Situato nel cuore dell’Italia settentrionale, il lago di Garda è il più grande del paese e non a caso si estende in tre regioni: Lombardia (provincia di Brescia), Veneto (provincia di Verona) e Trentino (provincia autonoma di Trento). È una delle destinazioni turistiche italiane più gettonate, sia dai turisti nazionali che internazionali (in primis tedeschi ed austriaci).
L’immenso specchio d’acqua mitiga le condizioni climatiche locali, ragione per la quale si può visitare il lago di Garda tutto l’anno. Avendone la possibilità eviterei comunque i periodi di alta stagione, quando il flusso turistico è decisamente più elevato, specie in una località rinomata come Sirmione.
—> Le migliori attività da fare sul Lago di Garda <—
Come raggiungere il lago di Garda e come esplorarlo senza auto
Data la sua posizione strategica, frequenti collegamenti da/per il resto d’Italia (e non solo) sono assicurati anche dai trasporti pubblici.
Le stazioni ferroviarie di Desenzano-Sirmione e Peschiera sorgono sulla linea Milano-Venezia e sono servite sia dai treni regionali che da quelli Alta Velocità, permettendo così comode connessioni verso destinazioni estere come Innsbruck e Monaco di Baviera. Orari e tariffe sono disponibili su questo sito internet.
Per quel che riguarda il trasporto su strada, Flixbus opera da diverse località affacciate sul lago (Sirmione, Peschiera, Gardaland, Lazise, Bardolino…) con tratte nazionali ed internazionali. Per maggiori informazioni su di esse, orari, tariffe e fermate vi rimando alla pagina web della compagnia.
Diverse linee di autobus consentono poi facili e frequenti spostamenti lungo le sponde del Garda e le principali città limitrofe. Nel mio caso ho utilizzato la n 26 Brescia-Verona Porta Nuova che transita per Desenzano, Sirmione e Peschiera. Da notare che nei mesi estivi, in particolare tra luglio-agosto, è attivo un servizio navetta che in coincidenza con la suddetta linea permette di raggiungere il centro storico di Sirmione partendo dalla sua “periferia”. Sul posto le indicazioni non mancano e comunque il personale di bordo è stato gentilissimo a spiegare dove salire e scendere.
Per chi viaggia in aereo, l’aeroporto più vicino è Verona, a soli 15 Km. Quelli di Bergamo, Malpensa, Linate e Venezia distano tra gli 80-100 Km circa.
Per ulteriori informazioni, comprese quelle relative a come arrivare in auto, vi suggerisco di consultare il sito internet di Visit Garda.
Lago di Garda oppure Benàco?
Prima di raccontarvi come ho trascorso il weekend vorrei dedicare qualche riga ad un quesito che ha incuriosito pure me: perché il lago di Garda è chiamato anche Benàco?
Ebbene, l’esistenza delle due denominazioni è legata alle vicende storiche che hanno coinvolto la zona ed ai popoli che vi hanno abitato. Difatti, Benàco deriva dal latino Benacus e probabilmente ha origine celtica. Il termine è giunto ai giorni nostri grazie in particolare alla letteratura, ad esempio il Benàco viene citato nel canto XX dell’Inferno di Dante, nelle Odi Barbare di Carducci e pure in un’opera di D’Annunzio del 1921. Ne approfitto per ricordare che il poeta vate fece erigere la sua celebre dimora proprio sulle rive del lago, per l’esattezza a Gardone di Riviera, ed è visitabile.
Dall’altra parte, il nome “Garda” deriva dal longobardo Warda e significa “luogo di guardia”. Questa parola germanica si diffuse su larga scala a partire dai secoli VI-VIII soppiantando di fatto quella latina in uso fino a quel momento.
“Suso in Italia bella giace un laco,
a piè de l’Alpe che serra Lamagna
sovra Tiralli, c’ha nome Benaco.”
