali Murano, Burano e Torcello.
Per quel che riguarda il trasporto pubblico veneziano ed i collegamenti dal resto d’Italia vi rimando alla lettura di questo articolo specifico.
Cosa fare e vedere a Venezia in 2-3 giorni
“Tutto ciò che mi circonda è pieno di nobiltà, è l’opera grandiosa e veneranda di forze umane riunite, è un monumento maestoso non di un solo principe, ma di tutto un popolo.”
– Goethe, Viaggio in Italia, 1816
Capitale per oltre mille anni della Repubblica Marinara e conosciuta come la Serenissima, la sua storia gloriosa è testimoniata dalle piazze, dai ponti, dai monumenti, dalle chiese e dai palazzi che custodiscono tesori artistici accumulati nel corso dei secoli. La maggior parte di essi si concentrano nei sei sestieri (quartieri) che compongono il nucleo storico di Venezia e sono Dorsoduro, Santa Croce, San Polo, San Marco, Cannaregio e Castello. Questi si affacciano sul Canal Grande, l’arteria principale del “traffico cittadino” da cui si estendono quasi 200 canali minori.
Per scoprire invece le località più suggestive da visitare nei dintorni in giornata vi rimando a questo articolo.
I ponti del centro storico
Se è possibile – e consigliato – visitare Venezia a piedi lo si deve ai tantissimi ponti che connettono le rive della città. Se ne contano oltre 400 ma qui mi soffermo su quelli più famosi e che attraversano il Canal Grande.
Il ponte di Rialto è il più antico e famoso e risale alla fine del secolo XII. La struttura originaria era in legno ma, data la sua crescente importanza ed il maggior afflusso di persone, i crolli si fecero sempre più frequenti. Fu così che nella seconda metà del ‘500 si decise di costruirne uno nuovo in pietra e venne ultimato nel 1591. A pochi passi da qui si trova il mercato più famoso di Venezia, dove ancora oggi tutti i giorni (esclusa la domenica) i visitatori si mescolano ai cittadini alla ricerca del pesce e dei prodotti ortofrutticoli migliori.
Il ponte dell’Accademia venne inaugurato nel 1854 suscitando da subito numerose proteste da parte dei cittadini a causa del suo stile “moderno”. Venne comunque abbattuto nel 1933 per gravi problemi strutturali e, in soli 37 giorni, venne sostituito da uno provvisorio in legno che tuttavia è rimasto fino ai giorni nostri.
Il ponte degli Scalzi sorge nei pressi della stazione ferroviaria e fu realizzato nel 1858 dallo stesso ingegnere inglese che si era occupato di quello dell’Accademia. Anche in questo caso si verificarono le medesime problematiche e fu quindi necessario ricostruirlo. La nuova opera in pietra d’Istria venne finita nel 1934 ed oggi è una delle più utilizzate dai turisti per raggiungere il nucleo storico.
Infine, il ponte della Costituzione è quello più moderno poiché è stato inaugurato nel 2008. Progettato dal famoso architetto Calatrava e costituito da acciaio e vetro, proprio per l’utilizzo di questi due materiali non è particolarmente amato dai veneziani. Detto ciò, è un crocevia fondamentale del traffico pedonale tra Piazzale Roma e la stazione ferroviaria di Santa Lucia.
Non si può poi non parlare del ponte dei Sospiri, il più amato e fotografato dai turisti. Si trova vicino a Piazza S. Marco e collega Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove. Risalente agli inizi del sec. XVII, è stato costruito in stile barocco utilizzando pietra d’Istria ed è completamente chiuso per evitare che i prigionieri tentassero di fuggire. L’origine del nome deriverebbe dalla tradizione dei carcerati di sospirare mentre, attraversandolo per andare in prigione, potevano dare un ultimo sguardo al mondo esterno. L’unico che riuscì ad evadere fu Giacomo Casanova, il detenuto locale senza dubbio più famoso.
Il luogo migliore per fotografare la struttura è nei pressi del ponte della Paglia.
