Dopo i tre giorni trascorsi in città, assieme a mia mamma abbiamo optato per fare un paio di escursioni giornaliere che ci regalassero un assaggio della magia della natura islandese. Ed è così che abbiamo deciso di visitare la zona soprannominata “Circolo d’oro”, probabilmente la zona più famosa del paese, e poi la penisola di Snæfellsness.
I tour organizzati con partenza da Reykjavík
Né io ne mia madre siamo nuovi a queste attività dato che vi abbiamo partecipato pure in occasione di alcuni viaggi in Scozia.
La differenza è che i tour guidati in Islanda – di uno o più giorni – sono l’unica alternativa possibile per esplorare l’isola senza macchina. Infatti, dato il tipo di territorio e la poca popolazione che vive al di fuori di Reykjavík, il trasporto pubblico offre pochi collegamenti ed è pure caro e perciò è un’opzione da non considerare.
Escursione di un giorno alla scoperta del Circolo d’oro
È l’area più conosciuta dell’Islanda, assolutamente da non perdere durante il primo viaggio nella “Terra del fuoco e del ghiaccio”.
Ma qual è il significato del “Circolo d’oro (Golden Circle)”?
L’espressione indica la porzione sud-occidentale dell’Islanda che comprende l’area geotermica di Geysir, la cascata di Gullfoss ed il Parco Nazionale di Þingvellir. Oltre all’unicità ed alla bellezza di questi luoghi, essi sono comodamente accessibili da Reykjavík in meno di due ore di viaggio.
Proprio per questo motivo, il Tour del Circolo d’Oro è l’attività più gettonata – ancora di più in estate – tra coloro che fanno base a Reykjavík. Di seguito riporto le tappe di giornata, alla fine dell’articolo raccolgo le informazioni pratiche relative in particolare alla durata, tappe, rifornimento di cibo e bevande, servizi igienici e punto di ritrovo in città.
Cratere di Kerið
Se pensi alla geologia che caratterizza il territorio islandese è impossibile non parlare dei vulcani: qui ce ne sono tanti: attivi, dormienti e spenti.
E la prima attrazione naturale che osserviamo una volta lasciata Reykjavík – a poco meno di 70 Km di distanza – è Kerið. Non fa parte del Circolo d’oro e per questo non è una tappa prevista da molti tour operator.
Pur considerando la sua “giovane” età – circa 6.500 anni – è tra i vulcani più spettacolari del paese grazie all’ottima conservazione del cratere e del paesaggio circostante.
Profondo 55 m, largo 170 m e lungo 270 m, si distingue per la forma ovale del cratere che oggi ospita un lago. Seguendo con la dovuta attenzione il sentiero che percorre il perimetro superiore della cavità vulcanica si gode di uno splendido panorama dove risalta il contrasto cromatico tra il colore turchese dell’acqua, il verde del muschio sulle pareti ed il rosso della terra.
Vi è un altro percorso che conduce sulle sponde del lago ma, attenzione, è severamente vietato fare il bagno!
Canyon Brúarhlöð
Prima di raggiungere uno dei tre luoghi chiave della giornata, c’è il tempo per una tappa aggiuntiva.
Il canyon Brúarhlöð è una “chicca” da scoprire, un’opera della natura sconosciuta ai più. Lo scorrere incessante del fiume Hvíta e la potenza dell’acqua hanno modellato nel corso dei millenni questo paesaggio, contraddistinto da ripide scogliere e formazioni rocciose originatesi in seguito a movimenti tettonici ed eruzioni vulcaniche.
Il corso d’acqua si origina dal lago glaciale Hvítárvatn, alimentato dalle acque di fusione del ghiacciaio Langjökull.
Geysir
La prima tappa all’interno del Circolo d’oro porta alla scoperta di uno dei fenomeni naturali simbolo dell’Islanda. I geyser sono sorgenti di acqua bollente con eruzioni intermittenti che provocano la fuoriuscita di colonne d’acqua e vapore che raggiungono diverse decine di metri di altezza.
La valle di Haukadalur è uno dei luoghi in cui questa attività geotermica è più intensa e quindi facilmente visibile da tutti. Qui è possibile ammirare Geysir, il primo geyser documentato nella letteratura europea. Esso si è originato circa 10.000 anni fa ma attualmente è inattivo.
Fortunatamente vicino a lui vi è lo Strokkur che, al contrario, spruzza più o meno ogni dieci minuti con un getto che arriva sino a 24 metri di altezza. Individuarlo è semplicissimo, basta infatti seguire la “marea umana” e disporsi attorno al geyser tenendosi alla giusta distanza di sicurezza.
Gullfoss
Lungo il corso del fiume Hvitá (già incrociato poche ore prima) si trova una delle cascate più suggestive dell’Islanda, distante 120 Km da Reykjavík ed a soli dieci minuti d’auto da Geysir.
Gullfoss presenta un doppio salto e l’acqua si fa largo in una gola stretta e profonda costeggiata da alcuni sentieri che permettono di ammirare in sicurezza la cascata dall’alto e frontalmente. Grazie alla sua conformazione particolare, è facile scorgere anche l’arcobaleno, che aggiunge ulteriore fascino ad un paesaggio già di per sé mozzafiato.
La cascata di Gullfoss è stata protagonista di una vicenda accaduta agli inizi del secolo XX, quando una società inglese voleva costruirvi una diga per il funzionamento della centrale idroelettrica. Una contadina della fattoria Brattholt, all’epoca proprietaria della cascata, si oppose alla sua costruzione minacciando di buttarsi nella cascata se il progetto della diga fosse stato approvato.