– Dante Alighieri, Inferno, Canto XX
Cosa fare e vedere al lago di Garda in 2 giorni
Il weekend trascorso sulle sponde del lago, tra Lombardia e Veneto, è stato intenso ma altrettanto appagante. Con 48 ore a disposizione – in realtà anche meno considerando il viaggio in treno – ho potuto visitare 3 località e conoscerne storia e luoghi più caratteristici.
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1. Desenzano del Garda
Il treno regionale proveniente da Milano Centrale mi lascia alla stazione di Desenzano-Sirmione, dove transitano gli autobus extraurbani della tratta Brescia-Verona che fermano anche a Sirmione e Peschiera.
Percorrendo viale Cavour si arriva in circa un quarto d’ora (1,1 Km di distanza) ai piedi del castello di Desenzano. Esso venne innalzato intorno al sec. X, sulle fondamenta di un castrum romano, come avamposto difensivo nei confronti delle invasioni barbare. Tuttavia, nonostante successivi ampliamenti, non ebbe mai una vera e propria funzione militare. Piuttosto, servì come rifugio della popolazione, potendo contare infatti su 120 case oltre ad una chiesa intitolata a S. Ambrogio. Numerosi interventi di recupero si sono resi necessari dato il progressivo stato d’abbandono del luogo a partire dall’800.
Oggi è sede di mostre ed eventi e l’incamminamento lungo le mura offre scorci mozzafiato sul lago di Garda.
Il nucleo storico di Desenzano è proteso sulla riva meridionale del Garda ed è un fiorente centro commerciale abbellito da preziosi palazzi risalenti al ‘500. Da non perdere il Duomo di S. Maria Maddalena eretto tra la fine del’500 e l’inizio del ‘600 e custode al suo interno di capolavori di Andrea Celesti e del Tiepolo. A pochissima distanza dalla chiesa si possono visitare i resti della Villa Romana, costruita verso la fine del sec. I a.C. e modificata varie volte fino al sec. IV d.C. Scoperta nel 1921, è la più importante testimonianza archeologica di questo genere di edifici nell’Italia settentrionale. Tornando nella suggestiva Piazza Malvezzi si può ammirare il Porticciolo (o Porto Vecchio), per me uno degli angoli più pittoreschi della cittadina. Esso, esistente già nel 1294, venne ampliato durante l’epoca della Repubblica Veneta per soddisfare le esigenze del crescente mercato del grano.
Camminando sul lungolago di Desenzano e nei pressi del Faro la vista spazia all’orizzonte offrendo panorami da cartolina. Si possono distinguere le spiagge locali, ad esempio quelle di “Desenzanino” oppure di “Rivoltella” mentre, guardando un po’ più in là, si riconosce il profilo inconfondibile della lingua di terra occupata da Sirmione.
La fermata dell’autobus n. 26 per Brescia, Sirmione, Peschiera e Verona si trova in via Anelli, a poche centinaia di metri dal porto. I biglietti si possono acquistare nelle tabaccherie, altrimenti direttamente a bordo ma con sovrapprezzo.
Per maggiori informazioni su cosa fare e vedere a Desenzano vi rimando al sito internet del Comune; invece, per la ricerca dell’hotel potete consultare questa pagina.
2. Sirmione
Conosciuta come la Perla del lago di Garda, Sirmione è indiscutibilmente una delle destinazioni turistiche più conosciute della zona. Centro termale di fama internazionale, il suo patrimonio storico, artistico e naturalistico è racchiuso in una porzione di territorio dalle dimensioni ridotte, il che la rende una meta facilmente visitabile in un giorno (sebbene meriti comunque un soggiorno più lungo per godersi tutto il suo fascino!).
Il centro storico è un autentico gioiellino fatto da vie strette delimitate da muri in pietra e su cui si affacciano antiche botteghe e negozietti di artigiani. Poi, basta deviare un attimo dalle strade più trafficate per ritrovarsi all’improvviso in piccole spiagge su cui si infrange l’acqua cristallina del lago.