Piazza San Marco, la Basilica, il Campanile e Palazzo Ducale
L’itinerario inizia da una delle piazze monumentali più belle d’Italia e famose in tutto il mondo. Per conoscerne la storia completa può essere utile usufruire di un’audioguida – servizio prenotabile su internet – così come seguire tour guidati come ad esempio quello che si snoda tra la piazza ed il Palazzo delle Prigioni (maggiori informazioni qui) oppure quello mattutino che conduce alla scoperta dei siti più o meno famosi della città che ne raccontano la storia (tutti i dettagli e prenotazione online in questa pagina).
Mescolandovi alla folla di turisti che invade San Marco quotidianamente noterete i numerosi caffè storici presenti. Fra tutti spicca il Florian, aperto nel 1720, il più antico d’Italia e frequentato da sempre da cittadini illustri come Casanova, Foscolo e d’Annunzio. Un locale decisamente meno storico e tipico ma presente pure qui, come in tutte le città più importanti al mondo, è l’Hard Rock Cafè. Data la sua fama e posizione strategica nel cuore della città, è letteralmente preso d’assalto dai turisti e quindi, se volete mangiare in loco, prenotare in anticipo è l’unico modo che avrete per assicurarvi un posto a sedere senza dover aspettare a lungo. Maggiori dettagli sono disponibili qui.
Quella di San Marco è pure l’unica vera e propria piazza del centro storico di Venezia, gli altri spazi pubblici vengono chiamati campi e ciascuno prende il nome dall’edificio religioso che vi si affaccia.
La Basilica di S. Marco, e Cattedrale di Venezia dal 1807, fu costruita sulle fondamenta del tempio eretto nell’828 per accogliere le spoglie di San Marco che, secondo la tradizione, due mercanti veneziani trafugarono ad Alessandria d’Egitto. I lavori cominciarono a partire dal 1063 per essere poi completati attorno al 1617. Tuttavia, nonostante sia trascorso così tanto tempo, la chiesa sorprende per l’armonia stilistica delle decorazioni e dei suoi ambienti interni.
Proprio per la sua origine, essa è un capolavoro architettonico che raduna in un solo luogo storie e culture di Oriente ed Occidente. La struttura comprende elementi d’ispirazione gotica-romanica-bizantina e risaltano in particolare la facciata marmorea del sec. XIII con i quattro cavalli bronzei provenienti dal Palazzo Imperiale di Costantinopoli, le cinque cupole – di cui la centrale misura 43 m d’altezza – ed i tantissimi mosaici dorati bizantini presenti all’interno.
L’ingresso alla basilica è gratuito, in compenso però bisogna quasi sempre aspettare in coda (specie in alta stagione o periodi festivi). Dato il luogo, abbiate la premura di vestirvi in maniera adeguata per evitare il rischio di vedervi negato l’accesso. Nel caso dei tour guidati si ha diritto all’accesso prioritario e quindi sono utili per risparmiare tempo prezioso. Questi durano un’ora e consentono di conoscere la storia della basilica e di visitarne i luoghi più suggestivi, come ad esempio il Tesoro di San Marco e la Pala d’Oro. Per ulteriori informazioni vi rimando a questa pagina.
Il Campanile di San Marco è uno dei simboli di Venezia e sorge di fronte alla basilica, in un angolo della piazza. I suoi 98,6 m d’altezza ne fanno uno dei campanili più alti d’Italia ed un ascensore consente ai turisti di raggiungere la cima per godere di una vista unica sulla laguna. Innalzato nel sec. IX, inizialmente forse per motivi più difensivi che altro, il parón de casa – “padrone di casa” – come lo chiamano affettuosamente gli abitanti, nel corso dei secoli subì numerose opere di intervento per riparare i danni spesso provocati dai fulmini. La torre crollò la mattina del 14 luglio 1902, fortunatamente senza provocare alcuna vittima. I lavori per la ricostruzione cominciarono la primavera successiva e si conclusero nel marzo del 1912. Il nuovo campanile, uguale identico all’originale, venne inaugurato il 25 aprile 1912 in occasione della festa di S. Marco.
Di fronte ad esso, appena a lato della basilica, svetta la Torre dell’Orologio costruita in puro stile rinascimentale tra il 1496-1499. Il suo meccanismo funziona tuttora a pieno regime, con le due figure in bronzo (i Mori) che colpiscono “l’ora”. L’edificio è la porta d’accesso alle Mercerie, l’antica strada dove avvenivano gli scambi commerciali ed oggi meta ideale per lo shopping.
