2° giorno: i giacimenti archeologici della Sierra de Atapuerca ed il Museo de la Evolución Humana
Ho trascorso gran parte della giornata nella provincia di Burgos, a circa 15 Km dal capoluogo. Qui, nella Sierra de Atapuerca, si trova uno dei siti archeologici più importanti al mondo e che fu scoperto per pura casualità. Difatti, alla fine del XIX secolo iniziarono i lavori per la costruzione di una linea ferroviaria mineraria e furono rinvenuti i giacimenti. Gli scavi però si avviarono soltanto a partire dal 1978 e continuano ancora oggi, solitamente tra luglio-agosto.
La rilevanza di Atapuerca è dovuta al fatto che sono venuti alla luce dei resti di ominidi vissuti circa un milione di anni fa, i più antichi del continente europeo ed antenati dell’uomo di Neanderthal. Vennero identificate cinque specie differenti, ossia Homo Sp. (ancora senza nome), Homo Antecessor, Homo Heidelbergensis, “Neanderthal” ed ovviamente “Sapiens”.
Come è facile immaginare, queste scoperte hanno aperto nuovi scenari per quel che riguarda l’evoluzione umana e così, proprio per la grande importanza del sito di Atapuerca, l’UNESCO l’ha riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità nel 2000.
Se siete interessati all’argomento, il mio suggerimento è di prendere parte alle escursioni guidate organizzate dalla Fundación Atapuerca. Così facendo, ad una tariffa conveniente avrete inclusa la visita dei giacimenti, del CAREX e del Museo de la Evolución Humana di Burgos con la presenza di una guida archeologa. Ed allora non posso non citare Alvaro, preparatissimo ma soprattutto molto bravo nello spiegare l’archeologia ed il suo mestiere in una maniera chiara e coinvolgente anche per i bambini presenti.
Si parte da Burgos verso le 10:30 ed in una ventina di minuti raggiungiamo in autobus i giacimenti. Ci addentriamo in un “cantiere a cielo aperto” e pertanto è obbligatorio indossare i caschi di sicurezza. La visita si concentra nella Trinchera del ferrocarril, l’area in cui furono rinvenuti i primi resti e dove ancora oggi si continua a scavare. Ecco perché sono aperti al pubblico “solamente” tre siti.
Il primo è la Gran Dolina, una grotta di oltre 16 m di altezza nella quale si sono trovati resti di un accampamento di cacciatori appartenenti alla specie Homo Heidelbergensis e risalenti a circa 350.000 anni fa. Ad un livello inferiore si sono scoperte delle tracce di sei individui che abitarono qui 850.000 anni fa, il loro studio ha dato origine ad una nuova specie chiamata Homo Antecessor.
Complejo Galería è una cavità a sviluppo verticale usata più o meno 400.000 anni fa come trappola naturale dove precipitavano gli animali. Gli abitanti dell’epoca – della specie Homo Heidelbergensis – vi accedevano invece tramite un passaggio molto più agevole.
Infine, Sima del Elefante è l’area di scavi più datata dell’area dato che gli strati inferiori rimandano a circa 1.200.000 anni fa. Nel 2007, in uno di questi fu scoperta una mandibola umana – la specie è però ancora da determinare – che rappresenta uno dei resti più antichi ritrovati nel continente europeo.
A poca distanza sorge un altro sito di grande rilevanza, la Sima de los Huesos (purtroppo chiuso al pubblico), nel quale vennero alla luce nell’estate del ’92 dei resti di 32 individui risalenti a 300.000 anni fa. Sempre qui, qualche anno prima, era stata rinvenuta la mandibola di un essere umano appartenente ad una specie inedita – chiamata poi Homo Heidelbergensis – caratterizzata da una statura elevata ed una grande forza fisica e che per questo venne inserita tra l’Antecessor ed il Neanderthal.
Ad Atapuerca si ha una grande concentrazione di fossili umani, una delle maggiori tra i siti archeologici della medesima epoca, ma la ragione di ciò è ancora ignota. Questo mistero si spera possa essere risolto con lo studio di Miguelón, il nome dato dagli scienziati al cranio meglio conservato dei giacimenti, e dei resti delle altre 31 persone.
Il CAREX
La tappa successiva è al CAREX, il Centro de Arqueología Experimental distante pochi Km da Atapuerca.
La guida Alvaro ci accompagna in un viaggio alla scoperta dell’evoluzione umana dal Paleolitico al Neolitico. Il passaggio tra queste due ere storiche avviene grazie alla fabbricazione ed utilizzo di utensili di vario genere in modo sempre più elaborato, partendo dalla semplice pietra grezza per arrivare fino all’accensione del fuoco.
Un itinerario molto affascinante anche per i bambini, dato che hanno la possibilità di partecipare a piccoli giochi come ad esempio il tiro con l’arco oppure la pittura rupestre.
Il Museo de la Evolución Humana di Burgos
Si ritorna in città per la tappa conclusiva dell’escursione, ossia il Museo dell’Evoluzione Umana, situato dal lato opposto del fiume Arlanzón rispetto al centro storico.
È un centro didattico in cui si possono ammirare da vicino i fossili scoperti ad Atapuerca, imparare cosa sia l’archeologia e come si effettuano gli scavi. Tutto ciò viene spiegato in maniera “interattiva”, rendendo il museo interessante anche per i più piccoli.
Ad ogni modo sarà una visita indimenticabile poiché vi sfido a non emozionarvi almeno in parte osservando davanti a voi i resti di un vostro antenato di ben 850.000 anni fa. Da non perdere anche la “Galleria degli Ominidi”, nella quale si possono vedere da vicino ed in scala reale le riproduzioni delle 10 specie che ci hanno preceduto.
Da ignorante del settore quale sono, la giornata dedicata all’archeologia mi ha sinceramente coinvolto rivelandosi un’esperienza davvero affascinante. Se ne avete la possibilità vi suggerisco di essere a Burgos durante il weekend poiché l’escursione guidata che ho fatto è in programma solamente il sabato e, secondo me, è il modo migliore e più conveniente per avere uno sguardo d’insieme sui giacimenti di Atapuerca.
Per tutte le informazioni su orari e tariffe: https://www.atapuerca.org/apartado/151/horarios-y-tarifas.
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