La fermata degli autobus (in Largo Faselo Bitinico, davanti all’ufficio postale e nei pressi della biglietteria) sorge a poche centinaia di metri dal Castello Scaligero – aperto al pubblico – che sancisce il punto d’accesso al nucleo antico della località. La fortezza venne eretta nel secolo XIII, le sue mura e torri merlate proteggono la darsena giunta a noi in ottimo stato di conservazione. Il complesso servì a difesa del lago fino al secolo XVI, quando Sirmione perderà la sua importanza strategica a favore della vicina Peschiera.
Proprio dal porto del castello partono giornalmente dei tour in barca che consentono di apprezzare tutto il fascino della località da una prospettiva differente. Maggiori informazioni su orari, tariffe e prenotazioni sono reperibili in questo sito internet.
Nel cuore del centro storico sorge la chiesa parrocchiale di S. Maria della Neve, risalente alla fine del secolo XV e costruita sulle fondamenta di un precedente tempio religioso longobardo. Lasciandosi alle spalle le vie centrali si vive una Sirmione diversa, più intima. Avvicinandosi alla punta estrema della penisola si incontrano hotel, tenute (tra le quali la villa dove soggiornò varie volte Maria Callas), parchi pubblici, spiagge e due luoghi di interesse che vale la pena visitare.
Il primo è la Chiesa di S. Pietro in Mavinas, del sec. VIII con aggiunte successive risalenti ai sec. XI-XII. Data la sua posizione solitaria, per lungo tempo – fino ancora a metà dell’800 – fu la meta prediletta degli eremiti. Nel giardino è stata posizionata la campana “Julia”, i cui rintocchi ricordano ancora oggi i militari italiani imprigionati e morti nei campi di concentramento nazisti dopo l’8 settembre 1943.
A poche centinaia di metri di distanza sorgono le “Grotte di Catullo”, espressione che in realtà indica i resti della villa romana costruita a cavallo tra la fine del sec. I a.C. e l’inizio del sec. I d.C. Essa è considerata il massimo esempio di edificio privato signorile dell’Italia settentrionale. Nonostante il nome Catullo, in realtà non si conosce l’identità di chi vi abitò. Il complesso si trova in una splendida posizione panoramica, protesa sul lago ed immersa in un vasto oliveto.
Per maggiori dettagli su cosa vedere a Sirmione vi rimando al sito internet dell’ufficio del turismo; in questa pagina invece potete ricercare l’hotel al miglior prezzo disponibile.
3. Peschiera del Garda
I miei due giorni sul Garda si concludono soggiornando a Peschiera, la cittadina più occidentale del Veneto. Il suo simbolo è senza dubbio la Fortezza, un’imponente opera difensiva che per secoli ne ha protetto il centro storico e che l’UNESCO ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel luglio 2017.
Le prime strutture difensive risalgono all’epoca romana, quando la località – allora si chiamava Arilica – era la base della flotta militare e centro strategico per il controllo del lago. Nei secoli successivi la cinta muraria venne completata e quindi ampliata. In particolare, durante il dominio della Repubblica di Venezia furono innalzati dei bastioni e furono aperte le porte di Verona e Brescia in direzione delle strade verso le due città. Oggi è possibile camminare per svariati tratti lungo il perimetro delle mura godendo di fantastici panorami sul lago di Garda e sul fiume Mincio, il suo unico emissario.
Numerosi edifici militari sono stati realizzati nel corso degli anni e diversi sono ancora oggi visibili. È il caso della Palazzina del Comando della Piazzaforte, risalente al 1854 e celebre poiché l’8 novembre 1917 ospitò il convegno interalleato tra Re Vittorio Emanuele III e le forze anglo-francesi che cambiò le sorti della Prima Guerra Mondiale.