Sempre affacciato su Piazza S. Marco, Palazzo Ducale è un altro dei simboli della città italiana nonché capolavoro del gotico veneziano. Dal punto di vista architettonico, la presenza di elementi bizantini ed orientaleggianti testimonia il forte legame che la Serenissima ebbe con quel territorio. Oltre a ciò, l’elemento che colpisce l’attenzione è il colonnato, una struttura apparentemente debole chiamata però a sostenere l’intero edificio.
Costruito tra i secoli IX-XVII, fu la sede del Doge e delle magistrature veneziane e, in seguito all’annessione al Regno d’Italia, venne convertito a polo museale. Infatti, oggi ospita il Museo Civico, il più visitato di Venezia. Al suo interno si possono visitare ambienti come l’Appartamento del Doge, le prigioni, il Ponte dei Sospiri, le logge rivolte su Piazza S. Marco e la pinacoteca dove si possono ammirare le opere di artisti del calibro di Tintoretto, Tiziano, Tiepolo, Bassano e Veronese.
Dato l’elevato afflusso di turisti, comprare i biglietti online per visitare Palazzo Ducale consente di saltare la fila sul posto. Maggiori informazioni sono riportate sulla relativa pagina d’acquisto.
Vi segnalo inoltre l’opportunità di partecipare a delle visite guidate che includono la Basilica di S. Marco e Palazzo Ducale – con ingressi prioritari in entrambi i casi – e che partono proprio dalla piazza omonima. Le tre che vi propongono hanno dei programmi assai simili, la differenza risiede nella durata e negli orari. Tutti possono essere prenotati online e cancellati gratuitamente fino alle 24 ore precedenti il loro inizio.
Il primo tour – ed è il più popolare – dura 2 ore, inizia alle 10:35 e prevede gruppi di massimo 35 persone. Per tutti i dettagli consultate il seguente link.
Il secondo dura sempre 2 ore ma comincia alle 10:45. Vengono fornite le cuffie per ascoltare meglio le spiegazioni della guida. Per saperne di più potete collegarvi a questa pagina.
La terza attività guidata dura più di 3 ore ed inizia alle 9, anche in questo caso i gruppi arrivano ad un massimo di 35 partecipanti. Maggiori informazioni sono reperibili qui.
Teatro La Fenice
Inaugurato nella primavera del 1792 con la rappresentazione dell’opera “I giochi di Agrigento” di Giovanni Paisiello, è uno dei più prestigiosi al mondo ed ospita il tradizionale Concerto di Capodanno. Distrutto due volte (l’ultima nel 1996) e ricostruito altrettante, nel corso dell’800 è stato sede di numerose prime rappresentazioni di opere liriche di autori del calibro di Verdi, Bellini e Rossini.
“La Fenice” è regolarmente aperto al pubblico ed i visitatori hanno così l’opportunità di visitarne le sale apprezzandone le ricche decorazioni e conoscendo storie e retroscena delle celebrità che sono passate di qui.
È possibile comprare i biglietti d’ingresso su internet, in questo modo si ha diritto all’accesso prioritario e l’audioguida è inclusa nel prezzo. In alternativa si può partecipare ai tour guidati di un’ora con prenotazione cancellabile gratuitamente fino alle 24 ore precedenti la data della visita. Per saperne di più vi rimando a questa pagina.
Palazzo Contarini del Bovolo
Rimanendo nel sestiere di San Marco, questo edificio di stile tardo gotico ed affacciato sul rio di S. Luca è un autentico gioiello nascosto di Venezia. Esso venne costruito tra ‘300 e ‘400 come dimora della famiglia Contarini (un suo membro era stato Doge nel ‘300), la suggestiva scala a chiocciola – bovolo in veneziano – impreziosita da una serie di logge venne aggiunta alla fine del sec. XV per volontà di Pietro Contarini. L’ubicazione del palazzo è assolutamente strategica poiché si trova a metà strada Tra Rialto e San Marco, simboli rispettivamente del potere economico e politico della Repubblica Marinara.
