In occasione del viaggio nell’Ayrshire ho scelto il suo capoluogo, Ayr, come base per esplorare la zona meridionale di una delle contee storiche della Scozia. Tuttavia, date le sue dimensioni ridotte, ho avuto il tempo necessario anche per visitarne i luoghi e le attrazioni principali.
Di seguito vi propongo dunque l’itinerario seguito – rigorosamente a piedi – e che include elementi storici, culturali e paesaggistici. Per aiutarvi nella localizzazione dei vari punti di interesse, aggiungo anche la mappa che ho creato mentre stilavo il programma della visita. Spero possa esservi utile…
Alla fine troverete una serie di informazioni riguardanti la struttura dove ho pernottato – una splendida Guest House in un’elegante villetta vittoriana – e come arrivare in treno da Glasgow.
Cosa vedere a Ayr in 24 ore
Non è una destinazione particolarmente gettonata, almeno tra i turisti stranieri, probabilmente perché paga la vicinanza ad altri luoghi di maggior richiamo, ad esempio Alloway e la casa natale di Robert Burns.
Ammetto che io stesso non nutrissi grandi aspettative ed è anche per questo che alla fine Ayr mi è piaciuta ed anche tanto.
Due passi nel centro storico
Esso si affaccia lungo la foce del fiume Ayr ed alcuni degli scorci più interessanti si hanno proprio in corrispondenza dei ponti che la attraversano.
Quello storico è l’Auld Brig, il ponte vecchio di cui si hanno notizie già a partire dal 1236. La tradizione narra che esso fu voluto da due sorelle nubili, in particolare da una delle due che sfortunatamente assistette all’affogamento del fidanzato mentre attraversava a nuoto il fiume.
Secoli dopo, tra un lavoro di manutenzione e l’altro, finalmente nel 1785 venne deciso di costruirne uno nuovo. Il New Brig – progettato da Robert Adam – venne quindi inaugurato nel 1788.
Entrambi i ponti sono citati da Robert Burns in un episodio all’interno del poema The Brigs o’ Ayr, nel quale il ponte vecchio si beffa di quello moderno “ammonendolo” del fatto che sarebbe sopravvissuto più a lungo. In effetti, così accadde. Difatti, il ponte odierno, quello dove transitano tutti i veicoli, venne ricostruito interamente dopo il 1879. Quello antico invece è ancora perfettamente in piedi ed oggi è pedonale.
Poco distante dall’Auld Brig, lungo la sponda del centro storico, si nota il cimitero della Auld Kirk of Ayr, una chiesetta costruita nel 1654 dopo che le truppe di Cromwell sequestrarono quella principale. Da segnalare che vi venne battezzato Robert Burns.
Lasciandosi alle spalle l’edificio religioso ci si immette nella High Street, la via principale del centro e sede di numerosi negozi e locali. Altre vie interessanti da questo punto di vista sono le vicine Newmarket St e Sandgate, dove tra l’altro si trova la stazione degli autobus.
Ritornando sulla High Street, la costruzione che spicca maggiormente è la Wallace Tower, la torre dedicata al celebre condottiero scozzese che nacque proprio nell’Ayrshire. La versione attuale, in stile gotico e con la possente statua dell’eroe nazionale, risale al 1832.
A poca distanza e facilmente riconoscibile per il tetto in paglia, sorge il Tam O’Shanter Inn. Aperto nel 1749, è il pub più antico di Ayr ed è un’autentica istituzione locale poiché venne citato da Burns nell’opera Tam O’Shanter.
Per ammirare l’edificio più datato della città bisogna tornare indietro e percorrere la High Street fino ad incrociare la New Bridge St. Accedendo in un cortiletto seminascosto vi è la Loudoun Hall, costruita da un ricco mercante verso la fine del ‘400. Si dice che nel 1563 vi soggiornò per un paio di notti Mary Queen of Scots. In epoca recente, dopo i lavori di recupero che ne hanno evitato la demolizione, è divenuta la sede di diverse società culturali.
Tornando sulla strada che costeggia il fiume in direzione della foce, si scorgono sulla sinistra i resti di mura difensive e di una torretta d’osservazione, la Miller’s Folly. È ciò che rimane della Cromwellian Citadel, un forte militare innalzato nel 1652, dopo la Guerra Civile Inglese, e voluto da Cromwell per assicurarsi il controllo della zona meridionale della Scozia. L’area venne smantellata dopo la morte del comandante e la conseguente restaurazione della monarchia del 1660.
A questo punto, seguendo le mura si arriva sul lungomare ma, prima di proseguire, c’è ancora un edificio da non farsi sfuggire e distante poche centinaia di metri. Parlo della St. John’s Tower, la torre superstite dell’antica chiesa dedicata a San Giovanni Battista. La sua rilevanza è però di tutt’altro genere, difatti il 26 aprile 1315 – dopo la battaglia di Bannockburn – si svolse la seduta del Parlamento scozzese che, presieduta da Robert the Bruce, ne sancì la successione al trono.
Il lungomare di Ayr
Il susseguirsi di spiagge ed il collegamento ferroviario con Glasgow ultimato nel 1840 hanno permesso a Ayr di diventare una popolare meta turistica nel corso dei secoli XIX-XX.
La passeggiata che costeggia il fiordo del Clyde è soprannominata “the Lang Scots Mile”, in riferimento all’antica unità di misura usata in Scozia, appunto il “miglio scozzese”, che misurava 1,814 m invece dei 1,609 m del miglio inglese. Inoltre, Robert Burns cita il the Lang Scots Mile nel componimento Tam O’Shanter. Considerando che percorrendo il lungomare si giunge nei pressi di Alloway, la città natale del poeta scozzese, ecco perché è stato deciso di rinominare così il tratto costiero.