Il Ponte dei Voltoni, splendido belvedere su Peschiera che attraversa il Canale di Mezzo, venne realizzato dalla Serenissima nel secolo XVI per unire le due isole fortificate del centro storico. Dal suddetto ponte si accede al centro storico di Peschiera ed alla Piazza Ferdinando di Savoia, dominata dalla Chiesa parrocchiale di S. Martino. Sebbene l’edificio attuale risalga agli anni 1820-22, è comunque considerata uno dei templi religiosi più antichi della Diocesi di Verona perché le sue prime testimonianze risalgono a dei documenti del 1008. Appena a fianco sorgono i resti dell’abitato romano di Peschiera, rinvenuti nel 1974 e databili in un periodo compreso tra la fine del sec. II a.C. ed il sec. V d.C.
Per saperne di più sui siti di interesse di Peschiera potete consultare la pagina web dell’ente del turismo della città.
4. Gardaland
Sono svariati i parchi tematici presenti attorno al lago di Garda. Tra questi il più famoso è sicuramente Gardaland, il parco divertimenti inaugurato nel luglio 1975 all’interno del comune di Castelnuovo del Garda.
Ad oggi conta circa 40 attrazioni ed assieme a quelle storiche – le montagne russe “Blu Tornado”, “Fuga da Atlantide”, “l’Albero di Prezzemolo”, “Jungle Rapids” e “Space Vertigo” – ogni anno vengono introdotte novità ed esperienze adatte per grandi e piccini. Gardaland si trova a 2 Km dalla stazione ferroviaria di Peschiera ed è attivo un servizio bus navetta gratuito con collegamenti ogni 30 minuti. La prima partenza è prevista alle 09:30, l’ultima alle 18:30.
I biglietti con ingresso prioritario e che danno diritto all’accesso completo a tutte le attrazioni sono acquistabili su questo sito internet.
Dove dormire a Peschiera e dove mangiare
Visto il programma del mio weekend sul lago ho optato per pernottare a Peschiera sul Garda. La scelta è ricaduta sull’Hotel Johnson, struttura a due stelle situata in una zona tranquilla e silenziosa a pochi minuti a piedi dal centro storico, quest’ultimo raggiungibile attraversando la Porta Verona.
La camera doppia ad uso singola con bagno privato che mi è stata riservata era al piano terra e dotata di una piccola area “privata” affacciata direttamente sul parco intorno all’edificio (dotato di area giochi per bambini). Il personale alla reception è presente 24/24, le pratiche del check-in (dalle 12) e check-out (entro le 10) sono state svolte molte celermente. Il buffet della colazione viene servito ogni giorno dalle 07:45 alle 09:30 sia nella sala interna che nell’area esterna e la varietà dei prodotti presenti è consona al livello dell’hotel.
In loco vi è altresì un ristorante, presso il quale gli ospiti possono usufruire di uno sconto del 10%. Se viaggiate in auto il parcheggio privato è disponibile gratuitamente.
Per tutti i servizi offerti e per prenotare al miglior prezzo vi rimando al sito di Booking.com.
Per quel che riguarda i miei suggerimenti su dove mangiare, vi indico con molto piacere un luogo un po’ particolare e che potrebbe sorprendervi di trovare sulle sponde di un lago. Parlo dello Iona Seafood Pub, un locale a conduzione familiare ispirato alla Scozia, paese di cui Chicca e la sua famiglia si sono innamorati follemente fin dal loro primo viaggio. Per chi non la conoscesse, Iona è una delle isole facenti parte delle Ebridi Interne, lungo la costa occidentale del paese (se vi interessa ne parlo in questo articolo).
Il menù propone quindi specialità della tradizione marinara scozzese da accompagnare rigorosamente con birre nazionali. Non mancano però la carne, con l’hamburger di black angus, così come qualche piatto dall’influenza irlandese. Vi sono stato in occasione del raduno del gruppo Facebook “Sognando la Scozia” ed abbiamo avuto la fortuna di capitare nella serata dedicata alla musica celtica, con l’esibizione dal vivo della band veronese Alban Fúam. Un’esperienza meravigliosa in un posto che, nonostante le centinaia di chilometri di distanza, mi ha fatto tornare in Scozia per qualche ora.
Potete visualizzare gli orari di apertura e numero di telefono nella pagina Facebook di Iona Seafood Pub.