All’inizio dell’Ottocento, con l’estinguersi della famiglia Contarini, il complesso venne affittato da Arnaux Marseille, detto “il Maltese”, che ne fece una locanda. Tra i suoi ospiti vale la pena citare l’astronomo tedesco Tempel che, osservando col telescopio dalla cima della torre, scoprì la cometa C/1859 e la nebulosa di Merope delle Pleiadi. A metà dell’800, su lascito testamentario, la proprietà passò alla parrocchia di San Luca per l’assistenza dei più bisognosi.
La scala di Palazzo Contarini del Bovolo si può considerare una delle attrazioni insolite di Venezia poiché, nonostante la posizione centrale, non è così conosciuta. I biglietti sono acquistabili online (al seguente link) e, una volta ritirati presso il punto vendita situato a pochi metri di distanza, consentono di raggiungere la cima della torre e godere quindi di una vista panoramica insolita sulla città.
Dimore storiche di Venezia
Affacciati sul Canal Grande sorgono una serie di palazzi fatti costruire dalle famiglie più ricche della città. Ecco quelli che vi segnalo.
Ca’ Pesaro, situato nel sestiere di Santa Croce e facilmente distinguibile per la sua facciata barocca, fu commissionato dalla famiglia omonima e venne realizzato tra il 1652-1710. Gli ultimi proprietari, i Bevilacqua, alla fine del secolo XIX vollero destinarlo a polo culturale ed è così che oggi accoglie due dei musei più famosi di Venezia.
Il primo è il Museo d’Arte Moderna, una collezione con opere di artisti come Klimt, Mirò, Moore, Boccioni, Morandi, Kandinskij e Chagall. Il secondo è invece il Museo d’Arte Orientale, dove sono esposti reperti provenienti dall’Est e Sud-Est asiatico.
Sull’altra sponda del canale, nel sestiere di Cannaregio, sorge Ca’ d’Oro, palazzo del ‘400 e tra i meglio conservati del capoluogo veneto. Il suo nome deriva dalla colorazione originale della facciata, ora invece bianca e rossa. Dopo Palazzo Ducale, è ritenuto il miglior esempio di stile gotico veneziano.
Dal 1927 è sede della Galleria Franchetti, la collezione delle opere d’arte raccolte da Giorgio Franchetti – ultimo proprietario del palazzo – durante la sua vita a cui poi sono state aggiunte altre raccolte statali. Si possono così ammirare lavori di artisti come Mantegna, Tiziano, van Dyck, Lombardo e Giorgione.
Ritorniamo nel sestiere di San Marco e nelle immediate vicinanze del ponte di Rialto per osservare Fondaco (o Fontego) dei Tedeschi, costruito nel 1228 per l’approdo e lo stoccaggio delle merci provenienti dal nord Europa, soprattutto dalla Germania. Un grave incendio nel 1505 lo ridusse in macerie ma venne ricostruito in poco tempo. Nel 1508 la facciata venne affrescata da Giorgione e Tiziano, purtroppo però del loro lavoro è rimasto soltanto qualche frammento a causa del deterioramento provocato dal clima lagunare.
Oggi è un centro commerciale e polo culturale con terrazza panoramica a cui si può accedere gratuitamente.
Infine, nel sestiere di Dorsoduro si può visitare Ca’ Rezzonico, palazzo iniziato a costruire nella seconda metà del ‘600 e che poi, una volta acquistato dalla famiglia omonima, venne ultimato a metà ‘700. Nei decenni successivi l’edificio passò da un proprietario all’altro fino a che, nel 1935, il Comune lo acquistò convertendolo nel Museo del Settecento Veneziano.
Esso custodisce opere di Canaletto, Longhi, Tintoretto e Tiepolo e, più in generale, tutte quelle che erano di proprietà dei musei civici ed edifici annessi.
A tal proposito, vi segnalo l’esistenza di una card turistica per i musei di Venezia. Questa, disponibile in due versioni, ha una validità di 180 giorni e consente l’ingresso prioritario quando possibile. Sono incluse anche diverse chiese, sebbene comunque la maggior parte di esse siano gratuite. Tra i luoghi di interesse visitabili segnalo Palazzo Ducale, Museo Correr, Biblioteca Marciana, Ca’ Rezzonico, Casa di Carlo Goldoni, Ca’ Pesaro, Museo del Vetro (a Murano), Museo del Merletto (a Burano) e la Basilica di S. Maria Gloriosa dei Frari. Per l’elenco completo e per tutte le informazioni necessario vi rimando alla pagina d’acquisto.
