Itinerari e consigli per viaggi lenti

Tramonto su Malta ammirato alle Dingli Cliffs

Weekend a Malta, cosa fare e vedere a La Valletta e Mdina

Piccola isola nel cuore del Mediterraneo, Malta è caratterizzata da una storia che l’ha vista patria di culture non solamente europee ma pure nordafricane e mediorientali. Dall’incontro e dalla fusione di queste tre, senza dimenticare le antiche civiltà precedenti, è nato un inestimabile patrimonio culturale e storico che fa dell’isola una meta affascinante e ricca di luoghi e monumenti da ammirare.

Ecco perché ho scelto di trascorrerci un weekend assieme ai miei genitori. Malta è un vicino di casa dell’Italia e la si può raggiungere comodamente in aereo (da Milano nel nostro caso).

 

Vacanza a Malta: date di viaggio

Da Venerdì 15 Novembre a Domenica 17 Novembre 2013.

 

Vacanza a Malta: come raggiungere l’isola partendo dall’Italia

La compagnia di bandiera Air Malta collegano tutto l’anno svariate città italiane all’isola. Partendo da Milano il volo dura circa 2 ore, sia all’andata che al ritorno.

Vista di La Valletta a Malta
Luqa dista 8 Km. da Valletta e vi suggerisco di utilizzare l’autobus. Ci sono varie linee che collegano l’aeroporto al Terminal principale (io ho utilizzato la X7), situato a pochi metri dalla porta di accesso alla città di Valletta: il tempo di percorrenza è di circa trenta minuti a seconda del traffico. Il biglietto singolo costa 2,20€ e vale 2 ore, io vi suggerisco di optare per quello giornaliero che al prezzo di 2,60€ e valido sino alle 23 vi consente di viaggiare in tutte le località dell’isola (dopo scatta l’orario notturno e serve quindi il biglietto apposito). I titoli di viaggio sono acquistabili direttamente all’ufficio in aeroporto, oppure alle macchinette automatiche presenti al terminal a Valletta.

 

Vacanza a Malta: cosa mangiare

Durante la permanenza ho sempre mangiato bene e spendendo poco, considerando ovviamente la zona su cui può ricadere la scelta. La cucina maltese offre piatti tipici come
  • il fenek, ossia coniglio cotto a fuoco lento con pomodori e aglio o al vino con cipolle ed erbette o fritto (non l’ho assaggiato personalmente ma i miei genitori sì);
  • i pastizzi, ossia sfoglie con ripieno di piselli oppure di ricotta (vi suggerisco vivamente questi ultimi, li trovate dappertutto e costano davvero poco, tipo sui venti centesimi l’uno);
  • i bragioli, involtini di carne ripieni di uova e spezie (buoni ma non eccezionali);
  • gli ftira, panini tipici con ripieno a base di olive e tonno con aggiunta di qualche prodotto proposto dalla casa (buoni e quasi da piatto unico);
  • i dessert a base di datteri e ricotta (assolutamente consigliati).

 

Weekend a Malta: cosa vedere

L’isola, seppur piccola, ha tante località e monumenti da ammirare: ovviamente in 3 giorni non ho potuto vedere tutto ma ecco ciò che mi è piaciuto di più.

 

La capitale La Valletta

Partiamo dalla capitale La Valletta, la città-fortezza fondata da Jean Parisot de la Valettee, Gran Maestro dell’Ordine di S. Giovanni. Dal terminal degli autobus, passando attraverso il ponte, si entra in Repubblic Street, senza dubbio la via principale della città, che conduce fino a Forte S. Elmo, sua punta estrema e simbolo storico di Malta. Infatti, nel 1565 sotto la guida dei Cavalieri di Malta le truppe militari (con il sostegno pure di forze italiane) e gli abitanti sconfissero gli Ottomani impedendo così l’invasione dell’isola e dell’Europa da parte dell’esercito turco.

La città è caratterizzata fin dalle sue origini dalla presenza di imponenti fortificazioni, ritenute tra le più potenti al mondo. Proprio nel 1551 venne realizzato il primo impianto su cui è stato costruito il Forte S. Elmo come lo vediamo oggi.

Tra un bastione e l’altro trovano spazio diversi giardini che offrono scorci imperdibili. Ad esempio dai Lower Barrakka, un ambiente decorato con architettura neoclassica e dove la tranquillità regna sovrana, si può ammirare La Valletta da un’altra prospettiva; ci sono poi i più famosi Upper Barrakka, situati tra i bastioni di S. Pietro e Paolo e considerati i più belli della città. Difficile dire il contrario visto il panorama sul Grand Harbour con sullo sfondo Senglea e Vittoriosa, due delle tre città storiche di Malta.

I giardini Upper Barrakka di La Valletta, isola di Malta
Imperdibile poi la visita della Con-Cattedrale di S. John, chiesa stupenda e che rappresenta la storia e l’arte di Malta. Fu realizzata tra il 1573 ed il 1577 da Gerolamo Cassar ed era il luogo dove i Cavalieri venivano insigniti del loro titolo. Gli interni si rifanno allo stile barocco e le decorazioni si devono principalmente all’artista calabrese Mattia Preti. Non perdetevi il dipinto della “Decollazione di san Giovanni Battista” del Caravaggio.