La donna, assistita da Sveinn Björnsson, un giovane avvocato che sarebbe poi divenuto il primo presidente della repubblica di Islanda, alla fine ebbe la meglio e nei pressi della cascata di Gullfoss è stato eretto un monumento in suo onore.
A contatto con i cavalli islandesi
Prima di raggiungere l’ultima tappa dell’escursione, la nostra guida Greg ci regala un’altra sosta non prevista, questa volta alla fattura Brú.
Qui abbiamo avuto la possibilità di vedere da vicino e di accarezzare alcuni cavalli islandesi, animali che sono un vanto a livello nazionale. Si tratta infatti di una delle razze più pure al mondo dato che è stanziata sull’isola da oltre mille anni.
Risalgono infatti all’epoca vichinga e, a causa del loro isolamento geografico, date le pochissime malattie che possono prendersi la vaccinazione non è necessaria. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che quando un cavallo lascia l’Islanda – per una gara o qualsiasi altro evento – non può più farvi ritorno.
Parco Nazionale di Þingvellir
Concludiamo la giornata in questa area naturale protetta che nel 2004 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
È un territorio suggestivo, dove la geologia incontra la storia.
Partendo da quest’ultima, è interessante notare che il termine “Thingvellir” è l’unione delle parole “Thing” e “vellir” che significano letteralmente “Pianura del Parlamento”. È qui infatti che, nell’anno 930, i primi coloni permanenti in Islanda decisero di incontrarsi per creare una sorta di “governo collettivo” con lo scopo di risolvere le varie dispute attraverso la formulazione di apposite leggi.
Si può quindi affermare che nacque così uno dei primi parlamenti al mondo, chiamato “Alþingi”, rimasto in funzione sino al 1799 per poi essere re-istituito nel 1844 nella nuova sede di Reykjavík.
Passando alla geologia, l’Islanda è l’unico paese dove la dorsale atlantica è visibile al di sopra del livello del mare e Þingvellir si trova proprio nel punto di incontro/scontro delle placche tettoniche nordamericana ed euroasiatica.
Arrivando da Gullfoss e Geysir si costeggia l’estremità della placca europea, ben visibile anche dal finestrino del pullman. Quella nordamericana dista svariati chilometri – le due si separano di circa 2,5 cm all’anno – ma la si può ammirare dal belvedere del Þingvellir Visitor Centre.
La vista è dominata dal Þingvallavatn, lago naturale costituito da isole di origine vulcanica e circondato da fenditure che testimoniano i processi geologici che da sempre coinvolgono la zona. Il continuo processo di separazione delle due placche provoca una continua attività vulcanica e pure i fenomeni sismici si ripetono regolarmente.
Prima di rimettersi in marcia verso Reykjavík vi è un po’ di tempo a disposizione per raggiungere diversi punti panoramici mentre si cammina letteralmente nella storia dell’Islanda dato che si costeggiano formazioni rocciose laviche che raccontano come la zona si sia formata e poi alterata nel corso dei millenni.
Tour del Circolo d’oro da Reykjavík: informazioni utili
Come anticipato all’inizio dell’articolo, sono tante le escursioni guidate di un giorno alla scoperta di questo territorio. Cercando su GetYourGuide abbiamo optato per quella proposta da BusTravel Iceland ed alla fine tale scelta è stata premiata.
Oltre alle fermate da programma, ne sono state effettuate due a sorpresa – il Canyon di Brúarhlöð e la fattoria Brú – apprezzate dall’intero gruppo.
Una menzione la merita la guida, Gary, un ragazzo ungherese che spesso viene in vacanza in Italia (infatti ci ha chiesto suggerimenti vari..) e che ha raccontato storie ed aneddoti sull’Islanda coi tempi e modi giusti risultando così sempre interessante.
Come per qualsiasi altra escursione organizzata, a noi partecipanti vengono fatte due richieste specifiche da rispettare: indossare le cinture di sicurezza e rispettare gli orari comunicati per ogni tappa. A proposito, complice la breve distanza da Reykjavík e dei vari punti di interesse, la durata media di ogni fermata è piuttosto lunga, non meno di 40 minuti, e consente di godersi il luogo con relativa calma.
La tappa più lunga è a Geysir perché viene fatta all’ora di pranzo ed in loco vi sono sia un bar che un ristorante. Se volete risparmiare tempo (e soldi) potete portarvi qualcosa al sacco oppure comprare del cibo durante la prima sosta di giornata, fatta appositamente in un centro commerciale.
Per quel che riguarda i servizi igienici, in questo caso erano presenti dappertutto salvo che al cratere di Kerið.
Il tour del Circolo d’oro prevede diverse partenze giornaliere (alle 8, alle 9, alle 10:30 o alle 12:00) ed ha una durata complessiva di 8-9 ore. Il punto di ritrovo a Reykjavík viene stabilito al momento dell’acquisto inserendo l’indirizzo del proprio hotel e selezionando poi una delle fermate più vicini disponibili. Questo passaggio è necessario per tutti i tour organizzati perché l’accesso al centro città è interdetto ai pullman turistici.
In alternativa, se si vuole risparmiare qualche euro, si può evitare il servizio di prelievo e raggiungere il “Bus Stop #12 Höfðatorg”, la fermata principale in città. Il rientro si svolge nella medesima maniera.
Ad ogni modo, nei giorni precedenti l’escursione la compagnia manda un messaggio di conferma sul punto di ritrovo. Tutte le altre informazioni riguardanti itinerario, orari e costi sono riportato sulla pagina di acquisto del tour su GetYourGuide.