Basilica di S. Maria Gloriosa dei Frari e Museo Leonardo da Vinci
Nel cuore del sestiere di San Polo ed affacciata su Campo dei Frari sorge la Chiesa più grande di Venezia, ossia quella intitolata a Santa Maria Gloriosa dei Frari. Fu costruita tra il 1250–1338 secondo lo stile gotico veneziano e nel 1926 ricevette il titolo di “basilica minore” da parte di papa Pio XI.
Al suo interno si contano ben 17 altari monumentari e diverse opere d’arte, tra le quali due dipinti di Tiziano. Oltre a ciò, si possono ammirare le tombe dei Dogi e di numerosi personaggi storici legati alla città quali ad esempio Canova, Tiziano e Monteverdi.
L’ingresso è a pagamento, salvo per i possessori della card per i musei di cui ho parlato poche righe sopra.
A meno di 10 minuti a piedi dalla chiesa, in Campo San Rocco si trova il Museo Leonardo Da Vinci. Trattasi di un’esperienza interattiva con la quale sia i grandi che piccini possono provare le macchine inventate dal genio italiano. Difatti, grazie allo studio dei suoi disegni originali è stato possibile ricrearne 60, in certi casi anche a grandezza naturale. Una serie di pannelli informativi consentono di comprenderne ancora meglio il funzionamento ma soprattutto evidenziano come alcuni oggetti e mezzi di trasporto che usiamo quotidianamente derivino dalle intuizioni di Leonardo.
Trattasi quindi di un museo adatto a tutta la famiglia, inoltre i minori di 7 anni non pagano. Per maggiori dettagli sui contenuti dell’esposizione e le tariffe disponibili potete consultare la relativa pagina d’acquisto. Il biglietto è valido un giorno e la cancellazione è gratuita se effettuata fino alle 24 ore precedenti la visita.
Gallerie dell’Accademia, la Collezione Peggy Guggenheim e la Basilica di S. Maria della Salute
Situate nel sestiere di Dorsoduro e nei pressi del ponte omonimo, le Gallerie dell’Accademia sono un museo statale che custodisce la miglior collezione di arte veneziana e veneta esistente. Esse si trovano negli ambienti che, fino agli inizi del secolo XIX, ospitavano la Chiesa di S. Maria della Carità, il Convento dei Canonici Lateranensi e la Scuola Grande di S. Maria.
I visitatori avranno l’opportunità di ammirare capolavori di artisti come Tintoretto, Tiziano, Pittoni, Veronese, Giorgione, Bellini e Canaletto. Vi sono pure sculture e disegni, tra tutti il celebre “Uomo Vitruviano” di Leonardo Da Vinci, che però viene esposto al pubblico soltanto in occasioni speciali.
Rimanendo nel medesimo sestiere, a circa 400 m dalle Gallerie si può visitare un altro museo molto importante. Infatti, all’interno del settecentesco Palazzo Venier dei Leoni è conservata la Collezione Peggy Guggenheim, punto di riferimento mondiale per quel che concerne l’arte europea ed americana della prima metà del secolo XX. Peggy era la nipote di un ricco industriale e collezionista d’arte e visse proprio in questo palazzo. La sua esposizione venne aperta al pubblico nel 1951 ed accoglie anche opere di altre collezioni e mostre temporanee. Tra gli artisti presenti vi sono Picasso, Magritte, Chagall, Mirò, Dalí, Kandinsky, Pollock, Ernst, Giacometti e Braque.
I biglietti d’ingresso per la Collezione Peggy Guggenheim si possono comprare su internet, sono validi un giorno e permettono di saltare la coda all’ingresso. Maggiori informazioni su orari e tariffe sono disponibili qui.