La Concattedrale di S. John a La Valletta, isola di Malta
Percorrendo Repubblic Street si arriva nella centrale Palace Square, cuore della capitale e dove si affaccia il Palazzo del Gran Maestro. A partire dal 1574 ospita il Governo maltese ed oggi è sede delle massime cariche della Repubblica. Purtroppo non ho avuto tempo di osservare gli interni ed in particolare l’Armeria e la Camera del Consiglio.

A La Valletta si trova uno dei teatri più antichi d’Europa, il Manoel Theatre, costruito difatti nel 1731. Ogni anno il suo programma conta numerose rappresentazioni di danza, opera, pantomime, musica classica e teatro.

Sparsi per la città si trovano gli Auberges, cioè gli edifici dove anticamente venivano divisi i Cavalieri a seconda della provenienza. Oggi ne sono rimasti più pochi, tra cui quello di Castilla che è divenuto la sede dell’ufficio del Primo Ministro di Malta.

Se si vuole uscire da Valletta ed esplorare l’isola il mezzo più conveniente è come già detto l’autobus: dal terminal principale partono ad esempio i collegamenti per Mdina, la suggestiva città del silenzio.




Visita di Mdina

Vi si arriva in circa un’oretta di viaggio (la distanza è poco ma gli autobus sono di una lentezza allucinante anche a causa delle tante fermate lungo il tragitto) venendo scaricati nella confinante città di Rabat. Mdina è l’antica capitale di Malta ed è un borgo medievale con delle viuzze su cui si affacciano piccoli negozi e botteghe artigianali. Ci troviamo al centro dell’isola e sul suo picco più elevato: questo permette di godere di una vista quasi a 360°C del territorio maltese percorrendo le mura che circondano il quasi disabitato paese (si contano poco più di 300 abitanti).

Diverse le cose da vedere, partendo dalla Cattedrale di S. Paolo e poi i numerosi Palazzi d’Epoca, tra cui soprattutto la casa-museo Palazzo Falson, il secondo edificio più antico della città e costruito secondo le influenze delle nobiltà locali, siciliane e spagnole.

Personalmente ritengo che la maniera migliore di apprezzare Mdina sia quella di perdersi tra le sue vie, alcune delle quali sono talmente strette che gli edifici quasi non permettono ai raggi del sole di passare. Inoltre ci sono poche macchine in giro per il centro storico e ciò permette di godersi ancora meglio la passeggiata immersi nella storia maltese.

Viuzza nel centro di Mdina, isola di Malta
Un piccolo consiglio culinare. Concedetevi una pausa e andate al Fontanella Tea Garden, un locale rinomato dove potete degustare i piatti tipici maltesi. Ma il vero piatto forte (in tutti i sensi!) è il dessert, con delle torte fatte in casa che sono la fine del mondo: un’ampia scelta di gusti e fette enormi che, al diavolo la dieta, sono autentiche bombe caloriche. E come se non bastasse è probabilmente il punto migliore per ammirare Malta e la sua capitale.

 

Le scogliere di Dingli

Usciti a malincuore da Mdina seguiamo il suggerimento di una nostra amica che si trova in Erasmus sull’isola e raggiungiamo in autobus Dingli, distante una mezz’oretta. Il paese non è nulla di speciale e difatti la nostra meta sono le cliffs, le cascate situate ad un paio di chilometri. Non ci aspettavamo una passeggiata così lunga (abbiamo scoperto la distanza solo dopo!) ma quello che ci aspettava alla fine ne valeva assolutamente la pena!

Davanti ai nostri occhi le rocce a strapiombo sul mare e sullo sfondo la minuscola isola disabitata di Filfola; attorno a noi invece regna il più assoluto silenzio e solo qualche folata di vento si permette di “disturbare” la magia del momento. Non c’è nessun altro nelle vicinanze, sembra di trovarsi catapultati in un posto dimenticato da Dio. E per rendere il tutto ancora più suggestivo è l’ora del tramonto e così le nuvole, il mare e la terra si colorano di sfumature uniche. Seguiamo il sole che progressivamente scompare all’orizzonte e perdo il conto di quante fotografie abbia fatto nell’ultima ora.

Tramonto su Malta ammirato alle Dingli Cliffs
Quando ormai è scuro proseguiamo lungo la strada e raggiungiamo la fermata dell’autobus che ci mette quasi 2 ore per riportarci a La Valletta.
Con il tramonto di Dingli si conclude il weekend a Malta, soddisfatti di quanto visto grazie al ricco patrimonio storico-culturale dell’isola. Ci siamo trovati molto bene anche con i maltesi: persone simpatiche, educate e pronte a sfruttare ogni occasione per poter conversare in italiano e per apprendere qualche nuova parola. Fortunatamente avrò modo di ritornare sull’isola tra gennaio e febbraio 2014 per un soggiorno linguistico.

Siete mai stati a Malta e se sì, quali sono i suoi luoghi che più vi sono rimasti nel cuore?




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