Ho poi scoperto dell’esistenza dell’Ayrshire Coastal Path, un sentiero di 22 miglia che segue la costa collegando Alloway e Kilwinning e regalando viste spettacolari del Firth of Clyde e delle isole di Arran, Bute, Great Cumbrae e della penisola del Kintyre. E così, non ho potuto fare a meno di pensare alle passeggiate fatte lungo il Fife Coastal Path sull’altra costa scozzese.
La mia camminata è iniziata nei pressi del Greenan Castle, una fortezza costruita ad inizio ‘600 a picco sul fiordo e situata a 3 miglia (circa 4,5 Km) dal centro storico di Ayr.
Il meteo scozzese ha fatto la sua parte, “regalandomi” tre acquazzoni in meno di un’ora, vento incessante, finalmente un po’ di sole ed infine uno splendido arcobaleno sul fiordo.
Dopo aver camminato lungo la spiaggia ed attraversato il ponticello sul fiume Doon mi sono immesso sul percorso ciclo-pedonale che raggiunge il porticciolo di Ayr.
Ho adorato la zona per la sua tranquillità, le villette a schiera e soprattutto per le distese di verde, come ad esempio Low Green. L’edificio più significativo è senza dubbio l’Ayr Pavilion, facilmente riconoscibile per le sue quattro torri. Aperto nel 1911 per ospitare una serie di eventi estivi, dopodiché è stato usato anche come discoteca e sala concerti. Sul lato verso la spiaggia si trova un’ampia area giochi per bambini.
I parchi di Ayr
A sud del centro, lungo la strada principale che porta al villaggio di Alloway si affacciano i due parchi più grandi della città. Capitando da queste parti all’inizio dell’autunno, ho avuto l’opportunità di ammirare le prime tinte stagionali ed un po’ di foliage.
Il primo è il Belleisle Park, che si contraddistingue per il fatto di ospitare un campo da golf al suo interno. Vi sono poi diversi sentieri che si “perdono” nel bosco, due aree giochi per bambini ed uno splendido giardino recintato. Il fiore all’occhiello è però il Belleisle Conservatory, gestito da un gruppo di volontari e che custodisce piante grasse, tropicali, carnivore ed altre speci davvero insolite a queste latitudini. Inoltre, è possibile osservare da distanza ravvicinata le api in azione ed acquistare il miele appena prodotto. La serra è aperta dalle 10 alle 16 (da aprile a settembre) e dalle 10 alle 15 negli altri mesi. L’ingresso è gratuito e le donazioni servono per finanziare l’attività.
Basta attraversare la strada per accedere alla Rozelle Estate, una ex tenuta privata che dal 1968 è aperta al pubblico per scopi culturali e ludici. Non mancano ovviamente i sentieri nei boschi ed i laghetti. Il punto di riferimento del parco è la Rozelle House con la Maclaurin Art Gallery. Le quattro gallerie d’arte sono aperte dal giugno 1976 ed ospitano dipinti, disegni, sculture e stampe risalenti soprattutto al secolo scorso, a cui si aggiunge una sezione con i lavori del secolo XIX appartenuti ai precedenti proprietari della tenuta. Nell’edificio vi è pure una caffetteria.
Come arrivare a Ayr da Glasgow
La maniera più comoda è sicuramente il treno. Infatti, dalla Central Station di Glasgow vengono effettuati molti collegamenti giornalieri diretti che impiegano tra i 40-60 minuti per giungere a Ayr. Segnalo inoltre che sulla stessa linea vi è la fermata all’aeroporto di Glasgow Prestwick.
La stazione si trova a pochi minuti a piedi dal centro storico e dal terminal degli autobus. Per maggiori informazioni su orari, tariffe e per l’acquisto del biglietto potete consultare il sito internet di Scotrail.
Dove dormire a Ayr
La scelta è ricaduta sulla Lochinver Guest House, un B&B ricavato all’interno di un magnifico edificio dallo stile vittoriano adattato però a tutti i comfort moderni.
Sorge in una posizione strategica, difatti sia la stazione ferroviaria che il centro storico e le spiagge sono comodamente raggiungibili in 5-10 minuti a piedi. A pochi passi dalla struttura passa la strada principale verso Alloway. Vi si arriva camminando una quarantina di minuti circa oppure prendendo l’autobus che ferma nella medesima via.
Che dire del mio soggiorno, se non che è stato semplicemente perfetto. A partire dalla camera, spaziosissima e con tanto di letto a baldacchino (prima volta in assoluto per me!), per finire alla colazione, in cui non può mancare la celebre Scottish breakfast con l’haggis. Una menzione la merita anche la “Drawing room”, il salotto con camino dove ci si può rilassare leggendo un libro oppure divertendosi in compagnia con i giochi da tavolo.
Per quanto riguarda le tariffe, sono assolutamente in linea con quanto si spende nei B&B del resto della Scozia. Per saperne di più, per conoscere gli altri servizi disponibili e per prenotare una camera al miglior prezzo vi rimando al sito ufficiale della Lochinver Guest House.
Un ringraziamento va al padrone di casa, Sinclair, per la generosa ospitalità e per tutte le informazioni che mi ha dato sui posti assolutamente da non perdere vicino alla città.
Termina così il resoconto del soggiorno a Ayr, una località piacevole da girare e che mi ha sorpreso in positivo. Se intendete visitare l’Ayrshire, sia la zona settentrionale che quella meridionale, il suo capoluogo può essere sicuramente un’ottima base da cui iniziare l’esplorazione.