Il tour a Dorsoduro si conclude alla Basilica di S. Maria della Salute, eretta in stile barocco nei pressi dell’inconfondibile Punta della Dogana, un’area triangolare che separa Canal Grande e quello della Giudecca. Fu costruita tra il 1631 ed il 1687 come ex voto dei veneziani alla Madonna per la liberazione della peste che nel biennio 1630-1631 aveva decimato la popolazione.
Basilica di San Giorgio Maggiore
Dinnanzi a Piazza San Marco sorge una piccola isola dominata dalla Chiesa e dal Monastero annesso, una meta non particolarmente turistica. Il primo tempio religioso risale ai sec. VIII-IX, tuttavia toccò all’architetto padovano Palladio occuparsi della costruzione del refettorio del monastero e quindi della chiesa (che egli però non vedrà ultimata). La facciata infatti venne completata nel 1610, esattamente trent’anni dopo la morte del progettista. Addirittura, il campanile attuale è del 1791, ciò perché quello precedente crollò nel 1774.
Gli interni custodiscono opere di grande valore, tra cui due dipinti di Tintoretto: ”Ultima Cena” e “Cader della Manna”.
È possibile comprare i biglietti d’ingresso su internet, essi danno diritto all’accesso prioritario ed inclusa nel prezzo vi è la videoguida. La visita si snoda tra i luoghi più importanti del complesso monumentale come ad esempio il Chiostro ed il Cenacolo Palladiano. Per saperne di più potete leggere questa pagina.
Un giro in gondola, una crociera panoramica ed una cena in galeone
Per rendere completo il soggiorno a Venezia si possono fare una serie di attività profondamente legate alla tradizione del capoluogo veneto.
Ed allora non si può che cominciare con un tour in gondola, il mezzo di trasporto simbolo della città nonché una delle sue immagini più famose all’estero. È senza dubbio il modo più romantico per ammirare la laguna e godere della sua bellezza unica, sebbene poi il più delle volte ci si ritrovi a condividere spazi ridotti con altre persone. D’altronde, affittare una gondola tutta per sé presuppone ben altro budget…
I gruppi più ristretti prevedono un massimo di 6 passeggeri e la navigazione dura 30 minuti, il tempo necessario per esplorare Canal Grande ed alcuni degli edifici più importanti della zona, senza dimenticare ovviamente il ponte di Rialto. Per saperne di più e prenotare il proprio giro in gondola potete consultare questa pagina.
Un altro tour, sempre della durata di 30 minuti e con 6 persone alla volta, si snoda lungo il canale più importante di Venezia ed il gondoliere – con l’inconfondibile maglietta a strisce bianche e blu – vi condurrà alla scoperta degli eleganti palazzi, dei ponti e dell’atmosfera magica della zona. Maggiori informazioni sono disponibili qui.
Un’alternativa altrettanto romantica è una suggestiva crociera al tramonto intorno al bacino di San Marco. La traversata dura oltre un’ora e compresi nel prezzo vi sono le spiegazioni della guida ed il tipico aperitivo veneziano a base di spritz (o bevanda analcolica per bambini). Per conoscere maggiori dettagli su questa crociera vi rimando alla relativa pagina d’acquisto.
Per chi volesse vedere Murano e Burano segnalo il tour guidato in barca di 4 ore che, dopo essere partito da San Marco, raggiunge San Giorgio Maggiore e quindi le due isole, con soste rispettivamente di un’ora ed un’ora e quarantacinque minuti. L’escursione inizia alle 11 dal Ponte della Paglia, di fronte alle vecchie prigioni. Per le altre informazioni potete consultare la pagina d’acquisto.
A Venezia si ha poi la possibilità di cenare in un antico galeone mentre esso naviga tra le isole della Laguna, un’esperienza romantica impreziosita da una cena a lume di candela con menù a base di pesce (o alternativo, previa richiesta). Per saperne di più e per prenotare il vostro tavolo potete leggere questa pagina.
Infine, un’attività pratica adatta a tutti e che consiste in una lezione privata con un artigiano del posto. Con l’ aiuto di Massimiliano Caldarone infatti realizzerete un oggetto in vetro utilizzando i metodi di lavoro tradizionali di Murano, scoprendo al tempo stesso storia e segreti di quest’arte veneziana. Maggiori dettagli su costi ed orari sono disponibili qui.